Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 147 del 7 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 147/VIII - INIZIATIVE PER FAVORIRE IL SERVIZIO CIVILE DEGLI OBIETTORI DI COSCIENZA VALDOSTANI.- (Interpellanze).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand, iscritta al punto 8, che viene accorpata al punto 9, interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Tonino, in quanto riguardano lo stesso argomento, per fare un'unica discussione.

INTERPELLANZA

CONSTATATO che è in costante aumento il numero di giovani valdostani obiettori di coscienza che rifiutano il servizio militare, ma, con il servizio civile, vogliono partecipare all'attuazione di iniziative socialmente utili;

RILEVATO che, essendo ancora pochi, in Valle d'Aosta, gli Enti convenzionati ed autorizzati ad utilizzare obiettori di coscienza, molti giovani valdostani devono svolgere il servizio civile fuori della Valle d'Aosta;

RICORDATO che si è recentemente costituito, con sede ad Aosta, il coordinamento regionale degli obiettori di coscienza;

CONSTATATO che nelle "Linee programmatiche del governo regionale per la legislatura 83/88" non c'è nessun riferimento alla questione e nessuna proposta di iniziativa dell'Amministrazione regionale;

RITENENDO che il servizio civile, inteso come servizio socialmente utile, prestato nell'interesse della collettività, debba essere inserito nei programmi regionali di intervento e coordinato da un'apposita Commissione regionale;

il sottoscritto Consigliere regionale

INTERPELLA

la Giunta regionale per sapere:

1) in che modo intende sostenere e valorizzare la scelta di un crescente numero di valdostani di sostituire il servizio militare con quello civile;

2) se sono attualmente allo studio progetti di organico intervento regionale in tale campo;

3) se sono già stati avviati gli opportuni contatti fra la Giunta regionale e il coordinamento regionale degli obiettori di coscienza.

F.to: E. Riccarand

INTERPELLANZA

Si è recentemente costituito ad Aosta un Coordinamento regionale degli obiettori di coscienza, il quale intende verificare là possibilità di impiego di giovani obiettori valdostani nel servizio civile presso le pubbliche amministrazioni della Valle d'Aosta.

Poiché in passato la Regione aveva utilizzato nell'ambito dei propri servizi alcuni obiettori di coscienza,

i sottoscritti Consiglieri

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) se è ancora operante la apposita convenzione fra Regione e Ministero della Difesa;

2) se è intenzione della Giunta permettere ad altri giovani valdostani di prestare servizio civile presso l'Amministrazione regionale.

F.to: Mafrica Tonino

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza iscritta al punto 8 il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): Questa interpellanza è nata da alcune constatazioni; anzitutto è in costante aumento il numero dei giovani valdostani obiettori di coscienza che intendono sostituire il servizio militare con il previsto periodo di servizio civile; in secondo luogo gli obiettori di coscienza in Valle d'Aosta potrebbero essere molto più numerosi di quanti già non sono, se ci fosse un'adeguata informazione sulla normativa in materia e se ci fossero concrete, precise possibilità di utilizzazione in loco di questi obiettori.

Dai dati in nostro possesso, ci sono attualmente nove obiettori valdostani in servizio in Valle d'Aosta, due in servizio fuori Valle ed otto che hanno fatto domanda e che sono in attesa di una utilizzazione. E' probabile però che sia più elevato il dato complessivo degli obiettori.

Il terzo elemento da cui è partita l'interpellanza è che gli attuali obiettori di coscienza in Valle d'Aosta stanno facendo un importante sforzo di coordinamento dando vita ad un Coordinamento regionale degli obiettori di coscienza, Coordinamento che può divenire un punto di riferimento importante per l'Amministrazione regionale per due eventuali iniziative.

Alla fine del 1979 l'Amministrazione regionale aveva stipulato una convenzione con il Ministero della Difesa per l'utilizzazione di alcuni obiettori di coscienza nel campo dei Beni Culturali; con questa convenzione si erano utilizzati nel 1980-81 tre obiettori di coscienza, però negli anni successivi, 1982-83, questa convenzione non era più stata utilizzata. Il problema quindi si presenta sotto vari aspetti; primo, prevedere la possibilità di utilizzare nuovamente questa convenzione ed utilizzare altri obiettori nel campo dei Beni Culturali; secondo, possibilità di andare oltre questa convenzione, quindi prevedere altri settori nella Pubblica Amministrazione in cui vengano utilizzati gli obiettori di coscienza; infine l'Amministrazione regionale dovrebbe porsi il compito di coordinare l'intero servizio civile cercando di trovare un momento di coordinamento tra i vari Enti che, a livello valdostano, si occupano di questo problema.

L'interpellanza, vista anche l'assenza di indicazioni in materia contenute nelle linee programmatiche della maggioranza, mira a fare in modo che il Consiglio regionale sia adeguatamente informato sulle intenzioni della Giunta in proposito.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): In un periodo in cui i morti in guerra cominciano a riempire nuovamente le pagine dei giornali, questo tema del servizio civile dell'obiezione di coscienza fra i giovani sta prendendo un certo peso ed il fatto che in Valle d'Aosta si sia costituito un Comitato di Coordinamento è cosa che non può sfuggire all'attenzione delle forze politiche e delle istituzioni valdostane.

Vorremmo sapere qual'è la parte che intende svolgere l'Amministrazione regionale ed inoltre come mai dopo la convenzione stipulata con il Ministero della Difesa non si sono più avuti presso l'Amministrazione regionale dei giovani che prestano servizio civile secondo la norma che consente agli obiettori di coscienza di sostituire il servizio militare con il servizio civile. Vorremmo sapere se la convenzione è ancora operante e se la Giunta regionale intende avvalersi dell'opera di questi giovani, permettendo loro di testimoniare secondo le proprie idee questo particolare atteggiamento rispetto al servizio militare.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): L'esperienza fatta nel settore specifico dei Beni Culturali non ha dato prove ottime semplicemente per il fatto che mancava il supporto logistico da dare agli obiettori di coscienza e d'altra parte l'Amministrazione regionale, anche perché in convenzione era scritto così, si è rifiutata di effettuare dei contrordini. Possiamo

benissimo accettare dei giovani che vogliono lavorare in maniera differente e non prestare servizio militare, ma non siamo disponibili a fare il controllo se questi effettivamente fanno ciò che devono fare rispetto ai loro impegni Ione obiettori di coscienza.

Stiamo studiando una seconda convenzione con il Ministero della Difesa, ampliata; probabilmente il settore sul quale cercheremo di orientare gli obiettori di coscienza è quello forestale-vivaistico perché, inquadrandoli in un corpo militarizzato come le guardie forestali, probabilmente avremo maggiori soddisfazioni e minori noie di quelle che abbiamo avuto con i Beni Culturali.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il: consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): Mi dichiaro non soddisfatto della risposta del Presidente della Giunta perché nell'interpellanza erano poste altre questioni a cui non è stata data risposta; cioè la richiesta non era solo di avere chiarimenti sull'utilizzazione in base alla convenzione attuale o su eventuali altre convenzioni, ma se l'Amministrazione regionale ha intenzione di affrontare questo problema seguendolo con l'attenzione dovuta, se ha intenzione di fare in modo che possa espandersi il servizio civile e possano essere utilizzate tutte le disponibilità che da parte dei giovani ci sono in questo settore.

Mi pare che le risposte del Presidente della Giunta non presentino indicazioni in proposito, e neppure dimostrano la volontà della Regione di farsi promotrice di un momento di coordinamento dell'utilizzazione degli obiettori. Attualmente in Valle d'Aosta ci sono già vari Enti convenzionati, l'attività però deve avere un momento di coordinamento a livello regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Sarebbe opportuno per la Giunta prendere contatto con il coordinamento regionale degli obiettori per verificare la proposta che adesso il Presidente della Giunta ricordava. Probabilmente può interessare a questi giovani operare nel campo della forestazione e vivai, non so se il collegamento con un corpo paramilitare, che il Presidente riteneva come cosa più opportuna, possa rientrare nelle loro visioni ideali; credo comunque che uno scambio di idee potrebbe essere opportuno perché anche in altri settori quali quello della Sanità, Agricoltura o conservazione dei Beni Culturali per giovani per lo più diplomati o laureati dovrebbe esserci la possibilità di trovare un utile impiego.

Invito la Giunta ad avere un incontro con questo Coordinamento per sottoporre queste proposte al loro esame prima di prendere delle decisioni.