Oggetto del Consiglio n. 416 del 8 marzo 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 416/VIII - AZIONE DI SEQUESTRO CONSERVATIVO DELLE AZIONI E DEI BENI DELLA SOCIETA' SITAV. (Reiezione di mozione).
PRESIDENTE: Do lettura della mozione
presentata dal Consigliere Baldassarre:
MOZIONE
CONSIDERATO che la SITAV e debitrice nei confronti della Regione della somma di £ 10.901.120.465, oltre agli interessi e penale, per ritardati versamenti delle decadi spettanti alla Regione in virtù di quanto previsto dagli artt. 7 e 8 della convenzione;
CONSIDERATO poi che tale ritardo non e stato giustificato con un atto deliberativo dal Consiglio regionale, unico organo autorizzato ad apportare modifiche alla Convenzione, ma da due autorizzazioni rilasciate dall'ex Presidente della Giunta regionale che non hanno nessun valore giuridico;
DELIBERA
di dare mandato alla Giunta regionale, in considerazione del debito di cui sopra, con i relativi interessi e penale, di promuovere, al fine di garantire alla Regione l'introito spettantele, l'inizio, il più rapido possibile, del sequestro conservativo sulle azioni della società SITAV, sui beni mobili ed immobili della predetta società.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Innanzitutto vorrei sgombrare il campo da qualsiasi polemica: lo scopo di questa mozione è quello di garantire alla Regione una certezza su un credito di oltre 10 miliardi.
Mi auguro che l'Assessore alle Finanze sia in grado di riferire una cifra esatta, perché siamo rimasti ancora a lire 10.901.120.465; bisognerebbe aggiungervi gli interessi ed eventuale penale, perché se prendiamo la convenzione, l'art. 8 in questa fattispecie è ben applicabile.
In questa mozione e con una lettera che ho spedito al Presidente della Giunta, ho citato l'art. 671 del Codice di Procedura Civile. In detto articolo si legge testualmente: "Il giudice, su istanza del creditore che ha fondati timori di perdere la garanzia del proprio credito, può autorizzare il sequestro conservativo di beni mobili ed immobili del debitore o delle somme e cose da lui dovute".
A me sembra che in questo caso siamo nel caso in cui per fondati motivi questa somma non possa rientrare alla Regione, pertanto - a meno che il Presidente della Giunta non dica che ha la certezza che questa somma la SITAV la verserà alla Regione, perché in questo caso non ha senso la mia mozione - forte dell'art. 671 del Codice di Procedura Civile, ho chiesto il sequestro conservativo dei beni mobili ed immobili della SITAV. Solo così la Regione può avere una certa garanzia.
Questo non significa rompere la convenzione con la SITAV: il punto è di garantire questo introito proprio iniziando una procedura di questo genere.
Tutti sappiamo che per una procedura di questo tipo sono necessari tempi tecnici di almeno 20-25 giorni; questo ci può portare ad una situazione favorevole nei confronti della Regione, che altrimenti non sa come fare a tutelarsi.
Ecco perché dicevo prima che non volevo creare delle polemiche: la mozione intende però essere una mano tesa, una modesta mano tesa, del sottoscritto nei confronti della maggioranza per iniziare questa procedura di sequestro conservativo.
Non facciamo il gioco della maggioranza e della minoranza, gioco che non è opportuno in questo momento; il sequestro credo che sia un normale procedimento che non si scontra né con la SITAV né con gli amici della SITAV.
E' una posizione che qualsiasi Ente dovrebbe applicare, anzi penso che le Regione avrebbe dovuto farlo molto tempo fa.
Sono stato breve proprio per consentire agli altri Consiglieri di riflettere su questa mozione che ritengo molto importante.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): La posizione di Nuova Sinistra è senza dubbio favorevole alla proposta contenuta nella mozione del Consigliere Baldassarre. Ci sembra che sia una proposta seria, che tende evidentemente a cautelare l'Amministrazione regionale in una situazione in cui la SITAV ha dato segno di avere difficoltà a saldare questo grosso debito che è stato contratto con la Regione, di ben oltre i 12 miliardi.
E' da sottolineare che, benché tutto il Consiglio sappia che questo debito non è mai stato autorizzato in modo regolare dall'Amministrazione regionale, non esiste, dopo il 31.12.1983, neppure un forma di autorizzazione diciamo così verbale che la SITAV può in qualche modo accampare.
Può darsi che la SITAV avesse avuto qualche assicurazione o qualche impegno da parte dell'ex Presidente della Giunta regionale, ma fino ad una certa scadenza che è stata abbondantemente superata, per cui avrebbe dovuto in ogni caso, passata quella scadenza 31.12.1983 (che è già molto discutibile) saldare il proprio debito.
Non lo ha fatto, ed inoltre sappiamo, da comunicazioni ufficiali, che la SITAV ha difficoltà a saldare questo debito ed anzi, in un primo tempo, sembrava che volesse addirittura chiedere una fideiussione della Regione per accedere ad un mutuo bancario. Ci sono quindi tutti gli elementi per spingere l'Amministrazione regionale a cautelarsi in qualche modo.
Oltre alla questione del debito di circa 12 miliardi, derivante dall'accantonamento a partire dal maggio 1982 del 25% delle decadi, ci sono molte altre pendenze nei rapporti fra Amministrazione regionale e SITAV e voglio citare un elemento di cui non si è ancora parato in questo Consiglio, sul quale prima o poi bisognerà avere dei chiarimenti.
E' una questione che ho posto con un'interrogazione con risposta scritta perché volevo sapere per quale motivo a SITAV ha sempre pagato alla Regione solo la quota sul 50% dei biglietti di entrata, anziché sul 100%.
Anche qui si tratta di un'altra somma considerevole che è messa in gioco nei rapporti fra Regione e SITAV, si tratta di 3,5 miliardi all'incirca ogni anno.
C'è un contenzioso molto ampio (del resto credo che la Giunta regionale si sia costituita parte civile contro gli Amministratori della SITAV) e quindi ci sono tutti gli elementi per adottare il provvedimento richiesto nella mozione del Consigliere Baldassarre.
PRESIDENTE: E' chiusa la discussione generale, ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Tout en acceptant les suggestions que vient d'exposer M. Baldassarre sur la situation en général, et plus en particulier sur les considérations qui sont à l'origine de la discussion de la question Casino, je me permets de souligner qu'à présent il n'y a pas de possibilités, en tant que Junte, de faire ce "sequestro" des biens de la SITAV.
A ce sujet nous avons eu la possibilité d'avoir une consultation avec un expert qui nous a dit clairement que cette position est improposable.
A part cela, je pense que l'intention de M. Baldassarre - si j'ai bien compris - c'était de prévoir qu'à l'échéance prévue selon la dernière délibération du Conseil comme Administration régionale nous aurions la possibilité de rentrer des dettes que la SITAV a envers la Région.
Là il faut aussi préciser que nous sommes en train de travailler pour revoir le compte rendu des rapports entre SITAV et Administration régionale, pour arriver à une situation certaine sur les dettes que l'Administration peut avoir envers la SITAV, voire les 200 millions, les travaux qui ont été faits et réglés, où il y a les délibérations approuvées.
De l'autre côté il y a un crédit de la part de l'Administration envers la SITAV. Sur ce point je pense qu'il n'y a pas de doutes.
Je suis de l'avis donc que le problème d'aller à cette action envers la SITAV ne se pose pas. Je pourrais même lire l'avis des compétents (je peux donner une copie à M. Baldassarre): les propriétaires des actions de la SITAV ne pourraient pas accepter cette action de la part de l'Administration régionale envers eux mêmes, car ils n'ont pas de responsabilités directes.
En plus la SITAV possède des immeubles qui sont à même de garantir largement le crédit que l'Administration régionale a envers cette société.
De ce fait nous repoussons la motion présentée.
PRESIDENTE: Per dichiarazione di voto ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): E' triste doversi muovere in questo Consiglio regionale sempre con l'ausilio del parere degli avvocati: il Presidente della Giunta, infatti, esprime il parere della maggioranza dopo aver consultato un legale.
Ritengo che le mozioni presentate in Consiglio possano anche meritare, a volte, delle valutazioni di tipo politico. In questo senso la proposta fatta dal Consigliere Baldassarre va incontro alle richieste che il nostro Gruppo aveva fatto nella precedente discussione, quando si è deliberato come Consiglio di dare una proroga alla SITAV per il pagamento del debito.
Noi allora avevamo sostenuto che andava applicata immediatamente la penale prevista dall'art. 8, cioè una penale dell'1% al giorno per ogni giorno di ritardo, e che occorreva mettere in mora la SITAV. Ci sembra che la Giunta in questo caso speri in un esito favorevole di una vicenda che invece a mio giudizio è aperta e che probabilmente si concluderà come noi avevamo previsto già un mese fa.
Il fatto che la Commissione di Coordinamento non abbia approvato la delibera del Consiglio regionale ed abbia chiesto chiarimenti, fondandoli su due elementi (il primo che non appariva chiaro dalla deliberazione del Consiglio regionale, se era possibile o no applicare l'art. 8, il secondo che nella deliberazione del Consiglio regionale si parlava di inadempienze senza chiarire le responsabilità di queste ultime) ci fa ritenere che nonostante i chiarimenti che il Presidente della Giunta ha fornito in data 5 marzo alla Commissione di Coordinamento, la situazione non si è modificata.
A nostro giudizio occorreva già dal 9 febbraio procedere alla richiesta del pagamento delle penali ed alla messa in mora della SITAV e ci sembra che questa mozione, con la richiesta di promuovere la procedura di sequestro conservativo dei beni, vada in quella direzione.
Prima o poi si dovrà prendere atto che la gestione SITAV non può essere tenuta come il malato clinicamente morto nella sala di rianimazione; ci sembra che ci siano tutti gli elementi per arrivare ad una rescissione della convenzione con la SITAV e per pensare a quella che dovrà essere la soluzione per il futuro.
Anche in altri casi la Giunta è stata poi costretta a fare cose che probabilmente non intendeva fare; un esempio è quello della costituzione di parte civile contro l'ex Presidente della Giunta. In questo caso si tirano le cose per le lunghe quando ormai ci sono tutti gli elementi per cambiare strada e per prendere quelle iniziative che si possono ritardare di giorni, ma che alla fine diventeranno necessarie, vale a dire un cambiamento della gestione della
Casa da Gioco di Saint-Vincent.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Ho ascoltato con attenzione le riflessioni fatte dal Presidente della Giunta. Non conosce il nome del legale che ha potuto dare dei consigli così distorti - mi permetto il termine - evidentemente incapace di interpretare anche il codice di procedura civile. Non c'è alternativa.
Siccome non è una mia iniziativa (perché non sono un esperto Legale) me è l'interpretazione di due illustri legali che questa possibilità esiste, anzi è la strada più facile che la Regione può intraprendere, non capisco il parere che ha dato questo legale.
Mi sarei aspettato dal Presidente della Giunta un'altra risposta: e cioè che lei, Signor Presidente, in Consiglio ci potesse garantire che la SITAV pagherà questi 12 miliardi più interessi; ma Lei questa garanzia non ce l'ha data. Noi Amministratori dobbiamo essere tranquillizzati, perché in fin dei conti chi ci ha votato ha dimostrato fiducia nei nostri confronti e noi dobbiamo essere riconoscenti di tale fiducia.
Si viene a dire che il sequestro è improponibile, quando a monte c'è un articolo del Codice di Procedura Civile, una interpretazione data da un Magistrato, che afferma che tale strada è perseguibile, perché la SITAV è proprietaria di beni mobili ed immobili. Questo significa avere delle garanzie: non vuol dire che dobbiamo sequestrare dei beni, ma solo iniziare una procedura. Infatti io chiedo l'inizio di una procedura, e questo non comporta assolutamente la disdetta della convenzione. Può darsi che, il 15 aprile, questa iniziativa non serva più perché la SITAV paga, ma bisogna pur dare ai cittadini valdostani la dimostrazione che qualcosa si fa e non bisogna sempre rincorrere la SITAV (che è un problema a parte, che affronteremo in altra sede, poiché a mio avviso ha dato dimostrazione di non essere all'altezza di condurre il Casinò di Saint-Vincent).
Con dispiacere ho appreso che Lei non è d'accordo su questa mozione, per cui chiedo un attimo di riflessione perché è molto importante che noi, come Amministratori, diamo una risposta chiara alla gente per far loro capire che qualcosa riusciamo a fare, autonomamente dal Casinò.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE - (P.S.I.): Diciamo subito che la nostra è una posizione leggermente diversa da quella espressa dagli altri Consiglieri e vogliamo in questa sede giustificarla.
Non è che non condividiamo le legittime e giustificate preoccupazioni del Consigliere Baldassarre, però visto che la politica la fanno i politici e le cause giudiziarie le fanno i legali, cercheremo di scindere questi due aspetti.
Noi anche su questa vicenda diamo un giudizio di carattere politico, perché se ci lasciamo amministrare o dai giudici o dai legali, i pareri poi sono sempre difformi;
Giustamente il Consigliere Baldassarre ha detto di aver avuto un parere di un esimio giurista, che sarà altrettanto famoso di quello che c'è stato proposto dal Presidente della Giunta regionale.
Noi, in questa aula, non abbiamo mai chiesto la rescissione del contratto con la SITAV. Riteniamo che la situazione dei rapporti Regione-SITAV sia estremamente delicata, complessa e difficile, però ci rendiamo conto che precedere a degli atti che affrettino la rescissione contrattuale, senza avere a disposizione una soluzione alternativa, può essere anche un atto irresponsabile.
E' vero che in questa aula si sono fatte delle proposte, si sono date delle indicazioni di larga massima, ma non si è mai arrivati con una proposta completa sul da farsi, nell'eventualità di un dopo SITAV.
Avevamo già annunciato di avere delle proposte da formulare, e, se ci è consentito in questo momento di dirlo, condividevamo una proposta che era state fatta dall'allora Presidente Andrione su una gestione a partecipazione miste mediante una società che vedesse presente come azionista l'Ente Regione, proprio per poter esercitare un controllo maggiore sull'attività della società stessa e per avere un collegamento diretto con la società di gestione del Casinò e quindi avere costantemente - chiara la situazione della Casa da Gioco.
La lezione, in questo senso, ci deve servire, però ci rendiamo anche conto che la situazione occupazionale e generale della nostra Regione è molto grave e uno dei pilastri occupazionali resta ancora la SITAV, con tutto il suo indotto.
Si è detto sovente che ci sono mille persone, fra dipendenti diretti della SITAV e dipendenti dell'indotto, che hanno ancora una risorsa di lavoro nell'ambito generale del Casinò, se così lo vogliamo chiamare.
Il porre in essere degli atti che possano affrettare la rescissione del contratto, senza essere minimamente cautelati, ci sembra un atto molto affrettato: una cosa sono le petizioni di principio, che sono belle, tanto che possiamo anche apprezzare quella del P.C.I. che vuole assolutamente passare ad una gestione pubblica, però abbiamo già detto, e lo ribadiamo, che un tipo di impostazione del genere, per quel che riguarda il gruppo socialista, non va bene.
E' chiaro che hanno ragione i due Consiglieri, Mafrica e Baldassarre, quando dicono che, prima o poi, questa vicenda SITAV bisognerà affrontarla: io ritengo che non sia per niente conclusa, perché ci sono aspetti di varia natura che gravano su tale vicenda, ragion per cui il mettere in mora la società, a nostro avviso, potrebbe affrettare il processo di rescissione immediata della convenzione.
Per i motivi che ho esposto, non ci sentiamo di compiere un passo del genere. E' ovvio che pesano sulla SITAV delle grosse ombre e non è detto che questo Consiglio non debba prendere atto che i dirigenti di questa società per una parte sono temporaneamente impediti, per l'altra non sono in grado di gestirla. Alla scadenza della convenzione bisognerà arrivare ad una decisione definitiva, però riteniamo che a quel momento dovrebbe essere chiaro a tutti quale sarà il dopo SITAV.
La nostra è una posizione d'attesa e ci asterremo sulla mozione del Consigliere Baldassarre.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): En grande partie la réponse aux doutes et à certaines perplexités des Conseillers qui sont intervenus a déjà été donnée par M. Torrione.
Le problème n'est pas encore résolu, et, comme nous l'avions dit en justifiant le fait que nous acceptions une certaine délibération il y a 15 jours, nous sommes préoccupés pour la question de l'emploi à l'intérieur de la SITAV.
Après d'autres Conseillers ont dit, qu'il fallait tenir compte du nombre des personnes qui y travaillent. Il y a un problème de gestion, comme a dit le Groupe communiste, et nous partageons l'avis qu'il faudra reprendre toute le centre culturel, par exemple, pour chercher à donner à nouveau une certaine importance aux suggestions qui étaient a la base du centre même, pour donner nouveau une image de Saint-Vincent et de la Vallée d'Aoste, qui était liée la disponibilité de faire certaines manifestations à Saint-Vincent, au-delà du fait que le tout soit à l'intérieur du Casino.
A part ça, aujourd'hui je ne suis pas à même de donner les garanties que M. Baldassarre voudrait que je donne a la place de la SITAV; au contraire je dis que comme Administration régionale on prétend, et nous l'avons dit, que d'un côté on sache avec précision quelle est la dette de la SITAV envers la Région, mais en même temps on doit régler les dettes de l'Administration régionale envers la SITAV.
Nous sommes en train de vérifier quelle est la dette pour la question du personnel, pour ce qui dépasse le 60% des frais, car nous avons lu une requête dans ce sens.
A la fin de ce travail, on pourra affirmer, à niveau de Conseil, que nous avons une dette d'un côté et nous réclamons un crédit de la SITAV d'un certain chiffre.
Il n'est pas si simple de travailler dans cette direction, comme M. Baldassarre croit, et ce n'est pas de mauvaise foi.
Comme avis politique, nous l'avons donné en disant que nous voulons voir clair dans cette affaire et prendre toutes les mesures qui seront nécessaires afin de vérifier les rapports SITAV-Région, mais à niveau de convention.
A présent nous n'avons pas encore eu la possibilité d'avoir une réponse claire à ce sujet.
Nous avons chargé par compétence des avocats pour entendre quelle est la position de la Région envers la SITAV; lorsque nous avons une réponse, nous la porterons à l'attention de la Commission du Conseil, qui donnera son avis.
Donc nous jugeons que cette action, à présent, ne soit pas valable, au-delà de l'avis d'un légal qui dit que ce n'est pas possible proposer cette solution.
PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione in oggetto:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 30
Votanti: 25
Favorevoli: 7
Contrari: 18
Astenuti: 5 (Aloisi, Berti, Breuvé, Pascale, Torrione)
Il Consiglio non approva