Oggetto del Consiglio n. 312 del 25 gennaio 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 312/VIII - PROBLEMI CONCERNENTI IL SISTEMA BIBLIOTECARIO REGIONALE E DELLA CITTA' DI AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:
INTERPELLANZA
In un recente Convegno di bibliotecari per il venticinquennale della Biblioteca Sormani di Milano, il noto scrittore Umberto Eco ha letto un provocatorio "decalogo della cattiva biblioteca".
Le istruzioni in negativo lette da Eco sembrano, purtroppo, una fotografia di quello che è oggi la Biblioteca regionale e civica di Aosta: schedari complicati, orari di apertura assurdi, difficoltà nei prestiti esterni, difficoltà nell'avere fotocopie, carenze logistiche, non accesso agli scaffali con libri da parte dell'utente, ecc....
I limiti del sistema bibliotecario regionale in Valle d'Aosta vanno tuttavia ben al di là delle carenze della Biblioteca regionale e civica di Aosta. Il Servizio Biblioteche istituito con la legge regionale 30..176, n. 30 è stato penalizzato, in questi ultimi tre anni, da una riduzione sensibile di personale mentre sono aumentate le biblioteche comunali a cui il Servizio deve prestare assistenza.
Inoltre: il Servizio Biblioteche è tuttora privo del suo Capo-Servizio per il vergognoso rifiuto della Giunta regionale di svolgere regolare concorso, e scoperto è anche il posto di Bibliotecario Direttore della Biblioteca regionale e civica di Aosta.
Fatta questa premessa e sottolineata l'importanza di un efficiente sistema bibliotecario per una autentica politica di promozione culturale, il sottoscritto Consigliere regionale
INTERPELLA
la Giunta regionale per conoscere quali iniziative intende assumere ed in quale arco di tempo per dotare la Regione e la città di Aosta di un sistema bibliotecario efficiente ed adeguato.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): Questa interpellanza vuole essere un'occasione per fare alcune considerazioni, in questo Consiglio, sul funzionamento di un'importante struttura qual è quella delle biblioteche per la vita culturale della nostra Regione.
Per quanti sforzi siano stati probabilmente fatti negli anni passati, credo che siano davanti agli occhi di tutti i gravi limiti e carenze nel sistema bibliotecario in Valle d'Aosta. Macroscopica è, ad esempio, la difficoltà in cui si trova ad operare proprio la Biblioteca regionale civica di Aosta: carenze di attrezzature, di locali e, fatto che potrebbe sembrare marginale ma che è importante, proprio di orario di apertura. Noi abbiamo la biblioteca di un capoluogo regionale che chiude alle 17,30, ha degli orari di apertura che sono, cioè, estremamente esigui e tali evidentemente da impedire anche un utilizzo notevole e proficuo di questa importante struttura da parte di determinate fasce di lavoratori, di determinate fasce di utenti; poi, più in generale, è difficile anche da parte di un ricercatore usufruire adeguatamente della struttura bibliotecaria, proprio perché ha un orario di apertura estremamente limitato e molto spezzettato. Problemi gravi, quindi, per quanto riguarda la Biblioteca regionale civica di Aosta; problemi gravi per quanto riguarda il funzionamento del Servizio Biblioteche che negli ultimi due anni ha visto ridurre i propri dipendenti, mentre è aumentato il numero delle biblioteche comunali a cui il servizio deve prestare assistenza.
Vi è poi la grave questione, che dura da tempo, della carenza, della vacanza di alcuni posti di dirigenti in queste strutture nel sistema bibliotecario, posti molto importanti. Cronica e conosciuta è la vacanza nel posto di Capo-Servizio biblioteche: è una questione di cui si è già più volte parlato in questo Consiglio.
Altre volte si era detto che questo posto, previsto dalla legge, non veniva ricoperto tramite regolare concorso: perché? Prima si sono adottate determinate motivazioni, l'ultima volta si è arrivati alla considerazione che questo posto non sarebbe stato coperto perché c'era l'intenzione, da parte della Giunta, di modificare la legge, quindi praticamente di modificare l'organico del Servizio Biblioteche.
Ora, benché siano passati mesi dall'ultima interpellanza che si è occupata di questo problema, la legge regionale sul Servizio Biblioteche non è stata modificata, il posto di Capo-Servizio rimane vacante ed inoltre si è reso vacante anche un altro posto importante, che è quello di bibliotecario direttore della Biblioteca regionale civica di Aosta.
Si tratta quindi di una serie di questioni molto ampie e non credo che sia necessario da parte mia dilungarmi ulteriormente; credo che il testo dell'interpellanza illustri in modo sufficientemente chiaro quali sono i termini del problema. Spero che la risposta dell'Assessore competente dia anche delle indicazioni su iniziative che probabilmente sono già state avviate per portare a soluzione un problema che è importante e delicato ed ha un peso, rispetto alla vita culturale della nostra Regione, non indifferente.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.
FAVAL - (U.V.): Umberto Eco, che il Consigliere Riccarand cita nella interpellanza perché in un recente simposio ha indicato il "decalogo della cattiva biblioteca", in quello splendido libro che è "Il nome della rosa", ci illustra una biblioteca tutta speciale dove avvengono anche delle cose tutte speciali, dando, all'interno di una certa comunità, un posto privilegiato alla biblioteca stessa.
Questa Giunta ritiene che le biblioteche e il Servizio Biblioteche abbiano appunto una collocazione fondamentale per quella che dev'essere l'attività culturale della nostra comunità, e proprio in relazione a questo fatto uno degli intendimenti che, all'inizio di questa legislatura, ci siamo dati come maggioranza, è quello di riuscire a risolvere alcuni dei problemi che si presentano perché questo Servizio sia veramente efficiente.
Uno dei temi, che ha citato il Consigliere Riccarand, è di dare intanto una sede idonea alla Biblioteca regionale civica, perché in effetti la ragione fondamentale per cui il servizio della Biblioteca regionale non funziona è dovuto a carenze di spazio.
Come tutti i Consiglieri regionali sanno, non è così facile nella città di Aosta il reperimento di aree (tra l'altro personalmente ritengo che sarebbe opportuno all'interno dei confini della città di Aosta evitare di costruire ancora) e di locali idonei. Proprio in relazione al fatto che l'Assessorato alla Pubblica Istruzione si è fatto carico di questo problema, mi sono informato su quelli che devono essere gli "standards" minimi di dimensione, in mq., che debbono essere messi a disposizione per avere una biblioteca moderna; poiché nelle biblioteche attualmente non si va soltanto a consultare dei libri, ma esiste tutta una serie di servizi annessi che noi intendiamo istituire. Ebbene, gli "standards" per una città come Aosta, più o meno, si aggirano sui 3500 metri quadrati, e voi vi rendete conto che 3500 metri quadrati non sono pochi.
In relazione a queste informazioni, ho fatto una ricerca e sto lavorando in questa direzione. Posso dire al Consiglio che abbiamo esaminato la possibilità e l'eventualità di acquistare un edificio in costruzione nel centro di Aosta; abbiamo però incontrato delle notevoli difficoltà, sia perché questo edificio, essendo già in costruzione, doveva essere oggetto di alcune modifiche (tutti sanno benissimo che collocare dei libri significa portare dei pesi molto elevati, per cui le solette avrebbero dovuto essere modificate), poi perché c'era anche il problema del prezzo. In relazione a queste difficoltà, abbiamo ritenuto di soprassedere all'acquisto di questo edificio.
Stiamo esaminando invece l'opportunità e la possibilità di inserire la nuova Biblioteca regionale civica in quello che attualmente è l'Ospizio di Carità; tutto il Consiglio sa che sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo Ospizio di Carità, abbiamo verificato la disponibilità della metratura necessaria proprio per un servizio adeguato e moderno, stiamo verificando, dal punto di vista tecnico, architettonico e funzionale la possibilità di farlo. Ho già fatto un sopralluogo con i tecnici della Regione, e in relazione appunto all'acquisizione di informazioni relative alla istituzione di una biblioteca moderna, giovedì scorso mi sono recato in una cittadina dell'Alta Savoia che ha caratteristiche analoghe alla nostra: 50.000 abitanti, hinterland di 100.000, quindi più o meno la nostra situazione. Lì ho visto veramente una biblioteca organizzata in modo moderno: si pensi che la prenotazione e la distribuzione dei libri avviene tramite computer, tanto per darvi un'immagine. Una funzionalità eccezionale è la cosa che mi ha stupito; questo conforta l'intenzione di questa Giunta di fare degli sforzi in questa direzione, perché è da quando è stata aperta la nuova biblioteca in quella cittadina che l'afflusso legato al prestito dei libri è aumentato verticalmente, si è moltiplicato al massimo.
Nell'interpellanza si chiede anche di dare una risposta circa i tempi prevedibili per la realizzazione di quanto richiesto: per quanto riguarda la biblioteca regionale se dovessimo verificare - poi lo vedremo assieme - che l'attuale Ospizio di Carità dovesse essere funzionale a questo bisogno, i tempi sarebbero, per la consegna del nuovo edificio in costruzione, settembre '85, quindi dovremmo avere il tempo necessario per predisporre tutta la parte di progettazione e quindi di appalto.
Per quanto riguarda invece il Servizio Biblioteche, il Consigliere Riccarand ha già fatto cenno a quella che è la posizione attuale di questa Giunta e cioè noi riteniamo, anche sulla base dell'esperienza fatta nei sei-sette anni da quando questa legge è in vigore, di predisporre una modifica della legge attuale perché, così come era stata impostata, necessita, dopo l'esperienza che abbiamo fatto, di alcune modifiche anche riguardo ad attività che all'epoca non erano previste e che invece è bene prevedere e regolamentare.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND - (N.S.): Io sono parzialmente soddisfatto delle dichiarazioni dell'Assessore sull'importanza che la Giunta attribuisce al sistema bibliotecario, quindi sull'intenzione di potenziare il servizio e in particolare di trovare una sede idonea per la biblioteca di Aosta.
Quella dell'Ospizio può essere un'ipotesi anche valida, da verificare.
La parte su cui invece non ho avuto delle risposte puntuali riguarda la copertura del posto di bibliotecario direttore della biblioteca regionale e civica di Aosta, che è un posto delicato e che deve essere ricoperto in modo ufficiale.
E l'altra questione riguarda alcuni accorgimenti, alcuni provvedimenti che bisognerebbe prendere subito senza aspettare l'86, l' 87, l'88, cioè i tempi necessariamente lunghi che occorreranno per l'individuazione e la creazione di una nuova sede della biblioteca regionale di Aosta. In particolare io chiederei all'Assessore, se è possibile, di studiare tutti i sistemi, trovare qualche soluzione per prolungare, ad esempio, l'orario di apertura della biblioteca regionale, in modo da renderla più fruibile e di cercare di potenziare, dal punto di vista del personale, il servizio bibliotecario che attualmente si trova in una situazione di grave carenza.