Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 120 del 24 febbraio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 120/VII- RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 7329 in data 31 dicembre 1982: Rimborso della somma di lire 2.400.000 al Comune di Verrès per l'assunzione di personale qualificato per l'assistenza agli alunni portatori di handicaps nei centri diurni-estivi

- Estate 1982 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 7367 in data 31 dicembre 1982: Concessione e liquidazione di un contributo di £. 13.000.000 al Consorzio idrico di Frachey in Comune di Ayas per la costruzione dell'acquedotto di Ayas. Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 7369 in data 31 dicembre 1982: Lavori di sistemazione e completamento della Chiesa di Saint-Denis. Esecuzione dei lavori in economia diretta.- Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 103 in data 11 gennaio 1983: Lavori di ricostruzione di muro pericolante e sistemazione area adiacente la Chiesa di Avise.- Appalto dei lavori a licitazione privata.- Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 132 in data 20 gennaio 1983: Concessione e liquidazione di contributo al Comune di Pré-Saint-Didier per l'organizzazione e la gestione di un centro diurno estivo all'infanzia per l'anno 1982.- Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 163 in data 20 gennaio 1983: Completamento dei lavori di sistemazione idraulica del torrente Boccoueil, in località Barmet del Comune di Issogne.- Approvazione del progetto.- Approvazione ed impegno di spesa.- Aggiudicazione dei lavori a trattativa privata.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 164 in data 20 gennaio 1983: Lavori di sistemazione idraulico-forestale del torrente Molinaz (2° lotto) in Comune di Pontey. Costruzione ponte per la strada regionale Châtillon-Pontey sul torrente Molinaz.- Approvazione progetto e affidamento lavori.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 246 in data 20 gennaio 1983: Concessione e liquidazione alle Aziende autonome di soggiorno della Valle d'Aosta di un contributo nelle spese di funzionamento relative all'anno 1983.- Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 343 in data 20 gennaio 1983: Lavori di costruzione di opere di protezione dalla caduta valanghe dalle pendici di Mont Tabel a protezione dell'abitato di Breuil, in Comune di Valtournenche.- Approvazione di perizia suppletiva e di variante. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Noi abbiamo forti perplessità su questa delibera, con cui si aumenta di oltre 400 milioni l'importo di lavori che già erano costati all'Amministrazione due miliardi e quattrocentomilioni, e chiediamo spiegazioni all'Assessore ai Lavori Pubblici.

Dal quadro dei costi che è fornito, si può desumere che il lavoro principale di un miliardo e 600 milioni (su un totale di 2 miliardi e ottocento milioni), è costituito dalla formazione del rilevato.

Ora questo rilevato viene a costare all'Amministrazione, facendo una semplice divisione, £. 7.500 al metro cubo.

Esistono diversi capitolati d'appalto della Regione con impegno a costruire rilevati trasportando il materiale anche fino a 10 km. in cui la formazione dei rilevati viene appaltata dalla Regione a 4000-4500 lire al metro cubo. C'è quindi una differenza di £. 3000-3500 al metro cubo, che va moltiplicata per 216 mila metri cubi. Questa differenza porta a cifre dell'ordine del 600-700 milioni.

Chiediamo all'Assessore ai Lavori Pubblici se questo prezzo è giustificato; a noi sembra onestamente eccessivo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): Come tutti ben sapete il problema di questo paravalanghe in località Mont Tabel, a quota 2400, è stato già laboriosissimo a livello di progettazione.

La Regione si è ritenuta incompetente a livello di professionisti in loco perché il discorso era molto difficile; abbiamo incaricato assieme al Comune di Valtournenche l'ufficio di Davos, specializzato in valanghe, rinomato per questo problema in campo internazionale. Con questo ufficio hanno collaborato dei tecnici del Trentino-Alto Adige ed una Commissione speciale del Comune di Valtournenche, in modo particolare il Presidente delle Guide ha fatto viaggi, a sue spese e dietro incarico del Comune e della Regione, per andare a sollecitare a Davos e per verificare certe cose, e siamo arrivati ad avere delle relazioni specifiche da parte di questi uffici per poi dare l'incarico di progettazione ad un ufficio specializzato che la Giunta regionale ha individuato nell'ufficio di ingegneria della SIV - Ingg.Perazzone e Corona - uno dei migliori uffici di ingegneria civile in Italia.

Questo è quanto dicono gli esperti; la cosa preoccupava e preoccupa attualmente gli Amministratori perché sono incompetenti in materia. Portare decine e decine di migliaia di metri cubi in una zona a monte di un abitato qual è Cervinia, poteva creare in futuro un danno ancora maggiore di una valanga.

Abbiamo ritenuto di dover dare la Direzione Lavori all'Ing.Perazzone che è una persona competente, affinché sollevasse l'Amministrazione da determinati rischi futuri.

L'Ing.Perazzone ha chiesto delle consulenze al miglior glaceologo d'Italia, il quale ha già 78 anni ma è ancora ritenuto uno dei più validi. Il termine dei lavori era previsto a due anni dalla gara di appalto, invece l'impresa vincitrice ha terminato i lavori in un anno quindi a tempo di record, perché ha ritenuto di spostare tutto il suo apparato di mezzi al Breuil.

L'Ing. Perazzone in corso di opera, ha chiesto l'autorizzazione alla Giunta regionale per fare una modifica a livello di progettazione e alzare ancora questa diga in altezza, aumentando i metri cubi di rilevato per una spesa di 360 milioni. Abbiamo dato l'autorizzazione ed abbiamo fatto questa delibera che è portata in Consiglio un po' in ritardo. Per la questione dei prezzi, abbiamo chiesto all'Ing. Perazzone di inserire dei prezzi correnti al commercio, perché avevamo fatto un appalto a livello di imprese che avevano l'iscrizione in Valle d'Aosta.

Il Consigliere Mafrica ritiene questo prezzo elevato: posso forse anche concordare, ma dobbiamo considerare la velocità con la quale ha lavorato questa impresa; inoltre si tratta di lavori eseguiti a quota 2400, dove i macchinari rendono al 50%. Questo lo dicono i tecnici, io mi dichiaro incompetente nel rispondere a determinate cose.

Chiedo al Consigliere Mafrica che faccia una ricerca sui lavori di sbancamento in quota; perché io so, per esempio che si sono fusi due motori del costo di 120 milioni l'uno. Noi riteniamo di esserci appoggiati a dei tecnici seri, abbiamo fatto l'appalto in base ai prezzi fissati da questo tecnico, che è ritenuto una persona seria. Se l'impresa, che ha saputo operare bene, ha avuto del guadagno, meglio per lei; noi siamo soddisfatti perché abbiamo completato l'opera nel giro di quattro mesi, abbiamo avuto gli elogi da parte dell'Amministrazione, dell'Azienda di Soggiorno, da parte degli interessati, quindi riteniamo di aver fatto il nostro dovere.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Clusaz, ne ha facoltà.

CLUSAZ - (U.V.): Nella deliberazione n. 343 c'è un errore materiale al l° comma, ultima riga, non so se l'hanno corretto o l'hanno già fatto presente.

Comunque vorrei riagganciarmi all'interrogazione del Consigliere Pedrini, oggetto n. 7.

Il Consigliere Pedrini diceva stamani che non era il caso di fare una gara a Saint-Nicolas a metà gennaio; forse solo il Consigliere Pedrini sapeva a priori che a metà gennaio non ci sarebbe stata neve in questa località!

Devo dargli atto comunque che, rispetto all'interrogazione presentata, nella risposta ha modificato sensibilmente il tiro. Rimane però scritto - e questo lo leggono tutti - che il costo degli autocarri per il trasporto della neve aveva superato i 60 milioni. Dico e affermo che tale costo bisogna dividerlo per cinque e gli dò tutte le prove, se gli interessano: non si può aumentare una cifra a cinque o sei volte tanto, allo scopo di fare un bluff! Comunque quello che più mi premeva far presente al Consiglio è l'onestà dimostrata in quella occasione dagli autotrasportatori, la correttezza degli organizzatori ed in primo luogo del responsabile, il quale, sebbene non sia un simpatizzante dell'Union Vald6taine, è una persona seria e corretta. Si sono con cordati dei prezzi che rispetto alle tariffe approvate dal Ministero e attualmente in vigore, sono inferiori, a seconda della portata degli autocarri, di una percentuale che va dal 33 al 43% e sfido il Consigliere Pedrini a smentirmi. Questo proprio perché hanno deciso, fra tutti, di dare una mano affinché l'impegno assunto in precedenza fosse rispettato. Una mano l'ha data anche il Consigliere Pedrini, ma a mio avviso in senso opposto, per quanto riguarda i 60 milioni.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pedrini, ne ha facoltà.

PEDRINI - (Ind.P.L.I.): Quando si sentono fare alcune affermazioni, bisogna ricordare che, in campo internazionale - dove c'è qualcuno che fa molto più di Pedrini e forse anche più di Clusaz - spostano delle gare mondiali quando non c'è neve, quindi nessuno vietava in quel momento di spostare la gara altrove. Quindi non raccontiamo le storielle e non dividiamo niente per cinque, lasciamo le cose come stanno.

Poi, la voce corrente era di 60 milioni ed io ho riportato questa cifra, ma non ho saputo in realtà quanto è stato speso e se il Consigliere Clusaz vuole fare l'avvocato difensore di quel signore che mi ha telefonato asserendo di volermi citare in tribunale e facendomi anche delle minacce, si dà il caso che la faccenda mi lascia totalmente indifferente, perché sono stato minacciato in passato e me ne sono sempre fatto degli enormi baffi in quanto rispondo delle mie azioni in prima persona e l'ho dimostrato. Quindi la questione è solo questa: qualcuno ha voluto fare volutamente la gara in quella località fregandosene dei consigli che erano stati dati e di tutta l'organizzazione, tanto pagava la Comunità Montana.

Vorrei sapere allora, le Comunità Montane funzionano o no? Quanto ha dato la Regione? Devo ribadire che la popolazione ha diritto di sapere quanto è stato speso, perché se i milioni spesi sono 20, questo voglio sentirmelo confermare dall'Assessore, non dal Signor Clusaz, Consigliere regionale come me. Sono stato zitto su quello che ha detto l'Assessore Borbey perché mi andava bene così, ma non mi deve parlare di un camion che girava su e giù a portare la neve; quanti erano i camion? Questo lo voglio sapere perché la gente ha diritto di criticare le cose quando non sono fatte bene.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.

CHABOD - (D.C.): Solo per mettere un po' di pace fra i Consiglieri Clusaz e Pedrini, perché sono un pacifista.

Quando si è deciso di fare la gara, la neve c'era ed ero convinto anch'io che quest'anno avremmo avuto una bella stagione. Ma da quando l'Assessore Pollicini è andato in Giappone, con il sol levante, qui non è più nevicato, è arrivato lo scirocco e ci siamo trovati in grosse difficoltà.

Il Consigliere Pedrini dice bene, si poteva spostare la gara, ma dovevamo spostare anche tutta l'illuminazione, poiché si trattava di una gara di fondo notturna. Non potendo rifare tutto, per me l'organizzazione ha fatto bene a rimediare con il trasporto della neve e ad effettuare la gara.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Direi di tornare all'oggetto della delibera: dai milioni ai miliardi. Devo dire che non ci ha convinti il ragionamento dell'Assessore ai Lavori Pubblici per cui voteremo contro questa delibera per tre ragioni: la prima è che su lavori di miliardi il ribasso d'asta dell'1% ci sembra esiguo, specialmente quando si tratta di lavori relativi al movimento terra; per cose che ci sono state dette, sono proprio questi i lavori che consentono ribassi d'asta maggiori. Facendo le gare in Valle d'Aosta, dove ci sono una o due imprese che possono concorrere a quel tipo di lavoro, chi concorre è in grado di stabilire il ribasso d'asta.

La seconda osservazione è che l'Assessore dice, si lavorava a 2400 metri quindi il costo poteva anche raddoppia re; però poi afferma che il lavoro è stato fatto in tre-quattro mesi, per cui se fosse stato un lavoro particolarmente difficile, secondo me avrebbe richiesto una durata superiore. Terzo argomento, il prezzo al metro cubo dipende anche dal numero di metri cubi lavorati. Qui si lavoravano 250 mila metri cubi, lo sconto per il lavoro all'ingrosso, per definirla volgarmente, poteva anche essere preso in considerazione.

A noi sembra che qui chiaramente l'impresa non abbia ottenuto solo il legittimo profitto ma poteva fare un ribasso d'asta e la Regione poteva stabilire prezzi inferiori.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Sarebbe per proporre il Consigliere Mafrica come Ingegnere Honoris Causa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 25

Favorevoli: 20

Contrari: 5

Il Consiglio approva

Oggetto n. 698 in data 4 febbraio 1983: Corsi sperimentali di scuola media per lavoratori - Anno scolastico 1982/ 1983. Finanziamento delle spese di gestione.- Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 699 in data 4 febbraio 1983: Lavori di ristrutturazione dell'edificio già destinato ad ospedale geriatrico in regione Beauregard del Comune di Aosta.- Approvazione di perizia suppletiva.- Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Qui c'è una delibera che prevede una spesa aggiuntiva di 250 milioni sui lavori del geriatrico.

Si dice che "si rende necessario procedere urgentemente ad un primo intervento di rifacimento dei manti impermeabili posti sulle coperture che non garantiscono l'assoluta tenuta alle acque meteoriche, fatto che ha rallentato l'esecuzione di pavimenti e tinteggiature". Ora noi sappiamo che la vicenda del Beauregard è lunga e probabilmente continuerà ancora ad occupare questo Consiglio, ma rileviamo - vorremmo avere dall'Assessore dei chiarimenti - che si afferma in delibera che un lavoro fatto in precedenza, cioè la impermeabilizzazione, di fatto non tiene.

Vorremmo sapere perciò perché questo si verifica e perché occorra spendere 250 milioni per rifare un lavoro fatto non da molto in un'opera che ancora non è ultimata.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): Avremo modo di parlare più dettagliatamente della questione cantiere Beauregard nel prosieguo del Consiglio, perché c'è all'ordine del giorno una proposta di future spese per completare questo ospedale. Saranno messe a fuoco le motivazioni di questa maggiore spesa che derivano da lavori non previsti dal progettista oppure da miglioramenti in corso d'opera della qualità dei materiali. In questo caso si tratta di un lavoro che il progettista non aveva previsto e che, da analisi prettamente tecniche, è stato dichiarato indispensabile. Il manto di impermeabilizzazione è stato eseguito circa 9 anni fa; sappiamo che quando il manto ha già 10 o 15 anni in Valle d'Aosta, dove è soggetto ad una usura non indifferente, deve essere rifatto.

Quando è stata fatta la struttura portante il manto eseguito non era dei migliori, ma il danno maggiore deriva dal fatto che caricando la struttura e facendo le tramezze, essendo questa una struttura non omogenea perché a monte è fondata sulla roccia e a valle sul limo, questa si muove, i solai sono elastici e le tramezze crepano. Ma non è che sia tutto sbagliato quanto è stato fatto in precedenza: costruire delle case non è come insegnare a dei bambini che due+ due = quattro.

Questa struttura non è sufficientemente rigida e quindi ci vogliono degli accorgimenti. Due perizie tecniche, del progettista e dell'Ing. Devoti con il direttore dei lavori, ing. capo della Regione, hanno stabilito che conviene rifare il manto di impermeabilizzazione e l'interrogazione rivolta ai tecnici dalla Giunta regionale è stata questa: si ritiene di cambiare struttura e fare un tetto? Non è stata accettata questa impostazione poiché fare un tetto di copertura avrebbe richiesto altre opere di sopra-elevazione dei muri perimetrali ed avrebbe portato di nuovo a caricare eccessivamente questa struttura, già sufficientemente carica.

Quindi per forza di cose abbiamo dovuto procedere in tal senso, anche perché non possiamo rischiare di avere un ospedale con delle sale operatorie dove potrebbe piovere. Infatti l'impresa si è rifiutata di iniziare i lavori di rifinitura, tinteggiatura e pavimentazione, perché ogni volta che abbiamo avuto delle precipitazioni, il soffitto presentava macchie di umidità. E' stata una scelta obbligata, per così dire.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem.Prol.-Nuova Sin.): Io credo che dopo 9-10 anni vadano rifatti manti impermeabili fatti male, perché quelli fatti bene non si rifanno.

Inoltre si parte dalla necessità di rifare un manto impermeabile del tetto e vengono fuori nuovi problemi che vanno al di là; se in una struttura si muovono i soffitti significa che i muri portanti subiscono delle sollecitazioni non previste. Il che vuol dire che a suo tempo non sono stati fatti i dovuti rilievi del terreno per prevedere quali sollecitazioni sarebbero derivate da questo carico.

Sarebbe indispensabile che questo Consiglio fosse messo al corrente con una dettagliata relazione tecnica dei vari inconvenienti che si sono venuti a verificare ed una volta tanto non sarebbe male se si identificassero anche delle responsabilità, perché se è un calcolo che è stato fatto male, significa che non si è tenuto conto di tutte le varianti possibili.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): L'Assessore ci ha detto che il manto non era dei migliori, io credo che noi a suo tempo l'abbiamo pagato come lavoro eseguito a regola d'arte, per cui il collaudo fatto e l'intervento dell'Amministrazione avrebbero dovuto accertare l'effettiva consistenza di questo lavoro. Ma la cosa più grave che ha detto l'Assessore è che la struttura stessa si muove. A noi questo sembra un fatto molto strano perché non è che tutte le costruzioni con dieci o vent'anni abbiano adesso una situazione del genere. Ci sono palazzi di cinquecento anni che assolutamente non subiscono quelle sollecitazioni. Evidentemente non sono state fatte al momento della progettazione quelle verifiche necessarie sulla tenuta del suolo. Se si verificano dei fatti del genere, chiediamo di accertare le ragioni, anziché accettare la situazione così com'è e dovervi porre rimedio. E' chiaro che dobbiamo rimediare, però occorre

capire le cause e vedere se esistono delle responsabilità. A noi sembra che la questione sia stata presentata in modo un po' sbrigativo e ci astenia mo sulla delibera.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Per avere votato contro il posizionamento dell'Ospedale di Beauregard in quella zona - credo contro i Consiglieri Lustrissy e Bordon - ritengo di avere il diritto di dire che certe cose non si devono dire, perché il Consigliere Mafrica chiede al suo vicino qual è il comportamento del cemento armato.

I palazzi di 500 anni fa non erano in cemento armato; lo so anche io, che io, che ho fatto giurisprudenza che, per resistere alle scosse sismiche si aumenta il tenore di ferro quindi l'elasticità del cemento armato. Quell'ospedale fatto in cemento armato, tecnica utilizzata dappertutto, ha lievissime continue vibrazioni, dovute al fatto che è costruito su un terreno morenico, per cui anche andando a 200 metri di profondità resta tale e quale.

Non doveva essere fatto in quel luogo, prima di tutto; secondo, quando sono diventato Presidente della Giunta - e sono già stato tradito almeno due volte - avevo dato precise disposizioni che non si facessero mai tetti piani in Valle d'Aosta, perché a causa dell'escursione termica esistente, non c'è tetto piano che resista, per cui l'impermeabilizzazione, a distanza di tempi che sono proporzionali all'evolversi della tecnica, non elimina definitivamente le infiltrazioni e macchie di umidità ci saranno sempre, tanto è vero che in casi similari, in montagna è stata adottata la soluzione dei doppi tetti.

Avevo chiesto infatti all'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey di fare il tetto doppio, ma questo non è possibile perché comporta il rifacimento delle strutture e naturalmente una spesa notevole.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 27

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin, Tonino).

Il Consiglio approva