Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1502 del 25 settembre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1502/VIII - RELAZIONE SULLA CONDUZIONE DELL'OPERAZIONE AUTOSTRADALE DA AOSTA CENTRO A SARRE. (Approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dal Consigliere Viberti:

MOZIONE

Alcune notizie comparse in questi ultimi giorni sugli organi di stampa, permettono di collocare in una luce più chiara la figura di Vito Bonsignore, personaggio-chiave dell'operazione autostradale Quart-Sarre;

Esponente di rilievo della D.C.; Direttore Generale della SATAP S.p.A. (la società che gestisce l'autostrada Torino-Piacenza); Amministratore Delegato della S.p.A. Autostrada Torino-Milano; Vito Bonsignore è anche Consigliere di Amministrazione della SAV S.p.A. (la Società che gestisce l'autostrada Aosta-Quincinetto di cui la Regione ha il 27% delle azioni); Nel giugno 1983 la SAV S.p.A. ha affidato a Bonsignore una speciale delega per tutte le questioni relative alla tangenziale di Aosta.

La delega speciale data dalla SAV a Bonsignore si è tradotta in un proficua operazione per la S.p.A. Autostrada Torino-Milano di cui (guarda caso!) il Bonsignore è Amministratore Delegato. L'Autostrada Torino-Milano, pur non avendo esperienza nel campo della progettazione, si è infatti vista assegnare dalla SAV e dalla Regione l'incarico di progettazione esecutiva del tratto autostradale da Quart a Sarre. Una attività proficua visto che, come riferito da "La Stampa" del 5.4.1985, l'Autostrada Torino-Milano, prevede di ricavare circa 5 miliardi da tale incarico.

Apprendiamo ora ("La Stampa del 13.6.1985, paga 18) che sul conto del citato Vito Bonsignore è in corso un processo presso il Tribunale di Torino. Bonsignore è imputato di estorsione aggravata (avrebbe costretto due imprenditori a consegnargli 210 milioni per ottenere appalti sull'Autostrada Torino-Piacenza). Nell'udienza svoltasi lo scorso 12 giugno il Bonsignore ha ammesso di avere ricevuto 10 milioni da uno dei due impresari per snellire alcune pratiche e di averle subito girate al Presidente della SATAP nonchè Capogruppo della D.C. nel Consiglio Provinciale di Torino.'

Questo è dunque l'uomo e questo è dunque il contesto in cui si muove l'operazione autostradale per la Valle d'Aosta. Personaggi e contesto sono tali da far ulteriormente crescere i dubbi e le perplessità non solo sul merito della operazione autostradale in corso, ma anche sul metodo con cui viene condotta.

Perchè al Vito Bonsignore è stata assegnata una delega speciale per la tangenziale? Come mai la SAV che era in situazione deficitaria ha improvvisamente trovato i miliardi per diventare la protagonista dell'operazione tangenziale? Come mai l'ANAS è stata espropriata dell'incarico di progettazione della tangenziale precedentemente assegnatogli e questo incarico è stato trasferito all'Autostrada Torino-Milano? Per quali motivi, per realizzare gli 11,5 km della tangenziale, si prevedono due diverse concessioni: Quart-Pont Suaz alla SAV, e Pont Suaz-Sarre alla Regione?

La Valle d'Aosta, con lo scandalo del Casinò, ha già pagato un caro prezzo in termini di credibilità e di immagine, non c'è certo bisogno di nuovi scandali, di nuove operazioni truffa. Gli uomini e le società con cui la Regione opera devono essere al di sopra di ogni sospetto e tutte le operazioni devono essere condotte con il massimo di trasparenza e di nitidezza.

Per l'Autostrada sta avvenendo invece esattamente il contrario!

Tutto ciò premesso il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

IMPEGNA

il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale ai Lavori Pubblici a:

1) assumere le opportune iniziative, anche con una ferma azione dei rappresentanti della Regione nel Consiglio di Amministrazione della SAV, per revocare la delega speciale a Vito Bonsignore per la tangenziale di Aosta;

2) a presentare, entro quindici giorni, alla Commissione Affari Generali un'ampia e dettagliata relazione scritta che illustri tutte le modalità con cui è stata finora condotta l'operazione autostradale da Quart-Sarre; In particolare si chiede di conoscere le motivazioni che hanno indotto la SAV e la Regione ad affidare la progettazione esecutiva della tangenziale all'Autostrada Torino-Milano, gli oneri che sono stati finora sostenuti per la progettazione, gli oneri che si prevede di dover ancora sostenere.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Anche se questa mozione non è recentissima, le motivazioni che ci hanno spinto a presentarla e le richieste che facciamo ci sembrano comunque sempre attuali, nonostante il procedimento giudiziario al quale si faceva riferimento nella mozione sia terminato e si sia concluso con l'assoluzione per insufficienza di prove dell'imputato.

Il signor Bonsignore, che fa parte del Consiglio di Amministrazione della società SAV ed è direttore della SATAP, società che gestisce l'autostrada Torino-Piacenza, aveva ricevuto un mandato da parte del detto Consiglio di Amministrazione a trattare direttamente per quello che riguardava la progettazione dell'autostrada verso il tunnel del Monte Bianco. Nel mese di giugno è venuto alla ribalta degli organi di informazione un procedimento giudiziario nei confronti di questa persona, nel corso del quale è emerso chiaramente che Bonsignore ha ricevuto dei soldi che egli ha poi, a suo dire, girato al suo partito di appartenenza, la D.C.

L'accusa era di estorsione di 210 milioni, 200 nei confronti di un imprenditore e 10 nei confronti di un altro; la prima parte dell'accusa è caduta, la seconda si è modificata e da accusa di estorsione siamo arrivati al finanziamento occulto ad un partito come la D.C., attraverso però una forma piuttosto strana. Infatti non si è trattato dell'iniziativa di una persona che intendeva sostenere un partito con un intervento fatto alla luce del sole attraverso la segreteria provinciale, comunale o di sezione di una qualunque città italiana, bensì di soldi che sono stati dati da un imprenditore ad una persona che nei confronti di quest'ultimo aveva il potere di fare dei favori.

Non è stato accertato dall'indagine se questi favori siano o meno stati fatti e dai frutti dell'indagine non si è ritenuto che ci sia stata estorsione, quindi fino a prova contraria è da ritenersi che il reato non ci sia stato. Tuttavia restano le voci e resta vero il fatto, ammesso dallo stesso Bonsignore, il quale aveva dichiarato: è vero, l'impresario Bocenti mi diede 10 milioni, ma erano soldi per il partito, non avevano nulla a che vedere con l'appalto di manutenzione dell'auto-strada; il denaro l'ho poi passato ad Elio Borgogno, allora Capogruppo in Consiglio Provinciale.

Ora, a prescindere da quello che è il giudizio che noi diamo sull'esecuzione dell'autostrada Aosta-Courmayeur, noi chiediamo alla Giunta regionale che si muova affinchè un personaggio di questa fatta non si interessi più, in nome e per conto della SAV, di tale affare.

Infatti, oltre a questo procedimento penale, siamo venuti a sapere attraverso i giornali che l'autostrada Torino-Milano aveva avuto dal signor Bonsignore l'incarico della progettazione del tracciato autostradale; inoltre nel mese di maggio 1985 su un articolo comparso su "La Stampa" si legge: "da fonti societarie si sa inoltre che sono a conclusione le trattative per la progettazione della tangenziale di Aosta, il ricavo previsto si aggira sui 5 miliardi, una realizzazione che assicura nuovi titoli all'Autostrada Torino-Milano per candidarsi alla progettazione di grandi infrastrutture".

Si sa che la società che gestisce l'autostrada Torino-Milano gestisce delle autostrade e guarda caso ha come Amministratore proprio lo stesso Bonsignore, quindi c'è una cosa un po' misteriosa: la stessa persona si trova in due società, riceve una delega per fare una determinata cosa, si rivolge ad una società di cui è Amministratore - noi non siamo esperti di diritto e non sappiamo se questo può configurarsi come reato, certo però siamo preoccupati che la cosa avvenga in questo modo, cioè che una persona sola gestisca un affare così importante - la sua società dice che i dividendi continuano a crescere e che pensa di guadagnare cinque miliardi da questa operazione.

Noi pensiamo che non sia una cosa troppo corretta e visto che la nostra Regione purtroppo in questi anni ha visto la propria immagine pubblica in grave difficoltà per i fatti che tutti conosciamo, relativi all'indagine sul Casinò, siamo molto preoccupati. A prescindere dal fatto che noi siamo più o meno favorevoli all'autostrada, nel caso in cui l'autostrada si costruisca, vogliamo che la si faccia nel migliore dei modi, che le cose siano condotte alla luce del sole, che coloro che lavorano per noi siano persone delle quali ci si possa fidare e che non ci trascinino domani nuovamente in pericolose situazioni che ancor più facciano scendere nella considerazione della gente il Consiglio e l'Amministrazione regionale nel suo complesso.

Per questi motivi noi abbiamo ritenuto di mantenere la mozione, nonostante che una parte degli elementi che costituivano le sue premesse sia parzialmente venuta a cadere, anche se lo stesso pubblico accusatore faceva un ragionamento di questo tipo: l'estorsione non si identifica solo con la bomba del racket sotto la saracinesca, ci sono forme più sottili, tipiche del mondo commerciale, con le quali si mette la parte lesa di fronte alla drammatica alternativa di pagare o affondare con l'azienda. E' il Pubblico Ministero De Crescenzio che al termine della sua requisitoria usava queste parole, per cui noi chiediamo alla Giunta di assumere l'impegno di prendere le iniziative necessarie affinchè, attraverso il Consiglio di Amministrazione della SAV si revochi questa deroga speciale a Vito Bonsignore. Inoltre chiediamo che entro 15 giorni venga presentata una relazione scritta alla Commissione Affari Generali, che illustri tutte le modalità con cui finora è stata condotta l'operazione autostradale tangenziale, per intenderci il tratto fino a Sarre. In particolare chiediamo di conoscere quali sono le motivazioni che hanno indotto la Regione e la SAV ad affidare la progettazione esecutiva della tangenziale a questa società, che fra l'altro prima di questo incarico non aveva neanche un ufficio progettazione.

Possiamo anche credere che l'ing. Conciato, responsabile di tale ufficio di progettazione, sia uno dei migliori professionisti del nostro paese e che abbia alle sue dipendenze delle persone altrettanto capaci, però la società di per sè non ha esperienza alcuna in questo settore. Riteniamo perciò che anche questa maniera di procedere sia pericolosa e sia un modo un po' preoccupante di fare le cose; tutto ciò naturalmente dal nostro punto di vista, può darsi invece che la Giunta ritenga che questa sia la linea migliore. Noi riteniamo che affidare un incarico di queste dimensioni ad una persona, ad una istituzione che non ha mai fatto un certo tipo di lavoro, possa un domani rivelarsi pericoloso per l'Amministrazione. La nostra richiesta è quindi duplice: procedere ad una revoca molto ferma nei confronti della delega speciale che a nostro avviso deve scomparire, e anzi la Regione deve vigilare il più possibile perchè sappiamo bene quanti miliardi un'operazione come la costruzione di una autostrada mette in movimento e quali sono i rischi che si corrono; altra richiesta - per la quale la Giunta, con tutto il tempo che è passato dalla presentazione della nozione, avrebbe potuto preparare un piccolo dossier nel quale presentare le risposte alle richieste che vengono fatte - riguarda le motivazioni della scelta di questa società, gli oneri che sono stati finora sostenuti e quali si prevede ancora di sostenere.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Non entrerò nel merito delle vicende giudiziarie di Vito Bonsignore, sulle quali è già stata data risposta con l'assoluzione da parte della Magistratura, in quanto sono fatti che non ci riguardano anche perchè Bonsignore è Consigliere di Amministrazione della SAV come rappresentante mi pare del gruppo SINA, Società Iniziative Autostradali, e a tale titolo risponde agli azionisti che nel Consiglio di Amministrazione lo hanno eletto.

Quanto alla delega speciale a Vito Bonsignore per la tangenziale di Aosta, si tratta di una delega a trattare i rapporti con Roma, con il Governo, con le altre società, che non comporta certo che Bonsignore sulla tangenziale, in maniera specifica per il tratto in concessione alla SAV da Quart fino a Pont Suaz, possa prendere delle decisioni senza che queste siano filtrate dal Consiglio di Amministrazione. In ogni caso è una delega da trattare, non certo ha delega a decidere e le decisioni sono sempre prese attraverso il Consiglio di Amministrazione.

Per quanto riguarda le motivazioni che hanno indotto la SAV e la Regione ad affidare la progettazione esecutiva della tangenziale alla società autostradale Torino-Milano, gli oneri finora sostenuti e quelli che si prevede di dover ancora sostenere, c'è già stata una interpellanza del Consigliere Riccarand, che ha preceduto su questi banchi il Consigliere Viberti, alla quale questa Giunta ha già dato ampia risposta. Anzitutto, perchè la SAV ha dato incarico alla Torino-Milano: lo ha dato proprio perchè questa società ha costituito attraverso la persona dell'ing. Conciato in testa e di altri tecnici dietro di lui, uno staff di progettazione particolarmente esperto in questioni autostradali. L'ing. Conciato, prima di approdare alla Torino-Milano, era stato dipendente della "Alpina", società del Gruppo Central, ed ha una esperienza di progettazione autostradale che risale almeno a vent'anni indietro a partire da oggi; quindi nulla di strano in tutto questo. D'altra parte ognuno di noi ha pur cominciato a fare il suo lavoro: un inizio c'è sempre stato per tutti. Questo per quanto riguarda la SAV.

Per quanto riguarda il tratto in concessione alla Regione, cioè quello da Pont Suaz fino a Aymavilles, è stato dato incarico alla Torino-Milano, e quindi all'ing. Conciato, per un motivo di omogeneità nella progettazione. E' abbastanza logico che essendo arrivato dopo fra l'altro l'incarico della Regione, andasse dalla stessa persona, allo stesso staff che progettava una tangenziale che va vista come un'opera unitaria.

Per quanto riguarda gli oneri, non so ripetere a memoria dei numeri, ma siamo certo ben al di sotto dei 5 miliardi riportati da "La Stampa" di Torino; fornirò al Consigliere Viberti il disciplinare d'incarico e la convenzione per le spese di progettazione. Comunque avevo già fornito a suo tempo, su precisa richiesta del Consigliere Riccarand, questa documentazione che è pubblica in quanto oggetto di una deliberazione di Giunta regionale.

Quanto a tutta la vicenda, le modalità con cui è stata finora condotta l'operazione autostradale Quart-Sarre, mi pare che non vi sia nulla di strano, nè motivi per cui fare particolari relazioni. E' noto che questo Consiglio regionale alla fine dell'anno scorso ha approvato una legge di finanziamento che si lega ad un finanziamento proveniente dallo Stato; è noto che il Presidente della Regione sta per firmare la convenzione di concessione per il tratto Pont Suaz-Aymavilles, concessione a costruire la tangenziale di Aosta; è anche noto che la SAV sta predisponendo tutti i documenti per arrivare ad un passo analogo, che la progettazione esecutiva sta volgendo al termine e che successivamente al completamento della progettazione esecutiva, si darà luogo alla richiesta di tutte le approvazioni che il progetto esecutivo deve avere da parte dell'ANAS e in funzione della nuova legge Galasso, concernente la protezione dei beni ambientali, che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ai primi di agosto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Non ho capito quali siano le intenzioni della Giunta rispetto alla mozione. Apprezzo il tentativo di dare spiegazioni fatto dall'Assessore e posso anche capire che faccia difficoltà a dare dei giudizi su quello che è l'operato di un suo compagno di partito, che lo ricordo è stato assolto per insufficienza di prove e non certo con formula piena, e che ha ammesso di aver preso dei soldi per il partito. Persone che ricoprono incarichi di responsabilità a questi livelli, a mio avviso, dovrebbero ben guardarsi dal fare queste cose e penso che sia questo il pensiero di quanti siedono sui banchi di questo Consiglio e della Giunta.

Non so quindi se la Giunta ha intenzione di votare questa mozione, di votarne solo una parte, quella relativa alla delega, o se ha intenzione di non votarla affatto.

Un'altra cosa che mi lascia perplesso è il silenzio in cui cade una mozione che a nostro avviso ha una certa importanza. Nessun gruppo consiliare si è espresso rispetto ad una cosa che potrebbe un domani procurare nuovi guai all'Amministrazione regionale; noi ci auguriamo che questo non sia, però visti i tempi che corrono riteniamo che sia opportuno viaggiare sempre con i piedi di piombo, oltre che con qualcos'altro. Pertanto siamo dell'idea che sia valida la mozione che abbiamo presentato e riteniamo che sarebbe opportuno che tutto il Consiglio si esprimesse rispetto ad essa. Inoltre riteniamo che la Giunta dovrebbe dare attuazione quantomeno alla prima parte del dispositivo che la mozione prevede, perché anche se questa delega è fatta solo per trattare, succede poi che questa persona tratta con sè stessa e fa dare l'incarico di eseguire un lavoro che non sarà di 5 miliardi, ma sicuramente di parecchi miliardi, ad una società di cui è amministratore. Questo modo di procedere è pericoloso e non rappresenta un cambiamento rispetto ad un modo di procedere - lo ripeto - che ha portato brutti giorni nella nostra Valle e che ha messo in grave difficoltà l'elemento politico della nostra Regione.

Quindi chiedo alla maggioranza di votare questa mozione ed a tutto il Consiglio di esprimersi rispetto ad una questione che forse può sembrare marginale, ma che marginale non è.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Comme vous savez, l'Administration régionale a une participation actionnaire du 27% des actions de la SAV. Je dois dire que si la même chose se passerait par exemple pour la SITRASB, je crois que la Région aurait l'autorité et la possibilité de faire un choix à ce sujet, mais au contraire ici nous sommes minoritaires et même si l'action pourrait être menée à l'intérieur de la société, elle n'aurait quand même pas de succès.

Jusqu'à présent, comme l'a rappelé l'Assesseur, le procès a donné un certain résultat que nous connaissons. Je n'entre pas dans le mérite à ce point, mais je dois quand même dire que l'attention de l'Administration régionale vis-à-vis d'une société à laquelle elle participe, est la plus attentive, compte tenu du fait que cette société puisse travailler d'une certaine façon, pour être à même de réaliser les travaux que nous attendons depuis quelque temps, voire le problème de l'embranchement d'Aoste.

Pour ce qui est des deux points de la motion, je crois que sur le premier, compte tenu des résultats du procès de Turin, on s'abstiendra en soulignant le fait que nos représentants à l'intérieur du Conseil d'Administration ont déjà soulevé le problème et demandé d'avoir d'éclaircissements qu'ils ont reçus et que jusqu'à présent n'ont pas apporté des éléments nouveaux à ce que nous connaissons. Si par hasard on connaîtra quelque chose de plus, sans doute il y aura une action en particulier vis-à-vis du monsieur en question.

Pour le point 2, je crois qu'on peut accepter le fait de présenter une relation dans le délai de 15 jours, afin d'avoir les données sur ce qui s'est passé. Cependant je crois qu'il est à souligner que la relation pourra concerner seulement la partie de notre compétence, c'est-à-dire celle de Aoste centre Sarre (et non Quart Sarre), car pour l'autre question il faut le demander à la SAV. Je crois qu'on pourrait modifier le point 2 de cette façon: "finora condotta l'operazione autostradale da Aosta centro a Sarre", qui est la partie qui nous concerne. De cette façon on pourra avoir une relation de la part du Président de la RAV au sujet des différents travaux et des engagements vis-à-vis de l'Administration centrale pour ce qui est de la réalisation de l'autoroute.

PRESIDENTE: E' chiusa la discussione generale, chiedo se qualcuno vuole prendere la parola per dichiarazione di voto.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Vorrei rispondere alla richiesta di modifica del punto 2: la nostra risposta è si, anche perchè entro quindici giorni forse è difficile ottenere delle informazioni, però tenuto conto che facciamo parte della SAV, queste informazioni forse è possibile averle con più tempo a disposizione. Quindi non voglio neanche che questo impegno venga preso per iscritto, perchè se l'impegno viene preso, penso che venga mantenuto. Credo che sia possibile comunque avere delle informazioni anche per quello che concerne la parte da Quart ad Aosta centro, con naturalmente del tempo in più, per cui sarei disponibile a modificare la seconda parte del dispositivo nel modo seguente: "con cui è stata finora condotta l'operazione autostradale da Aosta centro a Sarre", sempre se c'è un impegno da parte della Giunta a voler dare delle informazioni anche sul resto, attraverso i rappresentanti che ci sono nella SAV.

Intendo comunque mantenere la votazione della prima parte, perchè ritengo che certi fatti e certi metodi siano pericolosi. Sono felice che ci sia una attenzione dell'esecutivo rispetto alle modalità dell'operazione autostradale però una società che costituisce uno studio per poter ottenere un lavoro suona male, almeno al mio orecchio. Può darsi che io sia troppo malfidente

e che vede le cose sempre in modo sbagliato, mi auguro che sia così: però è un modo di fare le cose che a nostro avviso lascia molti dubbi su come si è proceduto. Ci siamo trovati ad effettuare una scelta che ha una sua logica, cioè quella di affidare sempre allo stesso progettista la progettazione della seconda parte del tracciato autostradale però in pratica facendo così si è avallato una scelta che presenta dei punti interrogativi. Per questa ragione chiedo che si mantenga in votazione anche la prima parte della mozione, pur accettando che la seconda parte venga votata con quella modifica ed in votazione separata rispetto alla prima parte del dispositivo.

PRESIDENTE: Pongo in votazione, per singoli punti, la mozione presentata dal Consigliere Viberti. Metto in votazione il punto 1 che recita:

1) assumere le opportune iniziative, anche con una ferma azione dei rappresentanti della Regione nel Consiglio di Amministrazione della SAV, per revocare la delega speciale a Vito Bonsignore per la tangenziale di Aosta;

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 8

Astenuti 22 (Baldassarre, Beneforti, Bondaz, Breuvé, Chabod, De Grandis, Faval, Fosson, Lanièce, Maquignaz, Marcoz, Martin, Pascale, Perrin, Pollicini, Ricco, Rolando, Rollandin, Stévenin, Tamone, Torrione, Voyat)

Favorevoli 8

Il Consiglio non approva

PRESIDENTE: Metto ora in approvazione il punto 2 della mozione così emendato:

2) a presentare, entro quindici giorni, alla Commissione Affari Generali un'ampia e dettagliata relazione scritta che illustri tutte le modalità con cui è stata finora condotta l'operazione autostradale da Aosta centro a Sarre. In particolare si chiede di conoscere le motivazioni che hanno indotto la SAV e la Regione ad affidare la progettazione esecutiva della tangenziale all'Autostrada Torino-Milano, gli oneri che sono stati finora sostenuti per la progettazione, gli oneri che si prevede di dover ancora sostenere.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità