Oggetto del Consiglio n. 1313 del 2 maggio 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1313/VIII - RILIEVI DELLA COMUNITA' ECONOMICA EUROPEA ALLA LEGGE RE GIONALE 6 LUGLIO 1984, N. 30, CONCERNEN TE: "INTERVENTI REGIONALI IN MATERIA DI AGRICOLTURA". - (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Torrione:
INTERPELLANZA
E' trapelata notizia che la Comunità Economica Europea avrebbe formulato una serie di rilievi in merito alla legge regionale 6 luglio 1984 n. 30 concernente "Interventi regionali in materia di agricoltura".
Secondo quanto si è potuto apprende re i competenti organismi comunitari i sarebbero pronunciati sfavorevolmente rispetto al provvedimento legislativo in questione giudicandolo eccessivamente assistenzialistico ed in contrasto con le disposizioni della Comunità Europea nel settore agricolo.
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo socialista Gianni Torrione
INTERPELLA
l'Assessore competente per conoscere:
1) se corrisponde a verità che la Comunità Economica Europea ha formulato una serie di rilievi in merito alla legge regionale 6 luglio 1984 n. 30 concernente "Interventi regionali in materia di agricoltura" ed in caso affermativo di quale natura sono i rilievi stessi;
2) se esiste la possibilità che la legge venga impugnata in quanto in contrasto con la normativa CEE in materia di agricoltura.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): La mia interpellanza tende a puntualizzare un aspetto che mi sembra abbastanza preoccupante. Noi abbiamo avuto notizia, tramite il nostro gruppo parlamentare, che la CEE avrebbe formulato su questa legge regionale, che non aveva trovato il nostro consenso al momento della sua discussione, una serie di rilievi, non ritenendo pertinenti con la politica comunitaria in genere gli interventi ed i programmi che dovrebbero essere attuati e ciò potrebbe rendere nulla l'efficacia di que sto nostro provvedimento.
Vorrei chiedere al Presidente della Giunta o all'Assessore competente se sono vere queste notizie e quali sono gli interventi o i rilievi che sono sta ti fatti. Pregherei inoltre l'Assessore di farmi avere copia dei rilievi effettuati dalla CEE, per riservarmi di esprimere un giudizio in merito e di adottare poi un eventuale atteggiamento nei confronti della stessa Comunità.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): Comme le Conseiller Torrione le sait, tous les projet soit de l'Etat soit des Régions concernant l'agriculture doivent être envoyés à la Commission de la CEE pour un examen. C'est vrai que la Commission a formulé certaines remarques à la loi n. 30, même si elles ne vont pas dans la direction indiquée par le Conseiller Torrione. Les remarques faites concernent différents points surtout de la partie socio structurelle. Face à ces remarques qui datent du 23 novembre 1984, nous nous somme rendus à Bruxelles devant la Commission à laquelle nous avons expliqué les raisons des choix faits par la loi n. 30, raisons qui ont été pour le 99% acceptées et qui donc ont fait tomber les remarques. Il est cependant un devoir de la Commission de communiquer aux autres états membres ces remarques dans l'éventualité qu'ils veulent à leur tour contredire notre loi et ils ont trente jours pour faire cela.
Je voudrais lire la conclusion de la Commission en date du 29 janvier 1985: "Il disegno di legge della Regione Valle d'Aosta concernente interventi regionali in materia di agricoltura, si può considerare compatibile con le disposizioni delle direttive n. 72 e 159 e ancora n. 75 e n. 268 CEE". Donc nous pensons que le travail qui a été fait par le Conseil régional en 1984 en votant cette loi n. 4 sur l'agriculture a été un bon travail et ce que nous avons pu accomplir, soit directement à Bruxelles, soit à travers tous les mémoires envoyés à la Commission pour défendre la loi, a été lui aussi un bon travail.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): L'Assessore mi ha tranquillizzato solo in parte perché, se è vero che gli Stati membri hanno 30 giorni per fare ulteriori osservazioni, c'è ancora la possibilità che questo provvedimento subisca qualche ritardo o che possa essere impugnato. Prima di da re un giudizio frettoloso, gradirei ave re la documentazione che interessa l'argomento.