Oggetto del Consiglio n. 417 del 8 marzo 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 417/VIII - INTERVENTO REGIONALE A FAVORE DELLA SEZIONE VALDOSTANA DELL'ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA, SOLIDARIETA' E SCAMBI CULTURALI CON IL NICARAGUA. (Rinvio di mozione).
PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Mafrica, Cout, Millet, Bajocco, Dolchi e Tonino:
MOZIONE
CONSIDERATO che la sezione valdostana dell'Associazione Nazionale di Amicizia, Solidarietà e Scambi culturali con il Nicaragua ha in questi anni svolto una notevole attività di sensibilizzazione e documentazione sui gravi problemi economici e sociali del popolo nicaraguense;
RILEVATO che tale Associazione sta in questo periodo sostenendo fattivamente l'opera di prevenzione ed educazione sanitaria condotta da un gruppo di volontari europei, fra i quali opera una volontaria valdostana in una zona poverissima del Nicaragua;
CONSIDERATO che le iniziative umanitarie della sezione valdostana della Associazione Nazionale di Amicizia, Solidarietà e Scambi culturali con il Nicaragua meritano l'attenzione ed il pieno sostegno della Regione;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
DELIBERA
1° di esprimere apprezzamento per l'attività svolta dalla sezione valdostana dell'Associazione di Amicizia, Solidarietà e Scambi culturali con il Nicaragua;
2° di impegnare la Giunta regionale ad erogare a tale Associazione la somma di lire 20 milioni quale contributo per la meritoria attività della stessa.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): E' anche opportuno ogni tanto allargare i nostri orizzonti al di là di Saint-Vincent e del suo Casinò.
Credo che il Consiglio regionale, che già in passate occasioni ha espresso la propria solidarietà al popolo del Nicaragua e che ancora non è riuscito a manifestare concretamente, con interventi che lascino qualche segno, la sui volontà, possa cercare ancora una volte di intervenire.
In passate occasioni il Consiglio regionale aveva espresso la volontà di intervenire, ad esempio con la costruzione di un centro culturale, in altre occasioni erano state finanziate delle spese per interventi a favore dei bambini del Nicaragua, che vivono in condizioni economiche e sociali disagiate.
La Commissione di Coordinamento non ha approvato i provvedimenti relativi ritenendo che si trattasse di questioni che interferivano con le relazioni di politica estera del governo.
Questa mozione è quindi presentata con fini più semplici; noi crediamo che si possa esprimere la propria solidarietà al tentativo che il popolo del Nicaragua fa per mantenere la propria indipendenza e per portare avanti il proprio processo rivoluzionario, anche in forma indiretta.
Esiste un'Associazione di Solidarietà ed Amicizia con il popolo del Nicaragua, che svolge un'opera di sensibilizzazione, aiuta dei volontari che concretamente hanno portato il loro aiuto a queste popolazioni; pensiamo che nessuno possa eccepire alcunché se si opera un intervento a favore di questa Associazione, senza intervenire quindi in questioni di politica estera.
Il senso della mozione è quello di riconfermare ancora una volta la solidarietà politica del Consiglio regionale verso lo sforzo di questo popolo e di proporre un intervento perché sia riconosciuto un contributo di una certa entità a favore dell'Associazione per la solidarietà e l'amicizia con il popolo del Nicaragua.
Se la Giunta regionale prenderà un provvedimento di questo tipo, sarà da considerare come quello preso verso altre Associazioni valdostane e che non sia sottoponibile a censura da parte della Commissione di Coordinamento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Les délibérations que nous avons prises comme Administration régionale, sont justement en considération des bons rapports et surtout de l'esprit de paix et d'amitié que nous avons toujours eu avec les pays qui ont des difficultés.
A ce sujet, M. Lanivi avait longuement travaillé pour chercher d'avoir des rapports à un certain niveau.
Je pense que la question fondamentale soit une question de principe; ou on a le droit de donner une subvention dans une certaine direction, ou bien il faut admettre que nous n'avons pas le titre pour faire ça.
Je vais lire la lettre de M. Rinaldo Locatelli, Secrétaire exécutif de la conférence permanente des pouvoirs locaux et régionaux de l'Europe, qui pourra éclaircir un peu le problème. La lettre est adressée à l'Assesseur Marcoz et dit:
"Le Président de la Conférence permanente des pouvoirs locaux et régionaux de l'Europe m'a chargé d'accuser réception de votre lettre du 2 janvier 1984, par laquelle vous l'avez informé d'une part de l'affectation, par le gouvernement régional de la Région Autonome de la Vallée d'Aoste, d'une somme de 10 millions de lires à l'action de solidarité en faveur des victimes du tremblement de terre en Turquie, et d'autre part du refus de l'organe de contrôle de donner son approbation.
Compte tenu des implications de cette situation pour l'autonomie des pouvoirs régionaux et locaux et de la solidarité entre eux, votre lettre a été portée à la connaissance du bureau de la Conférence permanente qui s'est réunie à Strasbourg le 25 et 26 janvier.
En effet, ce n'est pas a première fois qu'une collectivité territoriale c'est heurtée à un tel obstacle, et dans certains pays il semble même y avoir des dispositions légales qui empêchent les autorités locales ou régionales de venir à l'aide de leurs homologues à l'étranger.
Dans ces circonstances le bureau a décidé de demander à la Commission compétente de la CPLRE, de se pencher sur ce problème pour l'ensemble des pays européens en vue de proposer des solutions qui soient conformes à l'esprit de solidarité interrégionale européenne.
En attendant le résultat de cette enquête, je tiens à vous remercier très vivement de la volonté et de la générosité dont votre Région avait fait preuve".
Donc, à ce niveau il y a déjà un engagement d'une Commission, qui aura la possibilité de nous renseigner sur ces problèmes et de nous dire quelle est la possibilité de faire pression pour avoir la disponibilité de donner des subventions.
Pour le restant, je pense que pour justifier la dépense, il faudra bien dire pourquoi on donne à cette Association; souvent, de la part de quelqu'un on nous reproche de n'être suffisamment clairs; ici, alors, il s'agit de plaisanter. Si on fait une délibération dans ce sens, l'organe de contrôle sait très bien qu'elle est dans cette direction, il connaît les raisons pour lesquelles on prend une telle délibération.
Il vaut mieux, à mon avis, avant de prendre certaines décisions, attendre de connaître la position d'un organe à niveau européen.
Si le Conseil voudra retirer ou suspendre cette proposition, avec l'Assesseur on aura la possibilité de donner une réponse, et à la suite le Conseil même pourra décider si trouver un autre système ou non.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.
ALOISI - (M.S.I.): Per dichiarazione di voto. Il problema del Nicaragua lo vedo sotto un'ottica che certamente non è quella in cui lo vede il P.C.I..
A mio avviso il Nicaragua è un popolo oppresso da un regime dittatoriale che elimina fisicamente le minoranze etniche.
Abbiamo avuto modo, leggendo i giornali, di renderci conto che quella minoranza indigena è stata eliminata da questo regime oppressivo; però un invito che faccio ai compagni comunisti è di non limitarsi a guardare esclusivamente il problema del Nicaragua. Occorre avere una visione un po' più ampia, guardarci
intorno, guardare l'Afghanistan se vogliamo entrare nel merito di questi problemi. Bisogna guardare tutti quei regimi che opprimono la libertà dei popoli.
Guarda caso, il 99% di questi regimi sono a potere comunista. Comunque non voglio polemizzare perché ritengo che sia superfluo perdere del tempo in questo discorso, in quanto le competenze di un Consiglio regionale sono quelle relative ai problemi della propria Regione, lasciando quindi alle autorità nazionali e statali la facoltà di prendere accordi e di interessarsi di questi problemi, che sono prettamente internazionali.
Un invito che faccio è dunque quello di interessarci dei nostri problemi, di quelli dei lavoratori, dei disoccupati che interessano specificatamente la nostra Valle.
Voterò contro questa mozione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Non possiamo accogliere l'invito del Presidente della Giunta a ritirare la mozione, perché riteniamo che siano due cose distinte: la battaglia di principio perché la Regione Valle d'Aosta possa liberamente decidere di intervenire in favore delle popolazioni della Turchia o del Sudan o della Nigeria senza che i suoi atti vengano bocciati dalla Commissione di Coordinamento ci sembra una battaglia di principio, che condividiamo e che sosterremo, per quanto possibile, nelle dovute sedi.
Ci sembra inopportuno restare in attesa dei risultati di quella che sarà una battaglia lunga, perché anche ammesso che in certi organismi a livello europeo si riescano a stabilire dei criteri di comportamento, prima che tali criteri vengano approvati dai singoli Stati i tempi non saranno brevi. Sono ormai quattro anni che questa Associazione esiste in Valle d'Aosta ed opera bene (una sua responsabile da anni è volontaria nel Nicaragua) ci sono stati numerosi incontri con i Capigruppo e con le forze consiliari; l'Associazione lavora concretamente ed ha delle spese, per cui dare un aiuto concreto mi sembra una cosa opportuna, che non contrasta con il resto del discorso volto a far si che la Regione abbia la possibilità di intervenire senza vedersi accusare, da parte del rappresentante del Ministero degli Interni, di violazione di chissà quali rapporti internazionali.
Invito il Presidente della Giunta a non confondere i due aspetti, quello di principio e quello concreto. Diamo una risposta possibile in questa forma, cioè una sovvenzione alla Associazione per le spese che essa incontra, poi è chiaro che la Commissione di Coordinamento sa bene di cosa si occupa questa Associazione.
Se boccerà anche quella deliberazione, sarà un'ulteriore responsabilità di quell'organo, però non ci sarà stato da parte della Regione il rimpianto per non aver tentato anche questa strada. Credo che si possano condurre le due battaglie assieme: quella di principio perché l'autonomia d'intervento della Regione nei casi di interventi umanitari ci sia, e nel contempo si possa anche aiutare questa Associazione che ha problemi concreti da risolvere, ha delle spese che è in grado di rendicontare e che penso sia riconosciuta da tutti come benemerita.
Insistiamo e riteniamo che non valga la pena dividerci su una questione che pensiamo possa trovare l'assenso generale del Consiglio.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI - (Féd. DP-UVP): Vorrei fare alcune considerazioni. Premetto che l'invito fatto dal Presidente della Giunta può avere più di una giustificazione: non si tratta di votare a favore o contro un contributo all'Associazione di amicizia fra il nostro paese ed il Nicaragua, si tratta di trovare un modo per intervenire in favore delle popolazioni del Nicaragua.
Mi pare ci sia da fare una prima considerazione, cioè che la nostra Regione rispetto a quei problemi si è sempre dimostrata sensibile ed è anche riuscita a dare concretezza a questi interventi, anche se è solo stato il primo, però per una volta un dato positivo è stato raggiunto.
Rispetto alla realizzazione di quel centro culturale, vi è stato un "no" da parte della Commissione di Coordinamento, che ripeteva delle argomentazioni del nostro Ministero degli Esteri, e qui vorrei fare una precisazione.
Qualcuno ha detto che non è compito della Valle d'Aosta fare questi interventi; non ritengo giusta questa affermazione, anzi forse proprio a livello di solidarietà fra comunità e fra popoli si realizzano meglio e più concretamente quegli interventi che i grandi paesi non riescono a fare.
E' appena il caso di sottolineare come certe campagne, anche molto sostenute sotto il profilo della pubblicità e dei mezzi di informazione, in concreto non abbiamo raggiunto nessun risultato. Basti pensare a quelle battaglie affascinanti, capaci di colpire l'opinione pubblica, come il riservare una certa percentuale dei bilanci nazionali a favore dei paesi in via di sviluppo o comunque colpiti dalla fame: in realtà ci sono centinaia di miliardi che il nostro paese ha stanziato, ma che non vengono assolutamente spesi.
Quindi, per le iniziative che la Regione aveva preso (mi riferisco a quelle proposte di realizzazione di progetti concreti anche nei paesi francofoni dell'Africa) il no dello Stato è in qualche modo un dato molto negativo.
Per quel che ci riguarda, i nostri Parlamentari chiederanno - mi auguro entro breve tempo - un pronunciamento del Governo sull'atteggiamento che questo ha nei confronti della nostra Regione. Con questi interventi non si toglie il pane di bocca a nessuno, né si rovesciano le situazioni della nostra Regione: si tratta semplicemente di esprimere concretamente la solidarietà rispetto a paesi che hanno dei grossi problemi davanti, e mi pareva un dato molto positivo. Fra l'altro, erano posizioni valutate con molto favore a livello europeo; infatti la C.E.E. e la sezione della C.E.E. che si occupa delle comunicazioni con i paesi in via di sviluppo aveva visto positivamente l'azione e l'atteggiamento della Regione rispetto a"questi fatti.
Il Governo deve darci chiarimenti rispetto a scelte di questa Regione, che sono state fatte sotto varie forme, che volevano esprimere la solidarietà della nostra popolazione nei confronti di altre Comunità.
Queste due considerazioni volevano dire: primo, che la nostra Regione questa solidarietà l'ha più volte dimostrata; se non si è realizzato non si può addossare la colpa né a questa Giunta, né a questo Consiglio.
Secondo, c'è una questione di principio: la libertà e l'autonomia della nostra Regione rispetto ad un settore che dobbiamo verificare e che non possiamo lasciare in discussione. E' vero che si può agire concretamente, è altrettanto vero che questa Associazione so che si è fatta promotrice di un'azione di raccolta di fondi presso privati, presso le forze politiche che possono dimostrare concretamente con una donazione a questa Associazione di voler fare un certo tipo di intervento.
Terzo, riguardo alla mozione in oggetto, chiederei ai presentatori di ritirarla, non per accantonarla ma per consentire perlomeno un incontro della Commissione Affari Generale con l'Associazione, anche perché deve avere un senso la presentazione di questo contributo, non si può far votare una mozione indicando una cifra che va pure giustificata.
Nel caso in cui questo invito non fosse accettato dai presentatori non voteremo la mozione, ci asterremo. Comunque ciò non ci impedirà di fare nei confronti dell'Associazione degli atti in positivo; almeno come gruppo, abbiamo già dato un contributo perché la persona che lavora in Nicaragua era una aderente al nostro movimento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.
PASCALE - (P.S.I.): Condividiamo le perplessità espresse dal Presidente della Giunta, e quindi saremmo anche favorevoli a rinviare l'argomento se il P.C.I. è disposto a ritirare la mozione.
Se questo non avviene, ci sembra abbastanza legittima la distinzione fra le questioni di principio ed il merito. Nel merito avevamo già votato a suo tempo il contributo che il Consiglio regionale voleva assicurare al popolo del Nicaragua e ci sembra che in questo caso il fine della mozione sia quello di aggirare un ostacolo di carattere giuridico raggiungendo in pratica lo stesso obiettivo, e su questo noi non possiamo che essere d'accordo perché abbiamo espresso la nostra solidarietà.
Quindi se il P.C.I. manterrà la sua mozione, noi la voteremo.
Si dà atto che dalle ore 17,58 presiede il Vice Presidente De Grandis.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): L'ultima affermazione del Consigliere Lanivi può essere accolta nel senso che noi non abbiamo presentato una mozione per avere una primogenitura in questo campo, ma perché riteniamo che, al di là dei conflitti di competenza, qualche strada per intervenire concretamente si debba trovare.
Possiamo accettare l'invito per un incontro della Conferenza dei Capigruppo (forse è meglio) con l'Associazione valdostana di Amicizia e Solidarietà con il Nicaragua per verificare se esiste questa possibilità.
Ritiriamo la nostra mozione con questo impegno; eventualmente la ripresenteremo successivamente, con l'intendimento di arrivare concretamente ad un intervento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.
TAMONE - (U.V.): Moi, je suis très content que M. Mafrica ait décidé de retirer, au nom du parti communiste, cette motion pour les raisons que je lui dirai en privé.
Je veux dire aussi pour l'Union Valdôtaine à M. Aloisi que nous ne pouvons absolument pas accepter les dernière: considérations qu'il a faites sur cette question.
Il s'agit de quelque chose de très important et nous croyons au contraire que les affirmations du Conseiller Lanivi sont partagés entièrement.
En ce qui concerne le fait de portel en discussion à la réunion des Chefs de Groupe le problème, je suis d'accord et je ferais dès maintenant une proposition à tous les Groupes de Conseil: nous proposons, pour dépasser tous les obstacles, que ce que le Groupe touche pendant un mois soit donnée à l'Association, de façon que nous n'aurons même pas besoin d'aller à la Commission de Coordinamento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare Presidente della Giunta, ne ha facoltà
ROLLANDIN - (U.V.): Les considération: qui ont été faites, ont éclairci le problème. Je n'accepte pas l'interprétation qui a été donnée de la part de M Mafrica.
Il a dit qu'on doit soutenir la question de principe et par conséquent on doit insister à faire cette délibération, à donner de l'argent à cette association. Je me permets de dire qu'il y a une considération qui porterait à insister, si on veut soutenir la question de principe, sur la première délibération, car, en faisant cela, c'est justement céder sur la question de principe (on cherche une vie traverse pour arriver à la même solution).
La question se pose en ces termes: ou on a de la compétence ou bien on ne l'a pas. Donner de l'argent à une Association qui est en train de faire son activité, ce n'est pas soutenir la question de principe, ce n'est pas dire que nous avons le droit reconnu de faire une intervention pour quelqu'un qui est ailleurs de notre Région, de notre pays.
Je ne voudrais pas que M. Mafrica dit qu'ici on ne veut pas soutenir la question; voilà, la Junte n'est pas d'accord. Sur cela je n'accepte pas qu'il y ait des malentendus.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.
ALOISI - (M.S.I.): Probabilmente il Consigliere Tamone non ha afferrato quello che era il mio pensiero in merito al problema del Nicaragua.
Il discorso è semplice: qui si tratta di una mera strumentalizzazione politica con scopi o pseudo-scopi umanitari.
Se vogliamo veramente aiutare la gente affamata e povera dell'Africa e dell'Asia ci sono delle organizzazioni internazionali a cui possiamo dare il nostro contributo.
Qui si tratta di andare a senso unico. Il M.S.I. è disposto a dare il suo contributo, ma non è disposto ad accettare una imposizione ed una strumentalizzazione politica; qui guardiamo sempre al Nicaragua e non guardiamo l'Afghanistan, che da anni è oppresso.
Quindi non si tratta di non condividere l'impostazione del Consigliere Aloisi: Aloisi è disposto a dare la sue quota, purché vada a beneficio delle popolazioni affamate. Non è disposte però ad accettare una strumentalizzazione politica, che in questo caso viene portata avanti.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, la mozione viene rinviata alla Conferenze dei Capigruppo; sarà ricercata in quella sede una soluzione a questo problema.