Oggetto del Consiglio n. 2525 del 14 gennaio 1987 - Resoconto
OGGETTO N. 2525/VIII - COSTITUZIONE DELLA REGIONE QUALE PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DEGLI IMPUTATI NEL PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO PER I FATTI RELATIVI ALLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT. - (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dal Consigliere Aloisi:
INTERPELLANZA
Considerato che nei confronti di tutti gli Amministratori regionali coinvolti nell'inchiesta giudiziaria promossa dalla Magistratura in merito ai reati contestati, la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha provveduto con doverosa sollecitudine a costituirsi parte civile al fine di tutelare nelle sedi competenti i propri legittimi interessi;
Atteso che a tutt'oggi, non risulta che gli Organi regionali abbiano esercitato questo dovere fondamentale nei confronti delle recenti ingiunzioni, nonché dei mandati di comparizione fatti pervenire dalla Magistratura e segnatamente notificati al Signor Giuseppe Borbey e ad altri inquisiti nell'ambito delle indagini su quello che, comunemente è denominato l'"Affaire" Casinò;
Ritenuto che tale grave inadempienza ed omissione, oltre a pregiudicare gli interessi legittimi della Regione Valle d'Aosta, configura sia una forma di complicità morale e politica da parte degli organi regionali nei confronti di imputati che sono stati travolti da precisi riscontri della Magistratura su atti amministrativi che hanno non pochi riflessi nel codice penale, sia - altresì - una forma di discriminazione e di ingiustizia verso altri Amministratori tra cui l'ex Presidente Andrione, verso i quali l'azione regionale è stata, guarda caso, quasi parallela e concomitante con gli eventi giudiziari.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto
Consigliere regionale del MSI-DN
INTERPELLA
il Presidente della Giunta regionale nella sua veste di unico rappresentante legale della Regione Autonoma Valle d'Aosta, ex lege 26.2.48, n. 4 per sapere:
1) per quali ragioni motivate egli, ad oltre un mese dall'invio di regolari mandati di comparizione all'Amministratore Giuseppe Borbey ed a altri, ha omesso di provvedere alla costituzione di parte civile, al fine di tutelare gli interessi legittimi della Regione Valle d'Aosta;
2) quando intende procedere alla suddetta costituzione di parte civile, sia per evitare discriminazioni, sia ancora per escludere neghittose complicità con gli ultimi imputati dell'"Affaire" Casinò, alcuni dei quali sono Amministratori regionali.
PRESIDENTE Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi: ne ha facoltà.
ALOISI (M.S.I.): Mi stupisce il fatto che io debba presentare un'interpellanza per sollecitare un provvedimento, da parte di questa Giunta e di questa Amministrazione regionale, che, invece, dovrebbe essere di ordinaria amministrazione.
Ritengo che l'Amministrazione regionale abbia il dovere di costituirsi parte civile per tre ordini di motivi. Innanzitutto perché vi è il diritto-dovere di difendere e di tutelare gli interessi della Regione che possono essere stati compromessi dall'azione e dall'operato di alcuni Amministratori i quali, proprio per questo motivo, sono stati inquisiti dalla Magistratura.
Il secondo motivo è di ordine morale. Gli organi regionali ed il suo Presidente non possono non prendere le distanze da chi è stato colpito da un mandato di comparizione, altrimenti si dovrebbe dedurre che la Giunta regionale condivide l'operato di queste persone, sia sul piano politico sia su quello giuridico.
Terzo motivo: si tratta di una questione di giustizia. L'Amministrazione regionale non può usare due pesi e due misure. Per i controllori regionali, per l'ex Presidente Andrione, per l'ex Assessore Ramera e per l'Assessore Martin, la Regione si è costituita parte civile. E per l'ex Assessore Borbey, perché no?
Non ci si può comportare in modo diverso, perché vi sarebbe una gravissima incongruenza di fondo. L'ex Assessore Borbey si trova nell'identica posizione dell'ex Presidente Andrione: ambedue sono imputati. Con il mandato di comparizione emesso nei confronti dell'ex Assessore Borbey vi sono già delle accuse precise. Per l'Amministrazione regionale si tratta di un obbligo, più che di un dovere, tutelare i propri legittimi interessi nelle sedi competenti nei confronti di tutti gli Amministratori regionali coinvolti nell'inchiesta sul Casinò.
Se tale inadempienza dovesse persistere, oltre a pregiudicare i legittimi interessi della Regione Valle d'Aosta si configurerebbe anche una forma di complicità morale e di complicità politica, da parte degli organi regionali, nei confronti di imputati che sono stati travolti da precisi riscontri della Magistratura.
La costituzione di parte civile significa che qualora fosse provato che i delitti amministrativi di cui sono imputati gli Amministratori abbiano recato danno alle casse regionali l'Amministrazione regionale dovrebbe chiedere il risarcimento dei danni stessi cioè la riparazione del danno.
Probabilmente il Presidente della Giunta mi risponderà che vi è sempre tempo per la costituzione di parte civile. A parte però l'adozione di due pesi e due misure vi sono in gioco gli interessi dei cittadini che certamente hanno la precedenza sui favori politici.
Faccio ora un'ultima considerazione, Vorrei sapere dal Presidente della Giunta se la delibera numero 1302 del 2 marzo 1984 ha avuto applicazione e mi riferisco esattamente alla delibera in cui la Regione si è costituita parte civile nei confronti dell'ex Presidente della Giunta Andrione. Voglio sapere se ha avuto seguito e se c'è stata questa costituzione di parte civile oppure se la delibera è stata solo votata in Consiglio regionale senza che la stessa abbia avuto alcun seguito. Grazie,
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U V.); Je peux tout de suite tranquilliser le conseiller Aloisi: l'Administration régionale n'a jamais voulu adopter une attitude différente à l'égard des conseillers, assesseurs, employés régionaux impliqués dans l'Affaire du Casino,
Ce problème avait déjà été soulevé par le conseiller Mafrica et, j'avais répondu alors, comme aujourd'hui, que le fait que l'Administration régionale ait tenu à se constituer partie civile vis-à-vis des personnes ayant reçu des communications judiciaires) tient au fait que la question avait été soumise très clairement au Professeur Gilberto Lozzi, chargé par l'Administration de constituer elle-même partie civile dans toute l'Affaire du Casino.
En effet depuis le 9 décembre 1983 une délibération avait été adoptée qui chargeait un avocat de se constituer partie civile vis-à-vis des responsables, à n'importe quel niveau, de l'affaire en question.
Par la suite une autre délibération avait été adoptée e 21 décembre 1983 qui prévoyait "di affidare la rappresentanza e la difesa della Regione nel procedimento stesso all'Avvocato Gilberto Lozzi". La délibération 1302 dont parlait le conseiller Aloisi, qui a été adoptée par la Junte régionale et non par le Conseil régional, aura ses effets si suite au procès, il y aura des conséquences ou atteinte aux intérêts de l'Administration régionale. Je ne peux que partager le bien fondé du fait de se constituer partie civile vis-à-vis de quiconque porterait atteinte à l'Administration régionale. C'est dans ce sens que l'on a adopté ces délibérations
Pour ce qui est des soupçons, dont parlait le conseiller Aloisi, quant au dernier événement concernant Monsieur Borbey d'une attitude différente par rapport à celle que nous aurions eue vis-à-vis de Monsieur Andrione je dois dire que l'on a la possibilité de se constituer partie civile lorsque n'importe quelle procédure est notifiée à l'Administration régionale. En effet, la lettre de M, Lozzi nous donnait cette indication précise."La delibera con cui è stato disposto di approvare la costituzione come parte civile della Regione Autonoma Valle d'Aosta nel procedimento penale fa riferimento alla comunicazione giudiziaria notificata mediante la quale il giudice istruttore di Torino ha fatto presente alla Regione come persona offesa dal reato l'esistenza del procedimento penale stesso La delibera sopraindicata ha approvato la costituzione come parte civile della Regione nei confronti di tutte la persone indicate nella comunicazione giudiziaria. Il giudice istruttore non ha ancora fatto pervenire alla Regione analoga comunicazione giudiziaria con riferimento all'indagine processuale concernente..." les différentes personnes: dans ce cas la personne de M Borbey,
Si le juge devait nous notifier officiellement cette communication judiciaire - je crois l'avoir dit lorsque j'avais renseigné le Conseil sur l'existence de ce mandat de comparution émis à la charge de M. Borbey que comme Administration régionale nous n'avions rien reçu: c'était l'intéressé qui nous l'avait appris - envers quiconque, qui puisse indiquer l'intérêt de l'Administration régionale de se constituer partie civile à ce moment-là nous adopterions les mêmes délibérations que celles qui ont été adoptées à l'égard de tous ceux qui nous ont été indiqués par la Magistrature.
Il n'y a donc pas deux poids et deux mesures pour les personnes impliquées dans cette affaire. De toute façon le conseiller Aloisi sera renseigné si les juges devaient nous adresser quelque notification.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi: ne ha facoltà.
ALOISI (M.S.I.): Signor Presidente, io non so se ho ben capito. Comunque, se ho ben capito, mi risulta che a tutt'oggi non vi è ancora stata la costituzione di parte civile nei confronti dell'ex Presidente Andrione e di tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda.
ROLLANDIN (fuori microfono): È stato detto in delibera.
ALOISI (M.S.I.): Ci sono state delle delibere presentate e votate in Consiglio, però io chiedo se vi è stata, a tutti gli effetti pratici, la prosecuzione e l'applicazione della delibera stessa cioè a costituzione di parte civile. Vi è stata questa costituzione?
ROLLANDIN (fuori microfono): Nei confronti di tutte quelle persone indicate nella comunicazione giudiziaria.
ALOISI (M S I.) Me la dà questa conferma? Eh, no, scusi Presidente. ma io ho fatto una domanda precisa...
ROLLANDIN (fuori microfono); Ci sono le delibere!
ALOISI (M.S.I.). Ma la delibera è un conto! Cioè un conto è portare la delibera in Consiglio e che questa delibera venga votata dal Consiglio, e un'altra cosa è dare prosecuzione ed applicazione alla delibera stessa!
ROLLANDIN (fuori microfono). Ma la prosecuzione della delibera la dà l'avvocato e...
ALOISI (M.S.I.). Ma l'avvocato la dà nel momento in cui l'Amministrazione gli impone di costituirsi parte civile per conto dell'Amministrazione. C'è stato questo?
ROLLANDIN (fuori microfono): Certo che c'è stato!
PRESIDENTE: Consigliere Aloisi, lei può dichiarare se è soddisfatto o meno della risposta ottenuta dalla Giunta, ma non può porre ulteriori domande alla Giunta, perché il regolamento non consente alla Giunta di rispondere. La prego quindi di dichiarare i motivi della sua soddisfazione od insoddisfazione, ma di astenersi dal porre ulteriori domande.
ALOISI (M.S.I.) Chiedo scusa, signor Presidente, però, se le cose stanno come mi sembra di aver capito, ritengo che si tratti di un fatto gravissimo. Sarà mio dovere approfondire l'argomento per avere la certezza che la Regione si sia o meno costituita parte civile nei confronti... Perché non sono ancora riuscito a capirlo.
Un conto infatti è votare una delibera in Consiglio regionale, un altro conto è dare applicazione a quella delibera; sono due cose ben separate e ben distinte.
Per quanto riguarda, invece, il discorso fatto dal Presidente, e cioè che nel momento in cui verrà notificato all'Amministrazione regionale il mandato di comparizione, o la citazione, la Regione si costituirà parte civile, posso rispondere dicendo che la Regione lo sa già. Cioè è compito della Regione nel momento in cui viene a sapere che esiste un mandato di comparizione, tutelare e difendere gli interessi della Regione!
(...Interruzione del Presidente ROLLANDIN...)
ALOISI (M.S.I.): Quindi io mi ritengo completamente insoddisfatto delle risposte e mi riservo di fare un indagine per approfondire tutta questa problematica perché sarebbe gravissimo che non fosse stata data applicazione alle delibere.