Oggetto del Consiglio n. 1572 del 23 ottobre 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1572/VIII - RINVIO A GIUDIZIO DI DUE RAPPRESENTANTI DELLA REGIONE IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONI, DELL'ENTE PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino e Millet:
INTERPELLANZA
AVUTA NOTIZIA che due Consiglieri del Parco Nazionale del Gran Paradiso, eletti dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta, sono stati rinviati a giudizio per essersi opposti, in sede di Consiglio di Amministrazione, allo spostamento delle tabelle di confine;
RILEVATA l'assurdità di una situazione in cui un rappresentante di una Regione Autonoma può essere perseguito per le opinioni e per i voti espressi:
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
il Presidente della Giunta regionale per conoscere le valutazioni e gli intendimenti della Giunta regionale in merito alle iniziative da prendere a tutela delle competenze della Regione e dell'autonomia decisionale dei suoi rappresentanti nell'Ente Parco.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO (P.C.I.) : La Giunta regionale ed i Consiglieri avranno avuto modo di leggere quella notizia del rinvio a giudizio di due membri del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, per la precisione l'Avv. Chabod Renato e Dupont Vittorio, per avere - a quanto si conosce finora - rifiutato nell'ambito del Consiglio di Amministrazione di dare corso a quanto previsto dal decreto Marcora del '77; vale a dire si sono rifiutati di approvare lo spostamento dei confini del Parco così come previsto in quel decreto, in un momento caratterizzato, come tutti sappiamo, da una controversia relativa ai confini, ed anche da una trattativa in corso fra il Presidente della Giunta regionale ed il Governo per una definizione di questa controversia.
L'interpellanza che abbiamo presentato è, come si vede, molto semplice: che de di conoscere quali sono le valutazioni della Giunta regionale, ma soprattutto quali sono le iniziative che dobbiamo e possiamo prendere affinchè la partecipazione di rappresentanti della nostra Regione nell'ambito dell'Ente Parco abbia la possibilità di esercitarsi in modo autonomo, portando avanti indirizzi che sono della nostra Regione.
Quali sono le valutazioni che facciamo? Ancora una volta spetta alla Magistratura la parte più propriamente legata all'eventuale violazione di norme di legge, rispetto a queste non entriamo nel merito. Certo è che esprimiamo la preoccupazione sia per questo principio di una subordinazione del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco al Ministro ed in particolare ad un decreto ministeriale, sia a quella che possiamo oggi definire una incriminazione che va a colpire un'opinione espressa all'interno di quel Consiglio da due esponenti, chiedendoci quindi se è possibile assimilare questo provvedimento giudiziario ad un reato sostanzialmente di opinione, che non ci sembra giusto perseguire.
Le preoccupazioni che abbiamo sono quelle che questa vicenda debba essere al più presto conclusa con un accordo a livello politico. Lo abbiamo detto in altre occasioni ed oggi lo ripetiamo: è assolutamente necessario che l'azione che sta svolgendo la Giunta regionale sia anche supportata da un atteggiamento univoco del Consiglio regionale per raggiungere un'intesa che deve arrivare presto, essendo le notizie relative all'approvazione di una legge quadro - se n'è discusso anche sabato - piuttosto pessimistiche.
Il pericolo di questa legge quadro, che dovrebbe chiarire le competenze amministrative e legislative della Regione, è che si parli fra molto tempo, o addirittura non ci sia neanche una possibilità di approvazione in tempi brevi, della legge quadro. Quindi è necessario che nel frattempo si concluda e si arrivi ad una soluzione.
Ecco perchè chiediamo anche nell'interpellanza a che punto siamo con le iniziative intraprese dalla Giunta regionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): En effet on a appris la nouvelle de la presse car officiellement on n'a pas reçu de communications particulières et je crois que l'interpellation vise surtout à poser encore une fois le problème des temps pour la solution du problème du Parc. En même temps je crois qu'en soulevant le problème de la participation des représentants régionaux au Conseil d'Administration, on va soulever encore une fois le thème des rapports existant entre Administration régionale d'un côté et Parc, et Administration régionale et Gouvernement ou quand meme le Parlement, de l'autre, pour ce qui est soit des décrets de lois, qui doivent être examinées et approuvées, en ce qui concerne les limites du Parc.
On a plusieurs fois souligné que les rapports, en tant qu'Administration régionale, pour résoudre le problème des limites, nous voulons les prendre et maintenir avec l'Etat, donc avec le Parlement et le Gouvernement et non pas avec le Conseil d'Administration du Parc. A ce propos est prévue une réunion technique à Rome afin d'examiner les différentes solutions au problème du Parc la semaine prochaine.
Pour ce qui est, au contraire, du problème des deux Conseillers, je crois qu'on ne peut que partager le fait que les représentants à niveau de Conseil d'Administration doivent s'exprimer en pleine liberté; si on est contraire à n'importe quel problème, je crois qu'on ait le droit de le dire. Le problème principal du Parc, c'est celui de voir que d'un côté il y a des pourparlers entre Région et Administration régionale, de l'autre côté le Parc prend des décisions qui sont plus au moins autonomes, entre autre la décision du déplacement des confins, etc.
En ce qui nous concerne en tant que Gouvernement, nous voulons souligner la nécessité que dans le plus bref délai de temps on puisse arriver à examiner les différentes solutions dont on a déjà parlé dans la Commission compétente, compte tenu aussi des pourparlers qu'il y a eu à Rome à ce sujet et donc lundi prochain il y a à nouveau une rencontre sur ce thème; là, je crois, on jétera les bases techniques pour arriver à une définition du problème à niveau de Commission et après avoir la possibilité de l'examiner à niveau de Conseil.
Voilà ce qu'on voulait dire à cet égard, car on ne connaît pas dans les détails le problème, mais pour ce qui est du décret Marcora, en tant qu'Administration régionale on a présenté recours à la Cour Constitutionnelle, donc là notre position est assez claire. Pour ce qui est des rapports avec le Conseil d'Administration, on l'a toujours dit: le Conseil d'Administration doit gérer de la façon la meilleure le problème du Parc, mais les règles qui sont à la base de cette gestion doivent être établies en accord avec l'Administration régionale et le Parlement, autrement on risque de confondre les rôles.
En soulignant encore une fois l'exigence d'arriver le plus tôt possible à résoudre ce problème, on réaffirme la nécessité de maintenir au premier rang le problème de l'homme, c'est-à-dire le problème des Communes qui sont concernées à l'intérieur de la zone du Parc, le problème qui est à la base des différents accords qui ont été proposés dans ces derniers temps de la part de l'Administration régionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO (P.C.I.): Prima di tutto voglio ripetere che anche noi siamo dell'avviso che sia necessario un accordo fra la Regione e lo Stato per individuare una soluzione immediata al problema. Ciò non toglie che dobbiamo, come Regione, esprimere in ogni occasione la disapprovazione quando la controversa questione dei confini viene usata anche da chi gestisce il Parco Nazionale del Gran Paradiso in modo da esasperare i conflitti. Ci sono una serie di episodi che hanno portato a questa esasperazione, sarebbe qui troppo lungo fare l'elenco. Questa vicenda giudiziaria è uno degli elementi che provoca nel territorio del Parco preoccupazione e le reazioni che tutti conosciamo. Si tratta perciò di avere anche come Regione, rispetto ai nostri rappresentanti dell'Ente Parco, la massima solidarietà, perchè fino a prova contraria nel Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco i rappresentanti della Valle d'Aosta hanno portato avanti la posizione che finora ha espresso la nostra Regione.
Quindi l'indicazione che diamo è di lavorare rapidamente affinchè si arrivi ad una soluzione. Ben venga l'incontro della settimana prossima, anche se in un primo tempo si era avuta la notizia che l'incontro doveva avvenire lunedì scorso, perchè questo problema credo sia oggi essenziale e la soluzione deve essere - ne discuteremo in altra sede - tale da consentire che si configuri come una soluzione transitoria, di mediazione, in attesa che anche le posizioni di principio, che sempre abbiamo sostenuto, sono chiarite attraverso una legge del Parlamento italiano.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, mentre ricordo ai membri dell'Ufficio di Presidenza che per le ore 15 è fissata la riunione, vista l'ora tarda rinvierei i lavori a questo pomeriggio alle ore 16.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 12,49.