Oggetto del Consiglio n. 119 del 24 febbraio 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 119/VII- SITUAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA IN VALLE - (Interpellanza).
PRESIDENTE: Dò lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Carlassare:
INTERPELLANZA
CONSIDERATO che la crisi del settore industriale in Valle continua con sempre maggiore vigore;
VERIFICATO che a tuttora l'operato della Giunta regionale è stato molto ricco di buoni propositi, ma assolutamente inefficace nella realizzazione di interventi validi a creare nuovi posti di lavoro;
CONSTATATO che, in carenza di valide prospettive, la Cassa Integrazione Guadagni, nelle sue varie forme, rimane l'unica ancora di salvezza rimasta ai lavoratori delle fabbriche in crisi;
INTERPELLA
l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere:
a) l'elenco delle aziende dove è in corso la cassa integrazione guadagni;
il tipo di cassa integrazione guadagni attuato in ogni singola azienda;
il numero dei lavoratori in cassa integrazione guadagni per ogni azienda;
le domande di cassa integrazione guadagni che non hanno avuto esito positivo, e le relative motivazioni;
e) una valutazione generale sulle prospettive esistenti.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem.Prol.Nuova Sin.): Vorrei ricordare un impegno assunto dal Consiglio e demandato al Presidente della Giunta, che adesso non è in aula, di relazionare sull'evolversi della situazione di crisi dell'industria. Ricordo che c'era stata un'ampia discussione ed in quell'occasione il Consigliere Tamone aveva proposto un emendamento ad una mia mozione dove si impegnava a relazionare ogni volta che il Consiglio si riuniva fino a che rimaneva questa situazione di crisi. La mozione è stata approvata dal Consiglio nella formulazione presentata dal Consigliere Tamone. Sono passati tre o quattro Consigli da allora ed il Presidente della Giunta, nelle comunicazioni che gli spettano in apertura di seduta, non ha mai detto nulla su come si sta evolvendo la situazione industriale.
Con questa interpellanza mi rivolgo all'Assessore all'Industria per sapere qual è la situazione della Cassa Integrazione in Valle d'Aosta, in quanto mi risulta che sia piuttosto varia: ci sono aziende in crisi che ricevono regolarmente il pagamento della cassa integrazione, altre che non lo ricevono.
Vorrei avere la situazione della Cassa Integrazione per quanto riguarda tutte le aziende toccate da questo fenomeno in Valle d'Aosta, sapere con precisione qual è il tipo di cassa integrazione che viene concessa alle varie aziende e se ci sono delle situazioni dove la domanda di cassa integrazione guadagni è stata respinta dal Ministero.
Vorrei una valutazione generale su questo fenomeno, se si presume che si regolarizzeranno in un più o meno breve periodo tutte le situazioni che hanno dei problemi in sospeso e a questo proposito il caso più grave mi pare sia quello dell'INTEVA.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): Sulla questione di relazionare in Consiglio non abbiamo niente in contrario e lo faremo non appena avremo dei dati, perché il Consigliere Carlassare sa bene che in questo periodo non ci sono stati dei gran di eventi. Abbiamo avuto contatti con molte ditte ma siamo solo a livello di pourparlers.
Ho parlato con il Ministro del Bilancio tre giorni fa, il quale mi ha detto che entro il 28 la Montefibre deve dare tutti i documenti sia per il Piemonte che per la Valle d'Aosta. Ne riparleremo non appena saranno pronti tutti i documenti, dal momento che è stato costituito un Comitato ad hoc fra il Ministero del Bilancio, Industria e Lavoro per discutere di questi problemi, essendo necessaria la collaborazione di questi tre Ministeri.
Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni, la situazione è la seguente:
la Morgex-Carbo, 110 dipendenti interessati, a rotazione dal 4.10.1982 per la durata di sei mesi;
la SIV di Arnad, causa crisi aziendale, 84 dipendenti interessati, data dell'ultima proroga 13.12.1982 per tre mesi;
la Châtillon S.p.A., causa crisi aziendale, 376 dipendenti interessati, cassa integrazione sino alla data del 15.3.1983;
l'Alluver di Verrès, causa ristrutturazione e riconversione, 35 dipendenti interessati, cassa integrazione sino alla data dell'1.3.1983;
- la Tecnomec di Arnad, causa crisi aziendale, 18 dipendenti interessati, cassa integrazione sino alla data del 22.3.1983;
- la Sadea, causa crisi aziendale, 53 dipendenti interessati, cassa integrazione sino alla data dell'1. 3.1983;
la Fortuna West di Arnad, causa crisi aziendale, 133 dipendenti interessati, proroga per tre mesi dal 31.1. 1983;
l'IMVA di Verrès, azienda dichiarata fallita dal Tribunale di Aosta, causa crisi aziendale, 56 dipendenti interessati, cassa integrazione fino al 15.10.1983;
l'Ilssa-Viola di Pont-Saint-Martin, causa crisi aziendale, settore siderurgico, 43 dipendenti interessati, cassa integrazione dal 28.2.1983, per sei mesi;
la Nuova Sias di Aosta, 2000 dipendenti interessati per una settimana al mese e 260 dipendenti per tre settimane al mese sino alla fine di marzo;
- la Dolciaria Valdostana di Arnad, 13 dipendenti interessati, dal 13 febbraio 1983 per sei mesi.
Ufficialmente non risulta che siano state respinte domande di cassa integrazione.
La gestione edilizia sono ore 27.024; la gestione ordinaria, alimentari, legno, metallurgia metalmeccanica e tessili, sono ore 77.548. La gestione straordinaria: impiegati ore 55.760, operai ore 643.330. Per una valutazione generale delle prospettive esistenti, si dovrebbe relazionare caso per caso. Le prospettive esistenti, che per alcuni casi possono essere considerate anche positive, sono legate alla politica economica italiana e quindi con lieve possibilità di intervento a carattere regionale. La Giunta regionale comunque non ha tralasciato nessuna iniziativa atta a mantenere il livello occupazionale in Valle d'Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem.Prol.Nuova Sin.): E' positivo avere questi dati che, così dettagliati e precisi, sono difficili da reperire, anche perché sentendo questo elenco io, che tutto sommato seguo abbastanza da vicino le vicende dell'industria, ho ricordato una serie di situazioni di crisi che praticamente erano passate nel dimenticatoio.
La situazione che emerge è molto grave in quanto mi pare che non ci sia industria che non sia toccata dal fenomeno della cassa integrazione nelle sue varie forme e sempre o quasi cassa integrazione per crisi.
Questa situazione di crisi in un settore importantissimo e vitale per il corretto sviluppo economico, sociale e culturale di una comunità dovrebbe vedere maggiormente impegnati il Presidente della Giunta e gli Assessori, in quanto l'impegno di relazionare sull'evolversi della situazione vuole anche dire prendere in considerazione quelle situazioni che non si sbloccano. Questo è un appunto ed è una grave responsabilità che si assume la Giunta sul piano politico; ritengo che se non riusciamo a rilanciare uno sviluppo industriale nella nostra Regione, il benessere basato su quella monocultura che è il turismo può dimostrarsi in qualsiasi momento molto illusorio, perché non bisogna dimenticare - qui vi faccio riferimento ad un concetto espresso da un relatore ad un convegno organizzato dalle Acli - che l'industria è la struttura occupazionale, è il settore che dà il maggior livello di specializzazione ed il più vario; pertanto è indispensabile che sia sviluppato per mantenere una realtà dovunque ancorata all'evolversi naturale delle cose per far sì che una Regione si trovi nel nord del pianeta, nella parte sviluppata, e non nel sud del pianeta, dove si resta sottosviluppati.