Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 599 del 30 maggio 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 599/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 2337 in data 20 aprile 1984: Concessione di contributi ai proprietari degli immobili costituenti la fraz. Frissonière Dessus, in Comune di Valpelline per danni subiti da eventi calamitosi. Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Volevo solo chiedere se sono ditte di coltivatori diretti o no.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2337.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2340 in data 20 aprile 1984: Lavori di costruzione del 1° tronco della pista forestale di collegamento dall'Alpe Arbusayes, in Comune di Fénis, all'Alpe Chervaz di Chambave. Approvazione del progetto. Appalto a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2340.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2354 in data 20 aprile 1984: Concessione di un contributo di lire 86.000.000 al Consorzio idrico di Mandriou in Comune di Ayas nelle spese di costruzione dell'acquedotto per la frazione omonima. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Volevo chiedere in base a quale legge o deliberazione del Consiglio è dato questo contributo, tenendo anche presente il fatto che lo stesso varia, da un comma all'altro, da una percentuale del 50% ad una del 41%.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Il s'agissait des engagements qui avaient été déjà pris à l'avance pour une contribution régionale complémentaire d'une contribution de la Commune. En réalité il n'y a pas un pourcentage exact entre les deux, pour l'un il s'agit d'un 50% pour l'autre, au contraire, c'est moins, car on tient compte des disponibilités de la Commune même.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2354.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2355 in data 20 aprile 1984: Concessione di un contributo di lire 22.000.000 al Consorzio idrico di Chenal in Comune di Montjovet nelle spese di costruzione dell'acquedotto per la frazione omonima. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2355.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2412 in data 20 aprile 1984: Disposizioni in merito alla gestione dei fondi regionali di rotazione di cui alla legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Io desidererei avere da parte della Giunta qualche spiegazione su questo provvedimento, che non mi sembra di poco conto. In particolare vorrei sapere come funziona il meccanismo, perchè, da quello che si intende, verrebbero riunificati tutti i conti istituiti per i fondi di rotazione e trasferiti alla FINAOSTA. Su questi fondi la FINAOSTA dovrebbe dare alla Regione un rendimento, come è scritto al punto. n. 4, non inferiore al tasso lordo di tesoreria aumentato di un punto. Vorrei sapere se questo rendimento è comprensivo dello 0,5% che va alla FINAOSTA o no.

Se è vero quanto si dispone con questa deliberazione, vorrei riuscire a capire in che modo dei fondi che la Regione mette a disposizione della FINAOSTA possono produrre un rendimento superiore a quello che la Regione percepisce dal suo tasso di tesoreria. L'unica ipotesi possibile è che questi soldi siano presi dal bilancio regionale, depositati e poi trasformati in BOT, altrimenti chiediamo subito qual è la Banca a cui si rivolge la FINAOSTA e andiamoci con tutto il bilancio regionale!

Dovete spiegarmi come fa la FINAOSTA a darvi un punto di più di quello che prendiamo come Regione dalla Tesoreria, senza fare questa operazione! Se li utilizza puramente per le operazioni legate ai fondi di rotazione non può ottenere queste condizioni. Questo allora non è un provvedimento di razionalizzazione e di unificazione dei conti, ma un provvedimento che merita una spiegazione da parte della Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alle Finanze Martin; ne ha facoltà.

MARTIN (Féd. D.P. - U.V.P.): In effetti sono due i provvedimenti: il primo è di razionalizzazione, perchè i fondi di rotazione erano sparsi in diverse banche e continuavano a crescere ad un ritmo molto elevato il che è anche un sintomo positivo, in quanto significa che i fondi di rotazione hanno raggiunto lo scopo che si prefiggevano.

Per il secondo, c'è da considerare che l'ultimo decreto sulla tesoreria unica, uscito un mese fa (che non è stato trasformato in legge ma che è stato ripresentato) fissa al 4% l'importo massimo di tesoreria, limitando fortemente la tesoreria della Regione. Questo 4% per noi vuole dire 17 miliardi: oggi i soli fondi di rotazione ammontano a circa 17 miliardi. Questo vuole dire che, siccome in questo decreto del 4% rientrano tutti i conti che ha la Regione, per rispettare questo decreto non avremmo dovuto avere in Tesoreria neanche una lira, perchè i fondi di rotazione sono già sufficienti per superare questo limite del 4%.

Gli scopi quindi erano in effetti due: il primo consisteva nel razionalizzare la questione dei fondi di rotazione, avendo un unico interlocutore, ed il secondo di servirsi della FINAOSTA per superare questo vincolo posto dal decreto.

Il discorso dei tassi è possibile, tant'è vero che la FINAOSTA ha già preso contatti con le banche ed ha ottenuto questi tassi (l'1% in più, che diventa lo 0,50% perchè, in questo 1%, è compreso lo 0,50 che la FINAOSTA trattiene per la gestione di questi conti). Bisogna inoltre tenere conto che un conto è l'interesse che la tesoreria pratica ad un ente pubblico che non sempre è in attivo, un conto invece è l'interesse che un cliente come la FINAOSTA può ottenere nella libera contrattazione. La FINAOSTA è riuscita ad ottenere questo tasso. Se trasferissimo tutti i fondi della Regione alla FINAOSTA, probabilmente ritorneremmo alle stesse condizioni in cui si trova ora la tesoreria regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): La spiegazione dell'Assessore ha in parte chiarito il contenuto della deliberazione.

A questo proposito vorrei far osservare che sarebbe meglio, quando si tratta di problemi seri che interessano tutta l'Amministrazione, non seguire la strada del provvedimento di Giunta, che viene pertanto in ratifica al Consiglio sperando che nessuno sollevi dei problemi o faccia delle osservazioni.

Noi come gruppo ci asteniamo su questa deliberazione perchè riteniamo che con questo provvedimento si formino dei serbatoi in cui depositare una parte della liquidità regionale.

Noi contestiamo il modo di lavorare della Giunta, che ci porta ad avere avanzi di amministrazione e quindi un'enorme massa di denaro che non si riesce più ad investire e che siamo costretti a depositare in banca, per ottenere il migliore interesse possibile.

Questo ci sembra un problema di fondo che la stessa maggioranza dovrebbe porsi. Bisognerebbe riordinare i criteri di spesa che ci hanno portato, nell'82, ad avere 55 miliardi di avanzo di amministrazione e 152 miliardi nel 1983. Quanti saranno nel 1984? Fino a quando riusciremo a nascondere allo Stato questi avanzi? Credo che occorrerebbe un ripensamento serio su quello che diventerà il problema principale dell'Amministrazione regionale.

Noi ci asteniamo su questa deliberazione che ci sembra solo un modo di sfuggire al problema e non un modo di affrontarlo.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2412.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 26

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 6 (Bajocco, Cout, Mafrica, Millet, Riccarand e Tonino)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 2416 in data 20 aprile 1984: Concessione e liquidazione all'Associazione valdostana impianti a fune di un contributo per le spese sostenute riguardo all'organizzazione di un corso di orientamento professionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Vorremmo chiedere all'Assessore Pollicini alcuni chiarimenti. Si tratta di un corso che viene chiamato di orientamento professionale, ma vorremmo capire che tipo di orientamento professionale dà agli addetti ai controlli degli impianti a fune. Ci sembra che in questo caso più che di orientamento professionale, visto che probabilmente professionalmente sono già abbastanza orientati, secondo il nostro parere dovrebbe trattarsi di formazione professionale.

Inoltre vorremmo sapere se questo corso e già stato fatto, quanti erano i partecipanti, chi lo tiene, come verranno spesi i dieci milioni destinati e come verrà controllato. Vorremmo ancora sapere se è stato presentato un preventivo e se ci saranno delle fatture, perchè dalla deliberazione di Giunta si riesce a capire ben poco.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI (Féd. D.P. - U.V.P.): Questo è un corso di aggiornamento professionale per capi servizio degli impianti di risalita ed è tenuto da due ingegneri del Politecnico di Milano e da un ingegnere del Politecnico di Torino.

Il corso verteva sul problema del filo portante, sui metodi moderni di controllo, sulla radiografia delle funi, sulla resistenza dei materiali, sui carichi di rottura, sulla resistenza dei materiali a freddo, sui sistemi di sicurezza moderni, sulla saldatura e sul controllo delle saldature, sul controllo delle morse e sulla sicurezza degli impianti. E' stato fatto la scorsa settimana, da lunedì al sabato. I fondi si sono resi necessari perchè il solo costo dei docenti è stato piuttosto elevato. La fornitura dei volumi tecnici, che non sono di larga tiratura, è stata piuttosto onerosa. C'è stato anche un contributo per la frequenza al corso. Erano presenti 22 capi servizio degli impianti di risalita della Valle d'Aosta ed anch'io ho partecipato ad un paio di lezioni.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Noi avevamo alcune riserve su questo corso, sul quale ci sono stati dati dei chiarimenti e voteremo a favore solo perchè è un corso necessario. Noi siamo convinti che gli addetti agli impianti a fune abbiano tutta la preparazione necessaria, però abbiamo delle riserve per il fatto che non si tratta di un corso dl orientamento ma piuttosto di formazione professionale e sarebbe stato più opportuno non prendere i fondi dal Capitolo dei contributi per iniziative e manifestazioni economiche ma da altri capitoli. Ci vorrebbe anzi un collegamento con tutta la formazione professionale generale che si svolge in Valle.

Quindi votiamo a favore per il fatto che il corso è necessario ma le riserve rimangono sul modo in cui si organizza la formazione professionale in Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2416:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Baldassarre, Breuvé, Pascale e Torrione)

Oggetto n. 2419 in data 20 aprile 1984: concessione di un ulteriore contributo di lire 1.500.000 per l'organizzazione, in Donnas, della "Fiera del legno di Donnas". Impegno e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2467 in data 20 aprile 1984: Norme in materia di lotta alla delinquenza mafiosa. Determinazioni in merito alle procedure per l'approvazione e l'autorizzazione dei subappalti.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Nel visto della Commissione di coordinamento c'è un richiamo ad una lettera della Commissione concernente la concessione degli appalti: io vorrei conoscere il contenuto della lettera per vedere quali rilievi la Commissione ha fatto rispetto al deliberato e vorrei anche qualche esempio che faccia capire meglio quali sono i poteri che vengono dati all'Assessore. In linea di massima mi sembra che dovrebbe prevalere un modo di lavorare collegiale della Giunta.

Se si tratta di approvare un subappalto, al punto a) si stabilisce che la Giunta verifica le condizioni per la concessione e credo che su questo non si possa eccepire nulla; quello che invece non mi è chiaro è perchè si delega all'Assessore, per opere speciali, la possibilità di una decisione in proprio. Vorrei avere degli esempi per capire meglio cosa sono queste opere speciali non scorporate, perchè sembrerebbe più opportuno avere una valutazione collegiale rispetto a quella di un singolo Assessore.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je pense que pour la première partie on peut répondre en lisant la relation.

En effet on dit: "in seguito all'emanazione delle norme in materia di lotta alla delinquenza mafiosa, tutti i subappalti devono essere preventivamente autorizzati dalle autorità competenti, anche quelli relativi alle opere di impianti speciali". Pour "gli impianti speciali" on a considéré la situation de certaines usines, où on ne peut pas faire des "appalti" et suivre à la lettre la loi. Alors on peut adopter ce nouveau système et, à la suite de la circulaire du Ministère, on croit que c'est la solution meilleure.

Il y a eu, à ce sujet, même des réunions à niveau ministeriel avec les différents fonctionnaires qui ont prévu de donner aux différents Assessorats la possibilité de faire les travaux. Cela pour accélerer les temps, car, comme le Conseiller Mafrica sait, les recherches et toutes les démarches qu'on doit faire pour la question de "la mafia" sont assez longues et on doit les repéter chaque fois qu'on fait un "appalto" même s'il s'agit de la même entreprise.

Nous avons eu des exemples de "opere speciali" pendant ces derniers temps: il s'agissait des machines spéciales, alors c'était un "subappalto" particulier qui était "in deroga" à ce qui est prévu dans la circulaire même. La lettre disait qu'il fallait tenir compte de la loi sur "la mafia", car il y avait eu "un subappalto" sans qu'il y ait l'autorisation de la part de la Questura.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2467.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2531 in data 27 aprile 1984: Caseificio di proprietà regionale sito in Comune di Valtournenche. Ammodernamento, completamento e sistemazione straordinaria dell'attrezzatura casearia e dell'impianto elettrico. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2531.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2549 in data 4 maggio 1984: Concessione di contributo straordinario al Consorzio intercomunale Valpelline-Roisan nelle spese per la costruzione di acquedotto rurale. Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2549.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2554 in data 4 maggio 1984: Concessione di un contributo al Comune di Etroubles per la redazione del progetto di costruzione della pista forestale a servizio di boschi in località "Lanche" e "Peson". Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2554.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2596 in data 4 maggio 1984: Ulteriore contributo di lire 2.000.000. all'Unione Valdostana Guide di alta montagna per la rappresentanza della Regione Valle d'Aosta in occasione di manifestazioni culturali a Praga (deliberazione n. 245 del 20.1.1984).

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2596.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2600 in data 4 maggio 1984: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 9.000.000 al Comitato organizzatore della IX edizione della Marciagranparadiso.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2600.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 2670 in data 4 maggio 1984: Approvazione ed impegno della spesa di lire 300.000.000 per l'esecuzione dei lavori di restauro della casa nobile sita in frazione Runaz del Comune di Avise.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Questa è una deliberazione molto strana: si tratta di un lavoro di restauro di una casa nobile di cui non si indica l'ammontare della spesa ma si dice che il primo lotto dei lavori comporterà una spesa di 300 milioni, che è già una somma considerevole.

Si prevede che questi lavori vengano eseguiti in economia diretta ma non se ne spiegano i motivi e non ci sono giustificazioni particolari. La cosa è strana anche perchè si dice che i lavori vengono fatti in economia diretta ma, nel contempo, sono affidati all'Impresa Comé Aldo. Se si tratta di un lavoro in economia diretta non deve comparire l'impresa! Il lavoro in economia diretta, infatti, è gestito direttamente dall'Amministrazione che si può anche avvalere, per determinati servizi, del contributo di una o più imprese, ma non è mai comparsa in nessuna deliberazione precedente l'impresa a cui veniva affidato il lavoro, mentre in questo caso, nel deliberato, si stabilisce di affidare l'esecuzione delle opere all'Impresa Comé Aldo.

Questo, secondo me, è un pasticcio fra economia diretta e trattativa privata e non riesco a capire quale sia il significato di questa deliberazione, perchè mi pare che non abbia niente a che vedere con le norme sull'economia. Mi sembra un fatto strano ricorrere all'economia diretta, che è un sistema che tutela molto poco l'Amministrazione, perchè non abbiamo un contratto o un regolare rapporto con l'impresa, mentre la responsabilità grava tutta sulla pubblica amministrazione. Invece in questo caso abbiamo un lavoro di importo considerevole, che non richiede una particolare specializzazione e una frammentazione tale da dover essere fatto in economia diretta. Si tratta di un lavoro che può essere affidato attraverso una trattativa privata.

Io dichiaro che voterò contro questa deliberazione che mi sorprende per l'entità della cifra, per il sistema usato e per il fatto che si dichiara che è un lavoro in economia diretta e poi lo si affida ad un'impresa ben definita, che viene indicata anche nella delibera.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Abbiamo le stesse perplessità che ha espresso il collega Consigliere Riccarand. Io non capisco perchè questi lavori non si fanno sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i Beni Culturali ma attraverso un'impresa. Se l'impresa Comé ha già eseguito con sufficiente perizia i lavori di rifacimento del tetto ed è anche la stessa impresa che ha ristrutturato il Sarriod de La Tour, perchè allora non affidarle i lavori a trattativa privata?

Vorrei sapere se c'è una giustificazione particolare per cui si è ricorsi a questo "escamotage" dell'economia diretta fatta da un'impresa. Se l'Impresa è particolarmente abile nello svolgere determinati lavori si può anche giustificare una trattativa privata senza ricorrere a questa forma anomala di affidamento dei lavori.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Le perplessità che sono state espresse dai Consiglieri che mi hanno preceduto sono fondate: leggiamo infatti nella delibera che già nel 1980 si è provveduto al restauro d'urgenza del tetto e della sistemazione di alcune strutture pericolanti e poi si elenca una serie di lavori per un importo presunto di 300 milioni. La parola "presunto" lascia intendere che l'importo sarà come minimo il doppio o il triplo. Si ricorre all'economia diretta, un metodo strano, che in diversi casi l'Assessore Borbey delibera.

Non capisco la ragione dell'economia diretta quando esiste la prassi più chiara e senza equivoci della licitazione privata. Questa delibera genera confusione per cui il mio voto sarà contrario.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): In ogni caso debbo dire in qualità di Assessore, che certe imprese hanno sempre dato garanzie di serietà e di capacità lavorativa, non solo da parte dell'impresario ma anche della manodopera impiegata, e l'impresa Comé ha già ristrutturato il castello Sarriod de la Tour.

Io francamente seguo le indicazioni dei tecnici perchè, come politico, non posso essere più esperto di loro, specie quando si tratta di restaurare beni culturali: il sovrintendente per primo potrebbe accusarmi di aver voluto fare cose per le quali non ero all'altezza! Mi scuso se a livello di delibera ci possono essere delle imperfezioni (perchè in effetti c'è qualcosa di sbagliato) e mi auguro che la scelta fatta dai tecnici sia stata una scelta giusta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Prendo atto con soddisfazione di quello che dice l'Assessore. Non metto in dubbio le capacità professionali dell'impresa, l'ho già detto nel mio precedente intervento, si tratta solo di chiamare le cose con il loro nome. La Giunta, nel deliberato, dice di affidare l'esecuzione delle opere all'impresa Comé: si tratta quindi di un affidamento a trattativa privata, diciamolo chiaramente.

(....INTERRUZIONE....)

Continuo a non capire!

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Non sono affatto convinto dalle spiegazioni che ha dato l'Assessore Borbey, credo anzi che l'Amministrazione sia scarsamente tutelata da questo tipo di deliberazione.

Affidando i lavori di fatto a trattativa privata all'impresa Comé dicendo però che si tratta di lavori in economia, noi abbiamo un rapporto fra l'Amministrazione e questa impresa che non è di tipo contrattuale, perchè in qualsiasi momento questa impresa può sospendere qualsiasi attività senza dovere pagare nessuna penale, perchè non esiste un rapporto contrattuale: questa è la caratteristica dei lavori in economia. Quindi se l'obiettivo era di instaurare un rapporto di fiducia con una determinata impresa, allora si doveva fare una trattativa privata, con un regolare contratto. In caso contrario si faceva un intervento in economia diretta, che però per questo tipo di opere e per questo ammontare, a mio avviso, non è giustificato. In ogni caso non si può accettare questo miscuglio fra economia diretta e trattativa privata quale risulta da questa deliberazione, che in sostanza è una trattativa privata senza contratto.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 2670.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 28

Votanti: 17

Favorevoli: 15

Contrari: 2

Astenuti: 11 (Aloisi, Bajocco, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva.