Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 595 del 30 maggio 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 595/VILI - MANCATA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 23 GIUGNO 1983, N. 64, RELATIVA ALLA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI NEI TRASPORTI PUBBLICI A PARTICOLARI CATEGORIE DI PERSONE - (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Bajocco e Mafrica:

INTERPELLANZA

Già in occasione della adunanza del Consiglio regionale del 24 novembre 1983 il Gruppo comunista aveva sollevato con una interpellanza il problema della mancata applicazione della legge 64 del 23 giugno 1983, con la quale si stabilisce che sui veicoli di linea della nostra regione: "Viaggiano gratuitamente i portatori di handicaps con invalidità legalmente riconosciuta almeno pari all'80%, i non vedenti, i sordomuti ed i rispettivi accompagnatori. Il diritto a viaggiare gratuitamente è attestato dalla Regione. La Giunta regionale può autorizzare l'applicazione di tariffe agevolate per le persone anziane".

Poichè risulta agli scriventi che la legge non abbia ancora trovato applicazione, creando comprensibili malumori fra le persone interessate, che si vedono di fatto negare un diritto riconosciuto legalmente.

i Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore regionale all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per sapere:

1) per quali ragioni non è stata finora data applicazione alla legge che consente il viaggio gratuito sui veicoli di linea della Regione ai grandi invalidi e ad altre categorie di persone svantaggiate;

2) perchè, contrariamente agli impegni presi nel novembre scorso, non sono finora state formulate proposte della Giunta per l'applicazione di tariffe agevolate a favore delle persone anziane.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Bajocco; ne ha facoltà.

BAJOCCO (P.C.I.): La legge 26 giugno 1983 n. 64, recita: - Il quarto e quinto comma dell'articolo 46 della legge regionale 15 luglio 1982, n. 32 sono così sostituiti: "Viaggiano gratuitamente i portatori di handicaps con invalidità legalmente riconosciuta almeno pari all'80%: i non vedenti, i sordomuti ed i rispettivi accompagnatori. Il diritto a viaggiare gratuitamente è attestato dalla Regione". L'altro comma dice: "La Giunta regionale può autorizzare l'applicazione di tariffe agevolate per le persone anziane". Ad una interpellanza, in cui si parlava di grandi invalidi che potevano viaggiare gratuitamente solo avendo il tesserino riconosciuto in sede regionale e non con il tesserino riconosciuto in sede nazionale, presentata nel novembre scorso dal Gruppo Comunista, l'Assessore Pollicini aveva risposto dicendo che avrebbe fatto dei passi verso le società dei trasporti per poter inserire momentaneamente anche le persone invalide, in attesa che l'Assessorato alla Sanità inviasse all'Assessorato ai Trasporti gli elenchi degli invalidi della nostra Regione, allo scopo di preparare un tesserino unico per la gratuità dei trasporti alle persone handicappate e bisognose. Abbiamo un avanzo di amministrazione di 150 miliardi, non impegnati, abbiamo i disoccupati, migliaia di famiglie senza casa, gli appartenenti a questa categoria da tenere in considerazione e non ci muoviamo! Lasciamo trascorre i mesi senza concludere nulla!

Non penso che ci voglia tanto tempo per dare il via ad una legge presentata diversi anni fa. So che nella prima quindicina di gennaio del 1984 l'Assessorato ai Trasporti ha ricevuto gli elenchi delle persone invalide e, se non sbaglio, l'Assessore alla Sanità ha già predisposto i tesserini, che sono stati trasmessi all'Assessorato competente per dare il via all'attuazione della legge. Ci vuole ancora tanto tempo per poter mandare avanti queste pratiche?

Il Consigliere Torrione dice: "C'è un portone di valore inestimabile da sistemare": io non credo che ci vogliano 50 delibere per stanziare 10 milioni per la sistemazione di quel portone! I soldi non mancano perchè nel bilancio del 1984 l'Amministrazione aveva 555 miliardi 296 milioni. E' una cifra che sbalordisce, di fronte alla quale non si può credere che l'Amministrazione non possa stanziare cifre minime per le necessità più impellenti.

La Regione, a mio avviso, deve cercare di dare immediatamente questi tesserini, anche se all'inizio ci saranno delle difficoltà con le ditte di trasporto. La Regione dopo sei mesi potrebbe eventualmente modificare alcuni aspetti negativi, ma diamo corso a questi provvedimenti sociali senza guardare solo le cose più grandi, dimenticando questi aspetti!

In quest'aula vi sono dei Consiglieri che sono handicappati: cerchiamo allora di venire incontro a questa gente cercando di attuare qualcosa di concreto.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI (Féd. D.P. - U.V.P.): Indubbiamente questo non è un problema così semplice come può apparire e che si può liquidare presentando e compilando i tesserini che riguardano gli invalidi e gli handicappati oltre l'80%. Il problema è più complesso.

Contro la legge sui trasporti, laddove con la legge finanziaria dell'83 si diceva che era a carico della Regione il pagamento di queste gratuità, c'è stato un ricorso della Regione Emilia-Romagna alla Corte Costituzionale, per non fare gravare sulla Regione il costo dei trasporti gratuiti a favore degli handicappati. Con la sentenza n. 97 la Corte ha dato ragione alla Regione Emilia-Romagna contro la legge che prevedeva dal primo luglio 1983 il trasporto gratuito per quelle categorie stabilite nella legge stessa. La legge finanziaria del 1984 non tiene conto invece della sentenza della Corte Costituzionale e dice che questi trasporti vanno pagati dalle Regioni. Le Regioni hanno fatto un altro intervento per fare annullare il nuovo principio introdotto e cioè che siano le Regioni a ripianare l'eventuale disavanzo dell'esercizio residuo (ultimo comma dell'art. 7 della legge finanziaria dell'84).

Nella nostra Regione le persone, compresi gli accompagnatori, con tale diritto ammontano a 4.670, ma pare che bisognerebbe aggiungere un altro migliaio. Nell'incertezza di chi dovrà pagare noi procediamo a definire la parte di carattere burocratico-amministrativo. Vedremo poi se saremo costretti a pagare noi come Regione o se saranno altri. Non dimentichiamo che la legge sui trasporti pubblici fa carico alle Regioni dei passivi oltre il 34% nelle società di trasporto, sino al raggiungimento del pareggio. La legge punta a raggiungere l'equilibrio fra costi e ricavi da parte delle società di trasporto. Con questo obiettivo tutto il ripianamento dei deficit delle società di trasporto è per la parte eccedente il 34%.

L'obiettivo che ci proponiamo è, prima di tutto, di evitare degli abusi. Noi procediamo in questa verifica perchè abbiamo bisogno di avere delle certezze; poi chi dovrà pagare pagherà, visto che la legge a cui si fa riferimento non prevedeva la copertura finanziaria, mentre l'art. 7 della legge finanziaria prevede che siano posti a carico della Regione questo tipo di oneri. Corre dicevo, noi stiamo procedendo, e i numeri sono elevatissimi; però abbiamo delle perplessità sul solo tesserino, così come fanno altre regioni che pagano alle società per i biglietti dati gratuitamente alle categorie degli handicappati (il Piemonte paga più di un miliardo, la Lombardia pare che paghi tre miliardi e mezzo e via di questo passo). Attualmente non c'è nessuna Regione che dia gratuitamente agli handicappati l'accesso al servizio di pubblico trasporto. Noi saremmo dell'opinione che, per garantirci da eventuali abusi sarà bene mettere insieme non soltanto un tesserino ma anche un certo numero di biglietti.

C'è poi un altro aspetto importante: noi abbiamo avuto l'assegnazione di tre miliardi circa in più sul fondo trasporti perchè il 5% del fondo, solo della quota di aumento fra l'83 e l'84, è stato destinato a premiare chi ha il migliore rapporto fra costi e ricavi, cioè a premiare l'efficienza delle società di trasporto. Noi abbiamo avuto tre miliardi perchè abbiamo migliorato l'efficienza, secondo questi rapporti fra costi e ricavi.

Noi pensiamo che sia opportuno essere rigorosi, nel senso che non è sufficiente il solo tesserino, anche se ciò darà molto lavoro, perchè se dovessimo arrivare a pagare noi, come Regione, dovremmo rimborsare delle corse effettivamente fatte e non cifre a forfait. Stiamo ultimando questo tipo di procedura, che non è semplice perchè l'Assessorato alla Sanità ha segnalato 4200 persone che con gli accompagnatori arriveranno a circa 8400. Questa dimensione ci pone certamente dei problemi.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Bajocco; ne ha facoltà.

BAJOCCO (P.C.I.): Io sarei stato più contento se l'Assessore ci avesse anche detto che, nel giro di tre mesi, il provvedimento andrà in porto. E' vero che non è un problema facile, sappiamo anche noi che è un problema abbastanza complesso, ma i 4270 aventi diritto sono in massima parte invalidi del lavoro che (sino al 60-70% di invalidità) hanno tutte e due le gambe, le braccia e non hanno bisogno di accompagnatori. Si tratta di un numero che è stato messo lì: infatti sono convinto che il numero degli handicappati non è così grande.

Inoltre credo che si possa dare il via a questo provvedimento nel giro di poco tempo. Io penso che ci sia una carenza di volontà da parte di chi è seduto dietro una scrivania e deve mandare avanti questo lavoro.