Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2523 del 14 gennaio 1987 - Resoconto

OGGETTO N. 2523/VIII - SITUAZIONE DELL'AZIENDA MORGEX-CARBO. - (Interrogazione)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione in oggetto presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERROGAZIONE

Preoccupati per le notizie di difficoltà produttive e di mercato per la MORGEX-CARBO di Morgex, industria che, dopo aver gradualmente ridotto in questi ultimi anni il numero di occupati, ha preannunciato un consistente impiego della cassa integrazione guadagni,

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERROGA NO

la Giunta regionale per avere notizie:

1) sull'andamento produttivo ed occupazionale dell'azienda;

2) sui rapporti intercorsi tra Giunta regionale e Direzione aziendale;

3) sulle iniziative che la Giunta ritiene di dover prendere per favorire il mantenimento di una attività industriale nell'Alta Valle.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Alla prima domanda posso rispondere ricordando che l'azienda ha raggiunto il massimo livello produttivo negli anni 1980/81, con una produzione annua di 8.000 tonnellate di elettrodi di grafite, in conseguenza dei massicci investimenti per ristrutturazioni ed ammodernamenti effettuati negli anni 1978/79. Dalla fase della ristrutturazione trasse notevole beneficio anche l'aspetto ecologico-ambientale dell'insediamento. La crisi industriale, in particolare del settore siderurgico, scoppiata nel 1982, ha costretto l'azienda a ridurre drasticamente la produzione a 6.000 tonnellate. Tale produzione è perdurata anche nel 1983. La lieve ripresa del mercato e la favorevole quotazione del dollaro ha consentito un recupero della produzione negli anni 1984/85, quando è passata a 7.000 tonnellate.

Nel 1986 la quantità di prodotto finito, è stata pari a 5.800 tonnellate. Il budget 1987/88 prevede una produzione intorno alle 4.500 tonnellate di elettrodi di grafite.

La riduzione della produzione per il 1987/88 è la conseguenza della ridotta richiesta del mercato e della ulteriore riduzione di produzione dell'acciaio nella CEE.

Non va dimenticato che contemporaneamente alla riduzione di produzione dell'acciaio si è registrato un miglioramento delle prestazioni di elettrodi di grafite e dei forni fusori, per cui il consumo specifico è sceso da 6 chili per tonnellata agli attuali 4 chili per tonnellata di acciaio.

Per quanto concerne i livelli occupazionali si può dire che gli addetti sono passati dai 110 del 1980 agli attuali 77. La riduzione occupazionale è intervenuta solo attraverso dimissioni volontarie e prepensionamenti. Nel 1983 si è registrata la maggiore uscita di personale, che è coincisa con la riduzione della produzione e la contemporanea fermata del reparto cottura. Tale fermata si è resa necessaria per consentire di uniformare il prodotto da commercializzare nel gruppo Elettro-Carbonium.

Il ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria si è avuto nel periodo ottobre 1982 - febbraio 1984, con la seguente forma: 17 dipendenti sospesi, tutti gli altri ad orario ridotto di 40 ore mensili. Nell'anno in corso la Cassa integrazione straordinaria è stata richiesta nella misura di 8 ore settimanali per 76 dipendenti e la sospensione totale per 1 operaio. Tale situazione dovrebbe essere confermata anche per l'anno 1988.

Negli ultimi anni sono stati assunti solo impiegati ed operai qualificati. Non sono previsti dalla Direzione aziendale ipotesi di ricorso a procedure di licenziamento nel periodo 1987/88. Nel breve periodo, quindi, dovrebbe permanere l'attuale situazione occupazionale.

Nel merito della seconda domanda ("...rapporti intercorsi tra Giunta regionale e Direzione aziendale") diciamo che i rapporti diretti o indiretti, attraverso il Comune di Morgex, tra Amministrazione regionale e il Gruppo Elettro-Carbonium, sono stati discreti e non all'insegna della conflittualità. Tra le altre cose la Morgex-Carbo nell'ultimo decennio non ha mai avuto necessità di ricorrere alle provvidenze regionali. Essa ha sempre provveduto, sotto il controllo dell'Amministrazione comunale, dell'ENPI e degli uffici regionali preposti, a destinare una congrua percentuale del suo bilancio agli ammodernamenti tecnologici ed al miglioramento degli impianti ecologici, la cui realizzazione è sempre stata verificata dai consulenti assunti a livello universitario dal Comune di Morgex. Dalle relazioni degli stessi risulta che la Società ha provveduto in maniera positiva alla effettuazione di questi interventi.

La situazione odierna della Morgex-Carbo non può essere semplicemente ricondotta alla mancanza di risorse finanziarie, e quindi non è un problema di tipo finanziario o di deficit manageriale, ma deve essere considerata nel contesto dell'attuale situazione congiunturale della produzione dell'acciaio. Basti ricordare in proposito gli orientamenti assunti, anche a livello CEE, che ipotizzano almeno fino al 2000 la durata del ridimensionamento nel settore dell'acciaio, con ripercussioni anche nel settore degli elettrodi di carbonio.

La dimensione dello stabilimento della Morgex-Carbo, la sua localizzazione e l'inesistenza di un ciclo di produzione completo pone ulteriori problemi. L'unico dato positivo che possiamo riscontrare in questa situazione è costituito dal fatto che esiste l'impegno della dirigenza aziendale di analizzare il problema con il Comune di Morgex e con la Regione.

Ho avuto alcuni incontri con le Organizzazioni sindacali che si sono fatte promotrici di un incontro che avrò nella prossima settimana con il presidente dell'Elettro-Carbonium, ing. Paolo Bonel, dal quale dovremmo trarre dati conoscitivi più certi sulle intenzioni e sui programmi futuri dell'azienda e sulla sua disponibilità per eventuali interventi sostitutivi o alternativi agli attuali, nel medio o lungo periodo.

Nel merito della terza domanda ("...iniziative che la Giunta ritiene di dover prendere per favorire il mantenimento di una attività industriale nell'Alta Valle") posso dire di aver interpretato la stessa come preoccupazione di tipo occupazionale. Sotto questo aspetto gli interventi della Regione in quell'area sono stati intensi, anche se in campi non propriamente industriali, basti ricordare gli interventi a favore degli impianti funiviari, quelli nel settore alberghiero e quelli nei settori del commercio e dell'artigianato.

Per quanto riguarda gli interventi futuri, in parte già attuati, voglio ricordare la rivitalizzazione ed il potenziamento delle strutture termali di Pré-Saint-Didier e l'industrializzazione dell'uso delle acque minerali di Courmayeur.

Sempre in quella zona è stato fatto un notevole sforzo per sostenere l'associazionismo e le forme di cooperazione nel campo agricolo, nel settore lattiero-caseario ed in quello viti-vinicolo, nonché in quello sanitario.

Questo è quanto volevo dire. In ogni caso nuove ipotesi di insediamento industriale dovranno essere compatibili con la vocazione turistica di questa zona. Potrò fornire agli interroganti dati più certi e verificati dopo l'incontro con il Presidente dell'Elettro-Carbonium, previsto per la prossima settimana.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica: ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): L'Assessore Lanivi ha cercato di fornirci dati precisi ed informazioni relative all'attività della Morgex-Carbo. Dal suo modo di esporre però non mi pare che sia emersa tutta la preoccupazione che noi abbiamo rilevato tra i lavoratori di quell'azienda.

Si tratta, in sostanza, di un'azienda che, rispetto alla produzione di qualche anno fa (riprendo i dati dell'Assessore), giunge a dimezzare la produzione e che per il 1987/88 prevede in pratica un'ulteriore riduzione del 25%.

Se è solo una questione di mercato non si vede perché una riduzione così forte debba avvenire proprio nello stabilimento più piccolo, perché negli stabilimenti di Narni e di Ascoli, che hanno un'occupazione dieci volte superiore, la riduzione in percentuale è molto più limitata.

Pertanto, sia nella richiesta della cassa integrazione per un giorno alla settimana per due anni estesa a tutti i lavoratori e sia nella previsione di una riduzione abbastanza consistente della produzione, noi vediamo un grave allarme per il futuro della stessa azienda. In poche parole noi crediamo che si pongano le premesse per la sua chiusura.

Esprimiamo la nostra preoccupazione per le lamentele raccolte tra i 77 lavoratori attuali che, oltre ad essere messi in cassa integrazione, vengono continuamente spostati perché l'azienda non riesce a far fronte alla manutenzione ordinaria degli impianti. Pertanto noi abbiamo la netta impressione che, in assenza di un drastico intervento della Regione, questa azienda forse non vedrà la fine del 1988.

L'Assessore dice: "L'azienda ha buoni rapporti con il Comune di Morgex. Finora non ci sono stati rapporti diretti con la Regione, ma nei prossimi giorni avrò un incontro con l'Amministratore Delegato della società".

Sarebbe opportuno dare a questo incontro un peso non indifferente, facendosi carico, come Regione, delle preoccupazioni per la sorte di questa azienda, perché, anche se sono stati fatti degli interventi nella zona della Valdigne, sia dal punto di vista turistico che artigianale, questa azienda è l'unica attività industriale ancora presente in quella zona. Inoltre la perdita di 77 posti di lavoro creerebbe comunque dei problemi, perché non so quanti altri posti di lavoro si possano creare in questa realtà geografica con le altre attività industriali di cui si parla.

Noi pensiamo che la Regione debba prendere questi primi contatti e debba fare delle proposte.

Dalle notizie che abbiamo, uno dei problemi principali della Morgex-Carbo è legato al consumo di elettricità. Per la produzione degli elettrodi si consuma molta energia e noi pensiamo che la Regione, avendo in materia delle competenze statutarie, possa studiare qualcosa per favorire in qualche modo l'abbattimento dei costi.

Un altro problema molto importante e che diventerà decisivo per il futuro dell'azienda è quello del trasformatore. Sembra infatti che l'azienda debba installare un nuovo trasformatore che si adatti al voltaggio che l'ENEL usa o userà per gli impianti industriali anche in quella zona, però quel trasformatore costa intorno al miliardo di lire. Se l'azienda non realizza quell'investimento non potrà andare avanti.

Per concludere noi invitiamo la Giunta regionale a prestare una grande attenzione a questa azienda, finché si è ancora in tempo, e l'invitiamo a scendere in campo con la sua disponibilità diretta, sia per quanto riguarda gli interventi finanziari (anche se l'Assessore dice che non è il caso, a me sembra che il bilancio sia in perdita anche per la presenza di oneri passivi per debiti contratti a tassi superiori a quelli stipulati con la FINAOSTA), sia per l'abbattimento dei costi di produzione, affinché sia garantito un futuro all'attività industriale della Morgex-Carbo.

Siccome tra la popolazione se ne discute parecchio, noi crediamo inoltre che debbano essere valutate molto bene anche le proposte relative allo sfruttamento industriale delle acque minerali. Si fanno cifre molto elevate sul numero di possibili occupati nel settore, ma io credo che le attività di quel tipo, con i processi di automazione oggi esistenti sul mercato, non potrebbero sicuramente ricuperare, in caso di chiusura della Mogex-Carbo, tutto il personale attualmente occupato in quell'azienda. Credo anzi che il problema debba essere studiato con molta attenzione, perché nel campo delle acque minerali la concorrenza è molto agguerrita e solo un prodotto tipico e molto ben commercializzato è in grado di resistere.

La conclusione è questa: facciamo tutto il possibile per tenerci questa azienda finché c'è, anche perché abbiamo in mano lo strumento, che avevo dimenticato, della vendita di gran parte della produzione di elettrodi della Morgex-Carbo allo stabilimento della DELTASIDER.

Poiché abbiamo in corso una certa trattativa con la DELTASIDER. cerchiamo di farla pesare anche sulla Morgex-Carbo. Comunque noi ci riserviamo di ritornare sull'argomento con una mozione, per verificare che cosa avverrà in questi prossimi incontri e per contribuire ad avanzare delle proposte per salvare questa azienda che, a nostro giudizio.,potrebbe stare ancora in piedi.