Oggetto del Consiglio n. 1571 del 23 ottobre 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1571/VIII - NECESSITA' DI UNA NUOVA DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLA CACCIA IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Torrione, Pascale e Breuvé:
INTERPELLANZA
Da anni si parla di una nuova legge che dovrebbe disciplinare l'esercizio della caccia nella nostra Regione in maniera fra l'altro sostanzialmente innovativa rispetto alla precedente normativa risalente ormai al lontano 1973.
Sull'argomento, balzato nuovamente all'attenzione dell'opinione pubblica in occasione dell'istituzione, poi revocata, dei cosiddetti "distretti" venatori interessanti il territorio di due diversi comuni, è caduto un velo di assoluto silenzio, tanto da fare dubitare se sia ancora intenzione o meno della Giunta regionale procedere ad una revisione degli attuali meccanismi che presiedono alla regolamentazione della caccia sul nostro territorio.
Tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore competente per conoscere:
- se la Giunta regionale intende ancora sottoporre all'esame del Consiglio il disegno di legge modificativo dell'attuale regime di disciplina della caccia in Valle d'Aosta ed in caso affermativo quali sono stati i motivi che hanno determinato un così consistente ritardo nella presentazione del relativo provvedimento all'esame del Consiglio nonchè una previsione circa gli eventuali tempi di approvazione del provvedimento stesso.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Quando abbiamo inoltrato in Consiglio questa nostra interpellanza, non era ancora comparsa sul giornale una notizia che ci ha fatto sor ridere. La notizia, ripresa dalla stampa, dice: "Anche i migliori sbagliano: spara alla lepre e centra la mucca". Riguarda tra l'altro un mio carissimo amico, con il quale sono in polemica bonaria sul problema della caccia e della anticaccia da anni...no, il Collega Maquignaz è un altro tipo di cacciatore, mi auguro....
...(Ilarità dell'assemblea)...
non lo so, me lo auguro; spero che spari alla mucca e prenda la lepre, Maquignaz!
Dico questo perchè non vorrei che poi, mi si consenta l'ultima battuta, visto che la mucca era affetta da tubercolosi, la Giunta affidasse ai cacciatori il risanamento del bestiame ..... E' una proposta, può essere anche considerata e ne discuteremo anche in questo Consiglio .....
ROLLANDIN (U.V.): (fuori microfono) Con la coltivazione dei prati agli ecologisti!
TORRIONE (P.S.I.): Ah, potrebbe essere una soluzione: potremmo affidare il risanamento ai cacciatori ed i prati agli ecologisti! E' una proposta sulla quale potremo tornare, Signor Presidente.
Dico questo per sdrammatizzare questo problema della caccia. Abbiamo presentato una interpellanza chiarissima, ci sono state attribuite duemilacinquecento intenzioni, anche perchè abbiamo chiesto solo notizie sulla legge della caccia, non siamo entrati in merito a distretti, non abbiamo evidenziato qual'era la nostra posizione; sappiamo che questo problema è sul tappeto da anni, volevamo conoscere le intenzioni della Giunta su questo argomento, al di là della posizione personale di ogni Consigliere.
Non ho mai nascosto in questo Consiglio le mie idee, e non intendo nascondermi dietro un dito neanche in questa occasione, dico solo che mi sembra che il problema sia ormai maturo, che una certa parte di cacciatori, a differenza di altri, sollecitino l'approvazione di questo nuovo regime di caccia nella nostra Regione, e visto che ormai se ne parla da anni e l'Assessore - credo che sia questo fra l'altro un motivo del fraintendimento da parte dei cacciatori - ha parlato del problema dei distretti. In quell'occasione aveva detto: prenderemo spunto anche da questa vicenda dell'istituzione dei distretti (istituzione poi revocata) per dare una disciplina più consona a quelle che sono le esigenze dei cacciatori e alla salvaguardia della fauna. Anche sotto questo aspetto attendiamo una parola chiarificatrice dalla Giunta perchè credo che un problema del genere non sia più rinviabile, dato che il ritardo è ormai quasi decennale, se qualcuno mi ha dato delle informazioni esatte.
Desidereremmo anche sapere dall'Assessore quali sono le previsioni perchè questo disegno di legge approdi ai banchi consiliari per un suo esame ed una sua definitiva approvazione, sperando che nel frattempo non si verifichino più inconvenienti del tipo di quello che la stampa ci ha segnalato.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste e Ambiente Naturale Perrin, ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): Je vais commencer par la deuxième partie de l'interpellation, c'est-à-dire pourquoi le retard. Il s'agit évidemment d'un problème extrêmement complexe, d'ailleurs l'essai de pouvoir constituer deux districts expérimentaux a soulevé le problème que vous connaissez, et donc il s'agit d'affronter l'ensemble de façon que justement un nouveau projet de loi ne puisse pas porter à des équivoques et ne doit pas subir des échos.
Il y a, en ce moment, un peu partout (en Europe depuis longtemps, mais en Italie aussi) des débats sur une transformation du système de chasse. Le Grand Conseil International de la Chasse mais aussi l'Union Nationale des Chasseurs des zones des Alpes, certaines Associations des Chasseurs petit à petit s'approchent de l'idée de grouper toujours plus les chasseurs aux territoires, ce que l'on voulait obtenir à travers la création des districts.
Il s'agit donc de faire mourir un peu lentement cette idée aussi à l'intérieur des chasseurs valdôtains et je crois que - M. Torrione lui-même l'a dit - il y a de la part de certains groupes de chasseurs la volonté d'arriver vers cette solution. Donc le retard c'était puisqu'il y eu une série de congrès, en Vallée d'Aoste (à Cogne) et ailleurs aussi, auxquels ont participé les représentants de l'Assessorat mais aussi les représentants des chasseurs, qui pouvaient permettre de mieux faire le point sur ce nouveau système que l'on voudrait introduire. Donc c'est un retard qui avait le but de perfectionner le projet de la loi et de pouvoir, au moment de la présentation, obtenir si non l'avis favorable au moins un avis non contraire d'une partie des chasseurs.
Je crois que cette maturité, petit à petit, s'est introduite à l'intérieur des chasseurs du Comité de 2a Chasse et donc on peut procéder; c'est donc l'intention de l'Assessorat de présenter le plus tôt possible en Junte ce projet de loi, qui entre--temps a été mis au point et mieux formulé par rapport à ce qui était la proposition d'il y a 5 ou 6 mois.
Je demanderais donc une rencontre au Comité de la Chasse pour présenter ces quelques modifications qui ont été présentées, avant de les porter en Junte.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): L'Assessore mi ha fornito alcuni chiarimenti e lo ringrazio per queste sue puntualizzazioni.
Mi rendo però conto che le difficoltà sono ancora notevoli, perchè alcuni Consiglieri presenti in quest'aula potrebbero fornirmi altre delucidazioni, ma non posso chiederle ai sensi del Regolamento. Mi auguro che questa opera di consultazione con i cacciatori avvenga in tempi brevissimi, che si possa affrontare in sede consiliare questo nodo, ognuno con le proprie idee, ognuno dal proprio punto di vista, cercando nei limiti del possibile di esprimere sul piano legislativo un disegno di legge che sia il più consono alle esigenze della categoria, fra virgolette.
Ho l'impressione però che i tempi siano ancora piuttosto lunghi, questa fase di consultazione che presuppone - l'Assessore l'ha detto con molto ottimismo - che avvengano delle mutazioni all'interno del cosiddetto corpo dei cacciatori, che si acquisiscano nuove....
ROLLANDIN(U.V.): (fuori microfono) Mutazioni genetiche .....
TORRIONE (P.S.I.): ... genetiche non voglio dirlo, per carità, Presidente non mi metta in bocca anche quest'affermazione sennò domani mattina finisco impallinato, ma che comunque si possa dare una definizione a questo problema.
Credo sia nell'interesse di tutti che questa proposta di legge modificativa arrivi in Consiglio; l'esigenza ormai c'è, anche se - e lo devo esprimere - per alcune informazioni, c'è una parte dei cacciatori che sarebbe per mantenere l'attuale regime e quindi tutte le grosse discussioni che si sono fatte in passato pare che siano messe nel dimenticatoio per dare spazio ad una soluzione di compromesso che è quella di lasciare le cose come stanno.
Dal mio punto di vista mi auguro che invece questo discorso abbia uno sbocco di tipo diverso; nel frattempo non vorrei che, continuando con quell'andazzo cui facevo cenno prima, di "spara alla lepre e centra la mucca"... fra le specie protette non dovessimo anche inserire quella dei bovini!