Oggetto del Consiglio n. 1284 del 18 aprile 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1284/VIII - INSERZIONI PUBBLICITARIE DELL'ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA, FORESTE ED AMBIENTE NATURALE. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand;
INTERPELLANZA
VISTE le deliberazioni di Giunta nn. 394 e 1869, rispettivamente del 25.1. 1985 e del 15.3.1985, concernenti artico li pubblicitari sulla rivista "OASIS";
CONSTATATO che l'impegno di spesa (90.000.000 + IVA) appare eccessivamente oneroso soprattutto trattandosi di una rivista nuova e di cui non è ancora nota la diffusione e l'incidenza;
AL FINE di avere Ulteriori informazioni sulle finalità che si propone l'Assessorato all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale con la citata iniziativa;
AL FINE, inoltre, di avere un quadro più preciso dei rapporti che intercorrono fra il citato Assessorato regionale e le Industrie Grafiche Editoriali Musumeci S.p.A.;
il sottoscritto Consigliere regionale di "Nuova Sinistra della Valle d'Aosta"
INTERPELLA
l'Assessore regionale all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale per conoscere:
1) i dati sulla tiratura, diffusione e vendita della rivista "OASIS";
2) quale finalità si propone di raggiungere con gli articoli pubblicitari sulla rivista "OASIS";
3) per quali motivi non si è utilizzato come veicolo pubblicitario una delle tante riviste "naturaliste" già affermate in campo nazionale;
4) quali lavori sono stati affidati nel corso del 1984, dall'Assessorato regionale all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale alla Tipografia Musumeci e quali somme sono state liquidate per ognuno dei lavori.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Ricca-rand, ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): Questa interpellanza ha avuto origine da due deliberazioni di giunta che avevano suscitato una certa perplessità, si tratta delle deliberazioni del 25.1.1985 e del 15.3.1985 con cui la Giunta regionale ha deliberato di assegnare alle industrie grafiche editoriali Musumeci S.p.A. una cifra di 90 milioni più IVA per la pubblicazione su una rivista bimestrale di nuova edizione, dal titolo OASIS, di alcuni articoli che riguardano il problema ambientale in valle.
La perplessità deriva dal fatto che si tratta di un intervento di un certo rilievo dal punto di vista finanziario da parte dell'Amministrazione regionale, intervento rivolto a dare una certa immagine della valle d'Aosta, una certa conoscenza di alcuni aspetti naturalistici della nostra Regione, ma che usa come canale una rivista nuova, di cui non si conosce l'efficacia, la diffusione, le capacità di veicolare questo messaggio.
Con la prima deliberazione si è finanziato un primo inserto per l'ammontare di 15 milioni prima che questa rivista ancora uscisse, poi con la successiva deliberazione si sono finanziati altri articoli redazionali sui cinque numeri successivi senza che si abbiano elementi sufficienti per valutare l'efficacia di questo messaggio.
La perplessità è ancora maggiore se si pensa che esistono a livello nazionale - prima l'Assessore all'Agricoltura ne ha citata una rispondendo ala precedente interpellanza - delle riviste specializzate, tipo "Airone", che hanno sicuramente una tiratura ed una penetrazione superiore a quella che può avere una rivista che nasce adesso, di cui non si ancora quale sarà il destino.
Quindi se si voleva fare un'azione promozionale, di diffusione di una certa immagine della valle d'Aosta, perché non scegliere una rivista affermata a livello nazionale in grado di veicolare questo messaggio? Di fronte ad una spesa di queste dimensioni e di fronte alla incertezza nei risultati che si possono conseguire, ho presentato questa interpellanza, cogliendo l'occasione per avere anche un quadro più preciso dei lavori che sono stati affidati nel corso dell'84 da parte dell'Assessorato all'Agricoltura ala tipografia Musumeci per verificare le dimensioni di questo rapporto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin, ne ha facoltà.
PERRIN - (U.V.): Le but que nous nous sommes proposés d'atteindre à travers cette opération est celui de faire connaître, au niveau de l'état, le milieu valdôtain sous ces différents aspects, donc l'environnement avec ses relations, avec la flore et la faune valdôtaine, le tourisme, l'agriculture etc. Il faut dire que cette opération n'est pas dédiée uniquement à l'Assessorat à l'Agriculture, mais elle est patrimoine commun de tous les Assessorats; en effet non seulement notre Assessorat pourra y participer, mais aussi les autres, notamment l'Assessorat au Tourisme pour certains aspects.
Nous avons accepté d'engager cette somme, parce que nous avons retenu l'opération utile; en effet nous avons d'abord alloué une première somme pour un seul numéro, pour connaître à la fois le nombre des exemplaires qui auraient été imprimés et quel pouvait être l'impact de cette nouvelle revue dans le milieu italien. Ayant constaté le bon résultat nous avons décidé pour les autres cinq numéros. La revue "OASIS" est en effet tirée à 70 mille exemplaires et le premier numéro a demandé une deuxième impression de plus de 25 mille exemplaires. L'impact donc a été positif et je crois que la tenue de la revue, qui est sans doute de haut niveau, aura son effet et la revue pourra pénétrer telle que d'autres revues qui s'occupent d'environnement. Il suffirait par exemple de donner un coup d'oeil aux différentes recensions qui en ont fait de grandes louanges et qui ont contribué à faire connaître et donc à diffuser la revue elle-même.
Il y a un autre avantage par rapport à d'autres revues pour "OASIS": c'est sa parution chaque deux mois. En effet contre d'autres revues qui à la fin de chaque mois sont retirées du commerce, "OASIS" restera dans les librairies deux mois, ce qui donne des plus grandes possibilités de vente.
Pourquoi avons-nous choisi l'imprimerie Musumeci? C'est vrai qu'il y a eu une proposition de la part de Arti Grafiche Editoriali Musumeci, que nous avons examinée attentivement et comparée avec d'autres possibilités du genre, parce que justement, nous avions eu la possibilité de nous servir de la revue "Airone". Avant tout nous avons retenu avantageuse l'offre présentée par Musumeci, puisque nous avons obtenu un rabais de 48% sur le prix d'insertion que Musumeci fait dans d'autres cas, rabais qui est encore augmenté parce que toute la partie lithographique est donnée gratuitement par M. Musumeci et donc la recherche des photos et les photolites.
Non seulement, mais ayant fait une enquête, nous avons pu comparer les différents prix, et vue que nous avons parlé il y a un instant de la revue "Airone", je continuerai à rester sur cette revue que M. Riccarand connaît très bien. Une page de publicité sur "Airone" coûte 10 millions 450 mille lires, contre 2,5 millions de Musumeci, donc c'est aussi cette énorme différence de prix, qui existe aussi pour d'autres revues, qui nous à fait décider pour Musumeci.
Pour ce qui est des rapports avec cette société d'édition, en 1984 l'Assessorat à l'Agriculture a publié chez Musumeci uniquement l'"Informateur Agricole", dix numéros plus un numéro de supplément pour une dépense de 49 millions 741 mille lires.
Il faut dire que ce rapport pour la publication de l'Informateur Agricole avec Musumeci a été fait suite à un appel d'offre que Musumeci a régulièrement gagné.
Je voudrais souligner un petit aspect que d'ailleurs n'est pas indifférent: l'une des raisons pour lesquelles nous avons accepté cette offre de l'éditeur c'est aussi parce que de cette façon nous facilitons le maintien de l'emploi, non seulement mais la publication de cette revue a signifié un certain nombre de postes d' emploi en plus qui autrement auraient probablement disparus.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): Dopo aver sentito le affermazioni dell'Assessore mantengo tuttavia le mie perplessità rispetto al tipo di scelta che è stata fatta. Rimanendo al paragone che faceva l'Assessore Perrin rispetto alla rivista "Airone", qui ci troviamo di fronte ad una rivista, "OASIS", che tira 70 mila copie più 25 mila del primo numero. Si tratta del primo numero, mentre per poter valutare la presa di una rivista bisogna aspettare almeno 2 - 3 numeri; "Airone" esce da cinque anni e tira 300 mia copie, per cui ci troviamo di fronte ad una rivista che sicuramente ha una sua forza di penetrazione notevole.
Le caratteristiche: anche qui ci sono alcuni elementi che non depongono certo a favore di una ipotesi di successo di "OASIS". Innanzitutto il prezzo: settemila lire per numero è un prezzo elevato, poiché lo stesso "Airone", pur avendo un numero di pagine superiore, costa quattromilacinquecento lire. La stessa periodicità della rivista, se è vero che la rivista rimane più a lungo in edicola, non permette però una facile penetrazione in quanto una rivista bimestrale ha più difficoltà a crearsi un suo pubblico di affezionati lettori. E poi anche come taglio "OASIS" si può definire più una rivista di estetica fotografica che di ecologia ed a mio avviso sono dubbie le possibilità di successo. Il fatto che si scelga come veicolo a priori questo canale quando esistono altre possibilità mi rende perplesso.
So, perché leggo alcuni numeri di "Airone", che altre regioni italiane come il Lazio, Lombardia, etc. hanno fatto delle convenzioni con questa rivista per pubblicare un inserto con un itinerario accompagnato poi da articoli redazionali della rivista, ed hanno ottenuto una efficacia enorme. Con la stessa cifra con cui si fanno questi articoli redazionali su "OASIS", della cui efficacia dubito molto, si sarebbe potuto fare una scelta di questo tipo con un impatto diverso. Oltretutto un'altra perplessità mi nasce vedendo come sono pubblicate queste pagine redazionali. Infatti se no ben capito, questo inserto a pagamento sarebbe quello sul giardino botanico Paradisia a cura di Busanelli e Montacchini; non mi sembra corretto da parte dell'editore pubblicare come articoli redazionali quelli che sono invece inserti pubblicitari, cioè dovrebbe essere chiaro quella che è la pubblicità pagata e quello che invece è lavoro redazionale.
Anche questi elementi mi fanno sospettare sul. significato e validità complessiva di queste operazioni e sul modo con cui la Regione, acriticamente, ha deciso di sostenerle.