Oggetto del Consiglio n. 2000 del 8 maggio 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2000/VIII - PROGRAMMA DI LAVORI PUBBLICI DI INTERESSE LOCALE PER L'ANNO 1986.
PRESIDENTE: Do lettura della delibera in oggetto:
IL CONSIGLIO
- richiamata la propria deliberazione n. 1938/VIII in data 7 aprile;
DELIBERA
1°) di approvare, in via di massima, il programma di lavori pubblici di interesse locale per l'anno 1986 di competenza dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, riportato in calce alla presente deliberazione.
2°) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo necessario per l'attuazione dei lavori di cui si tratta, anche in deroga all'ordine di priorità stabilito, per l'approvazione dei progetti, per l'appalto e l'esecuzione dei lavori nonché per l'approvazione del finanziamento e della liquidazione delle relative spese entro i limiti di spesa previsti dagli stanziamenti degli appositi capitoli di spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1986.
3°) di autorizzare la Giunta regionale a superare il limite massimo di spesa stabilito dal regolamento regionale 5.2.1962 come successivamente modificato per l'esecuzione in economia dei lavori compresi nell'elenco C.
(....omissis....)
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Il programma dei lavori pubblici d'interesse locale per l'anno 1986 fa seguito alla presentazione ed approvazione, da parte di questo Consiglio regionale, del programma dei lavori pubblici di interesse regionale. Si tratta quindi di un elenco complementare di lavori, rispetto a quello che è stato approvato, ed è stato redatto con criteri di priorità e di metodologia analoghi a quelli del programma di opere di interesse regionale.
Non è stato ancora "vestito" nella versione computerizzata dell'elenco precedente perché ci sono state alcune difficoltà nell'inserire nel computer i dati relativi ai singoli Comuni. È un lavoro che stiamo facendo e quindi io penso che nel prossimo anno ci sarà la possibilità di avere nella nuova veste anche il programma dei lavori di interesse locale.
Nel programma vi sono 6 elenchi di lavori: opere stradali, manutenzione di opere stradali, costruzione di opere stradali a mezzo di cantieri di lavoro, costruzione e sistemazione di edifici pubblici, costruzione e sistemazione di acquedotti e costruzione e sistemazione di edifici per l'Assessorato alla Pubblica Istruzione.
All'interno di ognuno di questi elenchi è stato adottato un criterio di priorità che tiene conto del fatto che i lavori sono, o meno, completamento o prosecuzione di opere già iniziate dall'Amministrazione regionale; dell'esistenza, o meno, di connessioni funzionali con altre opere già realizzate; della valutazione tecnica di urgenza nell'esecuzione dell'opera; del rapporto tra l'obiettivo che la costruzione dell'opera si prefigge di raggiungere e l'utenza da servire e, fatto abbastanza determinante, del grado di avanzamento della fase organizzativa tecnico-amministrativa e progettuale per poter dare inizio al corso dei lavori. Per questo non starò a leggere tutte le opere, anche perché ne è già stato redatto un elenco.
Come i Consiglieri possono vedere, l'importo di competenza per l'anno 1986 per l'elenco di opere che discutiamo, ammonta a 38 miliardi e 760 milioni, mentre l'importo delle opere programmate ammonta a 58 miliardi e 370 milioni. Questo discende dal fatto che sono state messe in ordine di priorità tutte le opere che ci sono state richieste e che sono state concordate con i Comuni, proprio per stabilire un principio secondo il quale, a mano a mano che vengono appaltate e messe in esecuzione le varie opere che sono in testa all'elenco, si può immediatamente intervenire sulle opere che seguono. Il tutto si può, quindi, configurare come un programma dell'anno 1986, con una proiezione, però, estesa anche agli anni futuri. Pertanto, è possibile così valutare quale sarà l'impegno dell'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici nei prossimi anni.
Occorre fare un appunto per la voce "Costruzione e sistemazione di acquedotti", che è stata indicata tra le opere di interesse locale. Per la verità la prima delle opere indicate in questo elenco è la costruzione dell'acquedotto della Valle d'Ayas, qui indicato come acquedotto Ayas-Brusson, e che comunque proseguirà fino a Verrès per servire anche il fondovalle che, al momento, sta utilizzando dei pozzi con gravi problemi e disagi per la popolazione. Si tratta di un'opera che, pur essendo stata indicata d'interesse locale, di fatto è di interesse regionale; così come d'interesse regionale sarà anche l'acquedotto di Donnas e Pont-Saint-Martin che qui è indicato sotto la voce "Completamento della costruzione" perché si tratta del completamento di un tratto della costruzione. Il tratto più interessante, che prevede l'utilizzo delle sorgenti di Issime è in corso di progettazione. Si tratta quindi di opere di interesse regionale che sono state indicate, direi quasi impropriamente, in questo elenco di opere di interesse locale.
Penso che i signori Consiglieri avranno certamente potuto vedere l'elenco delle opere previste e, chiaramente, non mi soffermo oltre sulla loro descrizione e sono a disposizione per qualsiasi richiesta.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): C'è da dire che, con questa Amministrazione, i nuovi lavori vedono il loro inizio ma non la loro fine, perché il piano lavori, diviso in due parti, lavori di interesse regionale e lavori di interesse locale, avrebbe dovuto essere presentato in modo uniforme. Invece si è proceduto alla computerizzazione delle opere, per ciò che riguarda la parte regionale, mentre per la parte comunale ci è stato presentato un elenco che è molto simile a quello degli anni precedenti. Vale a dire che, anche se di difficile lettura, la parte che riguardava le opere di interesse regionale permetteva ai Consiglieri di accertare quando le opere sarebbero state iniziate, quale ne sarebbe stata l'utenza ed in quale fase si trovavano le diverse procedure. Mentre per le opere di interesse comunale c'è solo un elenco numerico, per cui non si sa se l'opera è già iniziata o meno, se il finanziamento riguarda l'intera opera, non si sa quale parte dell'opera sia già stata fatta e se i terreni siano disponibili, se le concessioni siano già state ottenute e così via.
Il primo rilievo da fare è che si è iniziato un lavoro che però non si è riusciti a completare, e si tratta, pertanto, di una presentazione complessiva che lascia a desiderare.
La seconda osservazione da fare è che, presentando in questo modo il piano lavori, la Giunta è stata piuttosto maliziosa, nel senso che, inserendo, ad esempio, le strade in un elenco che va da uno fino a 37, per un importo complessivo di 21 miliardi, e poi scrivendo che ci sono solo 7 miliardi per le strade, e poiché nel piano le strade sono finanziate soltanto per 7 miliardi, si riesce ad arrivare soltanto fino all'opera n. 11 con la quale si esauriscono i 7 miliardi e 100 milioni dell'elenco di 37 opere stradali. Pertanto, facendo un elenco di 37 opere, per 21 miliardi, quando invece sono disponibili solo 7 miliardi, si ottiene il duplice effetto di non dare al Consiglio informazioni sufficienti sullo stato della progettazione e sulle caratteristiche di urgenza delle opere e si ottiene anche l'effetto di dare, comunque, ai Comuni la soddisfazione di essere inseriti nell'elenco. Per questo motivo io ho il dubbio che quanto è stato fatto per la parte regionale non sia stato fatto anche per le opere di interesse comunale "soltanto" per dei ritardi. Ho anche il sospetto che si sia agito così per evitare possibili critiche da parte dei Comuni.
Lo stesso discorso vale anche per gli edifici pubblici, per i quali ci sono finanziamenti per 6 miliardi, mentre l'importo del programma è di 10 miliardi, e, pertanto, i 76 miliardi servono soltanto a finanziare alcuni di questi edifici pubblici, mentre quelli "accontentati" dal programma sono ben di più. Questa è la prima osservazione. Credo, però, che se ne debba fare anche un'altra. Nel programma approvato qualche settimana fa si diceva che per i Comuni sarebbero stati destinati 44 miliardi, mentre nel programma presentato oggi le somme disponibili ammontano solo a 38 miliardi. Vorrei, pertanto, conoscere le ragioni per cui alle opere di interesse locale sia stata destinata una quota inferiore a quella prevista nella delibera approvata qualche settimana fa e nella quale si parlava di 55 miliardi per le opere di interesse regionale, e di 44 miliardi per le opere di interesse locale, mentre il programma presentato oggi parla solo di 38 miliardi. Possiamo dire così di aver portato via un'altra "fetta" ai Comuni per destinarla alle opere di interesse regionale.
Vorrei in ultimo, osservare che negli incontri della Giunta con il Comune di Sarre era stato previsto di procedere alla realizzazione di un sottopasso che permettesse un'agevole uscita dal Comune di Sarre con l'inserimento sulla Statale 26 senza i rischi che hanno provocato ripetuti incidenti. Poiché non ho visto nulla del genere nel piano lavori comunali e neppure, a meno di aver visto male, in quello regionale, vorrei sapere quali sono le intenzioni della Giunta regionale rispetto a questa richiesta del Comune di Sarre.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici, Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Per quanto concerne la questione dei lavori non completati accetto il rilievo del Consigliere Mafrica e d'altra parte lo avevo già anticipato, nel senso che con il personale che abbiamo a disposizione, e soprattutto con quello che è abituato ad utilizzare la computerizzazione, ci è già stato difficile eseguire l'inserimento nel computer delle opere di interesse regionale e per questo motivo, al momento, non siamo ancora riusciti ad eseguire l'inserimento delle opere di interesse comunale che però mi riprometto, comunque, di fare fin dal prossimo piano lavori.
Il Consigliere Mafrica diceva anche che con questo elenco sono stati accontentati tutti i Comuni, perché tutti i Comuni vedono il loro lavoro ed i loro "desiderata" inseriti nell'elenco. I soldi non ci sono, ma, come ho già detto prima, con questa procedura abbiamo stabilito un criterio di priorità grazie al quale i Comuni sanno, del resto il Consigliere Mafrica ha fatto un conto molto preciso, che possiamo appaltare lavori fino al n. 11 dell'elenco, mentre dal n. 12 in avanti si procederà all'appalto nell'anno prossimo; oppure può anche darsi che si possa procedere all'appalto nella seconda fase dell'annata, perché è possibile che ci siano degli assestamenti e delle variazioni di bilancio che intendiamo utilizzare a questo proposito.
D'altra parte i lavori che sono in elenco nelle posizioni successive possono anche essere anticipati se i lavori che precedono non possono essere avviati come previsto, a causa di difficoltà o di fatti imprevisti.
Le richieste del Comune di Sarre non sono state indicate perché di esse mancano i progetti o, per lo meno se ci sono, sono ancora in una fase di studio di fattibilità e non ancora in una fase esecutiva o, per lo meno, di massima. C'era un altro rilievo fatto dal Consigliere Mafrica ed era di ordine numerico. Anch'io ho fatto il conto ed è risultato che era stata dimenticata una cifra. Adesso non ho qui il conteggio, ma se il Consigliere ha un attimo di pazienza glielo farò avere.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Ero uscito un attimo per fare due copie di un documento che dovevo consegnare per la pagina regionale e così non sono potuto arrivare prima. Del resto pensavo che il Consigliere Mafrica avesse più domande da fare e cercavo di approfittare del tempo che pensavo di avere a disposizione.
A parte i rilievi avanzati dal collega Consigliere Mafrica, io vorrei dei chiarimenti su alcune questioni più specifiche.
Nell'elenco delle opere stradali, al punto 17 trovo che per Courmayeur è inserita la costruzione della pista di rientro Plan-Chécrouit - Dolonne. Devo dire che sono rimasto un po' stupito nel vedere come questa Giunta lavora per compartimenti stagni, perché ieri, parlando del Col Chécrouit e delle cose che sono successe, l'Assessore Perrin, senza che l'Assessore Borbey aggiungesse niente, ha detto che del progetto "Orizzonte 1990" non ne sapeva nulla. Oggi, invece, scopro che l'Assessore Fosson, non tra i primi lavori e forse, come dice il Consigliere Mafrica, tra quelli che non verranno mai finanziati, inserisce la costruzione di questa pista di rientro che sembra essere una delle realizzazioni di questo fantomatico progetto denominato "Orizzonte 1990". Ciò vuol dire che l'Assessore Fosson è proprio un "birichino" perché nasconde agli Assessori Perrin e Borbey delle informazioni fondamentali e fa fare loro la figura di quelli che vengono tenuti all'oscuro da un Collega che, invece, dovrebbe essere di supporto al loro lavoro anche nel fornire tutte le informazioni indispensabili. Non dico che queste informazioni le debba dare a me, però dovrebbe senz'altro fornirle ai suoi Colleghi. Egli è l'unico, del resto, che è in possesso di qualche valido e concreto elemento di giudizio, perché dice, ad esempio, che nell'elenco non è stato inserito alcunché per il Comune di Sarre, in quanto non sono stati presentati progetti relativi allo stesso Comune. Da questo deduco che deve pur essere stato presentato un progetto relativo alla costruzione della pista di rientro dal Plan-Chécrouit a Dolonne. Ne consegue che questa Giunta continua a far finta di non sapere le cose, pretende che ci sia l'accettazione della buona fede che dice di mettere nelle cose che fa, mentre poi, puntualmente, si fa smentire dalle stesse iniziative che essa presenta in Consiglio.
Ora, io non dico che darò retta all'invito del collega Consigliere Baldassarre di muovermi per presentarmi qui, in occasione delle prossime perizie suppletive, munito di elmetto e di mitragliatrice, come se mi dovessi sentire in trincea ma è certo, che se mi è successo una volta di votare una perizia suppletiva, forse perché ero rimasto convinto dalle spiegazioni che mi erano state fornite, oggi, di fronte ad una cosa del genere, riconosco di essere stato allora un bell'ingenuo nel farmi convincere da quelle spiegazioni; chissà che forse, guardando con più attenzione, non mi sarebbe capitato di scoprire che anche allora c'era effettivamente qualcosa che non funzionava.
Poiché sono solo non riesco evidentemente a seguire tutto, ma la mia presunzione di buona fede nei confronti di questa Giunta viene meno. Quando chiedo degli elementi per svolgere il mio lavoro, o non mi vengono dati, mentre invece io cerco di attenermi ai suggerimenti del Presidente del Consiglio che ci invita a non intasare gli impegni della Giunta con eccessivi ricorsi alle interrogazioni con risposta scritta, cosa della quale mi sono già lamentato in questo Consiglio, oppure, come per esempio per quanto concerne le informazioni relative agli incidenti che non credo comportino grosse difficoltà per l'Amministrazione regionale, che sono state da me richieste da più di due mesi, non ho più alcuna notizia.
Numerose volte ho disturbato gli uffici della Presidenza, ma, ad un certo punto, non oso quasi neanche più, perché anche gli uffici della Presidenza hanno dei loro compiti normali da svolgere regolarmente e non devono solo rispondere al Consigliere Viberti che ha sollecitato qualcosa, senza aver ricevuto alcuna risposta.
Pertanto, anche se non volentieri, mi trovo costretto a dire che questa Giunta non è onesta nei miei confronti, mentre io invece lo sono e cerco di avere un confronto sereno e serio sulle varie cose. Neppure nei momenti in cui si dicono delle cose di un certo peso si riesce ad avere l'attenzione di questa Giunta, salvo poi essere rimproverati e pregati di fare silenzio quando parlano le "prime donne" della Giunta, quelle che fanno il "maquillage" ai monumenti storici ed agli scavi archeologici.
Comunque, Assessore Fosson, visto che almeno lei dimostra di sentire, vorrei avanzare un altro rilievo. Al punto 37 dell'elenco, che sarebbe stato redatto secondo le richieste dei Comuni, si prevede la realizzazione di un collegamento viario per l'Ospedale Beauregard dalla Frazione Maysattaz. Io sfido l'Assessore a indicarmi in che momento dell'incontro svolto con l'Amministrazione di Saint-Christophe, è stata richiesta dalla stessa Amministrazione la costruzione di questa strada, perché si tratta di un falso. L'Amministrazione comunale di Saint-Christophe, infatti, sta provvedendo ad allargare un'altra strada e sarebbe, pertanto, più opportuno agire di concerto con l'Amministrazione comunale.
Allora, evidentemente, non avete capito, perché qui si tratta di un nuovo collegamento viario che, invece, non è ritenuto necessario, perché non si capisce la ragione per la quale si deve costruire un'altra strada, quando ce n'è già una, appena sopra, che il Comune sta provvedendo ad allargare fino al confine con il Comune di Aosta. Quindi, visto che prevediamo lavori di interesse comunale, anche se il Comune di Aosta non ci ha ancora pensato, ci pensi pure la Regione ad allargare quella strada.
Spiegatemi, però, a che cosa serve questa nuova opera che parte da Casale, tagliando tutta la collinetta che c'è sotto il Beauregard, se non a rovinare dell'altro terreno. Non ditemi, infatti, che le rare ambulanze che possono arrivare al Beauregard, che non ha un servizio di pronto soccorso generico ma solo specifico per alcuni settori come quello della maternità, non possono passare per quell'altra strada che sta per essere definitivamente allargata dal Comune di Saint-Christophe e che potrebbe essere anche allargata in quella parte che dal piazzale, già largo, si trova ancora entro il Comune di Aosta. Mi sembra pertanto che questa richiesta vada ben al di là di quanto poteva essere stato concordato con il Comune di Saint Christophe.
Vorrei inoltre sapere con quali criteri è stato predisposto l'elenco B. Si è seguito forse un criterio legato al numero degli abitanti o ai chilometri della strada? Oppure questo elenco è stato solo buttato giù?
Meno male, a questo punto, che non abbiamo ancora la veste grafica che aveva il piano lavori regionali, perché, dico la sincera verità, molto probabilmente, non sarei riuscito a leggere queste cose.
Tralascio l'elenco C, nel quale si tratta dei soliti cantieri la cui determinazione è più legata al numero di persone che si possono impiegare che non all'effettiva entità dei lavori e chiedo, per l'elenco D, quello degli edifici pubblici, quali sono le motivazioni che ci portano a costruire delle palestre in due Comuni come Valpelline e Chambave, dove le stesse non sono neppure di supporto ad un servizio scolastico. Può darsi che ce ne sia la necessità, però io che sono piuttosto curioso, rimango un pochino dubbioso su questo genere di interventi.
Aggiungo, inoltre, che vorrei avere anche qualche informazione in merito alla costruzione della palestra di Gaby, sulla quale so che ci sono state notevoli polemiche legate in modo particolare al luogo in cui la si vorrebbe costruire questa palestra.
Avendo terminato l'esame dei vari punti del programma che mi hanno colpito in modo particolare, torno un attimo alla questione relativa alla costruzione della pista di rientro dal Plan-Chécrouit a Dolonne (sperando che sia terminata la consultazione tra gli Assessori che non sapevano niente e che, magari, mettendosi assieme, hanno previsto delle sanzioni particolari da comminare all'Assessore che sapeva e nascondeva) per dire a questa Giunta che, non solo è inaccettabile questo modo di fare, ma, secondo me, è colpevole, perché spinge chi cerca di fare il proprio lavoro stando nei termini della correttezza, a non farlo più, perché non è piacevole essere presi per il naso in questo modo ed episodi come questo non contribuiscono senz'altro ad aumentare la fiducia nei confronti di un esecutivo che, tutto sommato, dal mio punto di vista aveva avuto dei riconoscimenti, per il periodo in cui era nato, per le difficoltà che aveva affrontato e per lo spirito, apparentemente diverso, con cui sembrava affrontare i problemi.
Nella realtà non è cambiato niente, i metodi sono gli stessi e si continua a nascondere, o a cercare di nascondere al Consiglio quanto invece dovrebbe essere a disposizione di tutti per consentire di effettuare delle scelte in piena consapevolezza.
Questa è la democrazia. Entrando nel gioco della democrazia si deve accettare anche questo e noi lo abbiamo fatto. Però, se il gioco della democrazia non viene rispettato, è chiaro che, per chi ha avuto tante difficoltà ad accettarlo ed ha avuto tante critiche nell'accettarlo, alla fine la decisione può anche essere ritenuta sbagliata.
Lo so che a voi potrà anche dare poco fastidio il fatto che un Gruppo o alcune persone scompaiano dalla scena politica. Personalmente, però, ritengo che, quando si perde una componente di una qualsiasi realtà si perde sempre qualche cosa di unico che contribuisce, in ogni caso, a mantenere in vita il tutto. Ripeto, quindi, che non mi metterò l'elmetto e non scaverò il vallo qui davanti, però aspetto con sempre maggiore ansia la chiusura del periodo del mio mandato e non vedo l'ora di dare le dimissioni per poter tornare a fare tranquillamente il mio lavoro, per lasciare a qualcun altro l'onere di confrontarsi con chi non ha voglia di farlo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Al di là dei criteri che hanno presieduto all'elaborazione di questo piano dei lavori con una metodologia diversa rispetto al passato, io credo che l'Assessore abbia anche tenuto conto delle specifiche realtà dei singoli Comuni. Per il Comune di Aosta, ad esempio, è indicata la costruzione di un sottopassaggio pedonale lungo via Parigi. Se ben ricordo, si tratta di una richiesta che ha profondamente diviso le forze politiche a livello comunale fin da quando io ero uno degli amministratori del Comune. Visto però che ormai è di prossima realizzazione la tangenziale di Aosta, io mi chiedo se è ancora opportuno stanziare una cifra così notevole per la costruzione di quel sottopassaggio.
Personalmente sono stato sempre molto critico sulla costruzione di questi sottopassaggi, anche perché mi sono accorto che l'unico sottopassaggio pedonale esistente lungo la circonvallazione nord, che collega corso Padre Lorenzo con via Grand Tournalin, non è assolutamente utilizzato al punto che, all'inizio ed alla fine delle lezioni, occorre un vigile per disciplinare il traffico e gli attraversamenti degli allievi delle scuole vicine. Per una serie di motivi che non stiamo qui ad elencare ed a puntualizzare, nessuno, si serve del sottopassaggio. Una volta si diceva che era sporco e l'Amministrazione comunale l'ha fatto ripulire ed illuminare, ma il sottopassaggio è rimasto quasi sempre inutilizzato.
Poiché questo nuovo sottopassaggio sta per essere realizzato quando ormai non è più attuale la sua esigenza che invece era impellente circa 6 o 7 anni fa, quando si pensava che la tangenziale fosse ancora ben di là da venire, io chiedo se si tratta di un'opera richiesta ancora oggi dal Comune in termini assolutamente pressanti e se valga la spesa di realizzare un'opera di questo tipo quando, fra due o tre anni, come ci auguriamo un po' tutti, la circonvallazione nord diventerà una strada esclusivamente urbana o per lo meno una strada di penetrazione urbana, con un traffico che diminuirà del 60% o del 70% rispetto all'attuale, perchè sarà privo dei mezzi pesanti che creano il maggiore fastidio e la più rischiosa fonte di pericolosità.
C'è un altro argomento che riguarda sempre il Comune di Aosta e mi rifaccio all'osservazione del collega Consigliere Viberti in merito all'allargamento e alla sistemazione della via Duca degli Abruzzi, che mi sembra indispensabile anche perché, se non vado errato, consente di effettuare un collegamento con il Comune di Saint-Christophe. Alla luce di quest'ultima considerazione sorgono anche in me gli stessi dubbi già espressi dal Consigliere Viberti e cioè se valga la spesa di fare due opere che sono quasi tutte e due contestuali e che servono a conseguire lo stesso scopo. Infatti la realizzazione di un collegamento viario tra l'Ospedale di Beauregard e quello con una frazione del Comune di Saint-Christophe svolgono la stessa funzione, si tratta solo di allargare un'altra strada. Se l'opera è stata espressamente richiesta dal Comune noi rispettiamo le decisioni dell'autorità comunale, anche se ogni tanto le diamo una "bacchettatina sulle dita" come è successo ieri in occasione della discussione sui piani regolatori dei Comuni, però a me sembra che, tutto sommato, pur trattandosi di due opere che si collocano in due realtà comunali diverse svolgano comunque la stessa funzione.
Queste sono le delucidazioni che vorrei avere dall'Assessore ai Lavori Pubblici. Grazie.
Si dà atto che alle ore 11.04 assume la Presidenza il Vice Presidente DOLCHI.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Prima di entrare nel merito delle argomentazioni dei Consiglieri Viberti e Torrione vorrei completare il discorso iniziato con il Consigliere Mafrica e che era rimasto in sospeso sulle cifre. Se il Consigliere Mafrica ha davanti a sé l'elenco dei numeri del piano delle opere di interesse regionale e comunale, può vedere che dalla somma di 44 miliardi e 120 milioni vanno tolti i 7 miliardi del capitolo 29800 (Costruzione fognature e altre opere di risanamento igienico degli abitati) che verranno presentati al Consiglio con una deliberazione apposita in applicazione della legge n. 61; vanno ancora tolti i 460 milioni previsti per gli interventi antivalanghe del capitolo 28510 che sono stati erroneamente scissi in 2 miliardi per le opere di interesse regionale e 460 milioni per le opere di interesse comunale. Togliendo quindi ai 44 miliardi e 120 milioni 7 miliardi e 460 milioni otteniamo la cifra di 36 miliardi e 660 milioni ai quali dobbiamo aggiungere i 2 miliardi e 100 milioni per gli interventi di asfaltatura e così tornano i 38 miliardi e 760 milioni. Chiedo scusa al Consigliere Mafrica, ma si trattava di un ragionamento che avevo fatto tra me e me, senza metterlo per iscritto e, pertanto, l'ho dovuto ricostruire.
Per quanto riguarda la pista di rientro dal Col Chécrouit a Courmayeur devo dire che si tratta di un'opera progettata dal Comune e che si rende necessaria come ulteriore misura di sicurezza per gli sciatori del Col Chécrouit. Nel caso cioè che non funzionassero altri impianti di rientro, gli sciatori dovrebbero poter rientrare al fondovalle attraverso questa pista.
VIBERTI (fuori microfono): "In base a quali norme?"
FOSSON: Si tratta di norme di sicurezza.
VIBERTI (fuori microfono): "Come mai non è stata fatta fino ad ora?"
FOSSON: Questo non lo so, ma penso perché nessuno...
(...INTERRUZIONE...)
VIBERTI (fuori microfono): "E allora perché li lasciate sciare? Non è una giustificazione sufficiente! Chiedo scusa, signor Presidente, ma non possiamo continuare a prenderci in giro. Io non ce l'ho con l'Assessore Fosson, però, se c'è qualche cosa che non è a norma di legge, voi non dovete lasciar funzionare quegli impianti".
FOSSON (D.C.): Dicevo comunque che si tratta di un'ulteriore misura di sicurezza che si rende necessaria ed indispensabile. Per quanto riguarda invece la sua realizzazione posso dire che gli uffici dell'Assessorato ai Lavori Pubblici stanno esaminando attentamente il progetto anche in relazione alla natura del terreno.
In merito al particolare ragionamento svolto dai Consiglieri Viberti e Torrione sul collegamento tra il Comune di Saint-Christophe ed Aosta osservo che quell'opera è prevista nel piano lavori, e sono già in corso le procedure per l'appalto e la sistemazione della via Duca degli Abruzzi che collega il Comune di Saint-Christophe con Aosta. È un'opera che può anche essere considerata complementare alla strada Beauregard-Maysattaz, ma che serve a collegare direttamente tra la Statale 26, il Comune di Saint Christophe e l'Ospedale di Beauregard, per chi arriva dal fondovalle. Come avete visto, la strada Beauregard-Maysattaz è in fondo all'elenco delle opere stradali, proprio perché è conseguente ad un incarico di progettazione dato dalla Regione nel 1983 e che non ha ancora avuto una sua conclusione, perché i numerosi problemi del tracciato (Vicinanza con la ferrovia, attraversamento della collinetta alla quale faceva cenno il Consigliere Viberti..) non hanno ancora permesso di poter andare oltre il minimo piano di fattibilità. Il criterio di priorità che sovrintende alla questione degli asfalti è quello di valutare con i Comuni, di volta in volta, gli interventi della Regione per la costruzione di nuove strade comunali e quindi la loro asfaltatura, la lunghezza, la superficie da asfaltare e diverse altre valutazioni. Può succedere che un Comune, penalizzato nell'anno precedente venga invece favorito in modo particolare nell'anno successivo, proprio per ristabilire un certo criterio di equità.
Per quanto riguarda le palestre di Valpelline e di Chambave siamo ad un livello di studio di fattibilità. Esse sono indicate solo per memoria, ma occorre ancora risolvere tutta una serie di problemi. Per quella di Gaby, invece, c'è ancora in corso una discussione sulla sua localizzazione che vedremo di risolvere quanto prima.
Il sottopassaggio di via Parigi è stato oggetto di una vecchia discussione. Io non ricordo più, in questo momento, a quante interpellanze ho risposto in senso positivo, dicendo che era volontà della Giunta regionale eseguire il sottopassaggio. Si tratta quindi della conseguenza a questa decisione. Le considerazioni del Consigliere Torrione sulla sua opportunità o meno, in funzione della tangenziale, possono anche essere valide, però un sottopassaggio di questo tipo può essere costruito nel giro di poco tempo. Poiché la tangenziale avrà sicuramente dei tempi molto più lunghi, cominciamo a risolvere questo problema più immediato e poi vedremo che cosa accadrà quando arriverà anche la tangenziale.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Vorrei solo esprimere il mio disappunto, perché qui si aggiunge beffa alla beffa. Se si fosse trattato di una pista da costruire per motivi di sicurezza, io sono certo che questa ragione sarebbe stata scritta in questo elenco. Invece questa ragione non è scritta. Non ripeto il ragionamento che ho già fatto prima, anche per ché non mi sembra il caso di insistere con l'Assessore Fosson che, "poverino", avendo evidentemente nascosto le cose ai suoi Colleghi di Giunta, adesso si trova in difficoltà e cerca di arrampicarsi sugli specchi per poter giustificare l'inserimento nel piano lavori di questa pista di rientro.
È stupefacente, tra l'altro, che il Comune di Courmayeur, anziché tentare di arginare lo strapotere della Società "Val Vény", si inchini a tutti i suoi desideri progettando, addirittura, le piste di rientro. Di fronte ai guasti provocati al turismo estivo dagli impianti di risalita e dai lavori eseguiti con i criteri di cui tutti sono a conoscenza, io non riesco a capire come ci si possa ancora mettere a disposizione di questa società fino a questo punto. Io non lo so, ma comincio a pensare che..
(...INTERRUZIONE...)
No, non è per la società. Evidentemente la società non ha alcun interesse alla costruzione di questa pista di rientro che, però, fa parte del progetto "Orizzonte 1990", sempre, ovviamente, che si tratti di quella pista. Se invece non si tratta della pista di cui sto parlando io, me lo si dica, altrimenti sembra che l'unico che sappia le cose sono io! Faccio delle domande e nessuno mi sa rispondere. Voglio solo dire qualche cosa: ho l'impressione che qualcuno sappia veramente come stanno i fatti, cercate di mettervi d'accordo e, se qualcuno sa le cose, mi risponda! Oppure dite che non volete precisare niente.
Per quello che ne so io, questa pista, tra l'altro, deve passare addirittura in artificiale e pertanto necessita della costruzione di parecchi metri a sbalzo fuori della roccia. Ma scherziamo! È chiaro che ciò venga fatto fare dal Comune. Ma chi ha avuto quest'idea? A chi serve quest'opera? Certamente servirà agli sciatori e su ciò non ci sono assolutamente dei dubbi. Ma gli sciatori, per salire, usano gli impianti di risalita della Società "Val Vény".
Sì, sì, non c'è nessuna difficoltà ed accetto volentieri un'interruzione che consenta un confronto su questo problema.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): Je vous prie de m'excuser; je n'étais pas présent au moment de la discussion. Je crois que la question de cette piste est liée à trois problèmes fondamentaux: le premier est que les personnes résidentes à Chécrouit avaient fait une requête précise: cèle d'avoir une route leur permettant d'aller jusqu'à Chécrouit. On avait donc étudié un premier projet avec la Commune et on avait vu que le tracé qui avait été proposé au début ne pouvait être pris en considération pour des raisons géologiques; en effet, la route qui devait suivre le trace existant ne pouvait plus être aménagée. En conséquence, on avait choisi d'envisager la solution d'un consortium agricole pour examiner le projet; ce dernier avait ensuite effectué le premier tronçon de la route. L'intérêt de la Val Veny était justement d'avoir une piste à sa disposition, dans le cas où le télésiège ne pourrait pas fonctionner. A ce moment-là on avait mis sur pied une série de consultations avec les experts (moniteurs de ski, entreprises locales, Commune) pour examiner la possibilité de mettre ensemble les différents intérêts. On avait décide de partager les frais entre la Commune, la Val Veny et l'Administration régionale. Ces rencontres ont duré pendant 2 ans et demi et elles ont abouti à l'unique solution: cette piste prévue dans le plan des travaux. C'est vrai que cette solution a été prise aussi dans l'intérêt de la Val Veny.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Ringrazio i due Presidenti per l'interruzione che, finalmente, mi ha permesso di sapere che è da due anni e mezzo che si parla di una cosa della quale io ho chiesto notizie in questo Consiglio per ben due volte, una prima volta nell'ultimo Consiglio e la seconda nel Consiglio di ieri. Invece sono arrivato al punto da dover dare "del bugiardo e dell'infingardo" all'Assessore Fosson per sapere, finalmente, di che cosa tratta almeno una parte di questo progetto chiamato "Orizzonte 1990".
Io sono stupefatto, anche se capisco che non tutto può essere trattato a livello collegiale di Giunta. Però i fatti che investono interessi o che, comunque, toccano zone particolarmente...
(...INTERRUZIONE...)
Io non lo so. Ma quando io facevo l'intervento nel quale descrivevo una pista di rientro che sarebbe dovuta passare attraverso una località del Plan Chécrouit con la costruzione di una strada a sbalzo sulla roccia, con piloni quasi fantascientifici, io mi chiedo quale persona intelligente, che siede sui banchi della Giunta, del Consiglio o su di una cinquecento, non poteva capire che si trattava della stessa cosa. Santo cielo, non ci troviamo mica nella pianura padana! Il Col Chécrouit è un territorio limitato, sul quale non possono certamente farsi 18 piste di rientro con quelle caratteristiche. Pertanto, o si vuol proprio passare per dei "fessi", oppure si vogliono far passare per dei "fessi" (Cosa che mi pare più probabile) i colleghi Consiglieri dell'opposizione; oppure, infine, non c'è una precisa coscienza delle cose che si trattano a livello di Giunta da parte di alcuni Assessori.
Ieri, del resto, l'Assessore Borbey ce l'ha dimostrato ampiamente, in modo particolare quando ci ha detto che una delibera, che non aveva avuto esecutività, aveva però impegnato un fondo che era diventato perento ed il tutto nel giro di pochi mesi. Si è trattato di una congerie di assurdità enunciate nel giro di pochissimi minuti che fanno vergogna ad una persona che ha occupato per quasi 10 anni un posto in Giunta. Non sapere neanche che una delibera non esecutiva non ha impegnato una cifra, mi sembra ridicolo per un Assessore che, tra l'altro, è il capofila di uno dei Gruppi più grossi di questo Consiglio. Però, mi sembra impossibile che anche l'Assessore Perrin "dimostri una così scadente intelligenza", perché, invece, gli ho sempre dovuto (ho detto dovuto e non voluto) riconoscere un'intelligenza notevole, dal che risulta evidente che "cerca di farmi passare per fesso", altrimenti "il fesso è lui".
Io non accetto di "passare per fesso" e quindi voglio credere che lui mi abbia nascosto queste cose. Non è possibile uscire da questa logica.
Pertanto, non solo per questo motivo, ma anche perché l'Assessore Fosson cerca di gabbare la costruzione di una nuova strada, che, anche se solo a livello di progetto, è inutile, perché il Comune di Saint-Christophe sta provvedendo ad allargare l'altra strada per il completamento della quale basterebbe allargare un brevissimo tratto che è in Comune di Aosta, il quale chiaramente, nella sua logica ristretta, non pensa di allargarla per raggiungere il Beau-regard, perché serve al Comune di Saint-Christophe e non a quello di Aosta.
Io non accetto questa logica di inserire nel piano lavori tutto o di inserirvi alcune cose mentre ce ne sono già delle altre e voto contro questo programma. Però, devo dire che sono sempre più sfiduciato, per non dire arrabbiato, nei confronti di questa Giunta, perché non è assolutamente serio comportarsi così nei confronti dei Colleghi dell'opposizione. Io ho sempre cercato di avere un atteggiamento serio, ma, se voi continuate a trattarmi in questo modo e a trattare tutto il Consiglio in questo modo, vi garantisco che ho tutti gli strumenti per farvi "tribolare". Queste non sono delle minacce, perché io ho sempre chiesto un confronto e non pretendo di cambiare la testa a nessuno e neppure di avere ragione su alcunché. Io chiedo solo un confronto e solo dopo accetto il risultato del voto. Non voglio ripetere il discorso sulla democrazia, però è assolutamente inaccettabile che si cerchi di far passare qualcuno per "fesso".
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): È sempre piuttosto complicato discutere del piano lavori, perché si tratta di opere che riguardano diversi Comuni. Per quanto concerne le nostre richieste possiamo dire che ci è stata chiarita la questione finanziaria. Noi partiamo da tre presupposti.
Il primo è che le opere elencate in questo programma siano quelle effettivamente richieste dai vari Comuni e cioè che sia stata rispettata la loro scelta.
Il secondo è che, anche se non ci sono stati dati gli elementi di giudizio, che i calcoli sulle priorità siano stati fatti con i criteri adottati per la parte regionale e cioè siano scientifici, tecnici e comprensibili. Il terzo presupposto è che se un'opera è indicata come prima, seconda o terza, deve essere effettivamente realizzata secondo questo ordine di priorità. Se le opere rispondono alle richieste dei Comuni e le priorità che emergono da un esame tecnico e scientifico valido, saranno rispettate, noi, volendo dare un riconoscimento alla partecipazione dei Comuni a questo tipo di attività, voteremo a favore del programma dei lavori pubblici, però, terremo sotto controllo l'esecuzione del piano, affinché non si scrivano delle cose mentre se ne facciano poi delle altre.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in votazione la delibera in oggetto:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 27
Votanti: 26
Favorevoli: 25
Contrari: 1
Astenuti: 1 (Baldassarre)
Il Consiglio approva.