Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1530 del 2 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1530/VIII - ESIGENZA DI UN ESAME APPROFONDITO DELLE ESPERIENZE DELLA FINAOSTA S.p.A. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERPELLANZA

E' ormai scaduto il mandato triennale del Consiglio di Amministrazione della FINAOSTA, eletto nell'estate del 1982 ed è quindi opportuno provvedere ad una conferma o ad un rinnovamento di tale organo.

Sono d'altronde, a giudizio del gruppo comunista, necessari un esame approfondito dell'esperienza finanziaria regionale e modifiche rilevanti al suo funzionamento.

Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere i suoi intendimenti rispetto alle modalità con cui affrontare l'esame dell'attività della FINAOSTA e le conseguenti decisioni da prendere.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Nel giugno del 1982 questo Consiglio ha discusso ampiamente sul problema della finanziaria regionale. Ricordo che il nostro gruppo aveva sottolineato con forza il pericolo che la finanziaria regionale avesse più caratteristiche di finanziaria di salvataggio rispetto alla necessaria funzione di struttura per la promozione dello sviluppo. Sono trascorsi tre anni ed è scaduto il Consiglio di amministrazione che era stato eletto ed è quindi necessario rinnovare questo organismo, riflettendo opportunamente sulla funzione che la FINAOSTA ha avuto rispetto ai problemi economici della Regione.

Alcuni dati, cortesemente forniti dall'Assessore alle Finanze, confermano la nostra sensazione di fondo: la FINAOSTA non ha svolto il ruolo necessario e ha avuto più che altro la funzione di una più agile cassa regionale per mettere in movimento investimenti e finanziamenti decisi dalla Giunta regionale e non dalla FINAOSTA. Dai dati forniti risulta che, fine al 30 giugno, di quest'anno la finanziaria regionale ha investito 81 miliardi, dei quali soltanto il 12,4% è stato utilizzato in gestione ordinaria, cioè su scelte autonome della FINAOSTA, mentre il 53,4% è stato speso in gestione speciale su indicazione della Giunta regionale e del Consiglio, quindi con una scelta che non considera aspetti puramente economici, ma soprattutto aspetti occupazionali.

Noi crediamo perciò che sia necessario un esame approfondito del modo di operare della FINAOSTA e delle scelte finora fatte, che possa portare anche ad alcune modifiche della legge istitutiva, così come è ribadito anche nel protocollo di intesa tra la Giunta regionale e i sindacati. Noi pensiamo quindi che debba essere fatto un esame a livello di Commissione che dovrà poi essere portato in Consiglio perchè si possano apportare le necessarie correzioni, per eleggere un nuovo Consiglio di amministrazione che goda della più completa fiducia e per utilizzare meglio uno strumento che, se rimane agli attuali livelli, non è pari alle aspettative. Chiediamo quindi all'Assessore alle Finanze e alla Giunta quali sono le intenzioni dell'esecutivo regionale per il destino della FINAOSTA.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alle Finanze Martin; ne ha facoltà.

MARTIN (A.D.P.): I dati che ho fornito al Consigliere Mafrica in effetti metto no in risalto la preponderanza di interventi in gestione speciale rispetto a quelli in gestione ordinaria. Su un capitale sociale di 20 miliardi, quale quello della gestione ordinaria della FINAOSTA, gli interventi attuati sino ad oggi ammontano a 16 miliardi circa. Non dobbiamo però confondere la cosiddetta gestione industriale della Regione con le altre competenze della finanziaria: fondi di rotazione per l'artigianato, il commercio, attività alberghiere o interventi per il recupero di centri storici.

E' comunque indubbio che la gestione speciale ha avuto un'attività molto più intensa che non quella ordinaria. Ciò comprensibile specie per quanto riguarda le nuove industrie che si sono installate in Valle d'Aosta in questi ultimi anni, in quanto la differenza finora praticata dalla FINAOSTA sui tassi faceva sì che gli interventi per le industrie venissero attuati in gestione speciale per poter essere concorrenziali con le altre Regioni. Non dimentichiamo che quasi tutte le regioni italiane cercano di attirare nuove attività industriali.

E' intenzione della Giunta di proporre al Consiglio di amministrazione della finanziaria regionale l'unificazione dei tassi per la gestione ordinaria e la gestione speciale, perchè crediamo che la differenza oggi non abbia più senso. Riteniamo invece che le due gestioni debbano essere separate per quanto riguarda la decisione politica, ossia la gestione speciale di competenza della Giunta regionale e la gestione ordinaria di competenza del Consiglio di amministrazione della FINAOSTA. In occasione dell'assemblea per l'approvazione del bilancio che si terrà a fine mese verrà lanciata questa proposta e i due tassi verranno unificati, portando così ad un potenziamento dell'attività della gestione ordinaria.

Sulla questione della finanziaria come strumento di salvataggio, come ha affermato il Consigliere Mafrica, non sono del tutto d'accordo, pur riconoscendo comunque che alcuni aspetti dovranno essere rivisti, nel senso che la finanziaria stessa dovrebbe portare molte più proposte all'attenzione del Governo regionale. Non dimentichiamo però che in questi ultimi tempi molte aziende hanno sostituito altre aziende che non hanno avuto molta fortuna e hanno dovuto chiudere i battenti, e che l'intervento della finanziaria ha permesso di ampliare la loro, attività. Sono interventi costosi che hanno reso meno pesante la situazione occupazionale in Valle d'Aosta.

Tutto sommato si può quindi concordare su una revisione di alcuni meccanismi della finanziaria, senza dimenticare però che è stato uno strumento abbastanza utile anche per i salvataggi di alcune aziende. Non dimentichiamo che attualmente il salvataggio di un'azienda equivale ad un nuovo investimento e che se non ci fosse stato l'intervento della finanziaria molte aziende avrebbero dovuto chiudere i battenti, mettendo sulla piazza molti altri disoccupati.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Il n'y a pas grand chose à ajouter à ce qu'a déjà dit l'Assesseur Martin, sinon qu'il faut souligner encore une fois un aspect qui, je crois, est le plus important, c'est-à-dire que, si on souhaite justement qu'il y ait une autonomie au point de vue de la gestion de la FINAOSTA, d'un autre côté il faut se rappeler que c'est quand même un instrument régional. Si on perd ce rapport et la possibilité de voir coordonnées la politique de la FINAOSTA avec l'orientation politique que le Conseil régional et la Junte régionale donnent au programme, alors on a perdu de vue ce qui est le but de la FINAOSTA.

La FINAOSTA doit gérer, et il a raison qui dit qu'elle ne doit pas uniquement sauver les différentes entreprises, mais qu'elle doit aussi faire en sorte que certaines entreprises puissent avoir des financements à des taux plus bas que les investissements prévus par différentes banques. Mais, jusqu'à présent, l'Assesseur l'a déjà souligné, la difficulté de prévoir la gestion ordinaire est due uniquement au fait qu'il y a des taux d'intérêt différents.

Donc, le point est de prévoir ce qu'on a dit il y a quelques minutes, c'est-à-dire que la possibilité de prévoir une intervention au niveau de l'emploi soit géré par les compétences administratives de la FINAOSTA, mais avec une orientation politique donnée par l'Administration régionale; autrement on n'a plus la possibilité de voir comment prévoir l'augmentation des emplois en Vallée d'Aoste. En ayant des expertises de plus en plus sérieuses, on pourra évaluer, dès le début, la validité de certaines entreprises qui viennent en Vallée d'Aoste; il sera, alors, plus facile de suivre la capacité de gestion de ces entreprises et donc on n'aura plus certaines surprises que, malheureusement, on a eu dans ces dernières années.

Voilà donc ce que l'on souhaite, du point de vue administratif, des rapports avec la FINAOSTA, qu'il y ait un raccort le plus étroit possible afin d'avoir toujours les données suffisantes pour coordonner l'activité régionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Quando si parla di gestione ordinaria, come dice la parola stessa, si pensa che la gestione autonoma abbia un ruolo importante nell'attività della FINAOSTA. Concordiamo sul fatto che debba esserci un collegamento tra l'indirizzo politico dell'esecutivo del Consiglio regionale e le iniziative prese dalla FINAOSTA, ma occorre che, a livello di analisi economica e di capacità propositiva, la FINAOSTA faccia notevoli passi in avanti per ciò che riguarda la gestione ordinaria. E' vero che i tassi più favorevoli in gestione speciale possono avere influito sulla scelta, però riteniamo che siano complessivamente poche le iniziative valide prese autonomamente, arche solo a livello di proposta, da parte della FINAOSTA.

L'Assessore Martin dice che sono stati utilizzati 16 miliardi sui 20 disponibili per la gestione ordinaria: bisogna però osservare che di questi 16 miliardi, 6 miliardi sono stati deliberati negli ultimi due mesi, ma non sono ancora stati erogati. Sembra quasi che il Consiglio di amministrazione della FINAOSTA, all'avvicinarsi della scadenza, si dia più da fare, quasi come gli studenti all'avvicinarsi degli esami. Da tre anni a questa parte sono stati erogati da parte della FINAOSTA 10 miliardi in gestione ordinaria, 44 miliardi in gestione speciale, 11 miliardi con la legge dei fondi di rotazione e 17 miliardi con la legge per i fondi di rotazione per l'artigianato, il commercio e la cooperazione.

Noi crediamo che sia necessario un esame dell'attività non soltanto sulle grandi cifre, ma anche dal punto di vista analitico e chiediamo all'Assessore se ci potrà fornire i dati analitici delle diverse gestioni per verificare fino in fondo quali correzioni vanno apportate sia rispetto alla nomina del Consiglio di amministrazione, sia rispetto alle innovazioni da apportare alla legge istitutiva. Crediamo che si possa fare molto di più, perchè la FINAOSTA è uno strumento valido che ha però bisogno di essere rivitalizzato.