Oggetto del Consiglio n. 1574 del 23 ottobre 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1574/VIII - INTERVENTO DEI SINDACATI DELLA SCUOLA A TUTELA DEI DIRITTI DEGLI INSEGNANTI E DELLE COMPETENZE E DELLE FUNZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA. (Interpellanza)
PRESIDENTE: Prima di passare alla discussione del punto 17 all'ordine del giorno, devo giustificare l'assenza del Presidente Bondaz che si trova a Firenze per partecipare alla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.
Do lettura del testo dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout e Mafrica:
INTERPELLANZA
Un comunicato del 10 ottobre 1985, a firma dei diversi sindacati della scuola (C.G.I.L. scuola - SISM e SINASCEL - S. A. V. T. école - denuncia alcune recenti decisioni dell'Assessore come lesive di diritti all'autotutela del personale insegnante, delle competenze e delle funzioni degli Organi collegiali delle scuole e del ruolo stesso delle Organizzazioni sindacali.
Nello stesso comunicato si fa specifico riferimento a disposizioni di legge che prevedono "contro le sanzioni disciplinari irrogate dal superiore gerarchico è ammesso il ricorso all'Assessore, che decide su parere conforme del Consiglio scolastico regionale" e al fatto che, invece, due ricorsi, presentati da insegnanti contro sanzioni disciplinari, sono risultati di fatto respinti, per decorrenza dei termini previsti per la comunicazione da parte dell'Assessore.
In un caso l'Assessore, si dice sempre nel comunicato, non ha nemmeno convocato il Consiglio per il contenzioso entro i termini previsti, nell'altro lo ha convocato, ma sono stati comunque, illegittimamente, lasciati scadere i termini ed il ricorso deve considerarsi non accolto.
Da parte dei Sindacati della scuola un tale atteggiamento è stato valutato con grande preoccupazione ed è stato individuato nei fatti prima ricordati un gravissimo precedente contro i diritti degli insegnanti.
In relazione a quanto sopra richiamato, i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per conoscere:
1) se quanto riferito corrisponde a verità ed i motivi che hanno determinato il comportamento dell'Assessore;
2) quali sono gli intendimenti dell'Assessore in merito a situazioni analoghe che dovessero verificarsi in futuro;
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la interpellanza il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): In un comunicato del 10 ottobre scorso i Sindacati della scuola, con una iniziativa comune, hanno denunciato alcune recenti decisioni che l'Assessore ha preso riguardo a questioni inerenti il personale della scuola e che sono state giudicate dai Sindacati come lesive dei diritti all'autotutela del personale insegnante, delle competenze e delle funzioni degli organi collegiali della scuola e del ruolo stesso delle organizzazioni sindacali.
In questo comunicato si fa anche riferimento a disposizioni di legge che prevedono che contro le sanzioni disciplinari che vengono irrogate dal superiore all'insegnante si possa fare ricorso all'Assessore, il quale deve decidere su conforme parere del Consiglio scolastico regionale.
Si è verificato, a sentire questo comunicato dei Sindacati, che invece due ricorsi di insegnanti sono stati respinti per decorrenza dei termini previsti per la comunicazione fatta da parte dell'Assessore perchè, dicono i Sindacati, in un caso l'Assessore non ha nemmeno convocato il Consiglio per il contenzioso entro i termini previsti, e nell'altro caso lo ha convocato, ma sono comunque stati illegittimamente lasciati scadere i termini, ed i ricorsi devono considerarsi non accolti.
I Sindacati sottolineano ancora che un atteggiamento di questo genere è stato valutato con grande preoccupazione ed è un precedente per ciò che riguarda i diritti degli insegnanti. Ora noi non vogliamo entrare assolutamente nel merito dei ricorsi, non ci interessa se l'insegnante ha o non ha ragione, ma pensiamo che la questione sia una questione di principio. C'è una legge, c'è un diritto degli insegnanti, che vanno rispettati, e ci siamo stupiti di questo comunicato, perchè se è veritiero la cosa ci preoccupa enormemente.
Abbiamo pensato di presentare questa interpellanza proprio per sapere dall'Assessore se quello che è stato esposto corrisponde a verità e quali sono i motivi che hanno determinato questo comportamento dell'Assessore. Vorremmo sapere anche cosa intende fare l'Assessore per il futuro, se si dovessero ancora presentare dei casi di questo genere.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval, ne ha facoltà.
FAVAL (U.V.): Je désire avant tout remercier le Parti Communiste pour avoir présenté cette interpellation, puisque cela nous permet de faire un peu de clairté sur cette question, qui est une question en même temps importante et délicate, puisqu'il s'agit là de voir aussi l'attitude des syndicats par rapport à la fonction qu'ils doivent avoir normalement.
Il faut d'abord, je crois - et là je ne partage pas l'avis de M. Cout qui dit:"c'est une question de principe, on ne veut pas, nous, entrer dans le problème, à savoir si le professeur concerné a raison ou pas"- sans vouloir parler du Professeur X ou le Professeur Y, distinguer entre les questions de principe et de forme, si vous préférez, et les questions de substance.
En ce qui concerne la forme, c'est à dire la procédure prévue par les différentes lois existantes, soit les lois de l'Etat, soit les lois régionales, parce que, comme l'on sait très bien, toute une partie des lois de l'état ont dû être modifiées pour les rapporter à la situation de notre Région, je crois que personne - et je m'adresse à la fois aux Sindicats, aux Professeurs, aux Conseillers régionaux - peut oublier qu'il existe, entre autres, une circulaire: "Ministero della Pubblica Istruzione - Circolare n. 58 - Prot. n. 10499192/VL (come Valitutti) - Roma 29 febbraio 1980" dont l'objet est: "Istruttoria ricorsi gerarchici silenzio rigetto". Je ne lis pas toute la circulaire parce que ce n'est pas le cas, je lirai la partie qui nous intéresse: "Si ritiene opportuno segnalare infatti che le controversie prive di controinteressati, soprattutto ove contengano censure di merito (ad es. ricorso avverso sanzione disciplinare) - et c'est le cas cité par le communiqué des Syndicats - possono utilmente essere risolte in via contenziosa anche oltre i termini di cui al più volte richiamato art. 6, dal momento che non esistono in concreto soggetti che possono provocare la caducazione degli atti mediante ulteriore impugnativa".
Cela dit et cela constaté, en ajoutant en plus que si la réponse allait au-delà des 90 jours fatidiques, on ne pouvait pas nuire ni aux professeurs concernés ni à d'autres, comme il est prévu ici par la circulaire, ni d'autant plus il n'y a pas de la part du professeur concerné des empêchements en ce qui concerne déplacement dans les différentes classifications et le classement qu'on va faire pour l'attribution des places, parce qu'il s'agit là justement de professeur "in ruolo".
J'ai pris mon temps pour chercher de comprendre mieux les questions, et là je dois dire que j'ai reçu par exemple de la part "del Consiglio di contenzioso" une relation assez drôle; je vais vous lire la partie qui peut nous intéresser dans cette discussion, sans citer le nom de la personne concernée: là on nous dit que ce comportement n'était pas un comportement correct par rapport à quelqu'un qui doit éduquer les élèves et les étudiants, et puis à la fin on dit "mais le directeur de l'établissement scolaire a raison, parce qu'il n'aurait pas dû intervenir de cette façon mais il aurait dû intervenir de façon différente". Alors voyez-vous qu'il s'avère indispensable distinguer entre la substance et la forme, parce que là aussi, en ce qui concerne la forme, on a dû constater que, tout en reconnaissant que le professeur ne s'était pas comporté comme il fallait, il était nécessaire accepter le recours.
Alors - et là je fais ce genre de petit excursus historique parce qu'au fond dans le communiqué il est dit que je néglige cet aspect - au contraire, je me suis bien préoccupé de convoquer les représentants "del Consiglio di contenzioso". C'était pendant l'été, les responsables n'étaient pas présents, j'ai dû attendre le mois de septembre; le mois de septembre est venu, j'ai pu avoir le colloque que j'avais demandé. A la suite de tout cela j'ai alors agi en conséquence, c'est-à-dire j'ai dû, parce que la loi le prévoit, accueillir le recours, et cela a été communiqué; en même temps j'ai cru qu'il était utile et même indispensable que, soit le directeur de l'établissement scolaire, soit l'enseignant concerné, ils soient mis à jour du fait que je me suis trouvé obligé d'après la loi à accueillir le recours, mais en même temps j'ai signalé ce que dans ....
PRESIDENTE: Chiedo scusa Assessore Faval, prego la tribuna dei giornalisti di osservare il silenzio. Grazie.
Può proseguire.
FAVAL (U.V.): J'ai mis dans la lettre entre guillemets les phrases qui avaient été reportées dans le procès-verbal "del Comitato contenzioso", parce que je crois que même par rapport à ceux qui s'étaient comportés de façon différente, il était utile que le directeur, lui au moins, soit au courant que je ne pouvais personnellement partager la signature que j'étais obligé de mettre sur ce document.
Voilà, dans ce sens moi, je suis de l'avis qu'il faut défendre le principe, c'est vrai, mais les principes ont surtout je crois la fonction de défendre les intérêts de la communauté. Si le but est celui-là, nous devons demander, moi-même je le fais je crois normalement, qu'aussi les syndicats qui sont nés pour la défense des intérêts de la collectivité et de la communauté, ne s'arrêtent parfois et j'ajoute peut-être par manque d'information, cela arrive, mais parfois qu'ils ne s'arrêtent pas à défendre l'intérêt du particulier, parce que cela va contre à l'intérêt de l'école elle-même.
D'ailleurs M. Cout a eu l'occasion de constater à travers le concours dans lequel on est membre de Commission, de quelle façon les jeunes étudiants valdôtains se présentent à l'Administration régionale pour des concours. Je m'arrêterais à dire que c'est trop pénible de vérifier ce qui se passe. Dans ce sens je ne veux pas accuser personne, je crois que nous tous: Conseil régional, Assessorat, Syndicats, élèves, étudiants, les parents, les bureaux, nous devons travailler ensemble pour améliorer la situation; si l'on est d'accord sur cet avis, on ne peut pas chercher n'importe quel argument, pour jeter dans la bagarre quelque partie de ces composants.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Sono dell'idea che per ciò che riguarda il funzionamento della scuola ci siano delle ragioni in quello che ha detto l'Assessore, ma ci siano anche delle questioni da tenere in considerazione. Sono molto d'accordo che nella scuola sia necessario richiedere alle varie componenti un grosso impegno perchè le cose funzionino meglio, e su questo concordo con l'Assessore; ma ci terrei a sottolineare che per chiedere un impegno dalla varie componenti della scuola bisogna anche garantire a queste parti una difesa dei loro diritti che sono diritti acquisiti in base ad una legge, che poi possono essere modificati in qualche modo, magari anche da una circolare.
Ci sono, per quanto mi risulta se non erro, 4-5 ricorsi all'anno al massimo, e non penso che su 4-5 ricorsi non si possa trovare il modo ed il tempo per dare un parere. Penso che obbligare gli insegnanti, per difendere i loro diritti, a ricorrere eventualmente al T.A.R. con il pericolo che anche i 60 giorni successivi per il ricorso al T.A.R. possano scadere, se si aspetta la risposta di un Assessore che non arriva, possa aiutarci a fare funzionare meglio la scuola. L'Assessore citava anche gli organismi collegiali della scuola che non funzionano a molti livelli e su questo sono d'accordo, e sono anche d'accordo con l'Assessore se mi dice che la modifica agli organismi della scuola nella loro essenza non può venire dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta o dall'Assessore, ma deve venire e dal Parlamento e dal Ministro.
Però alcune piccole questioni, alcune cose di piccolo conto rispetto a tutto il resto come possono essere questi ricorsi, si può affrontarle con decisione e con impegno da parte dell'Assessore, richiedendo anche altrettanto impegno alla componente degli organismi collegiali della scuola.
Questa risposta non è che ci abbia convinto molto, lo devo dire sinceramente, come non abbiamo avuto dall'Assessore una indicazione su come vorrà comportarsi negli anni futuri per affrontare queste questioni. Non possiamo lasciare una questione di questo conto, anche se è così piccola, sospesa.