Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1569 del 23 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1569/VIII - SALVAGUARDIA DEL BOSCO ESISTENTE TRA IL COLLE DI SAINTPANTALEON E SAINT-VINCENT, IN TORGNON. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura del testo della interpellanza presentata dal Consigliere Viberti:

INTERPELLANZA

VISTO l'Appello del "Comitato per la difesa del bosco di Saint-Evence e di Torgnon";

CONDIVIDENDO le preoccupazioni del citato Comitato circa le conseguenze gravemente negative che sarebbero provocate dalla costruzione di una strada attraverso il magnifico bosco che si estende dal Colle di Saint-Pantaléon a Saint-Evence;

il sottoscritto Consigliere regionale di "Nuova Sinistra della Valle d'Aosta"

INTERPELLA

la Giunta regionale per conoscere:

1) le caratteristiche della strada che si vorrebbe costruire nel bosco di Saint Evence;

2) quale iter è stato finora compiuto dal progetto;

3) se il progetto di strada è stato trasmesso al Sovraintendente per i Beni Culturali e Ambientali per gli adempimenti di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 431;

4) quali iniziative si intendono assumere per la salvaguardia di un bosco di incomparabile bellezza come quello della zona fra il Colle di Sain-Pantaléon e Saint-Evence.'

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Pochissime parole da aggiungere alle premesse dell'interpellanza.

Ci sono stati degli articoli sui quotidiani locali proprio relativi al problema e siamo preoccupati perchè vediamo aumentare di mese in mese gli interventi all'interno delle zone boscate del la nostra Regione. Come gruppo stiamo facendo una riflessione in merito e preannuncio fin da ora che la nostra posizione relativa a provvedimenti di zone boscate da questo momento in poi sarà: sempre di astensione, almeno fino al momento in cui non avremo raggiunto una posizione chiara al nostro interno, che esprimeremo evidentemente anche all'interno di questo Consiglio con critiche, suggerimenti e quante altre iniziative riterremo necessarie.

Per il momento resto in attesa di conoscere le risposte da parte dell'Assessore Perrin.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste e Ambiente Naturale Perrin, ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Au-delà des considérations que l'on peut faire sur l'appel qui a été fait par ce Comité pour la défense du bois de Saint-Evence de Torgnon, dont une partie des signataires sont les mêmes qui ont contribué lourdemente à abîmer le paysage de Torgnon à travers la construction des deuxièmes résidences, je crois qu'une réponse est quand même due.

Il s'agit ici de l'hypothèse de construction des pistes forestières pour lier ces deux localités, pistes qui suivraient approximativement la crête entre les Communes de Saint-Denis et de Torgnon. Il s'agit d'une piste de la longueur de 2,5 km. avec une largeur de 3 m. Il ne s'agit pas d'une piste nouvelle, mais uniquement de l'élargissement du sentier muletier actuel, sur le genre de ce que la 2ème Commission du Conseil a vu mercredi dernier, lors de la visite au Mont Avic, entre Chevrère et le premier alpage, où il y avait une fois un sentier muletier, qui a été élargi et que le membres de la Commission on pu le vérifier n'a pas constitué une plaie à l'intérieur du paysage, à l'intérieur du bois.

Pourquoi a-t-on décidé de procéder à un projet de construction de cette pis te? Il s'agit d'une localité qu'il faut essayer de sauvegarder du feu, puisque la position de cette piste servirait justement à arrêter un incendie qui pourrait se propager sur tout le bois, si cela devait se vérifier. Il s'agit donc d'une piste de défense et de sauvegarde de l'ensemble forestier lui-même.

Au moment actuel, pour répondre de façon plus précise aux différents points de l'interpellation, nous n'avons qu'à envoyer le projet aux deux Communes intéressées afin d'avoir la concession de construire ces pistes, et donc nous attendons les réponses de Communes. Nous n'avons pas pour l'instant donc envoyé aucune requête au Surintendant des Biens Culturels et de l'Environnement par rapport à la loi 431, puisque nous sommes dans l'attente d'une réponse de la part des Communes, même s'il y a à se demander si cela est nécessaire ou non, puisque la loi 431, 8ème alinéa du ler article, dit: "Nei boschi e nelle foreste di cui alla lettera G del 5° comma del presente artioolo sono consentiti il taglio culturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica antincendio e di conservazione previste ed autorizzate in base alle norme vigenti in materia".

Or, cette piste entre Saint-Evence et Saint-Pantaléon est contenue à notre avis dans cet alinéa, puisque il s'agit d'une piste qui fait partie d'un plan organique de lutte contre les incendies des forêts, ordonné par le décret du Président du Gouvernement régional n° 416 du 10 avril 1984, plan qui a été formulé aux termes de la loi régionale du 3.12. 1982, n° 85, et donc constitue dans son ensemble l'approbation d'un projet qui a signification d'oeuvres publiques et qui donc pourrait justement être concorde avec ce 8ème alinéa.

Pour répondre au 4ème point, je crois que la construction de cette piste n'est pas faite pour contaminer cette beauté, mais justement pour la sauvegarder, puisque d'un côté les dimensions de la piste sont telles - vu la présence déjà de l'actuel sentier muletier, que cette piste suit exactement-qu'elle s'insère donc très bien dans le paysage et permet en même temps de protéger le bois de Saint-Evence et la zone de Saint-Pantaléon des possibles incendies.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Mi riprometto di riprendere la parola in futuro sull'argomento e per il momento direi che sono parzialmente soddisfatto delle risposte, tenuto conto che l'Assessore dice che questa pista viene fatta proprio per salvaguardare questi boschi.

La nostra preoccupazione, che è già stata per altro espressa, è che purtroppo, siccome esiste un piano FIO che ha "foraggiato" la nostra Regione in modo notevole, non trovando altro sistema per spendere questi soldi si facciano queste strade.

La nostra raccomandazione è che comunque queste strade, se proprio non si riesce a fare a meno di costruirle, vengano almeno costruite secondo criteri che non siano quelli seguiti fino a pochi anni fa, e cioè quello di inviare una ruspa senza spesso effettuare neanche il picchettaggio dell'itinerario da seguire. Che si provveda all'inerbimento delle scarpate, a costruire muri in grado di sostenere ove sia necessario il terreno limitrofo alla strada, insomma che si cambi decisamente il metodo costruttivo, perchè sappiamo che ci sono delle necessità rispetto all'uso ed anche all'economicità di un lavoro all'interno di un bosco.

Queste cose le capiamo, però siamo preoccupati perché a fronte magari di un intervento valido e ben congegnato, ce ne sono decine di altri che lasciano delle tracce spesso difficilmente sanabili sul nostro territorio, per cui la nostra preoccupazione non viene diminuita da quelle che sono anche le comprensibili buone intenzioni di questa Giunta. Siamo molto preoccupati e, ripeto, stiamo esaminando a fondo il problema e quanto prima ci ripromettiamo di fare in merito a questo tipo di intervento delle osservazioni molto precise.