Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1290 del 18 aprile 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1290/VIII - RECUPERO AL PATRIMONIO PUBBLICO DI AREE NON PIU' UTILIZZATE DALLO STABILIMENTO AOSTANO DELLA DELTA-SIDER. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Torrione:

INTERPELLANZA

Il processo di riconversione in atto nell'ambito dello stabilimento aostano della Delta-Sider ha già comportato oltre alle drammatiche conseguenze di tipo occupazionale il progressivo abbandono di consistenti aree su cui insistono o insistevano manufatti o attrezzature relative a cicli di produzione non più utilizzati.

In pratica si è determinata - e il fenomeno è destinato ad assumere proporzioni più vaste nel futuro - una consistente disponibilità di appezzamenti di terreno di dimensioni notevoli che potrebbero essere desti nati o a nuovi insediamenti industriali oppure mes si a disposizione del Comune di Aosta per soddisfare altre esigenze della collettività.

Questa opportunità va debitamente valutata specie in una fase di profonda trasformazione della città capoluogo regionale la cui economia, proprio per le profonde mutazioni in corso legate più specificatamente per il suo maggiore insediamento industriale, si sta profondamente modificando procedendo vieppiù verso una sua lenta ma anche sotto certi aspetti giustificata terziarizzazione.

E' chiaro che in una simile prospettiva appare di fondamentale importanza il recupero da parte del Comune aostano di rilevanti porzioni di territorio al fine di incentivare non solo la sua sinora inespressa vocazione turistica ma anche di eliminare l'ormai cronica insufficienza di aree di cui esso può disporre.

Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo socialista

INTERPELLA

il Presidente della Giunta regionale per conoscere se non ritiene opportuno avviare contatti con la Civica Amministrazione di Aosta e con la società Delta-Sider per verificare se esistano i presupposti per il recupero al patrimonio del Comune capoluogo di consistenti aree non più utilizzate dallo stabilimento siderurgico aostano ed in caso affermativo se non valuti l'opportunità di procedere all'immediata acquisizione delle aree stesse da destinare al soddisfacimento di scopi di pubblica utilità.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Questa interpellanza tende essenzialmente a riportare il discorso su un problema che travaglia la città di Aosta ed è la mancanza di territorio di cui soffre il capoluogo regionale.

Da tempo tutte le forze politiche hanno fatto questa constatazione e per la risoluzione di alcuni problemi, quali quello della casa, questa evidenza si è manifestata in termini a volte drammatici: la mancanza di una localizzazione edilizia anche pubblica per effetto della difficoltà di reperire nuove aree. Credo che questo tipo di ragionamento abbia portato poi alla determinazione da parte dell'Amministrazione regionale di acquisire un intero quartiere della città proprio perché si era giunti alla constatazione che di aree disponibili nella piana aostana ne esistevano poche.

C'è da dire che nella sua trasformazione Aosta ha visto, soprattutto nel secolo scorso e all'inizio del secolo attuale, l'insediamento massiccio della Società Nazionale Cogne con la sottrazione alla collettività per altri usi di un'area consistente come quella occupata dall'attuale stabilimento.

La città è cresciuta in funzione della sua industria siderurgica ed il quartiere Cogne è una conseguenza del fatto che la Cogne aveva assunto una dimensione tale da giustificare anche la costruzione di un apposito quartiere per coloro che avevano trovato occupazione nell'ambito dello stabilimento aostano.

E' inutile star qui a tracciare la storia delle vicissitudini che hanno travagliato lo stabilimento della Cogne negli ultimi 30 anni, con tutti i tagli di tipo occupazionali che si sono manifestati nel tempo. Non dimentichiamoci che la Cogne è arrivata ad assorbire, seppure in un periodo bellico, quasi 9000 addetti. Adesso si parla di uno stabilimento Cogne con una forza lavoro ridotta a 1500 unità e questa progressiva diminuzione dell'attività dello stabilimento è ormai visibile: anche perché basta portarsi un po' in alto per scorgere l'area dello stabilimento, prima costantemente occupata da manufatti ed attrezzature, presentare adesso porzioni completamente libere. Si può anche riscontrare che ci sono dei capannoni completamente abbandonati. Questo è un problema che credo possa interessare l'Amministrazione regionale perché se, anche se attraverso pressioni del Comune capoluogo, si è addivenuti a quella soluzione, molto intelligente, di acquisire l'intero quartiere Cogne recuperando così una parte di città e mettendola a disposizione per interventi di tipo edilizio del Comune di Aosta, credo che si possa con una logica altrettanto intelligente pensare di recuperare alcune aree all'interno dello stabilimento della Cogne.

Dico questo perché, intuitivamente si potrebbe pensare ad una riduzione del perimetro di territorio attualmente occupato dalla Delta-Sider per destinarlo ad altre attività industriali collaterali o di altro tipo.

Personalmente penso che il recupero di zone abbastanza consistenti poste attualmente all'interno dello stabilimento possa essere destinato anche ad attività di tipo turistico. Credo in una prospettiva di Aosta tendente ad una sua progressiva terziarizzazione, visto che lo stabilimento industriale, un tempo perno dell'economia cittadina, purtroppo rappresenta ora un elemento secondario nella vita della nostra città. Riteniamo che vada iniziata una trattativa con in Comune di Aosta e con la società Delta-Sider per vedere se questa opportunità è praticabile e su questa linea impostare un discorso, seguendo la stessa logica che ha condotta l'Amministrazione regionale ad acquisire il quartiere Cogne.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Au moment où on avait pris contact avec la Delta-Sider pour acheter l'ensemble des propriétés de La Thuile, il y avait eu des pourparlers qui prévoyaient le passage d'une ferme, que la Région a tout près de la Delta-Sider, à la Delta-Sider même. A ce moment on a demandé de revoir tout le problème, afin de maintenir com me propriété régionale la ferme, et on a posé en même temps le problème que vient de soulever M. Torrione. La Delta-Sidér a pris l'engagement de nous présenter un pl an détaillé des possibilités de l'ensemble de la surface de la Delta-Sider, qui pourrait être remis à la disponibilité de la ville d'Aoste et donc de l'Administration régionale.

Comme Junte on partage entièrement ce que M. Torrione a dit dans cette interpellation et je répète qu'on est en train de travailler avec la Delta-Sider pour arriver à connaître dans les détails le plan de la disponibilité de surface. C'est tout à fait normal qu'il n'y aurait pas la possibilité d'acheter une surface au milieu de l'ensemble de l'établissement et tenant compte de la nécessité de maintenir un certain niveau d'employés dans l'usine.

Pour ce qui nous concerne, avant de donner la disponibilité à la Commune d'Aoste, on voulait connaître dans les détails le projet.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Ringrazio il Presidente della Giunta per la sua risposta; mi sembra che il problema che abbiamo sollevato facesse già parte di un primo contatto che l'Amministrazione regionale ha avuto con la Delta-Sider. Credo che sia indispensabile avere a disposizione questa mappa ricognitiva delle aree: se il Presidente della Giunta me la farà avere, lo ringrazio anticipatamente

Ho visto che tutti i partiti politici, coloro che hanno presentato dei programmi su Aosta, hanno messo in evidenza questa necessità di ridare alla città un suo significato; l'avere a disposizione delle aree, anche per incrementare questa vocazione turistica della nostra città può essere un elemento importante per il suo futuro.