Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1528 del 2 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1528/VIII - LESIONE DELLE COMPETENZE DEL CONSIGLIO PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO NELLA TRATTATIVA PER L'INSEDIAMENTO DI UNA INDUSTRIA IN CHATILLON - (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERPELLANZA

AVENDO APPRESO dalla televisione locale la notizia della firma di un protocollo di intesa con alcune società per l'insediamento di un'industria produttrice di parti di impianti di condizionamento dell'aria a Châtillon,

NON RISULTANDO che si sia parlato dell'iniziativa in alcuna sede consiliare prima che la notizia venisse fornita alla stampa, pur essendo la materia di competenza del Consiglio regionale

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere i motivi di un tale comportamento, lesivo delle competenze del Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Questa interpellanza è nata dopo l'annuncio televisivo della firma di un protocollo d'intesa, che noi abbiamo definito "lesione delle competenze del Consiglio", ma soprattutto in relazione agli impegni assunti dalla Giunta regionale e dall'Assessore verso la Commissione competente in materia. Certamente non si poteva venire in Consiglio a discutere solo su delle ipotesi, però noi riteniamo importante che ci sia sempre un confronto prima che vengano sottoscritti questi protocolli d'intesa.

Da parte dell'Assessore vorremmo anche conoscere come stanno in realtà le cose, perchè altrimenti gli impegni presi con il Consiglio e con la Commissione competente rimangono solo parole che lasciano il tempo che trovano. Quindi lo scopo dell'interpellanza è di ribadire la necessità di un confronto con il Consiglio che consenta di informare e discutere prima che la Giunta regionale, nell'ambito delle sue competenze, sottoscriva appunto questi protocolli d'intesa. Vorremmo anche sapere se questo impegno non esiste più e, nel caso, ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza.

Certo nessuna legge obbliga la Giunta a discutere a priori su certi argomenti, però si tratta pur sempre di un impegno e quando si assume un impegno tra galantuomini si cerca comunque di rispettarlo: vorremmo sapere come mai non è stato mantenuto, sempre che sia possibile, e quali ne sono stati i motivi. Noi riteniamo che dei rapporti corretti tra Giunta regionale, Commissione competente e Consiglio, consentano di fare delle scelte più accurate anche su problemi difficili e l'insedia mento industriale in Valle d'Aosta, per l'esperienza e per la storia di aperture, chiusure e fallimenti, per i quali la Regione ha già cominciato a pagare anche le fidejussioni in quanto garante, ci suggerisce di ritenere importante che venga mantenuto questo rapporto di collaborazione. Ognuno poi deciderà secondo le proprie competenze e noi non vogliamo sottrarre alcun potere a nessuno, però riteniamo che sarebbe opportuno continuare questo genere di rapporto. Per concludere, ricordo che noi vogliamo sapere quali sono i motivi che non hanno permesso il rispetto di quell'impegno da parte dell'Assessore competente.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): L'impegno viene mantenuto e ribadito. Tengo solo a precisare che in questo specifico caso è stata firmata una dichiarazione di volontà ed è stato puntualizzato un impegno prevalentemente politico. Per il protocollo di intesa e per la convenzione sono necessari ulteriori chiarimenti prima che il Consiglio regionale e le Commissioni competenti siano informate e possano così inserirsi nelle trattative.

Nel caso specifico, c'erano ancora dei problemi da risolvere per stabilire un primo punto fermo da cui poi avviare una trattativa che dovrà essere meglio definita nella convenzione. Nella precedente riunione della Commissione ho fatto presente che sarà forse necessario che la stessa Commissione prenda visione della realtà dell'azienda recandosi sul posto. Ribadisco quindi l'impegno di informare la Commissione competente prima della definizione della convenzione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Prendo atto della dichiarazione dell'Assessore, ma noi abbiamo sollevato la questione perchè l'impegno assunto non era stato rispettato e noi volevamo conoscere esattamente come stavano le cose: se ne è parlato anche in Commissione, quando però l'interpellanza era già stata presentata. Se la riunione della Commissione si fosse svolta prima forse non avremmo presentato l'interpellanza.

Comunque noi riteniamo utile ribadire la validità di questo impegno perchè, come ho già detto prima, siamo convinti che un rapporto corretto intorno a questo argomento consente di fare delle scelte più giuste.