Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 931 del 28 novembre 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 931/VIII - POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA' E DEI SERVIZI CAMERALI.- (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Millet e Tonino:

INTERPELLANZA

VISTA la risposta dell'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti all'interrogazione con risposta scritta inerente agli oneri sostenuti dalla Regione per i servizi camerali;

CONSTATATO che attualmente non è possibile ottenere un elenco dettagliato dei costi sostenuti, in quanto le funzioni camerali sono svolte in stretta connessione con quelle regionali;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) se la Giunta ha intenzione di rendere disgiunte, nel breve o medio periodo, le funzioni camerali rispetto a quelle più complessive della Regione;

2) se, oltre quelle previste dalla convenzione con il CERVED, sono in corso o in progetto altre iniziative per sviluppare le funzioni camerali;

3) se non si ritiene opportuno un approfondimento specifico, a livello di Commissione competente e con le categorie interessate, sul problema del potenziamento delle attività dei servizi camerali.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Noi abbiamo presentato questa interpellanza dopo aver letto la risposta dell'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti ad una nostra interrogazione con risposta scritta, che avevamo presentato l'11 ottobre di quest'anno, chiedendo l'elenco dettagliato per il 1983 dei costi sostenuti dalla Regione per i compiti inerenti i servizi camerali. Ci è stato risposto: "Non è possibile fornire l'elenco dettagliato dei costi sostenuti dalla Regione per lo svolgimento delle funzioni relative ai servizi camerali per i seguenti motivi: primo, in quanto le funzioni camerali sono svolte in stretta interconnessione con quelle regionali, spesso dagli stessi uffici e dagli stessi dipendenti"; mi limito a leggere solo questo.

Già nel passato si era discusso se istituire le Camere di Commercio e noi avevamo sostenuto che la Regione potesse mantenere, come nella legislazione vigente, i servizi camerali nell'ambito dell'Assessorato, però con un loro ruolo distinto, in modo che possano svolge re i loro compiti. Anche oggi siamo del lo stesso parere, ritenendo però che questi compiti debbano essere svolti in collaborazione con il comitato previsto nell'articolo 13 del decreto legislativo del 1946 che trasferiva alla Regione queste funzioni, e nel quale si diceva che, per l'espletamento delle attribuzioni previste dall'articolo 11, cioè dei servizi camerali, la Valle d'Aosta si avvale della collaborazione di un apposito comitato composto dai rappresentanti designati dalle organizzazioni di commercianti, industriali, agricoltori, artigiani e dei lavoratori: se tutte queste funzioni sono distribuite nell'ambito dei vari servizi regionali diventa difficile avere un punto di riferimento.

Ad un'altra interrogazione con risposta scritta, presentata in primavera, e nella quale chiedevamo la ristrutturazione dell'Assessorato, l'allora Assessore Pollicini ci aveva trasmesso la risposta dicendo che nella pianta organica si sarebbero previsti i servizi camerali, un ufficio registro ditte e un ufficio R.E.C.. Il motivo che ci ha indotto a presentare questa interpellanza è che, con alcune integrazioni successive, la ristrutturazione dell'Assessorato all'Industria procede verso una divisione in due direzioni regionali; ho notato che le funzioni camerali vengono smembrate una parte in una direzione ed il resto nell'altra direzione. Sarebbe opportuno fondere insieme tutti questi servizi, perché, tra l'altro, per essi la Regione riceve dei finanzia menti dallo Stato.

L'Assessore, rispondendo a mie interrogazioni e interpellanze, ha detto che nel 1983 sono entrati alla Regione dallo Stato 900 milioni, per tasse e di ritti annuali altri 200 milioni e forse qualcosa in più, per servizi altri 100 milioni: il totale ammonta ad 1 miliardo e 200 milioni e ogni anno queste cifre aumenteranno. Noi riteniamo che que sto finanziamento debba essere finalizzato ed utilizzato con la collaborazione dei diretti interessati, senza essere disperso in 50 mila parti.

Questo è il nostro pensiero e vorremmo verificare se l'Assessore è di questa opinione e se è d'accordo su quanto abbiamo detto noi. Noi riteniamo comunque che le funzioni camerali debbano rimanere nell'ambito dell'Assessorato, anche se con una loro certa autonomia e distinzione. Nell'interpellanza chiediamo di conoscere come sono svolte queste funzioni e vogliamo inoltre sapere se, oltre alla convenzione con la CERVED, che impegna una parte di questi finanziamenti, ci sono in programma altre iniziative. Ci interessa sapere soprattutto se l'Assessore e la Giunta regionale intendono, con alcuni aggiustamenti, smembrare i servizi camerali ripartendone le funzioni in vari uffici, oppure se intendono unificare queste funzioni in un unico servizio regionale, pur con i dovuti collegamenti, per consentire anche ai diretti interessati, che dall'anno scorso pagano un quid, di contribuire a che i servizi siano più consoni nell'interesse non solo dei quattro o venti industriali, ma anche e soprattutto degli artigiani, commercianti, agricoltori e praticamente di tutto il mondo economico della Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Farei solo alcune precisazioni, cercando di rispondere il più puntualmente possibile alle domande poste nell'interpellanza. Mi pare che la volontà espressa in questo Consiglio sia di non ricostituire la Camera di Commercio di Aosta, in quanto i suoi compiti e le sue funzioni, in seguito alla soppressione avvenuta già nel 1946, sono stati assorbiti dalla Regione, che svolge anche i compiti che altrove sono svolti obbligatoriamente dalle Camere di Commercio.

Se la prima domanda voleva sapere se l'Amministrazione regionale ha intenzione di ricostruire la Camera di Commercio per la Valle d'Aosta, rispondiamo negativamente perché è l'insieme del l'Amministrazione regionale che deve far fronte ai problemi che altrove sono affrontati dalle Camere di Commercio. Il CERVED è solo uno strumento che le varie Camere di Commercio hanno utilizzato e utilizzano per meccanizzare i loro servizi, così come nella nostra Regione è stato meccanizzato il servizio svolto dal registro ditte. Se nella domanda si chiede se si intende procedere anche alla meccanizzazione di altri servizi, la risposta è affermativa, in quanto è prossima la meccanizzazione dei seguenti servizi: l'ufficio registro esercenti il commercio e l'ufficio elenchi nominativi esercenti attività commerciali.

Per quanto riguarda la terza domanda, cioè se non si ritiene opportuno un approfondimento specifico, a livello di commissione competente, con le categorie interessate per il potenziamento delle attività dei servizi camerali, la risposta è affermativa. Con questa precisazione noi non ci riferiamo necessariamente a quello che impropriamente viene definito "servizio camerale", quanto piuttosto ad una politica a favo re delle categorie che l'interpellante ha già elencato.

Con il comitato di collaborazione abbiamo già avuto numerose riunioni, così come le abbiamo avute con le categorie interessate. Il 3 dicembre avremo una riunione che permetterà di fornire alcune indicazioni, che dovranno essere approfondite dalle varie categorie, su una prima proposta avanzata dall'Amministrazione, Le conclusioni e le indicazioni che emergeranno da questo incontro saranno presentate, insieme alla voce delle categorie interessate, alla Commissione competente. Questo è un impegno che io assumo di fronte al Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Io mi dichiaro parzialmente soddisfatto. Anche noi eravamo d'accordo sulla non ricostituzione delle Camere di Commercio, ma tra il non fare le Camere di Commercio, distribuendone le funzioni in vari uffici dell'Assessorato, ed il riunirle invece in un servizio autonomo, ma sempre nell'ambito dell'Assessorato, c'è una bella differenza.

Per quanto riguarda il CERVED, è giusto che, se i suoi servizi sono economicamente validi, siano conservati, però facciamo attenzione a non creare un monopolio che ci creerebbe altri problemi. Sono soddisfatto invece per quanto riguarda l'impegno dell'Assessore a portare in Commissione questa problematica, perché quella è la sede per approfondire la questione.