Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 118 del 24 febbraio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 118/VII - INFORTUNIO SUL LAVORO PRESSO IL CANTIERE DEL COSTRUENDO OSPEDALE DI BEAUREGARD - (Interpellanza).

PRESIDENTE: Dò lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica, Tonino, Cout e Carral:

INTERPELLANZA

Appresa con costernazione la notizia di un tragico infortunio sul lavoro, in cui hanno perso la vita due giovani che lavoravano presso il cantiere dell'Ospedale Beauregard;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore ai Lavori Pubblici per conoscere:

1°) l'esistenza di eventuali responsabilità relative all'infortunio;

2°) i rapporti esistenti tra l'impresa "Fratelli Pioppi" di cui facevano parte i due lavoratori tragicamente scomparsi e la EDIM, ditta vincitrice dell'appalto per ultimare la costruzione del Beauregard.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Purtroppo da qualche tempo in Valle d'Aosta si succedono sciagure gravi con un alto numero di morti.

In tutti i casi gioca un proprio ruolo la fatalità, in alcuni però possono esserci elementi legati a negligenze oppure a errori umani.

In questo caso si sono avuti due morti al cantiere di costruzione dell'Ospedale di Beauregard. Sono stati folgorati due giovani che lavoravano per un'impresa di cui non si conosceva neppure l'esistenza, che aveva subappaltato dei lavori dall'impresa principale, la EDIM.

Noi chiediamo all'Assessore ai Lavori Pubblici se questo incidente è dovuto alla fatalità oppure se vi sono eventuali responsabilità, se non sono per caso state insufficienti le misure di sicurezza.

Chiediamo inoltre all'Assessore se il metodo del subappalto - in questo caso fra la Ditta Pioppi e la Ditta Edim - rientrava nelle norme o presentava qualche elemento non ancora del tutto chiarito.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): A livello della direzione lavori, da parte dell'Assessorato Lavori Pubblici, responsabilità non ce ne sono perché sono state e continuano ad essere richieste all'impresa tutte le norme di sicurezza.

E' stata una fatalità in quanto una gru semovente è uscita dal tracciato logico di dove stava operando e ha toccato purtroppo i fili di una linea. C'è un'inchiesta in corso, dove Enti preposti per questo, Magistratura ed Ispettorato del Lavoro, sono in fase di ultimazione per stabilire esattamente il fatto; quindi mi riservo - finita l'inchiesta - di far sapere all'interpellante il risultato.

Per quanto concerne il rapporto esistente fra l'impresa Fratelli Pioppi e la EDIM, quest'ultima è stata autorizzata da parte dell'Assessorato Lavori Pubblici a dare in subappalto ai Fratelli Pioppi determinati lavori, ed è quanto prescrive la legge precedente a quella antimafia, che è subentrata alcuni giorni dopo. In ogni modo volevo chiarire una cosa: non si può immaginare che in Valle d'Aosta, da parte dell'Ente pubblico, ci possa essere della leggerezza o altro: la legge antimafia vedrà, da parte dell'Ente Pubblico, una precisa applicazione, e questo anche da parte della impresa appaltante, dietro pena di anni di galera.

Quindi voglio ribadire che verrà scrupolosamente seguita, anche se dovremo interrompere il lavoro in determinati cantieri e questo porterà a dei ritardi. Ma non generalizziamo, perché si avranno delle grane solo se le ditte subappaltanti risulteranno iscritte presso la Questura come imprese mafiose. A quanto ci risulta, in base alle indagini condotte in Valle d'Aosta non ci si dovrebbe preoccupare!

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Credo che l'impegno preso dall'Assessore di far rispettare in Valle d'Aosta la legge antimafia debba essere preso sul serio, perché non credo che sia poi così scontata la battuta che ha fatto il Presidente della Giunta secondo cui sarebbero solo qui i mafiosi, per dire in fondo che qui non ce ne sono.

Voglio ricordare al Consiglio che un paio di mesi fa si è verificato ad Aosta un fatto gravissimo: un Pretore ha rischiato di saltare per aria. Non credo che quella bomba fosse uno scherzo di carnevale e non credo che automaticamente si possa dire che da noi non esistono fenomeni criminosi.

Anche in Valle d'Aosta facciamo applicare, per le competenze della Regione, una legge che dovrebbe servire a bloccare certi fenomeni che procurano guadagni illeciti ad organizzazioni mafiose. Quindi facciamo la nostra parte, le altre Regioni vedranno loro come fare.

Per tornare alla sciagura, non credo che la Regione faccia tutto quello che dovrebbe per quanto riguarda l'ENPI, per esempio. Da quando l'Ente è stato sciolto, quei compiti di controllo sulla sicurezza dei lavoratori non si sa bene a chi tocchino e di fatto non vengono espletati. Quindi chiediamo che vengano effettivamente messi in atto quei controlli che prima l'ENPI faceva e che adesso non sono più di sua competenza.