Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1311 del 2 maggio 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1311/VIII - STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE MEDICO DELL'INAIL. - (Interrogazione)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERROGAZIONE

AVUTA notizia che da fine gennaio alcuni medici dell'INAIL effettuano lo scio pero bianco e che probabilmente a parti re dalla prossima settimana l'agitazione prenderà la forma di sciopero ad oltranza;

POICHE' tale situazione rende di fatto impossibile la definizione di numerose pratiche che interessano lavoratori colpiti dal silicosi o incorsi in infortuni sul lavoro;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERROGANO

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale:

1) per sapere se la Giunta regionale è a conoscenza dei motivi che hanno portato a tale diffcile situazione;

2) per sapere se la Giunta regionale ha preso od intende prendere qualche iniziativa per favorire il ripristino del normale svolgimento di attività che interessano i lavoratori colpiti da malattie professionali o da infortuni sul lavoro.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Socia le Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): Je dois dire que nous étions à connaissance du problème qui s'est vérifié à l'INAIL et j'avais déjà demandé il y a quelques semaines un compte rendu au direoteur de l'INAIL sur ce qui se passait. Je vous lis maintenant ce qu'il nous a envoyé: "Dal 28/1/1985 i medici previdenziali tra cui quelli dell'INAIL, si astengono dal l'attività medico-legale prevista all'articolo 52 della 833, soprattutto nei seguenti punti:

- approvazione del visto medico di regolarità;

- definizione medico-legale di pratiche di accertamento postumi;

- definizione medico-legale di pratiche di revisione;

- collegiali medico-legali;

- assistenza e partecipazione a contenziosi e consulenza tecnica di ufficio. I sanitari sopra citati si limitano ad esperire solo attività sanitaria e con la loro azione mirano all'equiparazione economico-giuridica ai primari ospedalieri".

E' da sottolineare che il Consiglio d'Amministrazione dell'INPS, che comprende la stessa categoria di medici, ha già recepito questa istanza riconoscendo le aspettative dei sanitari e pertanto i sanitari dell'INPS non scioperano più, invece quelli dell'INAIL continuano lo sciopero. Purtroppo l'U.S.L. e la Regione non possono interferire in quanto si tratta di competenze specifiche dell'INAIL. Noi avremmo potuto sopperire alle visite sanitarie, che però vengono fatte, ma non abbiamo

nessuna possibilità d'intervento in quelle medico-legali. La situazione, come dice l'interrogazione, è grave in quanto ci sono ancora 6000 pratiche da definire. Sono a disposizione dei Consiglieri i comunicati e le lettere invia

te dai medici dell'INAIL della Valle d'Aosta e del Piemonte su questo problema.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Dobbiamo dire che la situazione continua a rimanere difficile e l'Assessore non ci ha dato notizie positive sull'esito di questa vertenza che, come lui stesso ha ricordato, danneggia molti cittadini che hanno numerose pratiche di revisioni o di contenzioso vario aperte con l'INAIL.

L'Assessore dice che l'unica possibilità che avevamo era quella di sopperire alla parte sanitaria, ma questa viene fatta mentre manca tutta la parte medico-legale. Noi invitiamo la Regione ad esercitare una pressione politica almeno sulla direzione locale, perché sia raggiunto un qualche accordo parti colare di interesse anche locale. Comprendiamo che l'INAIL è un istituto nazionale, però pensiamo che in Valle d'Aosta si possa cercare di ovviare a questa situazione grazie ai buoni rapporti esistenti tra l'INAIL e l'Ente Regione. Invitiamo quindi la Giunta regionale a non lasciare nulla di intentato perché si raggiunga un accordo tra gentiluomini e affinchè i medici comincino ad avviare le pratiche giacenti.

Il secondo problema che vorrei sollevare è quello dell'indagine sui reparti silicotigeni della ex COGNE. Io credo che l'Assessore dovrebbe tornare al più presto in Consiglio per riferirci sull'andamento di questa indagine, svolta dall'U.S.L., onde vedere se i risultati collimano con quelli dell'INAIL o se, come noi crediamo, siano più favorevoli ai lavoratori. Anche in questo caso ci sono centinaia di lavoratori che avrebbero un trattamento diverso rispetto a quello dei loro colleghi andati in pensione qualche mese prima. Anche per questo invitiamo l'Assessore a non lasciare nulla di intentato affinché l'attività medico-legale dei medici dell'INAIL venga ripresa.