Oggetto del Consiglio n. 1289 del 18 aprile 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1289/VIII - CRISI DELL'AZIENDA RBS-POLIPLAST, DI MONTJOVET. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Millet e Bajocco:
INTERPELLANZA
Poichè in presenza di una situazione di grave crisi della RBS-Poliplast di Montjovet, la Giunta regionale ha deliberato nuove ingenti agevolazioni finanziarie a favore della predetta società;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere:
1) l'attuale situazione produttiva, finanziaria e di mercato dell'azienda e le sue prospettive future;
2) sulla base di quali garanzie verranno concessi nuovi crediti ad una società con una già pesante esposizione finanziaria.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.
MILLET - (P.C.I.): Questa interpellanza nasce dalle varie delibere che la Giunta ha approvato su un intervento finanziario in gestione speciale per la Poliplast di Montjovet. Difatti leggendo queste delibere si vedono diverse posizioni e quindi vorremmo avere dei chiarimenti sulla situazione produttiva finanziaria e di mercato dell'azienda e sapere quali sono le sue prospettive future.
Si è già passati dalla garanzia fideiussoria di 700 milioni nella delibera del ° giungo 1984 a quella di un miliardo nella delibera del 10 agosto 1984, ad un mutuo di 700 milioni per dieci anni nella delibera del 7.3.1985 e poi ad una ultima delibera del ° aprile 1985, con cui si toglieva una condizione. Da tutto questo si ricava l'impressione che si cerchi di mandare avanti una attività di cui vorremmo conoscere le basi.
In una delibera si chiedeva che l'ordine del fatturato fosse di 4 miliardi e mezzo all'anno: vorremo sapere a che punto è. Avendo dato la possibilità di aprire fideiussione fino ad un miliardo, vorremmo sapere ad oggi qual è questa esposizione bancaria, tenendo conto che serviva soprattutto per apertura di credito e per sconto di cambiali e per un 30% per l'esportazione.
Ultima cosa: l'assistenza amministrativa viene pagata dalla Regione o dalla società? Da una parte questa è utile anche per controllare l'attività della ditta, però è anche vero che se la Regione paga l'assistenza amministrativa, questo è un costo che la Regione si accolla ed è un contributo indiretto all'attività dell'azienda.
Quindi vorremmo sapere dall'Assessore che prospettive ha l'azienda.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI - (A.D.P.): Credo che il Consigliere Millet sarà d'accordo con me se alcuni dati non li potrò fornire pubblicamente ma glieli darò personalmente.
Per quanto riguarda la logica di questo intervento, prima dell'adozione delle ultime misure che sono state adottate dalla Giunta regionale, è stata compiuta una verifica avente come obiettivo centrale quello di accertare se vi erano le possibilità reali di risanamento di una situazione che, per vari motivi, si era andata deteriorando. Queste verifiche hanno riguardato questi punti in particolare:
primo, la potenzialità produttiva degli impianti, delle attrezzature e dei macchinari dell'azienda; secondo, la capacità produttiva dell'azienda in rapporto all'attuale sua dimensione occupazionale che risulta essere a ieri di 23 unità, di cui 20 operai e 3 impiegati; terzo, la possibilità di assorbimento del mercato; quarto, la situazione del portafoglio ordine; quinto, l'esistenza di margini, di utili che non solo mantengano l'azienda sul mercato, ma in grado di risanare in un tempo ragionevole la situazione debitoria dell'azienda stessa.
Sulla verifica di questi punti è stato predisposto un programma che è stato avviato recentemente e di cui vorrei fornire alcuni dati. Una delle condizioni per giungere al risanamento aziendale era che la produzione giornaliera fosse mantenuta ai livelli di circa 8000 Kg al giorno, che garantissero per il totale dei giorni lavorativi un fatturato mensile intorno ai 400 milioni di lire, di conseguenza l'esistenza di un portafoglio con prospettiva almeno annuale di circa 4,5 miliardi di lire.
In base all'esperienza di queste prime settimane possiamo dire che sia la dimensione produttiva giornaliera che il fatturato mensile che la dimensione del portafoglio ordine sono stati raggiunti, cioè oggi l'azienda può contare su un portafoglio ordine di circa 4,5 miliardi, il quale al momento non desta nessun problema, anzi gli ordinativi possono essere decisamente superati. Il problema è che l'attuale potenzialità aziendale non può superare questi limiti.
Allo stato attuale vi sono ragionevoli prospettive perché l'operazione di risanamento possa raggiungere i suoi obiettivi che, ripeto, sono la piena utilizzazione delle capacità produttive aziendali ed il risanamento nel tempo della sua condizione economica finanziaria.
Per quanto riguarda l'assistenza amministrativo-finanziaria e di controllo, in questo momento si è già avviata questa fase tramite un funzionario della Finaosta. vorrei solo ripetere che l'intervento di questo operatore non tende a sostituire gli organi amministrativi e contabili dell'azienda, ma è finalizzato ad esercitare una funzione di controllo sulle modalità di gestione amministrativa e contabile dell'azienda stessa.
Valuteremo (e si potrà verificare nel giro di pochi mesi) se questa parte incoraggiante della prima esperienza continua o se vi sono ulteriori difficoltà.
Per quanto riguarda le garanzie, queste sono fornite dai soci e dai loro familiari con le loro proprietà di beni immobili, che coprono per gran parte il credito che l'Amministrazione regionale ha concesso o garantito.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.
MILLET - (P.C.I.): Non posso dichiararmi soddisfatto della risposta datami dall'Assessore; noi riteniamo che sia opportuno seguire con maggior impegno questa situazione in quanto esistono tutti i presupposti perché non si ottenga l'obiettivo principale.
Il rischio è quello che la Regione si impegni (come ha fatto in altri casi) ed alla fine non si ottengano i risultati sperati. I cambiamenti che ci sono stati nell'arco di 6-7 mesi dimostrano la difficoltà anche di chi gestisce questa azienda.
Quello che possiamo chiedere è che da parte dell'Assessorato ci sia l'impegno almeno per evitare il peggio; è positivo che il portafoglio ordine non desti problemi perché è facile produrre ma il difficile è vendere. Restiamo in attesa di quei dati che l'Assessore si è impegnato a darmi.