Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1282 del 18 aprile 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1282/VIII - RICERCHE SUL PATRIMONIO FAUNISTICO VALDOSTANO. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:

INTERPELLANZA

ESAMINATO il volume "Indagine preliminare sulla capacità faunistica della Valle d'Aosta per quattro specie di ungulati" che raccoglie il risultato di una indagine condotta da M. Appolonio e I. Grimod;

RILEVATO che, nonostante l'incomprensibile irrisorietà dei mezzi e strumenti messi a disposizione dei due ricercatori, l'indagine è stata rigorosa ed approfondita e si rivelerà certamente utile;

SOTTOLINEATA la necessità di estendere questo tipo di ricerche al fine di giungere ad una più completa conoscenza delle caratteristiche e dell'entità del nostro patrimonio faunistico;

il sottoscritto Consigliere regionale di "Nuova Sinistra della Valle d'Aosta"

INTERPELLA

l'Assessore regionale all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale per sapere:

1) se è intenzione della Giunta proseguire in questo tipo di ricerche sul patrimonio faunistico valdostano e sulle sue potenzialità;

2) quali risorse finanziarie e quali strumenti si intendono mettere a disposizione di tali indagini.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Ricca-rand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): Alcuni mesi fa è stata inviata ai gruppi consiliari una pubblicazione, a cura dell'Assessorato Agricoltura e Foreste, che riguardava una indagine preliminare sulla capacità faunistica della valle d'Aosta per quattro specie di ungulati. Si tratta di una pubblicazione che abbiamo giudicato particolarmente positiva in quanto permette di fare il punto sulla situazione di una parte della nostra fauna, su cui le informazioni non erano fino al quel punto esaurienti e precise.

L'indagine ha messo in luce fra l'altro, alcuni dati significativi, in particolare che esiste una sproporzione fra la presenza di stambecchi, camosci, cervi e caprioli, e la potenzialità della nostra Regione, per cui di fronte ad una potenzialità di ca 9700 capi per quanto riguarda gli stambecchi; ne sono presenti 3700; di 18000 per i camosci, sono 8000 i capi presenti, di oltre 1000 per i cervi, ne sono presenti 100; di oltre 5000 per i caprioli, ce ne sono solo 80. Quindi si tratta di una indagine che è stata estremamente positiva, corredata anche da una serie di carte che illustrano la situazione, una indagine che è stata condotta con una notevole ristrettezza di mezzi e di strumenti e che ciò nonostante ha con seguito dei risultati estremamente positivi.

Quello che si propone l'interpellanza è di conoscere in che modo da parte dell'Assessorato si intende potenziare e dare continuità a questo tipo di ricerche; se si è trattato cioè di una iniziativa estemporanea, determinata dalla buona volontà e dalla passione di un paio di ricercatori che si sono rivolti all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, oppure se invece è una linea di condotta di questo Assessorato che intende utilizzare queste competenze, sviluppare questa indagine a tutto il nostro patrimonio faunistico e quindi dare continuità ad un lavoro di ricerche che è fondamentale per poi riuscire ad assumere interventi adeguati per la protezione e lo sviluppo della nostra fauna.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin, ne ha facoltà.

PERRIN - (U.V.): Dans ma réponse je partirai justement des dernières affirmations faites par M. Riccarand. En effet il s'agit d'une volonté précise de l'Administration régionale et de l'Assessorat qui entend poursuivre toute une série d'enquêtes pour connaître exactement quel est le patrimoine de la faune valdôtaine ainsi que dans d'autres secteurs, flore etc.

Il ne s'agit pas dans ce cas, d'une enquête (même si le fait qu'elle soit préliminaire présuppose sa continuation) je disais ce n'est pas une enquête isolée, parce qu'en 1984 a été terminée et ensuite publiée un autre type d'enquête, dont les auteurs sont MM. Bocca et Maffei, concernant la consistance des oiseaux en vallée d'Aoste, et je crois que M. Riccarand connaît cette publication qui s'intitule "Gli uccelli della valle d'Aosta: indagine bibliografica e dati inediti". Elle a été extrêmement appréciée en Italie et à l'étranger et a été recensée par des revues scientifiques ("Airone" par exemple en Italie) et des revues de a même teneur à l'étranger, notamment en France.

C'est vrai que cette enquête préliminaire sur les ongulés a été conduite avec une somme très modeste, 9 millions en tout: 4 millions pour l'enquête en soi-même (c'est ce que les auteurs ont demandé) et 5 millions pour l'impression du livre. Le fait que le moment de la recherche ait demandé uniquement une dépense de 4 millions est dû au fait que pendant toute l'enquête les auteurs ont été aidés par le corps forestier et donc une partie des données a été fournies par ce corps même.

Nous allons poursuivre dans cette direction et en effet, soit dans le domaine de la faune ongulé et autres animaux, nous avons l'intention de poursuivre l'étude en approfondissant avant tout cette enquête en la poussant sur tout le territoire, afin d'arriver à une étude de juste rapport entre le territoire et le prélèvement du gibier, et de façon à pouvoir rédiger des plans d'arrangement dans le domaine de la faune pour gérer le mieux possible à ce point de vue le territoire.

Entre autres, toujours à l'égard de ceci, je signale que le 31 mai et le premier juin il y aura à Cogne un colloque international organisé par le Conseil international de la chasse et de la conservation du gibier, dans lequel on débattra le thème de la gestion de la faune des Alpes, la chasse le tourisme et l'abattage des animaux et leur réintégration. A l'égard de ce dernier point, en accord avec le Comité de la Chasse qui sera interpellé prochainement, nous irons vers un plan global pour ne pas aller à tâtons, mais de façon à étudier dans l'ensemble le problème de la réintroduction du chevreau et du cerf de façon organique.

En ce qui concerne les enquêtes, nous avons commissionné toujours à MM. Bocca et Maffei, une enquête sur le petit tétras, ceci en collaboration avec le Comité de la Chasse. L'enquête est en ce cas beaucoup plus consistante parce qu'elle pose d'autres difficultés par rapports à celle préliminaire sur les ongulés; la dépense sera donc de 28 millions, dont 50% soutenu par l'Administration régionale et l'autre 50% parle Comité de la Chasse. En ce qui concerne les ressources financières on votera justement aussi aujourd'hui au Conseil un projet de loi qui pour un prélèvement de 70 millions des fonds globaux, qui iront augmenter le chapitre pour avoir à disposition une somme plus au moins suffisante pour cette année, soit pour conduire ces enquêtes, soit pour arriver à la publication des résultats.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne na facoltà.

RICCARAND - (N.S.): Ringrazio l'Assessore per la risposta e per le assicurazioni che ha dato sulla continuità che dovrebbero avere queste ricerche, che riteniamo siano fondamentali per un intervento corretto sul nostro ambiente e per la tutela della nostra fauna e della nostra flora, e per sviluppare una conoscenza su cui poi inserire le decisioni da parte della Pubblica Amministrazione.

Vorrei anche fare una raccomandazione all'Assessore di cercare di utilizzare la competenza di studiosi locali che hanno dimostrato capacità e passione per queste ricerche, senza mortificare lo loro buona volontà e disponibilità.

Spero che queste ricerche possano proseguire e mantenersi al livello che le prime indagini avevano dimostrato di poter esprimere.