Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 598 del 30 maggio 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 598/VIII - RATIFICA CON MODIFICAZIONI DELLA DELIBERAZIONE N. 1878, IN DATA 30 MARZO 1984, ADOTTATA DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

PRESIDENTE: Do lettura della deliberazione in oggetto allegata al punto 22 dell'ordine del giorno dell'adunanza:

LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERA

1°) di approvare, nel testo allegato, lo schema di convenzione da stipulare con la Società International Service S.r.l., corrente in Pralungo, per la concessione in comodato ed in locazione di un fabbricato industriale nonché per il finanziamento di attività produttiva nel Comune di Châtillon, come meglio specificato in premessa;

2°) di conferire alla FINAOSTA S.p.A. l'incarico di effettuare il finanziamento di cui si tratta, consistente nella concessione di un mutuo per l'ammontare di lire 870 milioni, al tasso di interesse nella misura stabilita al paragrafo 2.3.1. dell'allegato schema di convenzione, ammortizzabile con rate semestrali costanti in 8 anni;

3°) di stabilire che il perfezionamento del mutuo, anche con erogazioni parziali, sia subordinato alla stipulazione della convenzione di cui al precedente paragrafo 1), alla prestazione di garanzia fidejussoria da parte dei soci della società di cui trattasi, nonchè alla presentazione di adeguata documentazione comprovante i costi sostenuti per l'insediamento dell'attività indicata in premessa;

4°) di dare atto che per l'intervento di cui ai paragrafi precedenti sarà utilizzato il fondo di dotazione di cui all'art. 9 della legge regionale 28 giugno 1983, n. 16 e successive integrazioni.

... OMISSIS ...

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Credo che sia difficile per il Consiglio pronunciarsi su questo schema di convenzione del quale non viene fatta da parte della Giunta una opportuna illustrazione.

Ci troviamo di fronte ad una convenzione con la Società INTERNATIONAL SERVICE in cui mancano una serie di dati per riuscire a comprenderne il vero significato. Manca la descrizione delle caratteristiche della Società, il capitale sociale e le esperienze produttive di questa società. Non c'è una descrizione, se non molto generica, del tipo di produzione che si vuole attuare e delle possibilità di mercato che si ritiene possa avere questo tipo di produzione. Anche la piantina che è allegata non è decifrabile, è incomprensibile e non aiuta a capire qual è il significato di questo intervento.

Infine manca anche nella bozza di convenzione l'indicazione di quelli che potranno essere i costi di ristrutturazione della costruzione industriale da mettere a disposizione della INTERNATIONAL SERVICE, e quindi diventa difficile valutare l'esposizione finanziaria della Regione.

Io chiedo che, poichè non è stato possibile esaminare questa delibera preventivamente in sede di commissione, si diano alcune delucidazioni sui punti che ho indicato in precedenza.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Anche noi, leggendo la delibera di Giunta proposta per la ratifica, diciamo che sarebbe stato più opportuno che la convenzione non venisse presentata come ratifica ma come oggetto dell'ordine del giorno del Consiglio. Ribadiamo questa nostra convinzione di opportunità, salvo casi eccezionali.

Su questo argomento abbiamo pochi elementi. Il tutto può essere chiaro per chi conosce i retroscena, ma non per chi non li conosce. Qual è il capitale sociale di questa S.r.l.? Il capitale di rischio ha una sua importanza e vorremmo quindi sapere quanto i privati rischiano come capitale sociale.

Chi sono i soci? Anche questo è importante; alcuni dicono che siano gli stessi della Hôneconf, della CIESSE, della VALLY confezioni. C'è forse una espansione di industrie già operanti in Valle d'Aosta o no? Vorrei ricordare che nel passato si diceva che nel settore tessile non si sarebbe più dovuto investire e la prima convenzione capita proprio nel settore tessile. Si pensa di trasferire e mantenere la sede in Valle? La società è di nuova costituzione o esisteva già? Quando inizierà l'attività?

Si dice che la manodopera sarà reperita tra Châtillon e i comuni limitrofi, ma non si fa cenno agli ex dipendenti della Montefibre. Sarebbe stato opportuno, come è stato fatto per i dipendenti della COINCA, inserire gli ex dipendenti della Montefibre.

Nella convenzione si parla di ristrutturazione ma non si parla di cifre: per ratificare questa convenzione si dovrebbe sapere quanto costa alla Regione il progetto presentato. A noi risulta che in una parte di questo stabilimento c'è stato un incendio: che danni ci sono stati e quali sono le responsabilità?

Noi abbiamo presentato una serie di emendamenti che portano alcune modifiche nel testo. Nel punto 1.4. proponiamo di mettere al posto di "Alla fine di ogni esercizio" la frase "Alla fine di ogni semestre". Sempre allo stesso punto dopo la frase "Dell'occupazione e.." prima "della produzione" aggiungere "Alla fine di ogni esercizio entro il termine dell'approvazione del bilancio una relazione ....". Al punto 2.3.1. aggiungere in fondo, che la ditta riceve un mutuo di 870 milioni al 50% del tasso di riferimento e pertanto se non rispetta gli impegni, deve restituire il mutuo al cento per cento proponiamo quindi di aggiungere: "Nel caso di mancato rispetto del punto 1.2. il tasso di interesse sarà pari al 100% del tasso di riferimento, stabilito con Decreto del Ministero del Tesoro, in vigore alla data di stipulazione del contratto, a partire dal semestre successivo in cui le condizioni prescritte al punto 1.2. non si sono verificate o è stata omessa la trasmissione alla FINAOSTA della situazione di cui al punto 1.4." Se non vengono rispettate delle clausole la penale sia quella che la società rimborsi il tasso al 100%. L'altro emendamento da aggiungere in fondo è che la FINAOSTA abbia la possibilità di poter controllare i cambiamenti di soci.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Debbo riconoscere che è molto difficile venire in Consiglio e approvare una convenzione del genere. Sarebbe stato più opportuno discuterne nelle varie commissioni, avremmo avuto più tempo a disposizione.

Quello che mi preoccupa in modo particolare è un'affermazione che molto tempo fa aveva fatto l'Assessore Pollicini in una riunione e cioè che qualsiasi investimento in Valle d'Aosta da parte di qualsiasi società sarebbe dovuto avvenire previo accertamento dello stato patrimoniale della stessa società e una eventuale ipoteca immobiliare. Questo non risulta nella convenzione.

In essa inoltre non si parla proprio dei soci: non vorremmo trovarci i soliti personaggi che girano da una società all'altra.

Prima di approvare una convenzione di questo genere sarebbe opportuno avere delle indicazioni ben precise, specie sullo stato patrimoniale di questa società. L'Assessore si era impegnato davanti ai sindacati a dare questi chiarimenti ogni qual volta ci fosse stata la possibilità di un investimento.

Ma in questo caso non è stato fatto.

Per quanto riguarda gli emendamenti del P.C.I., io credo che possano essere accolti perchè danno chiarezza ad una convenzione sulla quale ho molti dubbi nell'esprimere un parere favorevole.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io condivido quanto hanno detto i colleghi sulle richieste di chiarimento.

Mi sembra però che si proceda senza un quadro di riferimento generale, in modo quasi episodico: oggi arriva l'INTERNATIONAL SERVICE, domani potrà arrivare qualsiasi altra società. L'Assessore potrà dire che siamo soggetti alle proposte altrui, ma così facendo possiamo anche darci alla pastorizia piuttosto che regalare soldi, come abbiamo sempre fatto anche in passato. Si è sempre detto che col passato bisognava chiudere e che non bisognava ripetere certi errori che avevano portato tanti danni nel processo di industrializzazione della nostra Regione.

In questo caso è stata fatta una indagine di mercato? Ci si è preoccupati di sapere se la INTERNATIONAL SERVICE potrà continuare a spedire dei capi di abbigliamento oppure questa ditta fra dieci giorni, mesi o anni, finirà nel novero delle ditte perdute che sono una caratteristica della nostra Regione? La "mappa", di cui si è tanto discusso, serviva anche per proiettare all'esterno un certo tipo di modello di sviluppo; siamo soggetti invece al primo che arriva e che offre garanzie molto limitate. Inoltre le 48 unità lavorative non mi sembra che risolvano certi problemi, soprattutto in una zona depressa come quella di Châtillon.

Tutto sommato, rispetto alla estemporaneità di prima non abbiamo riscontri molto diversi, continuiamo a cercare industrie un pò a tastoni e non sappiamo quello che vogliamo fare noi. Non avendo un piano di riferimento, il discorso si limita alla accettazione delle proposte degli altri. Si può obiettare che si deve prendere quello che arriva e forse questo può anche essere vero perchè alcune regioni del Sud offrano maggiori garanzie della Valle d'Aosta.

Come Regione e come Assessorato non abbiamo ancora detto con chiarezza che cosa vogliamo fare.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI (Féd. D.P. - U.V.P.): Il tono tribunizio del Consigliere Torrione mi piace veramente ed è anche in sintonia con il momento elettorale che stiamo vivendo.

Comunque, non è assolutamente vero che prendiamo quello che ci capita, tant'è vero che la Giunta, in una prima selezione, ha scartato 25 iniziative su 40, secondo principi abbastanza logici e razionali illustrati più volte in questa sede. Ciò dimostra che non prendiamo qualsiasi iniziativa a scatola chiusa.

Ma non possiamo dimenticare che il momento attuale non è quello in cui noi possiamo scegliere l'industria elettronica, la telematica, l'informatica, ecc. Tutti possono sedersi a tavolino e dire che cosa ci vorrebbe, però noi, a differenza della minoranza, dobbiamo fare i conti con una realtà critica per tutto il paese, le cifre che ho citato poco fa, quando si parlava di un settore specifico, lo stanno a dimostrare.

Dovremo cercare di avere una linea coerente, e noi pensiamo di averla, compatibilmente con la situazione obiettiva. La Giunta e la maggioranza non hanno la bacchetta magica. La crisi è presente in tutte le regioni italiane ed è al di sopra della colorazione politica dei legislatori regionali.

Non abbiamo nessun contributo a titolo gratuito, il fondo perduto che c'era una volta come incentivo all'insediamento non c'è più, non solo, ma nessun finanziamento attraverso mutuo viene dato se non ci sono precise garanzie che il fruente non surroghi l'eventuale fallimento dell'iniziativa. La Regione non paga un eventuale fallimento aziendale se non sotto forma di costo sociale (che è già altissimo), ma non sotto forma di costo finanziario, perchè qualsiasi mutuo prima di essere erogato deve avere precise garanzie patrimoniali, fidejussorie o bancarie, in maniera tale da essere sollevati da qualsiasi possibilità che la Regione paghi per conto del fruente. C'è quindi un investimento ed un coefficiente di rischio personale da parte dell'imprenditore.

Certamente va tenuto presente che oggi non è facile trovare industriali disposti a collocarsi in Valle d'Aosta se non a certe condizioni, ma questo succede da tutte le parti. Non faccio il discorso del Sud, che da a fondo perduto il 25% ed un mutuo all'interesse del 5,70% ed inoltre, per dieci anni, la fiscalizzazione degli oneri sociali: questa è la legge oggi operante nel Mezzogiorno. Noi non saremo mai concorrenziali in questo campo, però crediamo di avere gli strumenti che sono in grado di essere operativamente interessanti e cioè il tasso agevolato ed eventuali infrastrutture o in comodato o in leasing oppure in una forma che serva alla Regione per rientrare dei capitali che investe.

Che tipo di attività svolgerà la INTERNATIONAL SERVICE? Si tratta di un magazzino con possibilità di confezionare capi sportivi ed è previsto che, quando sarà completato, potrà gestire 3 milioni di capi. Perchè la Società vuole svolgere qui la sua attività, dove si trova, che tipo di società è e da chi è formata? Rispondo dicendo che questo è un magazzino operante attualmente in una cittadina in provincia di Pavia, dove però ha dimensioni insufficienti. In esso si conserverà la merce e si confezioneranno anche i capi. In un secondo tempo ci sarà anche il reparto tagliatori. Le persone che sono inserite in questa nuova attività per ora sono 48. Il magazzino ha un grosso mercato in Francia ed in Svizzera, e questa è la ragione del trasferimento da Pavia in Valle d'Aosta, regione più vicina al mercato transalpino. Il gruppo Basso detiene la maggioranza della società. In questo momento non conosco le generalità anagrafiche dei singoli azionisti che compongono la società, ma mi riprometto di fornire in giornata ai Consiglieri queste informazioni.

Il riadattamento da una vecchia struttura industriale, che era stata costruita per svolgere l'attività chimica, ad una nuova che opera nel settore tessile ha grande rilevanza, perchè si tratta di un magazzino di distribuzione a livello europeo. Questa attività raccoglie tutta una serie di produzioni, non soltanto dalla Hôneconf ma anche da altre ditte produttrici e da terzisti che operano nel settore della confezione e della maglieria sportiva. Il riadattamento è fatto in base ad un progetto che tiene conto di una struttura di immagazzinamento computerizzata, che utilizzerà degli elevatori perchè l'edificio è alto 11 metri. Pertanto, in rapporto all'attuale struttura dell'edificio e al progetto preparato in questi giorni, si faranno i conteggi dei costi, perchè quando è stata elaborata la convenzione ancora non si conoscevano. E' un'area che va ristrutturata, anzi alcuni edifici potranno essere abbattuti, perchè non si prestano a essere riconvertiti ad altra funzione, e, poichè c'è la volumetria, in quell'area si potrà costruire un altro edificio per altre finalità di carattere operativo.

L'incendio è incominciato verso le ore 17.00 di venerdì sera ed è stato domato alle ore 9.00 di sabato mattina. La struttura che dovrebbe essere utilizzata dall'INTERNATIONAL SERVICE è quella che per prima deve essere liberata dai vecchi impianti. La società ha provveduto a togliere tutte le tubazioni che contenevano l'acetato e una ditta di demolizioni provvede a togliere i macchinari. Operando con il cannello si è sviluppato l'incendio, che non è stato avvertito subito; comunque la ditta è assicurata. All'inizio si pensava che fosse stato lesionato il tetto ma oggi pare che non sia necessario rifarlo, comunque attendiamo il giudizio dei periti e solo così avremo delle indicazioni precise.

E' previsto, salvo contrattempi, che entro luglio si possa dare inizio alle assunzioni, ma non possiamo essere precisi perchè bisogna ripulire lo stabilimento, installare i nuovi impianti e preparare il personale. Nel corso dell'anno successivo seguiranno altre assunzioni che, a parità di condizioni, verranno fatte prioritariamente tra coloro che erano dipendenti della ex Montefibre, in base ad una logica che va sottoscritta.

Per gli emendamenti presentati dal Consigliere Millet diciamo che nel primo emendamento si propone di sostituire la verifica con una verifica annuale perchè riteniamo che sia più equilibrato richiedere ogni anno una verifica sull'andamento della società. Nel secondo emendamento si chiede una relazione sul bilancio: riteniamo che l'emendamento possa essere accettato, mentre invece per quanto riguarda i punti successivi riteniamo che non sia il caso di introdurre queste varie innovazioni perchè è sufficiente che sia avvertita direttamente la Regione e che si segua la situazione.

Per quanto riguarda la penale, che in caso di mancato rispetto della convenzione dovrebbe elevare l'interesse dal 50% del tasso di riferimento al 100%, non siamo d'accordo perchè va detto con molta chiarezza che il mercato non lo guida né l'azienda né la Regione. Se ci sono oggettive oscillazioni di mercato che creano una caduta verticale è inutile chiedere di mantenere la situazione. Un fallimento per mancanza di lavoro non può essere gestito da nessuno.

Riteniamo opportuno seguire costantemente l'andamento della società e, riepilogando, siamo d'accordo sul secondo e sul quinto emendamento e diciamo no al terzo e al quarto emendamento.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Poichè ci mancano alcuni dati, il nostro Gruppo si asterrà in quanto non abbiamo elementi di giudizio sufficienti. Da parte nostra non abbiamo mai detto che non vogliamo che si intervenga, però c'è modo e modo di intervenire.

Riteniamo che l'azione della Giunta rientri nella sua doverosa responsabilità, che ha accettato deliberatamente. Noi non stiamo all'opposizione perchè lo abbiamo scelto noi!

A me pare assurdo firmare una convenzione senza sapere quanto viene a costare la ristrutturazione

....interruzione ....

POLLICINI (Féd. D.P. - U.V.P.): L'affitto dei locali è calcolato in base al costo di acquisto sommato a quello di ristrutturazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Cinque miliardi per una ristrutturazione sono eccessivi ed inoltre sarebbe stato opportuno conoscere la cifra da spendere per la ristrutturazione prima di firmare la convenzione. Quindi, visto che ci mancano questi dati, noi ci asteniamo e insistiamo sull'emendamento relativo alla penale. Chiediamo la votazione sull'emendamento che non è stato accettato, quello al punto 2.3.1. Ritiro perciò il primo ed il terzo emendamento.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, do lettura dell'emendamento aggiuntivo al punto 1.4. e lo pongo in votazione:

- Aggiungere al punto 1.4"dopo.... dell'occupazione, e..... alla fine di ogni esercizio entro il termine per l'approvazione del bilancio una relazione...."

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26.

Il Consiglio approva all'unanimità.

PRESIDENTE: Do lettura dell'emendamento proposto al punto 2.3.1. e lo pongo in votazione:

Aggiungere alla fine del punto 2.3.1"Nel caso di mancato rispetto del punto 1.2. il tasso di interesse sarà pari al 100% del tasso di riferimento stabilito con Decreto del Ministero del Tesoro, in vigore alla data di stipulazione del contratto a partire dal semestre successivo, in cui le condizioni prescritte al punto 1.2. non si sono verificate o è stata omessa la trasmissione alla FINAOSTA della situazione occupazionale di cui al punto 1.4."

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 28

Votanti: 28

Favorevoli: 9

Contrari: 19

Il Consiglio non approva.

PRESIDENTE: Do lettura dell'emendamento presentato dal Consigliere Millet e lo metto in approvazione:

Aggiungere il seguente punto 2.4. "La società si impegna a mettere a disposizione della FINAOSTA, ogniqualvolta essa lo richieda, il libro soci per verificare la proprietà delle quote azionarie e il valore delle quote azionarie delle singole proprietà e a comunicare tempestivamente le variazioni che possono avvenire sia nella proprietà delle quote azionarie e sia nelle percentuali delle quote azionarie tra le singole proprietà".

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28.

Il Consiglio approva all'unanimità.

PRESIDENTE: Do lettura dell'oggetto n. 1878 nel testo emendato:

IL CONSIGLIO

DELIBERA

1) di ratificare, ad ogni effetto, con le modificazioni di cui ai punti 2) e 3) la sottoindicata deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica da parte del Consiglio;

Oggetto n. 1878 in data 30 marzo 1984: Concessione in comodato ed in locazione di stabilimento industriale e finanziamento di attività produttiva a favore della INTERNATIONAL SERVICE S.r.l. - Approvazione dello schema di convenzione. Conferimento di incarico fiduciario alla FINAOSTA S.p.A.

di aggiungere al punto 1.4. dello schema di convenzione dopo "... dell'occupazione, e ..." "...alla fine di ogni esercizio entro il termine per l'approvazione del bilancio una relazione...";

aggiungere il seguente punto 2.4. allo schema di convenzione: "La società si impegna a mettere a disposizione della FINAOSTA, ogniqualvolta essa lo richieda, il libro soci per verificare la proprietà delle quote azionarie e il valore delle quote azionarie delle singole proprietà e a comunicare tempestivamente le variazioni che possono avvenire sia nella proprietà delle quote azionarie e sia nelle percentuali delle quote azionarie tra le singole proprietà".

PRESIDENTE: Pongo in votazione l'oggetto n. 1878, testè letto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 28

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 10 (Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Tonino, Torrione)

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE: Credo di interpretare il pensiero di tutti voi nel sospendere la seduta.

La seduta è sospesa.

La seduta termina alle ore 13,12.