Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 172 del 25 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 172/VIII - PROVVEDIMENTI IN MATERIA ANTINCENDIO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Torrione:

INTERPELLANZA

Il recente incendio divampato nei locali dell'I.P.R. di Aosta ha riproposto in termini di estrema urgenza il tema della sicurezza in materia antincendi degli edifici scolastici di proprietà regionale sia per quanto attiene alla prevenzione sia per ciò che si riferisce alle misure da adottare in caso di incendio.

Non è purtroppo la prima volta che la cronaca si deve occupare di fatti del genere; alcuni anni or sono in un altro edificio scolastico aostano si era sviluppato un incendio con conseguenze fortunatamente e casualmente non gravi per l'incolumità degli allievi e del personale docente.

In quell'occasione, come nella più recente, è emersa infatti la totale assenza di qualsiasi misura di prevenzione nell'ambito degli edifici scolastici nonchè la totale assenza di un benchè minimo piano di evacuazione degli edifici stessi.

Ma se la prima volta il fatto poteva trovare una qualche giustificazione in assenza di disposizioni in merito, nel secondo caso invece l'improvvisazione e la estemporaneità non trovano più motivo di essere in presenza di una specifica normativa.

Infatti il D.M. 16.2.1982 al punto 85 dispone che le scuole di ogni ordine, grado e tipo, accademie, collegi e simili per oltre 100 persone presenti, siano assoggettate al Controllo Provinciale dei Vigili del Fuoco ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi.

Alla luce di quanto sopra, il sottoscritto Consigliere regionale

INTERPELLA

l'Assessore competente per conoscere quanto segue:

1) se, alla luce del sopracitato decreto ministeriale, gli edifici scolastici di proprietà regionale siano stati assoggettati al prescritto certificato di prevenzione antincendi;

2) se l'Amministrazione regionale intenda adottare al riguardo specifici

provvedimenti avendo in materia, come specificato alla lettera Z dell'arti colo 2 dello Statuto Speciale, potestà legislativa primaria.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.) - La Regione ha degli edifici scolastici di recente costruzione e degli edifici scolastici di costruzione un po' più vetusta. Per quanto riguarda i primi, dei quali vi è un gran numero, possiamo dire che sono stati costruiti in base alle norme e siamo in attesa, da parte del Comando dei Vigili del Fuoco, del prescritto certificato. Per quanto riguarda invece gli altri, sono stati a suo tempo tutti assoggettati al controllo da parte dei Vigili del Fuoco, con rilascio del prescritto certificato di prevenzione antincendio unicamente per quanto riguarda la centrale termica e per quanto concerne l'intero edificio. Sono state introdotte di recente delle norme che hanno evidenziato alcune carenze, che possiamo riassumere in questo modo:

- l'impianto elettrico non a regola d'arte, e qui il "non a regola d'arte" come il Consiglio potrebbe rendersi conto non vuole dire che questi impianti siano fatti male, però manca ad esempio una terra, dico una, e via di seguito;

- insufficienza dell'impianto antincendio, cioè non sufficiente dotazione di idranti; a questo proposito sono stato a visitare alcuni edifici scolastici: per quanto riguarda gli idranti abbiamo

una situazione abbastanza difficile in quanto magari gli idranti esistono, ma sono inutilizzabili perchè è difficile ogni tanto provarli dovendo, per fare questo, allagare una parte dell'edificio scolastico oppure l'esterno dell'edificio stesso, per cui il materiale si deteriora. Ho presentato una specifica richiesta al Comandante dei Vigili del Fuoco per sapere se potevamo sostituire gli idranti con X numero di estintori ed ho avuto una risposta positiva. Poi abbiamo la questione delle porte di uscita non apribili dall'interno. A questo proposito l'Assessorato ha incaricato, all'inizio dell'anno scolastico, un tecnico perchè provvedesse, assieme al Comando dei Vigili del Fuoco a fare una indagine completa ed esauriente sulla situazione riguardo a questo problema e non solo a questo; dovrei ricevere la relazione fra non molto.

Per quanto riguarda invece la seconda parte dell'interpellanza del Consigliere Torrione, ricordo che all'art. 2 dello Statuto si parla di servizi antincendi, che sono una cosa diversa rispetto alla prevenzione. Per quanto riguarda in particolare i servizi antincendi, il Consiglio regionale è informato di quel progetto di inserimento dei Vigili del Fuoco effettivi, più quelli volontari, nel sistema della protezione civile regionale.

Queste sono le iniziative concrete che il Consiglio regionale ha avviato ed alle quali sta dando attuazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Devo fare un primo rilievo. In effetti il decreto ministeriale del 16.2.1982 prescrive che siano assoggettati al controllo preventivo dei Vigili del Fuoco tutti gli edifici scolastici; posso concordare con chi sostiene che è un decreto molto vago, anche perchè dice che gli edifici devono essere assoggettati al controllo e poi non prescrive come. Il Comando dei Vigili del Fuoco di Torino, a questo proposito, ha indirizzato a tutti i Presidi e alle autorità scolastiche della Regione una sua circolare interpretativa del decreto ministeriale, in cui dice quali debbono essere le prescrizioni da seguire nel campo della prevenzione ed anche nel campo dell'evacuazione dell'edificio, qualora se ne presentasse la necessità. Dalle parole dell'Assessore non mi sembra che il comando dei Vigili del Fuoco abbia fatto in Aosta una cosa del genere, quindi ha ragione l'Assessore quando dice che purtroppo, in certi casi, si è ancora in una fase sperimentale per quanto riguarda la prevenzione degli incendi. La situazione non è delle più tranquillizzanti, almeno dalle parole dell'Assessore, perchè se è vero che gli ultimi edifici costruiti rispettano le norme antincendio, gli altri sono in una situazione piuttosto precaria. Mi auguro che questo incarico che l'Assessore ha detto di aver dato ad un tecnico non sia uno di quegli incarichi che non si concludono mai, perchè lo abbiamo visto anche nelle pubbliche amministrazioni come vanno a finire certe cose. Mi dichiaro soddisfatto, quindi, purchè si provveda di conseguenza; perchè se la circolare resta lettera morta non ha nessun significato.