Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1286 del 18 aprile 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1286/VIII - ISTITUZIONE DI CLASSI A "TEMPO PROLUNGATO" NELLA SCUOLA MEDIA. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout e Dolchi:

INTERPELLANZA

Per motivi diversi, su cui già ci si è soffermati in numerose occasioni e sedi, lo scorso anno non è stata istituita alcuna classe a "tempo prolungato" nella scuola media, pur essendovi sufficienti richieste di iscrizione.

Tra le richieste di iscrizione alla prima classe della scuola media vi sono quest'anno oltre 150 domande per l'iscrizione in una classe "a tempo prolungato", nonostante la non incoraggiante "propaganda" svolta rispetto a tale nuova organizzazione scolastica.

Nel prossimo settembre potrebbero perciò essere istituite almeno due classi a tempo prolungato, una presso la scuola media Saint-Roch di Aosta ed una a Courmayeur.

Nel capoluogo regionale resterebbero però, in tale ipotesi, non soddisfatte altre richieste che permetterebbero se accorpate, la formazione di una o due classi, ferma restando la necessaria disponibilità dei genitori interessati a spostare i propri figli nella scuola media prescelta quale ulteriore sede di classi a "tempo prolungato".

E' perciò necessario che al più presto vengano prese tutte le iniziative opportune nei confronti dei genitori, degli insegnanti e delle strutture scolastiche, se si vuole effettivamente dare corso all'istituzione di un certo numero di classi a tempo prolungato.

Ciò premesso i Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per sapere:

1) quanti e quali classi di scuola media a "tempo prolungato" verranno istituite per il prossimo anno scolastico;

2) quali criteri verranno usati per giungere all'istituzione di tali classi;

3) quali iniziative verranno prese per far sì che esse possano essere avviate in modo soddisfacente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.

COUT - (P.C.I.): Nel luglio 1983, con decreto ministeriale, veniva data la possibilità ai genitori di scegliere fra le classi a tempo normale e classi a tempo prolungato nella scuola media.

Lo scorso anno in valle d'Aosta avevamo avuto 200 richieste e, volendo, si sarebbero potute istituire alcune classi di tempo prolungato. Per motivi vari che non staremo a ripetere, visto che già ne avevamo discusso in altre occasioni, da parte dell'Assessore non c'è stata la scelta per l'anno in corso della istituzione delle classi a tempo prolungato. Alcune difficoltà erano state evidenziate più che altro derivanti dal fatto di dover adeguare le classi a tempo prolungato alle esigenze della valle d'Aosta, tanto per essere chiari, concernenti il problema dell'insegnamento del francese che portava alcuni disguidi per ciò che riguarda l'orario.

Queste classi, malgrado tutto, non sono state istituite perché le decisioni sono state fatte scivolare durante l'anno, fino poi ad arrivare in tempo non utile per poter decidere, e a nostro avviso questa è una responsabilità che l'Assessore si è assunto per l'anno in corso. Quest'anno sono state inoltrate 150 richieste da parte dei genitori per l'iscrizione dei loro ragazzi alle classi a tempo prolungato, nonostante una propaganda non sempre positiva svolta a proposito delle classi a tempo prolungato.

Dai dati che ci sono, nel prossimo anno potrebbero almeno essere istituite due classi piene nella scuola media Saint-Roch di Aosta ed in una classe a Courmayeur. Ci saranno altre possibilità: quelle di mettere assieme diverse richieste, sempre sentiti i genitori per saggiare la loro disponibilità di mandare i ragazzi nella scuola che potrebbe essere scelta come sede di raggruppamenti di richieste di iscrizione a classi di tempo prolungato. Però la scelta, come pure la preparazione delle classi per un tempo prolungato che sia seguito dall'insegnante, che sia preparato e programmato, deve essere fatta in tempo utile, non si potrà cioè far slittare ancora le decisioni da prendere.

Siamo convinti che ci sono delle difficoltà per l'adattamento del tempo prolungato alla situazione della valle d'Aosta, però vorrei ricordare che comunque esistono dei lati positivi per queste classi a tempo prolungato; anche in valle c'è l'esigenza di seguire in modo particolare alcuni alunni e nelle ore in più, da 36 a 40 ore settimanali come previsto per le classi a tempo prolungato, si potrebbero avanzare dei progetti educativi diversi che andrebbero ad indubbio vantaggio dei ragazzi che hanno delle difficoltà a scuola. Ricordo che dai dati del CENSIS la regione valle d'Aosta risulta avere una ripetenza degli alunni fra le più alte d'Italia, con punte in alcuni casi del 30-35% Sono situazioni che vanno indubbiamente affrontate e, tanto per cominciare, se non ci sono altri modi per affrontarle, c'è questa possibilità di approfondire meglio le singole discipline ed in più di sviluppare attività culturali diverse o collaterali, di organizzare momenti di insegnamento individuale. Sono indubbiamente delle chances che possiamo dare ai ragazzi che hanno problemi o che si trovano in momentanea difficoltà.

Con questa interpellanza abbiamo pensato di porre il problema in tempo utile proprio per sapere sin d'ora cosa si potrà fare, anche per esaudire le richieste che ci sono state da parte di alcuni genitori.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval, ne ha facoltà.

FAVAL - (U.V.): Il Consigliere Cout afferma: non c'è stata la scelta dell'Assessore per la realizzazione delle classi a tempo prolungato. Premetto che rispetto ad un problema di questo genere non ritengo assolutamente che una decisione dovesse avvenire a tavolino, e come il Consigliere Cout ben sa, è stato richiesto da parte mia ai direttori didattici di voler tenere delle riunioni con i genitori dei bimbi frequentanti la v classe elementare in modo da informarli circa le possibilità di richiedere, in fase di preiscrizione dei ragazzi alla classe I media, di fare la scelta per la classe a tempo prolungato. E questo è stato fatto nei tempi dovuti e nei modi dovuti, nonostante illazioni fatte dal Consigliere Cout.

In seguito al risultato delle prescrizioni che sono avvenute per la scelta a tempo prolungato, va anche detto che il computo va fatto in relazione alle scuole perché non è ufficiale dire che ce ne sono state 150; il Consigliere Cout sa bene che per poter realizzare una classe a tempo prolungato ci vuole un numero minimo all'interno di una scuola e quindi bisogna dividere le scuole.

Le richieste che sono pervenute sono le seguenti: per quanto riguarda Aosta, alla XXV Aprile, 9; alla De Tillier, 8; all'Einaudi, 11; alla Saint-Roch, 18; a variney, 6; alla Cerlogne, 10. A Morgex, 5; a Courmayeur, 20; a Villeneuve, 1; a Cogne, 1; a Nus, 4; a Quart, 5; a Châtillon, 7; a Saint-vincent, 7; a Valtournenche, 4; a Verrès, 8; ad Ayas, 2; a Brusson, 2; a Pont-Saint-Martin, 12; a Gaby, 6; a Gressoney nessuna.

Tenuto conto di questa situazione con il Sovrintendente abbiamo interpellato i Presidi della Saint-Roch, di Morgex e Courmayeur per verificare assieme a loro la possibilità di realizzare il tempo prolungato nelle loro scuole.

I Presidi hanno convocato il collegio dei docenti e stanno verificando l'attuabilità della stessa. Ci siamo anche preoccupati del fatto che, nonostante la richiesta non fosse sufficiente nelle singole scuole - questo per quanto riguarda la città di Aosta - se comunque queste riuscissero ad essere sommate in una unica scuola si potrebbe realizzare forse una terza classe (seconda ad Aosta) a tempo prolungato. Di conseguenza no concordato con il Sovrintendente una lettera che è stata inviata ai Presidi delle scuole medie di Aosta, che recita:

"Dalle comunicazioni pervenute a questo ufficio risulta che 56 alunni di v elementare hanno richiesto, all'atto della presentazione di domanda di preiscrizione per l'anno scolastico 1985-86, la frequenza della classe prima a tempo prolungato. Poiché la loro distribuzione tra le scuole cittadine è tale da non consentire l'istituzione di classi a tempo prolungato presso ogni Istituto si prega di interpellare i genitori degli alunni richiedenti per conoscere se siano interessati alla eventuale frequenza di una classe a tempo prolungato anche presso una scuola diversa da quella indicata all'atto della preiscrizione. Al termine della indagine si prega trasmettere allo scrivente un elenco nominativo degli alunni di cui si tratta, specificando per ciascuno di essi il domicilio e la scuola, o le scuole eventualmente indicate in alternativa alla domanda principale."

Le risposte stanno pervenendo, ma da quelle che abbiamo ricevuto non pare che siano disponibili a trasferirsi in altra scuola, altri addirittura hanno fatto presente che non avevano capito bene di cosa si trattasse.

Questo è quello che si sta facendo nei tempi previsti e se le condizioni lo consentiranno vedremo di realizzare il tempo prolungato anche nelle scuole nelle quali, per il numero attuale delle preiscrizioni, non è possibile, sempre che ci siano genitori disponibili a portare i ragazzi in scuole diverse da quelle dove hanno fatto la preiscrizione.

Circa poi l'utilità del tempo prolungato, personalmente non ho la stessa opinione del Consigliere Cout, anche perché maggiorare anche solo di tre ore l'orario scolastico in valle d'Aosta significa tenere i ragazzi a scuola tutti i pomeriggi e non so se questo sia effettivamente utile. Inoltre esiste una tendenza - perlomeno questo lo abbiamo verificato con i direttori didattici - alla iscrizione del tempo prolungato da parte di famiglie che già normalmente si curano poco dei propri figli, quindi è una forma di ulteriore disinteresse nei confronti dell'attività scolastica del proprio bimbo. Si tratta, tanto per parlare in termini molto chiari, di una ulteriore forma di parcheggio, cosa che non intendiamo incentivare. Ci sono però situazioni in cui la richiesta ha delle motivazioni di carattere diverso.

Circa poi il fatto che certe statistiche mettano in evidenza una elevata percentuale di ripetenti in valle d'Aosta, se ho capito bene il Consigliere Cout lo considera in termini negativi. Personalmente ritengo che sia un fatto positivo nel senso che finalmente si tratta di assumere delle responsabilità da parte degli insegnanti nei confronti del concetto scuola, il quale non è quello comunque di conseguire il diploma, che lo si consegue se ci sono dei contenuti rispetto all'andamento scolastico.

Questa mi pare una forma molto seria di condurre l'attività didattica all'interno della scuola valdostana.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.

COUT - (P.C.I.): Sono insoddisfatto per molti versi, della risposta che ha dato l'Assessore Faval all'interpellanza. Intanto voglio subito sgombrare il campo dalla velata accusa di aver fatto delle illazioni, che, se ci fossero state, non sarebbero state dirette all'Assessore perché quando parlavo di propaganda negativa sull'iscrizione a tempo prolungato non mi riferivo a lui.

Sono dell'idea che le decisioni sulle classi a tempo prolungato non debbano essere lasciate solo ai Presidi ed agli insegnanti; infatti la possibilità di iscrivere i ragazzi alle classi di tempo prolungato era stata data ai genitori, dobbiamo tenere in considerazione anche il fatto che le richieste ci sono state.

Quando sono in discussione argomenti di questo tipo, (e l'ho potuto verificare di persona nel corso della riunione convocata appositamente dalla sezione che l'ha esaminata del Consiglio, scolastico regionale) è logico che ci siano due posizioni diverse da parte dei genitori e da parte degli insegnanti, perché è comodo, da parte di qualcuno, non r- sere disponibile a modificare anche minimamente il tipo di insegnamento a cui è stato abituato per anni.

Il tempo prolungato non comporta alcuna differenza se non la modifica del metodo di insegnamento, perché non ci saranno per gli insegnanti (cosa di cui invece hanno molta paura perché probabilmente non hanno capito il problema) ore in più. L'orario infatti rimarrà lo stesso: solo su questo aspetto c'è stata, da parte degli insegnanti, una presa di posizione contraria.

Su questa posizione no le mie più grosse riserve come pure sul fatto che le ripetenze giovino ai ragazzi. Sono convinto che il metodo migliore di insegnamento sia quello di dare ai ragazzi la possibilità di arrivare preparati alla fine dell'anno e quindi essere promossi, non quello di essere dei ripetenti!

Il problema, a mio avviso, è a monte, non conseguente alla ripetenza. Purtroppo però se il problema si presenta dopo e va trovata una soluzione vorrei chiedere all'Assessore quale alternativa si prospetta per dare la possibilità ai ragazzi di recuperare, se non quella di accettare, anche in misura minima, queste cassi a tempo prolungato che sono state proposte. Sono molto insoddisfatto della risposta data all'interpellanza.