Oggetto del Consiglio n. 175 del 25 novembre 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 175/VIII - SITUAZIONE DI CRISI PRESSO LA SIV DI ARNAD. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout e Millet:
INTERPELLANZA
In un recente incontro del Gruppo comunista con alcune lavoratrici della SIV di Arnad è emerso che le stesse hanno ricevuto le integrazioni salariali loro dovute per la cassa integrazione soltanto fino al mese di marzo 1983.
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
perciò l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere:
1) le ragioni di così gravi ritardi (sei o sette mesi) nell'erogazione delle somme spettanti alle lavoratrici in cassa integrazione e gli interventi della Regione per sbloccare i pagamenti;
2) le caratteristiche e le possibilità di realizzazione di una attività produttiva presso la SIV, che secondo le lavoratrici sarebbe stata proposta dal Gruppo tessile presso il quale lavora l'ex direttore dello stabilimento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la interpellanza il Consigliere Millet, ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Lo scopo di questa interpellanza è quello di avere delle informazioni, che in parte sono già state date in Commissione dall'Assessore. Di fronte a ritardi di erogazione di somme spettanti per la Cassa integrazione che non sono di pochi mesi, e soprattutto perchè siamo in attesa di approvazione di decreti che risultano essere di fatto già scaduti o hanno scadenza prossima giugno 1983, settembre 1983, fine anno 1983 e marzo 1984 - Vorrei che anche in Consiglio l'Assessore precisasse che informazioni ha e come si può intervenire in favore di questi operai, dei quali una sessantina sono in cassa integrazione dal marzo 1982 ed un'altra ottantina dal luglio 1983. Evidentemente c'è una situazione abbastanza difficile perchè, al di là del fatto che ognuno si aggiusti per sbarcare il lunario, dobbiamo tenere conto che questo dovrebbe essere lo stipendio dei lavoratori in Cassa integrazione.
La seconda questione sollevata da alcune lavoratrici era quella di conoscere le prospettive, quindi a me pare che sia anche giusto rispondere o in positivo o in negativo o in altra forma di fronte ad una proposta che dovrebbe venire entro la fine di questo mese, e che giudizio dà l'Assessore in proposito o, comunque, se ci sono in vista altre proposte per dare un'occupazione a questi dipendenti attualmente in cassa integrazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Pollicini, ne ha facoltà.
POLLICINI (Féd. DP-UVP): Come penso sappia il Consigliere Millet, la Cassa integrazione ha fatto fronte ai suoi impegni solo sino al mese di marzo, poi vi sono quei quattro decreti che ha già elencato; debbo dire che l'iter è piuttosto ]ungo ed allo scopo di evitare che le lungaggini si protraggano troppo, in occasione dello spostamento a nord - usiamo questo termine geografico - dei funzionari del CIPI - quindi Ministero del Lavoro, delle Finanze, del Tesoro e dell'Industria, che ha avuto una sua presenza sia a Genova che a Torino - ho incontrato questi rappresentanti unitamente al direttore dell'Ufficio del Lavoro ed ho presentato l'elenco delle insolvenze da parte del CIPI per la Cassa integrazione di varie aziende presenti in Valle d'Aosta. Abbiamo chiesto che fosse sollecitamente approvato il decreto e quindi erogate le somme, abbiamo avuto - questo lo prendo come me l'hanno detto - l'assicurazione formale di una accelerazione dell'iter e quindi ci auguriamo che la cosa possa concludersi in tempi sufficientemente contenuti. Da un'informazione avuta in questi giorni pare che la cosa sia a buon punto. Chiaramente i limiti sono quelli di una garanzia data per interposta persona e non direttamente.
L'altro aspetto dell'interpellanza, cioè quella possibilità di un'attività sostitutiva, sempre di settore, nello stabilimento, devo dire che la proposta è arrivata ma è più difficile rispetto a quella inizialmente avanzata. Devo dire che le cifre stesse si possono interpretare come difficilmente accettabili: viene fatta presente un'esigenza di rinnovamento totale del macchinario per un importo di 10 miliardi e 800 milioni, viene fatto presente un'esigenza di capitale circolante pari a 7,5 miliardi divisi in 4 miliardi e 200 milioni per magazzini e 3 miliardi e 300 milioni per clienti, viene fatta presente l'esigenza di un costo di avviamento di circa 1 miliardo e 200 milioni. Sommando queste cifre siamo sui venti miliardi e si dice che questa è un'ipotesi minima di fattibilità. In questo modo penso che a fare l'industriale saremmo capaci tutti; il coefficiente di rischio è zero, capitale proprio zero, per cui anche se ci può essere una grossa capacità tecnica da parte di questi proponenti, non siamo in grado di dichiararci soddisfatti. Abbiamo invece avuto, nella nostra ricerca, la possibilità di esaminare un'ulteriore offerta che dovrebbe giungere nell'arco di 15-20 giorni, di una società che ha complessivamente 6 filature - quattro a Biella, una a Frosinone ed una a Strambino - attendiamo proposte concrete dopo aver avuto una serie di colloqui con questi titolari. Terremo informato il Consiglio di quanto ci verrà detto con queste proposte.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Ringrazio l'Assessore delle risposte, però vorrei sottolineare che sulla questione della cassa integrazione forse dovremo anche trovare qualche canale in modo da far rispettare i tempi perchè ormai sta diventano una cosa drammatica.
Sulla questione della proposta sarebbe bene far comprendere anche agli stesi dipendenti l'onere di queste proposte, chiaramente in base ai dati; siamo d'accordo anche noi che il capitale di rischio ci deve essere, però ritengo che anche gli stessi dipendenti dovrebbero avere l'opportunità di valutare queste proposte.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Solo per un suggerimento riguardo alla Cassa integrazione per i ritardi nei pagamenti, in modo che queste pratiche possano essere agevolate nella loro attuazione. Abbiamo un ufficio di Roma, penso che un ufficio con alcune indicazioni, con una persona che segua tecnicamente queste questioni, potrebbe avere più facilmente dei rapporti con il Ministero, con il CIPI senza dover aspettare che venga in Valle un funzionario.