Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1310 del 2 maggio 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1310/VIII - LAGO ARTIFICIALE COSTRUITO DALLA SOCIETA' FUNIVIE VAL VENY NELLA ZONA DEL CHECROUIT. - (Interrogazione)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Breuvé, Pascale e Torrione:

INTERROGAZIONE

VENUTI a conoscenza che il lago artificiale, di circa 10.000 mc., realizzato nell'autunno 1982 dalla Società Funivie Val Vény, sopra le baite Avechon, in Courmayeur, si è già completamente svuotato in almeno due occasioni a causa di infiltrazioni nel terreno;

RITENENDO che tale ingente quantità di acqua possa aver formato una sacca sotterranea che potrebbe causare danni gravissimi al momento di una violenta fuoriuscita sui sottostanti terreni e sulle abitazioni del Plan Chécrouit;

APPRESO che la Società, senza le dovute precauzioni, provvede a ripristinare il riempimento del lago artificiale attingendo le acque dal lago naturale dello Chécrouit e dall'acquedotto della zona;

CONSIDERATO altresì che pare essere intendimento della Società realizzare una strada (o pista forestale) per il raggiungimento del Col Chécrouit, la cui costruzione data la natura dei terreni, richiederà ingenti opere di sbancamento, con il rischio di provocare l'esplosione della sacca idrica formata dalle infiltrazioni provenienti dal lago;

PREOCCUPATI per la situazione di estrema pericolosità per i terreni e gli abitanti di Plan Chécrouit e di Dolonne;

i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo del P.S.I.

INTERROGANO

il Presidente della Giunta e l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale per conoscere:

1) sulla base di quali autorizzazioni, controlli e verifiche la Società Funivie Val Veny ha proceduto alla realizzazione dell'invaso artificiale ed al suo riempimento in tempi successivi, nonostante le evidenti infiltrazioni e se sono state fatte, in tale occasione, le preventive perizie geologiche;

2) in caso affermativo, vista la permeabilità geologica della zona, se si è provveduto all'impermeabilizzazione dell'invaso;

3) perché, dopo la prima sparizione del le acque, si è insistito a riempire nuovamente l'invaso, trasferendo le acque del soprastante Lago Chécrouit;

4) se l'Amministrazione comunale di Courmayeur ha preso tutte le precauzioni del caso, nel rispetto della sicurezza della zona, anche riguardo ai doverosi contatti con gli uffici competenti del Genio Civile e Uffici Acque regionali.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura e Foreste Perrin; ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Les contrôles et les vérifications à l'égard du problème du lac du mayen de Avechon ont été faites soit par la Commune de Courmayeur soit par l'Assessorat à l'agriculture.

En effet après la première communication qui nous a été faite par la maison forestière au mois de novembre 82, l'Assessorat immédiatement a écrit une lettre à la Commune et à la société Val Vény pour poser toute une série de questions et, suite aux notes parvenues soit par la société soit par la Commune, l'Assessorat a demandé de transmettre touts les actes concernant ce lac, ce qui a été fait au mois d'avril 83. Avec ces actes, outre à certaines indications, on avait envoyé un rapport explicatif.

L'Assessorat a continué ensuite à suivre le problème en donnant toutes les indications qu'il croyait nécessaires avant d'arriver à une autorisation pour terminer les travaux. Suite aux assurances données par le rédacteur du projet, l'ingénieur Canestrini et à une relation géotechnique du géologue Caquinod l'Assessorat a autorisé la poursuite des travaux. Pour assurer la tenue étanche du lac, le projet avait pré vu un revêtement et une imperméabilisation qui ont été faits, suite aux indications techniques et géologiques données. Cette imperméabilisation avec du matériel spécial malheureusement ne s'est pas démontrée à la hauteur de la situation.

Du lac du Chécrouit ont été prélevés uniquement 1000 mètres cubes d'eau, ce qui représente le 14% du lac dans sa globalité, et après 14 jours il avait de nouveau atteint son niveau habituel et c'est l'unique quantité d'eau qui a été prélevée. L'Administration communale a aussi suivi les démarches demandant à la Val Vény les projets, les relations spécifiques et elle a toujours eu un contact très étroit avec l'Administration régionale et c'est uniquement après les indications données par le projet et la relation de M. Caquinod que les travaux ont eu l'autorisation à être terminés. Nos experts retiennent qu'il n'y a pas de danger en ce moment parce que, étant donné le type de terrain, cette eau s'est sûrement dispersée et n'est pas contenue dans une flaque qui pourrait être dangereuse.

Quant à l'hypothèse d'une route que du Plan Chécrouit monterait au Col Chécrouit, je peux affirmer qu'il n'y a aucun projet de ce genre déposé à l'Assessorat ni par le consortium ni par la société Val Vény. Je ne crois pas qu'au cas où un tel projet serait proposé il puisse être accepté vu les conditions du lieu et vu les moyens techniques qui déjà existent et qui donc peuvent rendre inutile un chemin.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Breuvé; ne ha facoltà.

BREUVE' Lilliana (P.S.I.): Questa interrogazione è la conseguenza di una lettera che mi è stata inviata dal Consorzio proprietari terrieri dello Chécrouit. Nella lettera si dice che nel

l'autunno del 1982 la società Funivie Val Vény ha organizzato un lago artificiale di 10.000 mc. sopra le baite di Avechon in Comune di Courmayeur. L'intervento ha preoccupato gli abitanti del Plan Chécrouit perché alcuni giorni dopo il lago si è completamente svuotato. Molto probabilmente quell'acqua è contenuta in una sacca sotterranea e potrebbe causare danni irreparabili a persone e cose se fuoriuscisse in modo violento sui terreni e sulle abitazioni sottostanti, ma la Società Val Veny sta ripristinando il tutto, come se niente fosse successo. Risulta inoltre che la società, per riempire il lago artificiale, ha completamente svuotato il lago naturale dello Chécrouit ed ha anche attinto dall'acquedotto della zona lasciando senza acqua le abitazioni e locali pubblici limitrofi.

Nella lettera si dice che queste opere sono state realizzate senza la regolare concessione edilizia e tanto meno senza permesso del Genio Civile. Io mi sono permessa di chiedere all'Assessore la documentazione idonea per rispondere e tranquillizzare chi mi ha inviato la lettera. La zona dove è presente questo lago è l'unica in tutte le Alpi occidentali ad essere interessata dal fenomeno carsico ed è quindi anche oggetto di osservazioni scientifiche. In ogni caso non si tratta di 1000 mc. ma di 10.000 mc. infiltratisi nel terre no tre volte, per un totale di 30.000 mc. di acqua.