Oggetto del Consiglio n. 309 del 25 gennaio 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 309/VIII - CESSIONE IN SUBAPPALTO DI OPERE PUBBLICHE REGIONALI RECENTEMENTE APPALTATE. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco:
INTERPELLANZA
In data 17 giugno 1983 la Giunta regionale approvava le deliberazioni con cui venivano banditi gli appalti a licitazione privata di tre opere pubbliche dal rilevante costo per la Regione:
1) con deliberazione 3921 veniva bandito l'appalto del 1° lotto di lavori di costruzione del parcheggio sito in Via Carrel, in Aosta, per £ 4.67.10.342 (costo preventivo per l'intera opera £ 8.100.000.000);
2) con deliberazione 4100 veniva bandito l'appalto dei lavori di costruzione dell'ala nuova dell'Ospizio di Carità di Aosta, per £ 3.701.000.00 di soli lavori edili;
3) con deliberazione 4102 veniva bandito l'appalto per la costruzione di una piscina coperta con palestra in Comune di Verrès, per l'importo di £ 5.00.000.000 per i soli lavori a base d'asta (costo complessivo £ 6.500.000.000).
La gara d'appalto per la costruzione del parcheggio di Via Carrel veniva vinta dall'Impresa SO. GE. CO di Cuorgné, i lavori per l'Ospizio di Carità venivano attribuiti all'Impresa "Raggruppamento Freydoz-Mantelli"; la costruzione della piscina di Verrès veniva aggiudicata all'Impresa S.Altinera di Torino.' Stranamente, per tutti e tre i lavori, che sono quelli di maggiore importo appaltati dalla Regione nel corso del 1983, le Imprese vincitrici hanno in seguito ceduto il proprio appalto ad altre imprese.
Dalla deliberazione 5916 del 7.10. 1983 si apprende infatti che l'appalto per la costruzione della piscina di Verrès è stato ceduto dalla S. A.Itinera di Torino all'impresa Follioley Giuliano di Pont-St.-Martin, che si è dichiarata disposta ad accettarlo agli stessi prezzi, patti, condizioni e ribasso d'asta praticato dall'impresa vincitrice; dalla deliberazione 6197 del 21.10.1983 si viene a sapere che l'appalto per la costruzione dell'Ospizio è stato ceduto dal "Raggruppamento Freydoz-Mantelli" all'Impresa "Meggiolaro" di Aosta; con deliberazione 6707 dell'11.1.183 anche l'appalto per la costruzione del parcheggio pluripiano passa di mano, essendo ceduto dall'Impresa SO.GE.CO. s.a.s di Cuorgné al Raggruppamento Freydoz-SO.G.E.C.O.
Poiché appare singolare che per le tre opere pubbliche regionali di costo maggiore si sia verificata la successiva cessione dell'appalto dall'Impresa migliore offerente ad altra Impresa,
I sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore ai Lavori Pubblici:
1) per conoscere le ragioni di dette variazioni;
2) per sapere quali precauzioni abbia assunto l'Amministrazione regionale onde tutelare il pubblico interesse sia nel corso delle gare d'appalto che nelle fasi successive.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Abbiamo notato una serie di fatti che ci sono apparsi strani per ciò che riguarda gli appalti di opere pubbliche regionali: in particolare, per le opere più importanti appaltate nel 1983, cioè per il parcheggio di Via Carrel che ha un costo preventivato di 8 miliardi e 100 milioni, per l'ospizio di carità che sicuramente avrà un costo superiore ai 4 miliardi, per la piscina con palestra di Verrès che dovrebbe avere un costo complessivo di almeno 6 miliardi e mezzo, si è verificata una procedura atipica. Cosa è successo? Le gare d'appalto di questi tre lavori sono state vinte da tre ditte o raggruppamenti. Il parcheggio di Via Carrel è stato attribuito all'Impresa SO.GE.CO. di Cuorgné, l'Ospizio di Carità ha visto vincere l'appalto il Raggruppamento Freydoz-Mantelli; la piscina di Verrès era stata aggiudicata all'Impresa Itinera di Torino. Con successive delibere di Giunta queste tre imprese o raggruppamenti hanno ceduto il loro appalto ad altri gruppi o imprese o raggruppamenti agli stessi patti, condizioni, prezzi. C'è stata, per tutte e tre le principali opere appaltate nell'83, questa procedura di cessione in subappalto.
La piscina di Verrès dalla Itinera è poi stata aggiudicata all'Impresa Follioley, l'Ospizio dal Raggruppamento Freydoz-Mantelli è passato al Raggruppamento Freydoz-Meggiolaro, il parcheggio dall'Impresa SO.GE.CO è passato al Raggruppamento Freydoz-SO.GE.CO..
Noi vorremmo da parte dell'Assessore la spiegazione di questa anomalia: cioè vorremmo sapere perché, per le tre principali opere appaltate nell'83, si è verificato questo fenomeno del subappalto, che nell'insieme degli appalti si verifica molto raramente. Vorremmo sapere quali precauzioni ha preso l'amministrazione regionale sia nella prima fase, quando queste opere sono andate in appalto, sia nella fase successiva, quando c'è stata la cessione ad altre imprese dell'appalto stesso, per tutelare gli interessi dell'Amministrazione stessa.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod; ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): Per l'appalto dell'Ospizio di Carità erano state invitate 23 imprese, per la piscina di Verrès 28, e così anche per il parcheggio.
I ribassi d'asta sono stati 14,97 per l'Ospizio, 18,85 per la piscina e il 24,58 per il parcheggio.
Innanzitutto vorrei precisare che nei casi in esame la sola vera sostituzione - l'ha già detto anche Mafrica - del contraente, intendendosi come tale la stipulazione del contratto di appalto, con impresa totalmente diversa da quella aggiudicataria, si è verificata solamente nel caso Itinera-Follioley per il lavoro della piscina di Verrès. Negli altri casi, invece, pur trattandosi sempre di cessione di appalto, in quanto la persona giudicata contraente originario è cambiata, si è avuta nel primo caso, per l'Ospizio di Carità, la semplice sostituzione di un membro del Raggruppamento, l'Impresa Mantelli con l'Impresa Meggiolaro, rimanendo sempre capogruppo l'Impresa Freydoz, nel secondo caso, per il parcheggio pluripiano, il successivo raggrupparsi dell'Impresa aggiudicataria SO.GE.CO. con l'Impresa Freydoz S.p.A..
Ricordando che i raggruppamenti temporanei delle imprese sono stati riconosciuti con legge 8.8.1977 n. 584, si precisa che le cessioni di cui sopra sono state attuate in base all'art. 334 della legge 20.3.1965 n. 2248 che cito testualmente: "Occorrendo il caso che il deliberatario, nell'atto della stipulazione del contratto definitivo, volesse cedere il suo appalto ad altro imprenditore, l'amministrazione ha diritto di rifiutarsi se il nuovo appaltatore non riunisce i requisiti che lo avrebbero fatto ammettere all'asta per la medesima impresa".
Nei casi qui in discussione le imprese subentranti o entranti erano senz'altro in possesso dei requisiti per l'ammissione della gara, prova ne sia il fatto che erano già state invitate alla stessa.
Relativamente al punto 2 dell'interpellanza faccio presente che il pubblico interesse pre e post licitazione è tutelato dalle leggi dello Stato alle quali ci si è attenuti. Nella fattispecie le licitazioni erano soggette alle leggi sugli appalti europei 8.8.1977, n. 588 come successivamente modificata, e il metodo di gara adottato è stato quello del punto c) dell'art. 24, introdotto con legge 10.12.1981 n. 741, metodo delle medie ammesso al 50% delle partecipazioni e miglior offerenti, aggiudicazione all'impresa la cui offerta più si avvicina per difetto alla media delle offerte ammesse.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): La relazione svolta dall'Assessore è stata di tipo burocratico, ha ricordato le leggi in vigore e in sostanza ha affermato che tutto si è svolto secondo le procedure previste: però non ci ha dato nessuna spiegazione sul perché si siano verificati questi passaggi per queste particolari opere, cioè, non ha aggiunto nulla a quanto già presumevamo, perlomeno, di sapere. Quindi noi ci teniamo i nostri dubbi e verificheremo il seguito delle operazioni relative a questi lavori.