Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2527 del 14 gennaio 1987 - Resoconto

OGGETTO N. 2527/VIII - APERTURA DI UN SUPERMERCATO NEL COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN. - (Interpellanza)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Tonino, Cout e Millet:

INTERPELLANZA

Il Consiglio comunale di Pont-Saint-Martin, con una decisione presa a maggioranza, ha recentemente espresso parere favorevole alla domanda di apertura di un supermercato presentata dalla società COLMER s r.l. (gestori della catena SPESAGROSS).

La scelta operata dalla maggioranza del Consiglio comunale di Pont-Saint-Martin rischia di pregiudicare la possibilità che a gestire il nuovo supermercato sia una Cooperativa di commercianti del posto, costituitasi con tale scopo e da anni alla ricerca di una struttura idonea ad ospitare il nuovo centro commerciale.

Tenuto conto che una gestione del supermercato affidata ai commercianti locali sarebbe un fatto positivo e consentirebbe di attenuare il sicuro impatto negativo della nuova struttura sul tessuto commerciale di Pont-Saint-Martin, costituito da piccole aziende commerciali, i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere:

1) se la Giunta regionale intende sospendere la richiesta trasmessa alla Regione dalla Società COLMER per l'apertura del nuovo supermercato in attesa di una analoga proposta avanzata dalla locale cooperativa commercianti:

2) se il competente Assessorato, tenuto conto dell'importanza anche occupazionale della nuova struttura intende svolgere un azione di sostegno alla Cooperativa mediante un apposito progetto economico comprendente almeno:

a) l'assistenza tecnica ed economica a favore dei commercianti associati;

b) agevolazioni finanziarie per l'acquisto della struttura o, in alternativa, un intervento regionale diretto nella costruzione dell'immobile da affittare a canone agevolato;

c) misure di finanziamento agevolato per l'acquisto delle attrezzature e delle scorte.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino: ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): L'Assessore è sicuramente a conoscenza di un problema che è stato posto anche all'attenzione della Giunta regionale e che riguarda l'intenzione dei commercianti di Pont-St. Martin, riuniti in cooperativa, di gestire la realizzazione di un supermercato per generi alimentari, previsto e localizzato dalle scelte regionali in quel comune.

Per la verità, questa iniziativa si trascina da alcuni anni e la maggiore difficoltà, finora incontrata dai commercianti, è consistita nel reperimento di un fabbricato con le caratteristiche idonee ad ospitare un supermercato di quelle dimensioni.

Nel frattempo si è inserita l'iniziativa della COLMER s.r.l, di Borgo-Franco (non so se questa sigla sia quella giusta, perché ho visto di volta in volta sigle diverse) che ha presentato una richiesta per realizzare un supermercato a Pont-St. Martin. Il Comune interessato con una decisione assunta a maggioranza, ha dato parere favorevole, sia pure condizionando l'eventuale scelta definitiva ad una opzione a favore di una iniziativa locale.

Sulla base della legge n. 426 il parere definitivo dovrebbe essere rilasciato dalla Regione.

Questa è la cronistoria della vicenda.

Si tratta ora di capire quale possa essere il contributo della Regione ai commercianti riuniti in cooperativa, per valutare l'effettiva loro possibilità e capacità di gestire una iniziativa di questo genere.

Nell'interpellanza noi abbiamo scritto che il fatto che esercenti di piccole attività commerciali si siano riuniti in cooperativa per tentare di predisporre un progetto di gestione del supermercato, costituisce un'iniziativa di grande interesse che sul piano esemplare potrebbe anche avere effetti positivi in altre realtà regionali e non solo regionali.

Voglio subito chiarire che noi non siamo tra coloro che fanno una battaglia contro il supermercato e difendono in modo corporativo i piccoli esercizi. Nel settore c'è infatti una evoluzione che è dinanzi agli occhi di tutti, rispetto alla quale il nostro Paese è addirittura indietro rispetto alla situazione di altri Paesi europei nostri confinanti.

Si tratta solo di capire qual'è il ruolo che, di fronte a questa evoluzione, possono svolgere gli attuali commercianti che operano nei piccoli centri.

Pertanto al pari dell'attività che l'Ente pubblico svolge per favorire l'assistenza tecnica ed economica alle piccole imprese nell'attività di commercializzazione di formazione professionale ed anche di gestione aziendale, a noi pare che vada messo in conto anche un impegno particolare della Regione nel fornire a questi esercenti riuniti in cooperativa tutte le opportunità e tutti gli studi che consentano loro di compiere una scelta in tempi brevi, perché è evidente il rischio che l'iniziativa della COLMER proceda molto speditamente.

Non si tratta quindi di fare una scelta campanilistica o meno. Si tratta semplicemente di valutare quanto importante sarebbe, non solo sul piano generale, che l'iniziativa di quei commercianti riuscisse,ma anche che riuscisse per attenuare gli effetti che l'iniziativa della COLMER potrebbe avere sul piccolo esercente.

Il supermercato infatti sarà un'indubbia occasione di occupazione, ed un conto è se questa occupazione avviene a spese di una riduzione di addetti negli attuali esercizi commerciali, un altro conto è se la rete commerciale oggi esistente a Pont-St. Martin si trasforma,di propria iniziativa, e crea un'attività capace di dare lavoro ad un certo numero di occupati.

Concludo ricordando l'esigenza, in questa fase, di un'assistenza tecnica da parte della Regione, la quale, nel contempo, dovrebbe anche valutare fino in fondo alcuni interventi finanziari da proporre in modo dettagliato e preciso alla cooperativa dei commercianti.

Ripeto, ovviamente, che tutto ciò dovrebbe essere fatto in tempi molto rapidi. Questo è il senso dell'interpellanza nel merito della quale intendiamo conoscere gli orientamenti della Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi: ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Condivido molte delle osservazioni fatte dal Consigliere Tonino, e soprattutto la sollecitazione a rifuggire da un modo sbagliato di porre il problema, e cioè dal presentare il piccolo punto di vendita quasi in contrasto con il grande punto di vendita.

Stabilito questo, voglio ricordare che l'8 gennaio il Presidente della Giunta regionale ha invitato il Sindaco e l'Amministrazione di Pont-St. Martin a riconsiderare il parere già espresso, la cui relativa pratica era stata trasmessa all'Amministrazione regionale il 31 dicembre precedente. Certamente la Giunta regionale terrà conto delle nuove ipotesi di realizzazione, così come ne terrà conto la Commissione che dovrà esprimere il relativo parere affinché la Giunta decida in merito. Questo è il primo problema che riguarda l'iter della presente pratica.

Per quanto riguarda invece la parte più interessante e cioè l'ipotesi che siano gli stessi commercianti di Pont-St. Martin, in forma associata od in forma cooperativa, a gestire questo nuovo punto di vendita, voglio ricordare che con una delibera in data 6 dicembre 1985 la Giunta regionale aveva incaricato uno studio specializzato di esaminare la fattibilità di una iniziativa gestita in forma cooperativa nella zona di Pont-St. Martin.

Questo studio, finanziato interamente dall'Amministrazione regionale, è già stato realizzato ed è stato messo a disposizione di quei commercianti che avevano prospettato l'ipotesi di gestire questo punto di vendita.

Diciamo però che da allora non c'è più stata alcuna evoluzione intorno a questo argomento.

Voglio ancora ricordare che l'Amministrazione ha inviato due borsisti a Reggio Emilia, dove dopo aver seguito un corso annuale, hanno ottenuto una abilitazione o un brevetto di assistenti tecnici del commercio. Questi due giovani per convenzione sono a disposizione dell'Amministrazione regionale che li può utilizzare a supporto di attività commerciali o di imprenditori commerciali od associati che vogliano servirsi delle loro competenze.

Sempre a favore delle cooperative esistono tutte le misure creditizie attualmente in vigore. Inoltre siamo in procinto di presentare una legge quadro sulla cooperazione, che dovrebbe non solo razionalizzare ma anche potenziare gli interventi regionali nel settore.

Diciamo quindi che da parte dell'Amministrazione regionale è già stato fatto uno studio di fattibilità perché una cooperativa possa gestire un centro di questo genere. La cooperativa, sempre che lo voglia, potrebbe utilizzare, oltre allo studio, anche i primi tecnici che l'Amministrazione regionale ha preparato in questo settore.

Infine sono a disposizione tutte le provvidenze di tipo creditizio che l'Amministrazione regionale ha posto in essere in favore della cooperazione.

Il problema, però, è quello di vedere se la realtà commerciale di Pont-St. Martin è in grado di esprimere questo tipo di imprenditorialità. Questo è il vero problema! Perché la disponibilità della Regione c'è ed esiste, bisogna vedere se questa cooperativa è effettivamente in grado di utilizzare tutti gli strumenti che l'Amministrazione mette a disposizione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino: ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Esprimo la mia soddisfazione per la risposta dell'Assessore, Anch'io sono d'accordo sul fatto che il problema di fondo sia la capacità imprenditoriale della cooperativa di piccoli esercenti che si è formata. Infatti, la coincidenza che in questi anni la stessa cooperativa abbia avuto la storia che noi tutti conosciamo, è un sintomo di una oggettiva e comprensibile difficoltà, da questo punto di vista.

Io ho appreso solo oggi dell'esistenza di questi tecnici regionali disponibili per una completa assistenza di tipo tecnico-commerciale (sempre che io abbia ben capito).

A suo tempo io avevo avuto modo di dare un'occhiata allo studio predisposto dalla Regione e mi sembra di aver già notato allora che quello studio giustificasse la validità economica di quell'insediamento in quell'area.

Non credo come dice qualcuno, che la chiusura dell'ILLSA-VIOLA abbia modificato i termini della questione: li ha solo leggermente cambiati, ma non li ha mutati di molto e comunque il bacino è quello e nel futuro avrà un'analoga, se non maggiore, capacità economica rispetto a quella odierna.

Del resto, il fatto che si muova un imprenditore privato, che ha già maturato esperienze di questa natura in altre parti della Valle d'Aosta e fuori della Valle d'Aosta, significa che quel tipo di insediamento ha sicuramente una qualche validità economica.

Partendo da questa situazione di fatto, io vorrei invitare l'Assessore a fare qualcosa di più, affinché il progetto economico aziendale possa essere realizzato dalla cooperativa, anche se mi rendo conto che i compiti della Regione potrebbero andare oltre le sue funzioni istituzionali. Tuttavia, per il valore generale, promozionale e politico che può avere questa iniziativa, io chiederei alla Giunta regionale di fare uno sforzo in più.

Ho già detto prima: se ci sono questi tecnici, il problema è di fare in modo che siano di efficace supporto affinché si realizzi un piano aziendale serio.

Concludo dicendo che, per quanto riguarda la questione delle agevolazioni finanziarie, sono d'accordo con l'Assessore quando dice che si può fare ricorso alle leggi che già esistono.

Però c'è il grosso problema dell'acquisizione dell'area del fabbricato o della disponibilità di un fabbricato. Valutati i risvolti occupazionali, valutata l'incidenza che questa iniziativa ha sull'economia locale, noi chiediamo all'Assessore di esaminare fino in fondo se possono valere anche per quel settore commerciale alcuni criteri che hanno guidato le convenzioni tra la Regione e le attività imprenditoriali della piccola industria o dell'artigianato qualificato. Credo che valga la pena fare questa riflessione, purché si sia in presenza di due elementi: la validità economica dell'iniziativa e la costituzione di un gruppo locale che sappia dimostrare la capacità e la volontà di gestire questo tipo di iniziativa.

Con questi due presupposti io credo che possa essere valutata anche l'eventualità di un intervento regionale o di un intervento affidato alla FINAOSTA, che, oltre alle provvidenze di legge oggi esistenti, tenda anche all'eventuale acquisizione di un immobile.