Oggetto del Consiglio n. 513 del 26 aprile 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 513/VIII - ISTITUZIONE DI CLASSI A TEMPO PROLUNGATO NELLA SCUOLA MEDIA IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout e Mafrica:
INTERPELLANZA
Il Consiglio regionale ha già in precedenti occasioni esaminato la questione dell'istituzione in Valle di classi a tempo prolungato nella scuola media, a partire dall'anno scolastico 1984-1985.
Dopo una prima discussione nel Consiglio del 25-26 gennaio su una mozione del Gruppo comunista, si era concordato, vista la scadenza fissata al 30 gennaio per le iscrizioni alle classi prime della scuola media, di attendere i risultati delle iscrizioni alle classi "normali" o a tempo prolungato, con l'impegno dell'Assessore alla Pubblica Istruzione, alla luce di dette iscrizioni, di incontrarsi con le Organizzazioni sindacali per valutare il da farsi (una ipotesi avanzata era stata di eventualmente riaprire le iscrizioni).
Ad una interpellanza del Gruppo comunista discussa nel corso dell'adunanza del Consiglio regionale del 28 e 29 febbraio 1984, con cui si chiedevano i dati delle iscrizioni alle classi prime e le intenzioni dell'Assessore a proposito della istituzione di classi a tempo prolungato, l'Assessore aveva risposto che avrebbe definito meglio la questione nei giorni seguenti, essendo in programma l'incontro previsto con le Organizzazioni sindacali.
E' già stato ora determinato con deliberazione di Giunta n. 1855 del 30 marzo 1984 anche l'organico di diritto del personale docente della scuola media per l'anno scolastico 1984-1985, nel quale si presume possano rientrare anche gli insegnanti per le classi a tempo prolungato.
Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per conoscere:
1) quante e quali classi in base ai dati delle iscrizioni ed agli incontri avuti si intendono istituire in Valle per l'anno scolastico 1984-1985;
2) quali interventi ha disposto e quali disposizioni regionali intende dare l'Assessore affinché sia quest'anno sia nei prossimi anni si possa realizzare in Valle una struttura di classi a tempo prolungato adeguata alle esigenze della nostra Regione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Senza entrare nel merito della questione, visto che avevamo già discusso altre volte di questo problema, penso che sarebbe importante conoscere quali sono effettivamente le decisioni che l'Assessore prenderà, per quest'anno e per il prossimo anno, per ciò che riguarda le classi a tempo prolungato. Vorrei solo sottolineare una questione: penso che sia necessario, anche in Valle d'Aosta, cominciare fin da quest'anno con le classi a tempo prolungato, anche se ci saranno difficoltà che dovranno essere studiate e superate, per quanto possibile, da insegnanti, Direttori e Presidi, affinchè nel futuro si possa puntare su una buona qualità delle classi a tempo prolungato.
Direi che con il tempo prolungato è stato già fatto un passo in avanti rispetto alle vecchie esperienze, è stato superato il concetto di base dei doposcuola, che erano frequentati nel pomeriggio solo dagli alunni "difficili", seguiti da insegnanti diversi. Molte volte non esistevano neanche i necessari collegamenti tra gli insegnanti del mattino e quelli del pomeriggio. Tutto questo è stato superato grazie alle esperienze fatte in questo settore. Si tratta ora di fare un'esperienza nuova che, secondo il nostro parere, può dare dei risultati estremamente positivi.
Direi però che ancora una volta in Valle d'Aosta sono mancate, proprio in questo settore, delle indicazioni precise. Sembra che si vogliano scaricare le responsabilità tra i vari organismi regionali. Prima di tutto mancano delle indicazioni precise su come dovranno avvenire le iscrizioni alla prima media e questo fa sì che i genitori non conoscano la possibilità che avrebbero al momento delle iscrizioni. Ci sembra di cogliere ancora un continuo voler rimandare il problema senza arrivare mai al dunque.
In una lettera inviata alle Organizzazioni sindacali al momento di prendere delle decisioni per quanto riguarda l'organico della scuola, e in particolar modo della scuola media, il Sovraintendente agli studi, per quanto riguarda le classi a tempo prolungato, scrive: "Tenuto conto del numero delle richieste di iscrizione alla classe 1^ a tempo prolungato, segnalato dalle competenti direzioni didattiche, della loro dislocazione nelle diversi sedi scolastiche, e delle condizioni prescrittive di funzionamento, le esigenze debitamente accertate per l'anno scolastico 1984/1985 trovano intera capienza nei limiti fissati dall'art. 2 dell'Ordinanza Ministeriale del 1984. Tuttavia, in mancanza di disposizioni integrative regionali circa la loro effettiva organizzazione nel prossimo anno scolastico, non è possibile effettuare alcuna previsione in questa sede". Mi sembra di cogliere in queste ultime parole la denuncia di una mancanza di disposizioni da parte della Giunta regionale o dell'Assessore competente.
Questo sta ancora una volta a dimostrare la nostra tesi e cioè che ci sembra che in Valle d'Aosta venga rimandato questo problema a soluzioni e ad anni che non conosciamo, mentre invece noi vorremmo sapere cosa si vuole fare precisamente per quest'anno, poichè ci sono state delle richieste e ci sono delle scuole dove si può cominciare con queste classi a tempo prolungato. In conclusione, non sappiamo cosa si farà quest'anno e siamo già in ritardo, anche se molto probabilmente gli insegnanti di cui si avrebbe bisogno per queste classi potrebbero rientrare, come viene sottolineato anche dal sovrintendente agli studi, nell'organico che è già stato deliberato.
Soprattutto, non riusciamo a capire qual è la valutazione che danno l'Assessore o la Giunta regionale su questa esperienza di classi a tempo prolungato e cosa si vorrà fare per l'anno prossimo e per gli anni futuri, cosa si intende fare proprio per integrare le disposizioni ministeriali che (anche l'Assessore l'ha sottolineato) sono carenti di tutta una serie di disposizioni.
Se noi, in Valle d'Aosta, vogliamo una scuola nostra, dove vengano applicati interamente gli ariticoli n. 39 e 40 dello Statuto, dove fare nuove sperimentazioni, ebbene questa è una esperienza che, secondo il nostro parere, può dare degli ottimi frutti ed è necessario che noi l'affrontiamo proprio per quello che ci può dare.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.
FAVAL (U.V.): Nous croyons que le premier devoir du Conseil régional est celui de ne pas prendre les lois de l'Etat en les transferant directement dans notre Région, mais de chercher, tout possible qu'il est, à adapter toutes les dispositions de l'Etat, du Gouvernement et du Parlement italien aux exigences et à la réalité de la Vallée d'Aoste. Dans ce sens on a travaillé aussi dans le domaine et à l'intérieur de l'argument traité par Monsieur Cout.
Il se plaint qu'ici rien n'a été fait. Je pourrais lui rappeler que, après avoir discuté de la question pendant deux séances nous avons souligné que ce n'était pas le cas de discuter préalablement de la "scuola a tempo prolungato e classi a tempo prolungato e non" mais c'était plus important de considérer quel genre d'école on doit faire pour "le classi a tempo prolungato".
Justement, après les discussions qu'on a eues ici, j'ai rencontré les Organisations Syndicales et j'ai envoyé une circulaire à tous les directeurs des établissements scolaires pour qu'ils recueillent, au sein des Conseils des Enseignants, des renseignements et des explications à propos de ce qu'on pourrait faire par rapport à cette situation. J'ai convoqué après tous les dirigents des établissements scolaires et j'ai discuté avec eux le problème. Après les réunions qu'ils avaient eues dans toutes les écoles, et la confrontation avec le corps enseignant, on a examiné la question pendant trois heures.
De cette réunion est sorti l'engagement, de la part des directeurs des établissements scolaires, de m'envoyer pour la fin du mois d'avril, compte tenu du fait qu'il y avait de longues vacances de Pâques, une relation, dans laquelle ils feront des propositions sur l'opportunité et la possibilité de créer, aussi en Vallée d'Aoste, des "classi a tempo prolungato".
Il faut toujours bien éclaircir et souligner qu'il ne s'agit pas de l'école moyenne "a tempo prolungato" mais de l'école moyenne con "classi a tempo prolungato". En tenant compte de toute une série de questions que je ne crois pas utile rappeler ici (mais si la Commission le demande je le ferai), dès que j'aurai les rapports des directeurs, on les lira et en discutera ensemble.
C'est, je crois, la méthode la meilleure pour proposer des interventions pour l'école valdôtaine, c'est-à-dire: demander à ceux qui agissent directement dans l'école la situation réelle par rapport aux différentes exigences qu'on pourrait satisfaire avec la création des "classi a tempo prolungato". J'ai cru qu'il était correct de ne pas prendre une décision "derrière un bureau" et de s'intéresser directement, en engageant ceux qui travaillent dans l'école, donc: les enseignants, les syndicats et les directeurs des établissements. La semaine prochaine j'aurai le rapport et je pourrai, à la suite des propositions qu'on fera, parler à la Commission et voir s'il sera le cas ou non de créer ces "classi a tempo prolungato".
Par conséquent, je ne suis pas à même maintenant de répondre aux deux questions qui m'ont été posées: "Quante e quali classi? " et "Quali interventi?", parce que j'aurai les données seulement après avoir eu la consultation dont je vous ai parlé.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Ancora una volta mi vedo costretto a dire che la risposta dell'Assessore mi lascia abbastanza perplesso e dubbioso se effettivamente l'Assessore vuole o non vuole, per quest'anno e per il futuro, istituire anche in Valle d'Aosta queste classi a tempo prolungato.
In effetti, non si tratta di riformare tutta la scuola media, ma di dare la possibilità ai genitori di scegliere di mandare o meno i loro figli in queste classi: c'è una richiesta precisa e c'è la possibilità, in base ad essa, di istituirle.
La risposta dell'Assessore, invece, ci dà l'impressione che egli continui queste consultazioni non tanto per approfondire tutta la questione e realizzare delle classi a tempo prolungato che funzionino effettivamente in Valle d'Aosta, ma per rimandare una decisione che egli non vuole prendere. In definitiva, non potendo dire di no ad una iniziativa che sta andando avanti un po' dappertutto, si cerca di rimandare la decisione e di istituire le classi solo dove non è possibile farne a meno, sapendo già che avrebbero probabilmente poche possibilità di sopravvivere.
Invito l'Assessore, anche se per quest'anno è ormai tardi per fare qualche cosa di concreto, per un arricchimento della scuola e per una innovazione didattica, necessaria qui come altrove, che almeno si faccia una riflessione per il prossimo anno, perchè si possa scegliere sin dall'inizio dell'anno, e perchè i genitori, gli insegnanti e tutti gli operatori della scuola possano essere coinvolti in tempo affinché possa creare qualche cosa di positivo.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, sono le 12,45; vi chiedo se vogliamo proseguire sino al termine delle interpellanze o se vogliamo sospendere i lavori... Bene, allora proseguiamo.