Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 173 del 25 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 173/VIII - DISAGI DERIVANTI DAL PROTRARSI DEI LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA "PIASTRA" DELL'OSPEDALE DI AOSTA E DEL NUOVO COMPLESSO OSPEDALIERO DI BEAUREGARD. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Torrione e Breuvé:

INTERPELLANZA

Il prolungarsi dei lavori di costruzione della "nuova piastra" dell'ospedale di Aosta e del complesso ospedaliero di Beauregard provoca all'utenza una serie di difficoltà e di disagi che sono tra l'altro inconciliabili con le esigenze a volte indilazionabili di tutti coloro che sono costretti a ricorrere, proprio a causa delle precarie condizioni di salute, alle prestazioni dell'Ente ospedaliero regionale;

Le cause di questo deplorevole stato di cose sono attribuibili anche alla insufficienza ed alla inadeguatezza dei locali in cui gli operatori sanitari sono costretti ad operare.

Per questi motivi i sottoscritti Consiglieri regionali Torrione e Breuvé

INTERPELLANO

l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza sociale per conoscere:

a) entro quale periodo di tempo è prevista l'ultimazione dei lavori della "piastra" dell'ospedale regionale e del complesso ospedaliero di Beauregard;

b) quali provvedimenti tampone l'U.S.L. intende urgentemente assumere per eliminare nel frattempo la mortificante situazione venutasi a determinare nell'ambito dell'Ente ospedaliero regionale per i motivi sopracitati.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): La nostra interpellanza deriva da una precisa constatazione personale e diretta. Obiettivamente il protrarsi di questi lavori - e non solo questo, ma noi ci limiteremo a questo aspetto per non creare degli imbarazzi all'Assessore - ha creato una situazione da Lazzaretto in ospedale e basta recarvisi al mattino per vedere cosa succede in quelli che dovrebbero essere degli ambulatori. Credo che un anziano si possa anche perdere in quel marasma, perchè ogni tanto arriva qualche inserviente, deposita qualcuno che ha bisogno di analisi o controlli, poi se ne va e passano delle ore ma quella stessa per sona è sempre lì.

Spero che la causa principale sia quella che noi abbiamo citato nella nostra interpellanza, imputabile al fatto che obiettivamente lo spazio fisico è piuttosto limitato, quindi questo assembramento davanti agli ambulatori deriva dal fatto che non esiste la possibilità di collocare gli ambulatori in altre zone. Faccio un riferimento personale così non tocco altre situazioni: per togliere il gesso ad un'anziana signora, che nel caso era mia zia (per farglielo mettere è andata bene perchè con qualche raccomandazione, fra virgolette, siamo riusciti a far sì che tutto si attuasse in tempi piuttosto brevi) seguendo l'iter normale, abbiamo dovuto far aspettare questa persona di 73 anni quattro ore e mezza!

Mi è stato detto di aver pazienza, obiettivamente i lavori di costruzione non consentono un'ubicazione di questi ambulatori quindi si provoca tutto questo disagio, ma mi è sembrato che anche l'aspetto burocratico fosse un po' farraginoso, perchè prima con il bigliettino che danno all'accettazione si va sopra, da lì ti rimandano sotto, poi ancora da sotto rimandano in un altro ambulatorio.

Ora, io so che l'Assessore ha scelto una sua impostazione, che posso anche condividere perchè in passato avevo criticato l'intromissione pesante dell'Assessorato alla Sanità regionale nelle vicende dell'U.S.L. Il nuovo Assessore Marcoz, con molta chiarezza, ci ha detto che una cosa sono le competenze dell'Assessorato regionale, un'altra le questioni dell'U.S.L., e potrebbe anche alzarsi e dirmi di andare con tutta la pratica all'U.S.L. Però, visto che per l'impostazione delle stessa legge la Regione ha almeno il controllo su una certa attività dell'U.S.L., ebbene mi rivolgo all'Assessore per sapere cose che sono di competenza dell'Assessorato alla Sanità o dei Lavori Pubblici, è cioè quando si prevede che questi lavori finiscano perchè la situazione degli ambulatori è quella che è. La situazione del reparto geriatrico poi non è delle più piacevoli, se possiamo usare un aggettivo del genere, ubicato com'è in un sottotetto della Maternità; per il fatto che tra l'altro si doveva trasferire al Beauregard, sono anni che non si fa il minimo di lavoro di manutenzione, per cui ci sono addirittura le porte che non si chiudono: lascio quindi immaginare cosa può succedere non solo a coloro che purtroppo vi sono ricoverati, ma anche alle persone che vanno ad assistere i loro parenti.

Mi auguro che l'Assessore mi dia delle risposte esaurienti non nell'interesse dei Consiglieri interpellanti ma nell'interesse della collettività, perchè obiettivamente quello che sta succedendo all'ospedale non è più una situazione che si possa riportare a termini di normalità.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Marcoz; ne ha facoltà.

MARCOZ (U.V.): Quanto ha detto il Consigliere Torrione purtroppo corrisponde a verità. Io mi reco sovente il mattino, anche molto presto, in ospedale per vedere la situazione, sia ad Aosta che a Ivrea ed in altri centri e ho dovuto constatare che in questo campo c'è qualcosa che non funziona ancora bene.

Innanzitutto, per chiarezza, i tempi di consegna della "piastra": l'appalto è stato fatto nel novembre 1981, con una durata di 400 giorni lavorativi. (Questi sono i dati datimi dall'Assessorato ai Lavori Pubblici), quindi doveva essere ultimato il 28.12.1982. Dopo la sospensione dell'inverno 1982 e 1983, nonchè le proroghe, visto che nel frattempo si sono dovute fare tre perizie suppletive con altri 300 giorni di lavoro, la data di consegna dei lavori scade il 14 febbraio 1984. E' in corso l'arredamento di tutta l'opera, stanno già traslocando tutto il reparto di radiologia con i macchinari, quindi è presumibile che per la fine di febbraio 1984 si possa utilizzare la "piastra". Tengo a dire al Consiglio che nel frattempo si è già provveduto ad appaltare il centro di elaborazione dati dell'ospedale, che viene fatto presso l'U.S.L., ed il reparto di traumatologia, di cui parlava prima il Consigliere Torrione dicendo che non tutto va per il meglio, ma con le nuove sale dei locali della "piastra" certe cose potranno essere evitate.

Per quel che riguarda l'ospedale geriatrico Beauregard, lì ci sono due tipi di appalto: i lavori interessano la parte interna collegata con il vecchio fabbricato, sono stati dati 1.000 giorni naturali consecutivi. La consegna è avvenuta il giorno 13.3.1981 quindi l'ultimazione era prevista per il 18 dicembre 1983. Nel frattempo sospensioni invernali, perizie suppletive, ulteriori 400 giorni (150 giorni lavorativi) hanno fatto sì che il termine di consegna dei lavori del Beauregard scada il 13 maggio 1984. Anche qui, per quel che riguarda la parte di geriatria, i lavori sono già ultimati; stiamo predisponendo un programma per l'arredamento di tutto il complesso, quindi è prevedibile - visto che i lavori interni sono fatti mentre la parte esterna è importante ma meno urgente perchè riguarda la sistemazione - che a fine maggio si possa finalmente fare il trasloco al Beauregard.

Nel frattempo abbiamo visitato anche il vecchio reparto geriatria di Aosta; abbiamo dovuto prendere dei provvedimenti urgentissimi, in quanto il freddo all'ultimo piano è una cosa inconcepibile, si sono utilizzate delle stufette, si è tamponato l'impianto di riscaldamento centralizzato; ieri ho fatto una seconda visita di nuovo dopo i lavori eseguiti e le cose sono migliorate. In questo momento, devo dire grazie a tutto il personale medico e para-medico che si sta impegnando; vista la buona volontà della Regione di andare avanti con i lavori, da parte loro c'è stato questo impegno, diciamo umano, nei momenti difficili di lavoro. Questo disagio potrà andare avanti ancora per questi due-tre mesi fino all'apertura dei due grossi centri di sanità della Regione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Devo dare atto, purtroppo anche qui per un'esperienza diretta, che il personale dell'ospedale geriatrico fa il possibile e l'impossibile, vista la situazione, per venire incontro a quelle che sono le necessità degli anziani ricoverati. Obiettivamente credo che nel momento in cui il reparto sarà trasferito al Beauregard, con il personale che abbiamo a disposizione potremo avere forse un reparto di geriatria che funziona in maniera egregia.

Sulla data di ultimazione dei lavori credo che sia un atto di fede dopo aver recitato un atto di dolore: se è vero che c'era una guerra che si chiamava dei cento anni, questo è l'ospedale dei cento e altrettanto anni. Non è stata detta, credo per un pudore legittimo, la data di inizio dei lavori dell'ospedale di Beauregard, che si perde ormai nella notte dei tempi.

Prendo atto della buona volontà dell'Assessore, prendo atto anche del suo ottimismo che mi auguro tra l'altro si traduca in fatti concreti, che i due ospedali possano entrare in funzione nel più breve tempo possibile, nel 1984. Se si potesse sorvegliare il fatto che questi lavori vengano ultimati penso che ne trarremmo un beneficio tutti quanti.

Per il resto mi rendo conto che l'Assessorato non possa fare molto, nel frattempo prego l'Assessore di tenere sott'occhio questa situazione perchè obiettivamente molto difficile sarà che si deteriori più di quello che è già deteriorata, ma perlomeno per ridare un minimo di funzionalità a reparti che assolutamente non ce l'hanno più.