Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1568 del 23 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1568/VIII - INTERVENTO DELLA AUTORITA' GIUDIZIARIA PER PRESUNTE IRREGOLARITA' NELLA GESTIONE DELL'AZIENDA ALLUVER. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERPELLANZA

AVUTA notizia che sarebbero state inviate comunicazioni giudiziarie, per presunte irregolarità nella gestione dell'azienda, ai titolari dell'ALLUVER e ad "altre persone coinvolte nella gestione della Società";

RICORDATO che la Regione, proprietaria attraverso la FINAOSTA di circa un terzo delle azioni, aveva designato propri rappresentanti sia nel Consiglio di Amministrazione che nel Collegio dei Sindaci della Società;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per sapere:

1) se anche i rappresentanti della Regione sono stati raggiunti da comunicazioni giudiziarie;

2) quali collegamenti sono stati mantenuti tra i predetti rappresentanti e la Giunta regionale in merito alla gestione dell'azienda;

3) quali sono gli intendimenti della Giunta in ordine ai possibili sviluppi giudiziari della vicenda ALLUVER.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Credo che ogni tanto sia utile ricordarsi della vicenda ALLUVER, perché è un esempio da non seguire più nel futuro.

Ricordo che nel '79, quando si era deciso per la prima volta con legge regionale di dare dei contributi a fondo perduto alla costituenda ALLUVER, si era puntato molto su un fatto rivelatosi poi infondato, cioè sulle capacità imprenditoriali di un imprenditore valdostano. La legge del '79, in poche parole, ha dato scarsissimi frutti, perchè oltre alle spese affrontare dalla Regione per ristrutturare lo stabilimento, si sono dati 320 milioni a fondo perduto, si è data una garanzia per un miliardo che poi la Regione ha dovuto onorare (pagando cioè al posto dell'ALLUVER), si è concesso un mutuo per 900 milioni, di cui sono rimasti insoluti 838 milioni.

Questo si verificava nel '79. Nel 1982 la Giunta ha fatto un secondo passo, decidendo ulteriori interventi attraverso la FINAOSTA: è entrata con il 35% nel capitale sociale dell'azienda per 350 milioni, è stato concesso per i macchinari, mediante leasing, un prestito di 900 milioni che non è stato restituito, è stato concesso un altro mutuo di 500 milioni, anche questo non saldato, e sono stati ancora spesi 315 milioni per ricapitalizzare il capitale sociale dopo le prime perdite (questo, l'anno successivo, 1983). Se i miei conti non sono infondati siamo a 4 miliardi 223 milioni (a valori differenziati, non a valore attuale) di perdita complessiva nell'affare ALLUVER.

Cosa succede ora? Che notizie avute farebbero presupporre che abbiano ricevuto comunicazioni giudiziarie anche rappresentanti della Regione nominati dalla FINAOSTA in organi direttivi nel Consiglio di Amministrazione, e non sappiamo se anche nel collegio sindacale dell'ALLUVER.

Il problema che quindi sottoponiamo all'attenzione della Giunta è il seguente: prima di tutto se risultano confermate queste notizie, poi come si atteggia la Regione rispetto a propri rappresentanti che in sostanza hanno eseguito indicazioni della Giunta regionale.

Ci poniamo il problema di questi tecnici che vengono incaricati di attuare una politica che viene decisa dalla Giunta, e poi si trovano - se è vera la notizia - ad avere dei problemi giudiziari. Vogliamo sapere anche se sono stati mantenuti contatti fra questi rappresentanti della Regione e la Giunta stessa, perché si pone un problema delicato che può ripercuotersi anche in situazioni future. A nostro giudizio in attesa delle risposte della Giunta, si tratta di verificare se c'è stato un effettivo col legamento fra la Giunta regionale e questi tecnici - e quindi le responsabilità sono politiche e perciò la Regione non ha nulla da rimproverare a questi tecnici, - oppure se sono mancati questi contatti, se la responsabilità di questa mancanza di collegamento è della Giunta regionale o dei tecnici interessati, o se vi sono invece responsabilità dei tecnici da cui la Giunta vuole prendere le distanze.

Vorremmo capirne di più, altrimenti ci chiediamo con quale spirito in altre situazioni si nominano dei rappresentanti che attuano una politica decisa dalla Giunta regionale, di cui poi sono loro i responsabili.

Il senso dell'interpellanza è allora quello di sapere se sono vere le notizie (e ci auguriamo che non siano vere) di comunicazioni giudiziarie a questi tecnici, e qual'è l'atteggiamento della Giunta regionale rispetto a questo rapporto con i tecnici che attuano una politica decisa dalla Giunta stessa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Risponderò puntualmente alle tre domande che mi sono state poste dagli interpellanti, tenuto conto anche che alcuni fatti a cui si riferisce il Consigliere Mafrica sono avvenuti in un periodo in cui non avevo responsabilità in questo settore, pertanto mi è difficile ricostruire il discorso.

Il primo dato da tenere presente è questo: la Regione, come in altri settori, non è direttamente coinvolta. Si potrà dire che la FINAOSTA utilizza gran parte di fondi che provengono dalla Regione, è altrettanto vero - e bisogna sottolinearlo-che la FINAOSTA è una società per azioni.

In quanto tale, ha una sua autonomia e la nomina di questi rappresentanti non è concordata con l'amministrazione regionale, anche perchè è vero che la FINAOSTA riceve dei mandati in gestione speciale, ma è altrettanto vero che su questi mandati è responsabile. Faccio un discorso un po' a braccio, da approfondire, perchè i quesiti posti dagli interpellanti sono indubbiamente da tenere in conto, però investono la responsabilità della FINAOSTA che ha ricevuto un mandato e per assolverlo agisce entro margini di autonomia. E' un problema molto delicato, non lo voglio scartare, però lo porrei anche con questi limiti, cioè possibilità di intervento dell'Amministrazione regionale rispetto ad un organismo che riceve un mandato, ma che ha figura giuridica per agire in piena autonomia e di cui ha responsabilità.

E' vero che i rappresentanti della Regione nel Consiglio di Amministrazione dell'ALLUVER sono stati nominati dalla FINAOSTA ed hanno ricevuto comunicazioni giudiziarie per atti concernenti la gestione dell'azienda. Interpellata, la società FINAOSTA ignora il contenuto del la comunicazione. Tra parentesi, uno dei due rappresentanti della FINAOSTA - non faccio il nome - si è nel frattempo dimesso ed è stato sostituito; si ignora se il sostituto abbia ricevuto comunicazione giudiziaria. Non ha ricevuto comunicazione giudiziaria il rappresentante nel Collegio sindacale.

Per quanto concerne la seconda domanda, i collegamenti sono stati tenuti esclusivamente dalla FINAOSTA tramite i suoi rappresentanti con l'azienda.

Al terzo punto rispondo, tenuto presente quanto ho già detto all'inizio dell'intervento e considerata la delicatezza dei rapporti che possono intercorrere, che è un problema che bisogna in qualche modo affrontare e che la Giunta regionale, visto che l'ALLUVER in questo momento è in corso di liquidazione su richiesta di concordato preventivo, subordina eventuali azioni all'esito dell'inchiesta della Magistratura, inchiesta che in questo momento è limitata alla comunicazione giudiziaria, senza per altro risvolti o commenti ai contenuti e all'azione svolta dalla Magistratura.

Si dà atto che alle ore 12,02 riassume la Presidenza il Presidente Giovanni BONDAZ.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere MAFRICA, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Credo che si debba dare atto all'Assessore di non aver voluto sottacere l'esistenza di un problema ed in questo senso siamo soddisfatti che la Giunta abbia preso atto che esiste questo problema delicato di decisioni prese a livello politico, eseguite con margini di autonomia (da discutere) dalla FINAOSTA, che possono avere ripercussioni negative sui tecnici contro cui in seguito, eventualmente, la Regione potrebbe essere costretta a rivalersi.

Per il momento volevamo solo sollevare questo problema, perché in una discussione complessiva che andrebbe fatta sulla FINAOSTA bisognerebbe forse approfondire questo aspetto del collegamento che esiste fra orientamenti decisi dalla Regione e margini di autonomia della FINAOSTA, in rapporto alla conduzione di questa politica all'interno della società, per evitare prima di tutto che ci siano risultati negativi come quello dell'ALLUVER dal punto di vista occupazionale ed economico, ed anche perchè non ci sia un rapporto così delicato fra i tecnici stessi e l'Amministrazione regionale.