Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 134 del 24 febbraio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 134/VII - RIESAME DEL PROVVEDIMENTO DI TRASFERIMENTO DEL CONSULTORIO FAMILIARE DA PONT-SAINT-MARTIN AL POLIAMBULATORIO DI DONNAS.- REIEZIONE E RITIRO DI MOZIONI.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, le mozioni che andremo a trattare riguardano lo stesso oggetto, per cui se i Consiglieri proponenti lo riterranno avranno luogo votazioni separate; la discussione è comunque unica.

Do lettura delle tre mozioni:

MOZIONE

A conoscenza del provvedimento di trasferimento del Consultorio familiare di Pont-Saint-Martin nella struttura ambulatoriale di Donnas, disposto dall'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale;

considerato che tale decisione non trova valide giustificazioni sul piano operativo e pare in contrasto con la vigente normativa regionale e statale;

IMPEGNANO

l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale a revocare tale disposizione ed a demandare l'esame della questione al Comitato di gestione dell'U.S.L., sentito il distretto territorialmente competente.

F.ti: M. Martin, F. Lustrissy.

MOZIONE

La recente decisione di trasferire presso il Poliambulatorio di Donnas la struttura del Consultorio di Pont-Saint-Martin ha provocato l'opposizione di questo Comune e della Comunità locale che non ha compreso le motivazioni che hanno generato lo spostamento di una struttura efficiente, anche perché profondamente inserita nel territorio e nella comunità, di cui costituisce uno dei servizi sociali più importanti.

Poiché l'organizzazione dei servizi sociali deve discendere, oltre che dal rispetto delle leggi vigenti, non solo da considerazioni di ordine economico ed organizzativo, ma anche da valutazioni di ordine sociale ed umano legate alla realtà locale che del servizio usufruisce.

Pertanto il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

INVITA

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale a sospendere e riesaminare la decisione assunta onde soddisfare meglio le esigenze della Comunità locale.

F.to: G. Nebbia.

MOZIONE

CONSIDERATO che lo spostamento del Consultorio familiare da Pont-Saint-Martin al Poliambulatorio di Donnas viene giudicato un atto inopportuno ed illegittimo dai rappresentanti della popolazione interessata, come si può agevolmente desumere dalle prese di posizione del Comune di Pont-Saint-Martin e del distretto n. 13;

ALLO SCOPO di favorire la continuità di un servizio che ha in questi anni svolto una attività riconosciuta come largamente positiva e che potrebbe essere soffocato se immesso in un Poliambulatorio per cui i locali esistenti cominciano ad essere insufficienti per i servizi propri;

SOTTOLINEANDO comunque che decisioni relative alla dislocazione di servizi sociali non possono essere assunte in modo burocratico ed autoritario ma devono essere prese con il consenso delle parti sociali interessate;

Il Consiglio regionale della

Valle d'Aosta

DELIBERA

di impegnare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale a revocare quanto disposto con propria lettera n. 288/5 del 19 gennaio 1983 in ordine al trasferimento del Consultorio di Pont-Saint-Martin.

F.ti: Demetrio Mafrica, Tonino Alder, E. Cout, Franco Carral, Péaquin Sergio, I.. Bajocco, Carlassare A., Piero Minuzzo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione iscritta all'oggetto n. 30 il Consigliere Péaquin, ne ha facoltà.

PEAQUIN - (P.C.I.): Avevamo già portato in discussione in Consiglio poco tempo fa questo argomento, con una interpellanza. Oggi abbiamo creduto di dover riproporre la discussione con una mozione, perché dei fatti nuovi sono intervenuti nel frattempo. Abbiamo avuto delle prese di posizione molto ferme da parte del Comune di Pont-Saint-Martin, da parte del distretto sanitario, da parte degli operatori, da parte della popolazione, che non condivide l'impostazione data dall'Assessore di trasferire il Consultorio familiare di Pont-Saint-Martin nel Poliambulatorio di Donnas. Questi organi hanno detto in modo molto chiaro, con validi motivi, perché si oppongono al trasferimento di questo Consultorio.

Credo sia molto importante vedere in primo luogo un distretto sanitario che si interessa a fondo dei problemi che lo riguardano.

Abbiamo avuto occasione più volte di dire come i distretti nella nostra Regione - non è una difficoltà solo nostra ma anche di altre parti del paese - abbiano difficoltà a svolgere un ruolo attivo di proposizione, di ricerca, di intervento verso i servizi nel modo migliore.

Qui c'è stata una disposizione che è partita dall'Assessorato di trasferire il Consultorio al Poliambulatorio di Donnas. Crediamo che questa posizione debba essere rivista per le motivazioni che sono state portate da questi organismi.

Dicevo prima che è difficile far partecipare i distretti a svolgere il loro ruolo malgrado che tutte le leggi predisposte in materia sanitaria pongano in primo piano la partecipazione; crediamo che quando vi è dimostrazione di capacità e di volontà di impegnarsi su di un problema, sia indispensabile verificare fino in fondo, tenere conto delle considerazioni che sono state portate.

Noi abbiamo ritenuto di presentare questa mozione che chiede e impegna l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale a revocare quanto ha disposto con la sua lettera del gennaio 1983. Ricordiamo che il Comitato di gestione dell'U.S.L. ha soprasseduto ad una discussione in merito a questo argomento per meglio approfondirlo e crediamo si debba fare uno sforzo per appianare le divergenze sia da parte dell'Assessorato sia da parte del distretto del Comune di Pont-Saint-Martin e di tutti quanti sono contrari a questo trasferimento.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'oggetto n. 31 il Consigliere Lustrissy, ne ha facoltà.

LUSTRISSY - (D.P.): Oltre alle cose che ha detto il Consigliere Péaquin, vorrei aggiungere due brevi considerazioni sul fatto che, secondo noi, la competenza nel dislocare il Consultorio nel distretto o fuori distretto è dell'U.S.L., in quanto con la legge n. 405, art. 2, si fa carico ai Comuni o ai loro Consorzi l'istituzione dei Consultori di assistenza alla famiglia, alla maternità, quale organismi operativi delle U.S.L. quando queste saranno istituite.

L'art. 2 dice anche che è la Regione che fissa con proprie norme l'organizzazione dell'attività sul proprio territorio. In effetti l'art. 27 della legge n. 2 stabilisce che tra i compiti dei distretti vi è anche quello di curare l'istituzione dei Consultori materni, infantili e familiari. Per cui noi chiediamo che l'Assessore demandi la soluzione del problema all'U.S.L., che dovrebbe decidere in definitiva se l'ubicazione deve essere mantenuta a Pont-Saint-Martin o a Donnas e che l'U.S.L. assieme al distretto sanitario competente assuma le decisioni in proposito.

Non entro nel merito della funzionalità o meno del Consultorio in quel distretto, che non vogliamo definire perché sappiamo come funzionano i Consultori; quello funzionerà magari meglio di altri, ma c'è la tendenza di utilizzare questi Consultori più che per attività che la legge prevede, per quelle sul versante sanitario.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione iscritta al punto n. 32 il Consigliere Nebbia; ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Credo che ci sia ormai molto poco da dire sulla mozione che è stata formulata con considerazioni di ordine piuttosto generale, poiché il problema è la diversa individuazione di un organismo che più che sanitario è di ordine sociale e sotto certi aspetti anche didattico, cioè deve servire a migliorare la conoscenza di certi fatti e la cultura su certi fenomeni da parte della popolazione.

Lo spostamento di un'attrezzatura di questo tipo, che ormai è fortemente radicata in una località dove ha bene operato, ha provocato delle reazioni, di cui la mozione si fa interprete. Per questo motivo è stato espresso un invito a riesaminare la situazione proprio in considerazione di una funzione che questa attrezzatura ha svolto e che dovrebbe poter continuare a svolgere.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Rollandin, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Si à niveau international il y avait la température que il y a à niveau local, sans doute les fusées nucléaires auraient déjà eu quelque chaussée, car je vois qu'il y a trois motions pour déplacer ce centre de consultation. Après avoir vu à niveau national des documents très intéressants sur la politique sanitaire, sur la nécessité d'employer le plus longtemps possible les structures qui sont à disposition de tout le monde, après avoir vu que dans certaines régions il faut fermer des hôpitaux et on refuse ici une requête de déplacer la même structure (avec la lettre du même Monsieur, qui est en train de faire sa campagne électorale, qui dit: "Richiedo formalmente il trasferimento del Consultorio nei locali lasciati liberi dal Poliambulatorio ex INAM").

Pour ceux qui ne connaissent pas la situation, je dis que les locaux ex INAM sont à l'haut bout de Pont-SaintMartin, alors d'ici le drame. Il faut déplacer du côté de Donnas une structure au lieu de la déplacer du côté de Carema. Je pense qu'il n'y a pas tellement de considérations à faire à ce sujet, mais si tous les autres districts seront du même avis, je veux voir ce qui arrivera: par exemple, comment fait-on de Gressoney à arriver à Gaby, pour Ayas à arriver au centre de consultation de Brusson, pour Champorcher à arriver à Donnas? C'est impossible. Il faut faire un autre centre de consultation à Champorcher, à Gressoney...

A Pont-Saint-Martin on discute pendant six mois, on fait des réunions, on dit que là le centre de consultation marche: personne n'a jamais dit qu'il ne marche pas. Bien, au contraire, j'étais présent au début lorsqu'on était en train de choisir les locaux, et on avait toujours dit qu'au moment où le centre de consultation de Donnas aurait été prêt, on aurait déplacé les ambulatoires à Donnas.

Alors, on avait là des locaux, dont on a toujours dit qu'ils étaient étroits, qu'il fallait finalement arriver à Donnas et maintenant ce n'est plus ça!

Pour la physiothérapie, vu que la Commune de Pont-Saint-Martin n'avait plus de locaux, on a décidé d'ouvrir au plus vite le centre de Donnas: là tout marchait, là il n'y avait pas de problèmes. Je voudrais quand même arriver à examiner la question des centres de consultation avec un peu de raisonnement, car discuter maintenant de ce problème est vraiment ridicule. Et si le même problème se passait dans d'autres Régions?

J'ai posé cette question lors d'une séance avec mes collègues Assesseurs et ils ont dit que c'est fou.

On doit fermer des hôpitaux car c'est, au-delà de tout, une question de budget; on dit qu'il faut renouveler la politique sanitaire et après on arrive à faire trois motions contre le déplacement d'un centre de consultation, qui se trouve aux confins de deux Communes.

Sur la question de voir la loi n° 405, en réponse à M.Lustrissy: mais c'est avant la loi de la réforme sanitaire! Il y a le même ambulatoire à Donnas, qui fonctionne trois heures par jour et nous laissons fermer ça pour le refaire à un kilomètre?

En ce qui concerne la compétence d'établir le lieu où la structure doit être faite, c'est à l'organe compétent, c'est-à-dire à la Région. Jamais personne n'a dit que cette structure ne devait pas être gérée par l'U.S.L., mais la gestion est une autre chose. La Région doit aussi faire le contrôle sur les actes, sur le type de politique qu'on est en train de faire, et là on est en train maintenant de payer la location de ce ex INAM qui est vide. Moi, je comprends quand il s'agit de remettre en question certaines décisions, de tenir compte des exigences de la population, mais si on connaît la géographie de Pont-Saint-Martin, alors on est à même de comprendre la différence entre un centre de consultation situé d'un côté de Pont-SaintMartin ou bien placé aux confins, à Donnas. C'est juste de consulter les districts - et on l'a fait dans d'autres domaines - mais en ce cas c'est aux confins: on devrait faire trois centres dans le délai de deux kilomètres, mais ce ne serait pas une politique sérieuse.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): Come al solito, sono colpito dalla presunzione dell'Assessore Rollandin, il quale ha subito bollato le preoccupazioni che ci sono nel chiudere questa iniziativa come demagogia da campagna elettorale, come deformazione di una realtà che invece funzionerebbe nello stesso modo. Per farlo, ancora una volta cerca di prendere in giro il Consiglio regionale utilizzando dei dati falsi.

Prima di tutto, l'Assessore sa meglio di me e di tutti noi che non si tratta di spostare quel servizio di 500 mt., si tratta di spostare un servizio di 2 Km., in un altro Comune, fuori dalla portata di un largo strato di popolazione soprattutto di donne che utilizzano quella struttura.

Dice poi l'Assessore che è paradossale la proposta fatta dal Comitato di gestione e dal suo Presidente di richiedere i locali ex INAM, dicendo che sono altrettanto distanti.

Dimentica l'Assessore volutamente che quei locali sono distanti 200 mt., sulla stessa passeggiata dei giardini pubblici di Pont-Saint-Martin. Questo perché lo sappiano tutti i Consiglieri. Quello spostamento viene richiesto per le ragioni che diceva l'Assessore, perché quei locali sono piccoli ed ormai stretti per la funzione che svolge quel Poliambulatorio a Pont-Saint-Martin.

Queste cose le ho dette e le voglio ripetere perché qui bisogna discutere sulle cose, senza stravolgere la realtà. Siamo dell'avviso che quello spostamento crea un danno ed abbiamo criticato la posizione dell'Assessore per due ragioni. La prima che contestiamo normalmente all'Assessore Rollandin perché ci costringe sempre a farla è di metodo, cioè di aver preso delle decisioni contro la volontà di un distretto, contro la volontà degli operatori - poi l'Assessore mi dimostrerà che non è vero - perché quella struttura funziona in quell'ambito comunale, ha svolto una funzione che non è detto sia uguale se trasportata a livello comprensoriale. Inoltre si va comunque a toccare quel principio, che a me sembrava importante, che ogni distretto sanitario deve avere questo tipo di funzione.

Per le questioni di carattere economico e di bilancio, vorrei che l'Assessore intanto le dimostrasse e ce le spiegasse; noi abbiamo oggi una struttura poliambulatoriale che ha interesse comprensoriale, in cui vi sono alcuni servizi che funzionano. La presenza dell'attività poliambulatoriale nel Comune di Pont-Saint-Martin, svolta con del personale che sicuramente svolge funzioni anche all'interno del Poliambulatorio, secondo la nostra opinione, provoca una spesa che è ridicola rispetto alla qualità ed all'importanza del servizio.

Crediamo inoltre che per quanto riguarda gli altri Comuni le attività del Consultorio, svolte all'interno anche del Poliambulatorio di Donnas, siano più vicine alla popolazione di quel Comune e perciò più usufruibili.

In sostanza - spero di non essere stato confuso - la nostra opinione è che non è detto che si ottenga lo stesso risultato facendo una sola struttura fisica per tutto il comprensorio, mentre la struttura del Poliambulatorio che, non dimentichiamo, è nata come struttura di più Comunità Montane, ha il compito di coordinare e prevedere al suo interno il personale per tutte le attività che vengono svolte nel campo socio-sanitario nelle Comunità Montane.

Questo discorso economicista non ci convince, anche perché rispetto a questo problema non si sono mai toccate le cifre in grado di convincerci e certamente non in grado di convincere gli Amministratori di quel distretto che hanno preso posizioni contrarie. Insistiamo perciò sulla necessità di mantenere quella struttura; può essere una struttura che, se anche spostata nell'ex ambulatorio INAM, svolge in quel Comune una funzione importante e non ci sembra che questo voglia dire far andare in malora il bilancio della Sanità in Valle d'Aosta, per il quale si spendono, probabilmente peggio, molti altri soldi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Se Benito tornasse in vita, visto che il 29 luglio è il centenario della nascita, potrebbe dire di aver vinto, perché più corporativi di così non si può essere. Questo non è il Ministero delle Corporazioni, ma si è arrivati a dei punti che neanche Benito avrebbe potuto immaginare.

Vorrei fare solo notare questo: la Giunta accetta l'idea del riesame. E' apparso, credo in maniera inconfutabile, dalle parole del Consigliere Tonino che detto Consultorio deve essere spostato: i locali sono piccoli e non si prestano a tutte le funzioni del Consultorio; perciò deve essere spostato, ma non dalla parte di Donnas, dove la Regione ha speso qualche miliardo per fare una struttura! Questa è una considerazione economicistica che non convince, anzi direi che è una considerazione pidocchiosa perché si risparmiano poche lire in una nazione dove quando si parla di denaro siamo tutti ricchissimi.

Noi sosteniamo che non si tratta solo di una piccola considerazione economicistica, che però è molto importante perché è ora di finirla di fare delle spese inutili; si tratta anche di una razionalizzazione di servizi e del fatto che gli operatori in questione non avranno un'esperienza limitata a certi casi, potranno evidentemente conoscere anche i casi di Hône e di altri Comuni. Non si vede il perché ci debba essere una preclusione al fatto che il Consultorio, da una posizione che è baricentrica rispetto al territorio che viene servito, debba essere collocato in una posizione che invece è eccentrica.

Ulteriore considerazione, che a noi sembra particolarmente importante, è che il Consultorio abbia vicino delle strutture tali da permettere, in caso di necessità, delle visite più approfondite; di conseguenza evitando, per quanto ci riguarda, ogni polemica e partendo dalla posizione che ha preso il Consigliere Lustrissy, poiché secondo noi il problema di fondo riguarda il metodo sanitario ed organizzativo della Sanità sul territorio, noi preghiamo tutti i Consiglieri che abbiano la voglia di farlo di esaminare la situazione sul posto, dopodiché, non essendovi altra soluzione possibile, anche se si dovessero risparmiare poche migliaia di lire all'anno, la Giunta regionale ha il dovere di sostenere questa tesi, che è l'unica corretta dal punto di vista amministrativo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Martin, ne ha facoltà.

MARTIN - (U.V.P.): Per capire meglio l' intervento del Presidente della Giunta, nel senso che mi pare abbia proposto di rivedere la questione dopo essere andati sul posto. Se questo significa che non cambia nulla nel frattempo, non ha nessun senso.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Mi permetto di dire che la fiducia mia nella vostra intelligenza è tale che sono certo che non ci possono essere altre soluzioni. I dubbi in questa materia rischierebbero di essere un'offesa per voi.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione iscritta all'oggetto n. 30:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Astenuti: 4 (Lustrissy, Maquignaz, Martin e Nebbia)

Votanti: 26

Favorevoli: 9

Contrari: 17

Il Consiglio non approva.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, per dichiarazione di voto sull'oggetto n. 31, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Prendo la parola per una precisazione. Il Consigliere Lustrissy ha detto che per quanto lo riguarda, ha un problema giuridico di procedura, e non un problema di sostanza.

Voteremo a favore della mozione presentata dal Consigliere Lustrissy impegnandoci a riesaminare il problema sotto il profilo giuridico, nel senso che se non va bene la lettera dell'Assessore faremo una delibera di Giunta o altrimenti la porteremo come delibera del Consiglio, in modo che la razionalizzazione della distribuzione dei Consultori sul territorio sia fatta secondo quello che è il comune buon senso.

Ma rendo chiaro che, visto che il buon senso è quello che è, il Consultorio non può essere ubicato altrove che a Donnas.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lustrissy, ne ha facoltà.

LUSTRISSY - (D.P.): Il Presidente aveva ben capito la questione, cioè riteniamo che la competenza nel definire la posizione del Consultorio del distretto sia dell'U.S.L. e non della Giunta regionale. E' questa la questione giuridica, cioè l'interpretazione diversa è di questo tipo.

Nel caso specifico la Giunta, e per essa l'Assessore alla Sanità, ha disposto il trasferimento del Consultorio da Pont-Saint-Martin a Donnas, mentre noi riteniamo che in base alla legislazione regionale vigente la competenza a dislocare la struttura, in attesa che il piano sanitario regionale dica delle cose diverse, e magari definisca meglio il problema, sia del Comitato di gestione dell'U.S.L. che naturalmente lo deve fare in accordo con il distretto competente.

Questa è la nostra impostazione, senza entrare nel merito del problema.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Mi ripeto: se la questione è quella di individuare l'organo competente noi ci impegnamo a fare un riesame delle competenze giuridiche.

Se il problema è questo, ci impegnamo a fornire ampi pareri di illustri giuristi che dimostrano certe cose.

Allora votiamo contro la mozione del Consigliere Lustrissy perché non ci siamo capiti su quello che intendeva.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione iscritta all'oggetto n. 31:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 26

Astenuti: 4 (Fosson, Lanièce, Minuzzo e Nebbia)

Favorevoli: 11

Contrari: 15

Il Consiglio non approva.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Dopo l'illustrazione delle altre mozioni e la discussione che è avvenuta, vorrei meglio chiarire il significato di questa mozione, nel senso che non discuto sulla necessità o meno di spostare il Consultorio. Fra parentesi dichiaro che non ero a conoscenza, l'ho sentito stasera dal Consigliere Tonino che comunque il Consultorio doveva essere spostato.

Con la mozione chiedo solo di fare in modo che, se ci sono motivi oggettivi - perché ritengo che i motivi economici, se ci sono, devono essere rispettati - per cui il Consultorio debba essere spostato (personalmente non ritengo che 500 mt. di distanza da una sede all'altra siano significativi) che questi motivi siano però chiaramente illustrati e chiariti alla Comunità locale, perché forse è questo il punto debole di tutta la questione. Cioè il Comune ed i cittadini di Pont-SaintMartin non hanno forse capito bene queste motivazioni, si sono visti superati da questa decisione. Chiedo solo - difatti ho messo il termine invita proprio in questo senso e non impegna come in altre mozioni - che dette motivazioni siano rese chiare a tutti, perché riprendendo la frase del Presidente della Giunta, non credo solo all'intelligenza dei Consiglieri, ma anche nell'intelligenza della gente che, se veri ed oggettivi, questi motivi li potrà capire.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): La Giunta prende l'impegno di dare questa spiegazione. Se questo basta al Consigliere Nebbia, potrebbe ritirare la mozione, perché noi dovremmo votare contro in quanto dice delle cose sulle quali non siamo d'accordo.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, il Consigliere Nebbia ritira la mozione, quindi non si dà più luogo a votazione.

I lavori finiscono qui, il Consiglio è convocato per i giorni 10 e 11 marzo.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 20.18.