Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 630 del 7 giugno 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 630/VIII - PROTESTE PER LA MANCATA APPLICAZIONE DEL CONTRATTO UNICO DEI DIPENDENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. (Interrogazione).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:

INTERROGAZIONE

Nel corso della discussione di una mozione, presentata dal Gruppo comunista nel febbraio scorso, relativa all'applicazione in Valle del Contratto Unico dei dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, l'Assessore alla Sanità aveva dato assicurazioni sulle buone prospettive di soluzione del problema.

In queste settimane sono invece state proclamate azioni di lotta da parte delle principali associazioni sindacali dei medici ospedalieri, i quali denunciano la mancata applicazione di precisi accordi sottoscritti dalla controparte pubblica con i sindacati di categoria.

Tra le richieste dei medici vi sono punti quali il saldo delle compartecipazioni del secondo semestre 1982, la corresponsione degli acconti relativi alle incentivazioni e la regolamentazione del plus-orario, ormai da lungo tempo sul tappeto.

Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista

INTERROGANO

l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere quali iniziative ha preso per sbloccare in modo definitivo una vertenza che è rivelatrice di uno stato di grave insoddisfazione del personale interessato e che crea disagi tra i pazienti.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Marcoz, ne ha facoltà.

MARCOZ - (U.V.): I problemi del nuovo contratto del personale dell'U.S.L. credo che non possano essere così genericamente ricondotti all'accusa di mancata soluzione di problemi sia dell'istituto della incentivazione, sia delle normative previste dal Contratto Nazionale, in quanto questo è un problema di accordi e consultazioni con le Organizzazioni Sindacali interessate.

Bisogna tener conto inoltre che l'accordo siglato contiene - e questo per unanime ammissione delle parti interessate - molteplici elementi di contraddittorietà e di equivoco, che hanno determinato in tutte le Regioni un'applicazione difficoltosa e a volte distorta, di quello che era il contratto nazionale, in quanto ancora oggi viene applicato in maniera diversa dalle singole U.S.L. e quindi in tutto il territorio, a tutt'oggi nessuna U.S.L. ha ancora definito globalmente questa applicazione del Contratto Nazionale.

In quanto all'aspetto specifico delle compartecipazioni, esso rappresenta per la Valle d'Aosta uno dei momenti di maggiore difficoltà, sia perché il vecchio contratto amministrativo, quello che prevedeva la compartecipazione, era di competenza dell'U.S.L., sia per i problemi di applicazione e di interpretazione dell'istituto, in quanto sono cambiati e modificati i parametri di valutazione.

A questo riguardo volevo solo precisare agli interroganti che si sono fatte otto riunioni per questo difficilissimo problema e che la Giunta poi ha ritenuto opportuno, in data 4 maggio, emanare una direttiva che contiene degli elementi di rischio indicativi per addivenire a questa soluzione.

In tale contesto verranno quindi considerati i problemi che si trova attualmente ad affrontare l'U.S.L., i sistemi di controllo e quindi la difficoltà enorme, con il personale attualmente a disposizione, di addivenire ad una precisa identificazione del problema.

Elementi poi di controversia sono anche provocati dagli organi statali, in quanto sapete bene che, nel mese di febbraio, il Ministro per la funzione pubblica, interpretando diversamente il contratto da come i Sindacati e le Regioni avevano fatto, ha emanato delle direttive ben diverse da quelle che, con fatica, Regioni, U.S.L. e Sindacati avevano portato avanti come trattativa di accordo; quindi si è di nuovo dovuto correre ai ripari.

Per finire, avanti ieri è arrivata la circolare telegrafica del Ministro Gaspari, che pone dei precisi problemi e fa precise minacce: addirittura dice, in un passaggio, che se non verrà attuata una corretta applicazione dell'accordo, saranno previste denunce alla Procura Generale della Corte dei Conti.

Quindi capite bene le difficoltà che si sono avute e credo che come Giunta abbiamo operato assieme ai Sindacati ed all'U.S.L. nel modo migliore.

Si è previsto che entro il 30 giugno si possa addivenire alla definizione dei problemi, cosa che è auspicabile, vista la buona volontà manifestata da entrambe le parti; per cui credo che, con il 30 giugno, si arrivi ad avere un quadro definitivo per l'applicazione del contratto nazionale in Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Esprimo insoddisfazione sia rispetto al comportamento del Ministro della Sanità, che non fa abbastanza per risolvere il problema dei medici ospedalieri, sia anche rispetto al comportamento della Giunta.

La Giunta, nel mese di febbraio, aveva rifiutato di interessare il Consiglio a questo problema, rivendicando le sue competenze; oggi l'Assessore ci ha fatto l'elenco di tutte le difficoltà da lui incontrate prima di poter risolvere questi problemi, che riguardano in modo particolare il personale medico.

A noi sembra che, se la Giunta rivendica le proprie competenze, debba trovare in tempi brevissimi - e ci auguriamo che questa data del 30 giugno sia quella definitiva - la soluzione a questi problemi, perchè ai medici deve essere dato il giusto, ma soprattutto i pazienti che devono essere ricoverati in ospedale o che devono essere curati non possono tollerare disagi quali quelli che hanno dovuto subire in questo periodo.