Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 597 del 30 maggio 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 597/VIII - CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PRESSO LA DITTA HONECONF DI HONE E STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE SULLA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN VALLE D'AOSTA - (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout, Millet e Mafrica:

INTERPELLANZA

VISTA la deliberazione di Giunta n. 1240 del 2 marzo 1984, concernente "Attuazione del programma delle attività di formazione professionale da realizzarsi nell'anno 1984, ai sensi della legge regionale 5 maggio 1983, n. 28: Corso per persone disoccupate (N. 35) da adibire alla produzione di abbigliamento sportivo presso la ditta s.a.s Hôneconf di Hône e corsi di riqualificazione per lavoratori (N. 45) dell'azienda stessa - Approvazione ed impegno di spesa";

CONSIDERATO che il corso per una spesa prevista in L. 267.705.600 era affidato ad un Comitato di Gestione composto da:

un rappresentante della Regione in qualità di Presidente;

un rappresentante della s.a.s. Hôneconf;

un rappresentante delle organizzazioni sindacali;

il direttore del corso, con voto consultivo;

RICORDATO che detto comitato aveva le seguenti attribuzioni:

organizzare e gestire il corso, anche per quanto riguarda i programmi didattici e le selezioni periodiche dei partecipanti;

approvare i preventivi ed i consuntivi di spesa;

vigilare sul funzionamento del corso e controllare i risultati anche in ordine al collocamento dei partecipanti;

AVENDO avuto notizia che:

il 13 aprile 1984 è stato insediato il Comitato di Gestione al quale è stato comunicato che le assunzioni in numero di 12 addetti erano già avvenute nel novembre 1983;

in data 11 maggio 1984 al Comitato di Gestione è stato richiesto il pagamento del corso per 26 persone già iniziato nel gennaio 1984 senza che lo stesso Comitato avesse potuto prendere visione del preventivo di spesa dei programmi didattici ed espletare le altre competenze previste dalla deliberazione di Giunta n. 1240;

3) l'Assessore competente avrebbe già provveduto ad approvare il consuntivo di spesa del 1° trimestre 1984, per un totale di lire 87.374.440, senza che il Comitato di Gestione abbia potuto esprimere il proprio parere circa l'organizzazione del corso stesso;

alla luce di quanto sopra esposto i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore competente ed il Presidente della Giunta per conoscere:

se è stato approvato, ed in caso affermativo la data in cui è stato approvato, il consuntivo di spesa del 1° trimestre 1984 del corso in questione;

i motivi e sulla base di quali competenze si è arrivati ad una così precipitosa approvazione, che non tiene conto delle attribuzioni affidate dal Comitato di Gestione;

come mai è stato autorizzato l'inizio di un corso sul quale il Comitato di Gestione non solo non ha potuto esercitare controllo alcuno, ma neppure preventivamente esaminare i programmi didattici o prendere in visione il preventivo di spesa;

chi ha autorizzato l'inizio del corso a gennaio, chi ha approvato e preparato i programmi, chi ha esaminato i preventivi di spesa, chi ha controllato lo svolgimento regolare del corso in questione;

quali decisioni intende prendere la Giunta in riferimento al corso in oggetto, in particolar modo per ciò che riguarda il rispetto dei termini e delle competenze attribuite con deliberazione di Giunta al Comitato di Gestione;

6) a che punto si è per ciò che riguarda l'attuazione della legge regionale sulla "Disciplina della formazione professionale in Valle d'Aosta" in modo particolare per ciò che attiene:

al personale;

all'ufficio per l'osservazione sul mercato del lavoro;

alla scelta delle sedi da destinare a centri di formazione professionale;

alla costituzione della Consulta regionale;

al piano triennale 1985/1987;

ed entro quali termini la Giunta regionale intende adempiere alle scadenze fissate.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): La situazione, già di per sé ingarbugliata così come è stata illustrata nell'interpellanza, si è ulteriormente complicata in questi ultimi giorni. Cercherò quindi di illustrarla brevemente, anche per poi avere delle indicazioni precise su quello che abbiamo chiesto.

Intanto nella nostra interpellanza facciamo riferimento ad una deliberazione di Giunta del 2 marzo 1984, con cui venivano istituiti dei corsi di formazione presso la Hôneconf in base al programma annuale. Questi corsi che erano già iniziati a gennaio sarebbero stati decisi per ciò che riguarda i programmi, i preventivi, i controlli ed eventuali esclusioni di idonei dal Comitato di gestione, che veniva individuato molto precisamente dalla deliberazione di Giunta a cui facevo cenno. Però non ci sono stati controlli e neppure valutazioni del comitato di gestione sul preventivo o sui programmi; infatti il Comitato di gestione si è trovato a dover decidere su un corso già avviato e del quale non si sa chi abbia deciso i preventivi, chi abbia controllato e valutato i programmi e la loro realizzazione, chi abbia deciso l'esclusione di candidati che frequentavano il corso.

Un primo problema è sapere come il corso abbia potuto avere inizio e come si è svolto, quale funzione ha avuto il controllo sociale previsto dalla deliberazione di Giunta e affidato al comitato di gestione.

La questione si è ulteriormente complicata perchè non si capisce come questo corso debba andare avanti. Mi spiego: la commissione regionale per l'impiego è stata chiamata a dare la sua valutazione su di un nuovo corso presentato dalla Hôneconf. Da quello che ho potuto capire il corso si vorrebbe attuare in base al nuovo decreto n. 94 del 27 aprile 1984, che da delle nuove possibilità di assunzioni dirette per contratto di formazione lavoro e agevolazioni per ciò che riguarda i contributi per quelli che frequenteranno il corso. Sembra che il corso, sotto un certo aspetto, sia già iniziato e mi riferisco al corso per le persone da riqualificare.

Alla rappresentante della Hôneconf la Commissione regionale per l'impiego ha chiesto di presentare un nuovo progetto per il corso che dovrebbe iniziare. Ora, se dovesse iniziare questo nuovo corso, cosa se ne fa di quello vecchio? Non si capisce neanche se la Hôneconf rinuncerà d'ora in avanti a tutti e due i corsi, quello per i nuovi assunti e quello di riqualificazione che dovrebbe essere messo in piedi in base a questa deliberazione di Giunta. Sarebbe inammissibile che nello stesso momento avesse inizio un corso che, per alcuni aspetti, fosse un doppione di un corso già iniziato e sul quale c'è la promessa di un finanziamento ben preciso.

Tra l'altro io mi porrei anche il problema del decreto n. 94, sul quale ci sono delle discussioni in Senato (mi sembra che una Commissione abbia deciso di eliminare l'art. n. 3 del decreto in oggetto che è proprio quello che si riferisce ai contratti di formazione e lavoro). Se questo decreto non dovesse essere trasformato in legge, cosa farà la Hôneconf? Rinuncerà alla nuova proposta del corso di formazione e tornerà al vecchio o rinuncerà definitivamente a tutto? Intanto rimane sempre una decisione da prendere su quello che è iniziato senza che il Comitato di Gestione potesse esprimere alcun parere.

A questo punto ci viene il dubbio che, oltre a questo corso, ci siano altri corsi iniziati senza che il comitato di gestione potesse dare un suo parere. Da quello che ci risulta, e in questo senso vorremmo approfondire meglio la questione, ci sembra che ci siano delle intense discussioni su preventivi presentati anche in ordine ad altri corsi; ne discuteremo in un'altra occasione.

Chiediamo ora all'Assessore se la legge sulla formazione professionale, votata in Consiglio poco tempo fa, sarà effettivamente attuata, oppure sarà attuata con delibere di Giunta, senza che vengano messe in atto le forme di controllo e di decisione da parte di forze sociali diverse.

Inoltre, nella legge ci sono delle scadenze ben precise, soprattutto dove si parla di personale che deve essere assunto o comunque ben individuato nell'ambito di determinati uffici. Forse l'Assessore ci dirà ancora una volta che si è in attesa della ristrutturazione dell'Assessorato, però ci sono degli uffici che devono essere istituiti al più presto e mi riferisco in particolare all'ufficio per l'osservazione del mercato del lavoro. E' un'esigenza che, in una riunione della nuova commissione speciale dell'Industria e dell'occupazione, era stata evidenziata da tutti i rappresentanti degli industriali, della programmazione e dei sindacati.

E' opportuno che al più presto, in Valle d'Aosta, ci sia un osservatorio del mercato del lavoro, che consenta di prendere decisioni adeguate nell'ambito delle competenze che ha la Regione per ciò che riguarda la formazione professionale ed il mercato del lavoro; si deve ancora decidere sulle sedi destinate ai centri di formazione professionale; si dovrebbe istituire al più presto la Consulta regionale per la formazione professionale che dovrebbe prendere decisioni importanti.

In fondo, la legge sulla formazione professionale è una buona legge, ma per una serie di lungaggini corre il pericolo di rimanere solo una buona legge... nei cassetti dell'Assessore!

Noi ci aspettiamo da parte dell'Assessore alcuni chiarimenti precisi sulle decisioni che sono state assunte e ci riserveremo, in base alle risposte, di fare in modo che la formazione professionale in Valle d'Aosta non sia il risultato delle invenzioni dell'ultimo momento, ma sia un evento programmato e controllabile da parte degli organismi che dovrebbero essere preposti per questo scopo.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI (Féd. D.P. - U.V.P.): Mi pare che sia opportuno sottolineare un aspetto di tutta questa vicenda che interessa la Hôneconf, che è una delle pochissime aziende presenti in Valle che ha proposto un corso di formazione per l'assunzione di 35 dipendenti e un corso di riqualificazione per altri 45.

Rispondendo alle domande fatte nell'interpellanza, dobbiamo ricordare che la società ha presentato, ai primi di novembre, una proposta di programma formativo da realizzarsi nell'anno 1984. C'è una delibera della Giunta, la n. 6898 del 16 novembre, che approvava questo programma della Hôneconf. Il programma iniziale prevedeva l'assunzione di 35 persone disoccupate e 65 persone, già operanti nell'azienda, da riqualificare. Il costo complessivo della riqualificazione e della qualificazione era di 658 milioni che, secondo le norme fino ad allora in vigore (10% a carico dell'azienda e 90% a carico del fondo sociale) di cui 65 milioni a carico della azienda e 592 milioni a carico del fondo sociale. In questo caso, la parte a carico del fondo sociale è di competenza regionale, perchè il settore tessile non è fra quelli finanziati nel fondo sociale europeo; questa attività è infatti considerata "matura", quindi non è sovvenzionata, e la sovvenzione in questo caso è esclusivamente a carico della Regione.

La Giunta aveva approvato un finanziamento pubblico (in questo caso rapportato al 90%) pari a 169 milioni; è stato richiesto quindi, da parte della Regione, un ridimensionamento abbastanza deciso delle richieste finanziarie avanzate dalla Hôneconf. Quindi, rispetto alla richiesta di 592 milioni, siamo passati a 267 milioni di quota regionale, in quanto c'era da parte nostra (e va detto con molta chiarezza) la pressione perchè la Hôneconf iniziasse le assunzioni e perchè era necessario dare un segno contrario e positivo in una situazione che era sempre più degradata sul piano occupazionale.

La Hôneconf ha iniziato ad assumere personale fra i mesi di dicembre e gennaio. L'approvazione in Consiglio della delibera di finanziamento è avvenuta molto tardi, se non vado errato, alla fine del mese di marzo. Abbiamo chiesto la riduzione del finanziamento a 267 milioni, però abbiamo anche chiesto di mantenere fermo il numero delle 35 assunzioni e, di fronte all'esigenza sollecitata più volte dalla società di iniziare i corsi, abbiamo dato il via. Venivano però poste delle condizioni: la prima, che rimanesse fisso il numero delle 35 persone da assumere mentre venivano ridotte a 45 le persone da riqualificare, contro le 65 proposte. La società proponeva invece di ridurre in proporzione al numero degli assunti il finanziamento per la formazione professionale dato dalla Regione.

Il comitato di gestione si è formato piuttosto tardi, se non vado errato il 7 aprile, ed ha esaminato il primo corso iniziato con 12 persone. Il comitato stesso ha esaminato gli elementi relativi al corso in data 1° gennaio. La documentazione presentata dall'azienda, vista a posteriori, era convalidata dalla firma di tutti i partecipanti al corso di formazione e al corso di riqualificazione ed è stata avvallata dai partecipanti. Il comitato di gestione si è riunito in data 20 aprile ed ha approvato il primo consuntivo trimestrale a maggioranza (cioè, non lo hanno approvato i rappresentanti sindacali ma i membri della società e il rappresentante regionale); in data odierna, comunque, il provvedimento è valido. Abbiamo avuto ieri contatti con le organizzazioni sindacali confederali e, a proposito di questo argomento, ci è stato detto che il comitato non poteva avvallare giudizi già espressi che riguardano una persona considerata non idonea e quindi lasciata a casa. Noi abbiamo ottenuto dalla Hôneconf che le persone giudicate non dal comitato di gestione vengano riammesse al corso di formazione; sarà poi il comitato di gestione a dare il giudizio su queste persone.

L'altro aspetto riguarda invece il problema del decreto n. 94 del 27 aprile. Noi contestiamo questo decreto perchè sottrae competenze alla Regione nel campo della formazione professionale; i funzionari dell'Assessorato non parteciperanno più alle riunioni della Commissione regionale dell'impiego, perchè questa rappresenta una sottrazione di competenze regionali. Non dimentichiamo che l'anno scorso l'IRI voleva utilizzare i fondi di formazione professionale per la Scuola COGNE. Noi abbiamo respinto la richiesta, ma l'IRI è riuscita ad arrivare al Ministero del Lavoro e ad ottenere il ripristino del centralismo anche in questo settore.

Il problema della disciplina della formazione professionale è in corso di elaborazione e riteniamo che, in tempi contenuti, si possa dare attuazione a questa legge; si tratta di tempi normali, per mettere in moto una struttura che non è semplice!

Ritengo di aver risposto a tutte le domande formulate dal Consigliere Cout; ribadisco solo che le persone giudicate in assenza del comitato saranno giudicate dal comitato di gestione del corso di formazione professionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Non possiamo dirci completamente soddisfatti della risposta dell'Assessore se non per alcuni chiarimenti che ci sono stati dati.

Noi siamo dell'idea che non si possano prendere delle decisioni in contrapposizione tra di loro, nel senso che non si può, con una deliberazione di Giunta, approvare l'istituzione di un comitato di gestione che deve gestire dei corsi di formazione professionale, con compiti ben precisi di controllo, di valutazione di preventivi e programmi, se poi nello stesso momento, a distanza di pochi giorni, la Regione, l'Assessore o chi per esso prende la decisione di dare il via comunque a corsi di formazione professionale.

Abbiamo quindi grosse riserve su questo modo di gestire i corsi di formazione professionale, perchè riteniamo che in questo caso ci siano delle decisioni ingiustificate, illegittime e forse controproducenti, e, visto che c'è una legge da attuare, noi siamo dell'idea che vada attuata al più presto e a questo proposito nella risposta dell'Assessore non abbiamo avuto indicazioni precise.

Per quanto riguarda il decreto n. 94, concordiamo con l'Assessore che la Regione sia stata in qualche modo estromessa da quelli che sono i suoi compiti e infatti concordiamo con i senatori che, in commissione, su proposta del Partito Comunista, hanno votato l'abolizione dell'articolo n. 3 del decreto in questione.

Abbiamo però alcune riserve sulla non partecipazione, alle riunioni della commissione regionale per l'impiego, dei rappresentanti della Regione e mi spiego: in questo caso, forse, ci potevano essere dei buoni motivi per dare comunque il via alle assunzioni. Tale commissione purtroppo, in questo momento è chiamata a dare il via alle assunzioni sui contratti di formazione in base al decreto n. 94, secondo il quale, volenti o nolenti, bisogna deliberare. Quindi, secondo me, è una responsabilità molto grossa che l'Assessore si addossa la decisione di non mandare più i rappresentanti della Regione nelle riunioni della Commissione regionale per l'impiego, e noi l'abbiamo già sottolineato.

Abbiamo saputo inoltre che, pochi giorni fa, c'è stata una riunione dei rappresentanti delle Regioni e speriamo che in quella sede, per ciò che riguarda il decreto n. 94, la Regione Valle d'Aosta sia stata presente e abbia fatto le dovute proposte. Per quanto riguarda la Commissione regionale per l'impiego, credo che sia comunque importante partecipare riservando ogni decisione, per ciò che riguarda la parte finanziaria degli interventi di formazione-lavoro, alla Regione. Auspichiamo anche, come richiesto da parte della Commissione regionale per l'impiego, che ci siano più intensi rapporti fra la Commissione e l'Assessorato, per discutere e decidere quale deve essere l'atteggiamento comune sulle questioni dal decreto n. 94.

Sarebbe quindi opportuno avere un incontro al più presto per decidere sulla questione poichè, ripeto, ho dei dubbi che una non partecipazione dei rappresentanti della Regione alla commissione regionale per l'impiego possa essere l'atteggiamento più produttivo.

Si dà atto che alle ore 12.35 assume la Presidenza il Presidente Bondaz.