Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 589 del 30 maggio 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 589/VIII - INTERVENTI REGIONALI PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DI OPERE DI INTERESSE ARTISTICO-ARCHITETTONICO DELLA CITTA' DI AOSTA - (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Torrione.

INTERPELLANZA

Due esempi unici di pittura murale su edifici aostani non religiosi rischiano di essere irrimediabilmente compromessi se non si interviene sollecitamente mediante un'opportuna opera di restauro.

Si tratta di quattro medaglioni raffiguranti personaggi celebri della famiglia Challant (Bonifacio, Giacomo, Ibleto e Renato) posti appunto sulla facciata dell'ex Caserma Challant e di due dipinti realizzati nel riquadro di due finte finestre della facciata di un'abitazione che delimita verso sud la piazza Roncas di Aosta.

In questo ultimo caso l'intervento si presenta ormai urgente in quanto lo stato di una delle due pitture, quella raffigurante una figura femminile (l'altra rappresenta invece uno stemma araldico), è talmente degradato da pregiudicarne ormai la stessa percezione visiva.

Sempre in tema di testimonianze aostane del passato, non si può non segnalare l'incuria e l'abbandono in cui versa un palazzo di assoluto prestigio storico-architettonico, quale palazzo Ansermin, il cui portale d'ingresso lungo via Sant'Anselmo e la facciata sud prospiciente piazza Plouves necessitano di un immediato restauro e di un'accurata manutenzione al fine di preservarne le caratteristiche e le peculiarità, in attesa di un'auspicabile e massiccia opera di conservazione che investa l'intero edificio.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale Gianni Torrione

INTERPELLA

l'Assessore competente per conoscere:

quali sono gli intendimenti della Sovrintendenza ai Beni Culturali per "salvare" le pitture murali dell'ex Caserma Challant e soprattutto quelle dell'altro edificio di Piazza Roncas;

quali provvedimenti si intendono adottare per restaurare il portale e la facciata sud del palazzo Ansermin.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Con questa interpellanza ritorno su di un argomento che riguarda la conservazione del nostro patrimonio artistico e quindi faccio una brevissima digressione sul tema dei beni culturali.

Io ritengo che in generale sia auspicabile un'inversione di tendenza rispetto al passato, perchè la tutela e la conservazione dei beni culturali si presenta sempre più urgente non solo per lo stato di degrado di questo patrimonio, ma proprio perchè noi riteniamo, ed in ciò siamo confortati anche da alcuni dati che non citeremo in questa sede poichè ci riserviamo di farlo in altra, che il potenziamento e la valorizzazione del patrimonio, servano ad una politica turistica di tipo diverso. La Valle d'Aosta ha un patrimonio che viene invidiato e che il più delle volte viene mantenuto in termini non accettabili sul piano del decoro ma altre volte non viene assolutamente valorizzato.

Faccio un breve cenno alle Porte Pretoriane nelle quali è stato fatto un restauro nel periodo fascista, nel '32 e nel '33. Dopo quell'intervento non si è fatto nient'altro e quella parte di Aosta, a detta di esperti e non di un modesto Consigliere come sono io, costituisce un "unicum" irripetibile non solo in Italia come testimonianza del passato. Noi avevamo sollecitato un concorso di idee per la messa in luce e la valorizzazione di quella porzione di Aosta, ma quella mozione è stata respinta e non abbiamo capito ancora il perchè.

Per fare una analogia, che forse non è strettamente pertinente ma che ha il suo valore, ricordiamo che la città di Torino, tramite la FIAT, ha bandito un concorso di idee internazionale per la sistemazione della ex fabbrica del Lingotto e la presentazione dei relativi progetti è diventata un momento culturale di primo piano nella vita non solo torinese ma addirittura nazionale. Noi ritenevamo che il sollecitare l'attenzione della gente sull'argomento, con la presentazione delle soluzioni urbanistiche per la zona compresa tra le Porte Pretoriane e la Torre dei Balivi, potesse costituire una manifestazione di interesse culturale.

Veniamo ora all'argomento più specifico dell'interpellanza. Non sono molti, in Valle d'Aosta, gli esempi di pitture murali che non siano su edifici religiosi, forse gli unici esempi di cui sono riuscito a trovare traccia sono uno in Via De Tillier, ormai completamente perduto, i Medaglioni della ex Caserma Challant e le due pitture che si trovano sulla facciata che delimita Piazza Roncas a sud. Se si aspetta ancora non si potrà più parlare di pitture murali perchè stanno letteralmente scomparendo.

Spero che l'Assessore non mi risponda, come ha già fatto in un'altra occasione, che per interventi di questo tipo bisognerà aspettare un piano di intervento. Mi auguro che si faccia in fretta perchè si tratta di un aspetto di Aosta che va, a mio avviso, conservato ad ogni costo, perchè si tratta di testimonianze del passato verso le quali dobbiamo avere il massimo rispetto e la massima attenzione.

Il palazzo Ansermin, che è forse il più bel palazzo di Aosta, ha una facciata rinascimentale di pregio assoluto la cui costruzione risale al XVI o al XVII secolo. Il suo nome deriva dall'ultimo proprietario che lo aveva acquistato nel 1802. E' un palazzo che non figura in alcuna guida turistica e la cosa mi stupisce perchè si tratta di un edificio di notevole valore architettonico e storico. La Regione ha acquistato buona parte dell'edificio, e adesso dovrebbe intervenire per salvare almeno alcune parti quali il portone, in stile barocco-piemontese, il tetto e la facciata prospiciente Piazza Plouves. Mi si potrà rispondere che il discorso verrà fatto non appena la Regione avrà acquisito l'intero immobile. Io credo, invece, che non si possano tollerare ulteriori ritardi.

Mi appello all'Assessore affinchè nella predisposizione del prossimo bilancio si potenzi la politica di tutela dei beni culturali. Il tempo non giova alla conservazione e alla valorizzazione dei monumenti artistici.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Io non riprendo il discorso del Consigliere Torrione perchè è da troppo tempo che si discute delle Porte Pretoriane.

Io concordo con quanto il Consigliere ha detto e mi permetto anche di dire che ci sono delle priorità. Ci sono dei punti della città di Aosta che devono essere sistemati subito e, purtroppo, per il mantenimento dei beni culturali ci vogliono anche dei tempi che non sono brevi.

Il restauro dei ritratti della famiglia Challant verrà effettuato con la ristrutturazione dell'ex caserma Challant che doveva essere sistemata già da tempo mentre i lavori cominceranno solo adesso. Dobbiamo fare tutti i ponteggi esterni per il rinforzo delle facciate e per il rifacimento del tetto, quando avremo i ponteggi faremo la protezione temporanea degli affreschi. Questo lavoro si farà subito. Effettueremo poi il restauro degli affreschi quando saremo in fase di definizione e completamento della facciata.

Per quanto riguarda il Palazzo Ansermin, non vorrei dire una cosa sbagliata, ma gli uffici mi dicono che la proprietà dell'Amministrazione regionale è di soli 301,3 millesimi. Il Presidente Andrione aveva detto che erano stati definiti gli acquisti per arrivare a più del 50% della proprietà, con questo avremmo potuto obbligare gli altri condomini a intervenire nelle spese per restaurare la facciata del palazzo e su questo concordo pienamente con quanto detto dal Consigliere Torrione. Il Comune ha predisposto uno studio di massima per il recupero del palazzo e la sistemazione degli spazi circostanti.

A tutt'oggi però non posso riferire altro che quanto mi dicono gli uffici. Farò una ricerca più approfondita con l'ufficio patrimoniale e, se è vero quanto aveva dichiarato l'allora Presidente della Giunta, certamente interverremo al più presto nel Palazzo Ansermin. Se invece siamo solo a 300 millesimi di proprietà, per quanto mi dicono gli uffici, la cosa è più difficoltosa. Per quanto riguarda il portale ci sarà un intervento a breve termine. Per la facciata, invece, il discorso si fa più complesso.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Prendo atto di alcuni impegni dell'Assessore, però mi sembra che ci sia un atteggiamento un po' dilatorio da parte degli uffici preposti e mi riferisco agli interventi per il restauro dei medaglioni e delle due pitture murali che delimitano la facciata sud di piazza Roncas, che tra qualche tempo non saranno più recuperabili. A me hanno detto che sono di notevole pregio. Personalmente posso anche pensare che non valgano assolutamente niente però mi sembra che il dover aspettare ancora per rimettere in sesto questi due dipinti vuole forse significare comprometterli in modo irreparabile.

Per il palazzo Ansermin credo che i termini siano quelli che aveva esposto il Presidente Andrione. Per alcuni interventi posso pensare che sia necessario l'accordo dei condomini, perchè la Regione non può accollarsi tutto l'onere del rifacimento della facciata. Però pregherei l'Assessore di intervenire per quanto riguarda il portone, il cui degrado è di tale evidenza da esigere un rimedio subito, altrimenti quel portone finirà per essere completamente distrutto. Il Professor Berton lo definisce uno dei portali più notevoli dell'intera Valle d'Aosta.