Oggetto del Consiglio n. 267 del 10 ottobre 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 267/73 - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta Regionale in via d'urgenza.
Dolchi (Presidente) - Se il Consiglio è d'accordo, io farei leggere al Segretario solamente il numero e la data della deliberazione. Intendendo approvata la deliberazione se...
Caveri (UV) - Chiedo che si legga la denominazione, l'oggetto.
Dolchi (Presidente) - Oggetto n. 1063 in data 21 marzo 1973: Parziale modificazione della deliberazione n. 3424 in data 20/9/1971 recante il testo della Convenzione da stipulare con la Congregazione dei Canonici del Gran San Bernardo per la Direzione del Convitto Regionale in Comune di Châtillon.
C'è qualcuno che chiede la parola? Il Consiglio approva? Sì.
Oggetto n. 1561 in data 6 aprile 1973: Compravendita e permuta di un secondo lotto di particelle di terreno, site in Comune di Arnaz, per riquadramento ed arrotondamento dell'area destinata alla costruzione di uno stabilimento industriale - Approvazione e finanziamento di spesa.
C'è qualcuno che chiede la parola? Faccio presente al Consiglio che questo provvedimento prevede l'incarico a persona, per cui dovrebbe avvenire la votazione segreta. Il Consiglio è d'accordo di farla subito o, siccome si cono altre votazioni segrete, le facciamo tutte alla fine? Tutte alla fine.
Oggetto n. 1701 in data 13 aprile 1973: Concessione e liquidazione al Comune di Ayas di un contributo per l'acquisto di uno scuolabus. - Approvazione e finanziamento di spesa.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 1760 in data 20 aprile 1973: Lavori di sistemazione del ponte sulla Dora in Comune di Pollein ed al suo collegamento con la Statale n.26, aggiudicati mediante contratto di cottimo fiduciario all'Impresa Mattioda Fratelli di Castellamonte. - Approvazione certificato di regolare esecuzione.
Caveri (UV) - Il faut reconnaître objectivement que le pont de Pollein a battu un record, celui d'être le plus laid, le pont le plus laid de toute la Vallée d'Aoste. De manière que, encore une fois, je veux répéter la recommandation à la Junte d'être un peu plus sensible et un peu plus attentive à l'aspect esthétique des constructions faites délibérer et mises en exécution par la Junte et par le Conseil.
Et je cite l'horrible école magistrale et l'horrible école normale à la croisée de la rue Tourin et de la rue Garibaldi avec ces détestables guérites en ciment et je cite l'hôpital gériatrique duquel, cependant, la Junte actuelle ne peut être pas responsable.
Certain est que c'est avec froid que nous regardons cet hôpital quand nous passons devant cet hôpital en construction parce que ce sera une horreur, ce sera un immense bunker et nous espérons bien de ne pas finir nos jours dans cet hôpital gériatrique.
Monami (PCI) - Intervengo anche se in parte non si può non condividere quanto detto dall'Avvocato Caveri, probabilmente maggiore cura e attenzione alle brutture va posta, ma approfittavo di questo oggetto 1760, dove vorrei che l'Assessore mi spiegasse una definizione che non mi è molto chiara, quando là dove si dice: "Aggiudicati mediante contratto di cottimo fiduciario" ho la sensazione, solo la sensazione, che trattasi di una trattativa privata o quanto meno di qualche cosa che assomigli molto alla trattativa privata. Sono dei vecchi provvedimenti per i quali io non faccio torto, collega Bordon, non mi compiaccio perché se continuassimo in questo modo, senza giustificato motivo, non mi compiacerei certamente, se è vero che questo contratto a cottimo fiduciario richiama la trattativa privata; ecco, io farei una preghiera all'attuale Giunta, che noi non siamo contrati alla trattativa privata in linea di principio, non siamo contrari quando questa si rende necessaria e indispensabile. Ecco, di qua un invito alla Giunta di prendere quanto meno possibile esecuzioni, prendere possibili esecuzioni di lavoro mediante il contratto a cottimo fiduciario, se questo mi viene, mi verrà confermato sia o trattasi di una trattativa privata. Noi vedremo molto più chiaramente e molto più amministrativamente corretto ricorrere all'appalto o alla gara concorso, ecc., tutti quei mezzi che la legislazione mette a disposizione.
Dolchi (Presidente) - Un momento, se ci sono altri che chiedono la parola, prima di dare la parola all'Assessore.
Pollicini (DP) - Premesso che i lavori a cottimo fiduciario hanno un limite massimo di 5 milioni - io non ho qui una copia del regolamento per l'esecuzione di servizi di opere di lavori in economia approvato con deliberazione consiliare n. 1 in data 11 gennaio 1962 a firma del compianto Presidente Avvocato Marcoz - là dove si parla di modalità di esecuzione di lavori e servizi in economia, e i lavori e servizi in economia possono essere eseguiti in amministrazione e per contratti e cottimi fiduciari, cioè siamo nell'ambito della legge nei limiti dell'importo che la legge prescrive cioè massimo 5 milioni. Faccio notare che per lavori di quella portata è estremamente difficile la gara di appalto anche perché si tratta di lavori che normalmente vengono fatti da imprese che risiedono nel luogo, che il solo fatto di impostare un cantiere per un lavoro di 5 milioni massimo - che possono essere anche di 3 milioni - tutto sommato non si troverebbe la possibilità di poter avere una vera e propria gara di appalto, direi che molte volte a fatica si riesce a trovare nel posto l'impresa che assume un lavoro di due o tre o quattro o cinque milioni, presso che il discorso vale come discorso di principio, e su questo siamo perfettamente d'accordo ricordando che si tratta di lavori effettuati nel 1970/71 e che le ratifiche in delibera in questo momento sono perché è intervenuta l'Iva, in quanto il certificato di regolare esecuzione è pervenuto solo adesso quindi, premesso il concetto del cottimo fiduciario è inquadrato nella legge regionale in una delibera di Giunta e nel limite dei 5 milioni e nei casi in cui è normalmente difficile trovare una gara di appalto vera e propria, ecco.
Monami (PCI) - Signor Presidente, mi scusi ma mi mancava un anello di collegamento a questa catena e - Bordon non prendertela - ringrazio l'Assessore Pollicini che me l'ha dato, in quanto, se io ho ben capito, si tratta di lavori a economia, lavori, ecco, per i lavori a economia può essere scelta la via del cottimo fiduciario, quindi non sbagliavo di molto quando dicevo molto simile alla trattativa privata, trattasi però di lavori non deliberati per appalto o concorso ma in economia, ecco allora, dico, sono due i mezzi per fare i lavori in economia: o farli direttamente o darli a trattativa privata. Inviterei l'Assessore ai Lavori Pubblici, per quanto possibile, di farli direttamente. Grazie.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Metto in voto la deliberazione 1760 del 20 aprile 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 1761 in data 20 aprile 1973: Lavori di costruzione ulteriore tronco della strada di Rigollet in Comune di Sarre aggiudicati all'Impresa Sapia Benedetto di Aosta. - Approvazione certificato di regolare esecuzione. - Svincolo della cauzione.
Ci sono osservazioni? C'è qualcuno che chiede la parola?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 1784 in data 20 aprile 1973: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi delle strade di Rotheus e Gran Bruson in Comune di Saint-Denis, aggiudicati mediante contratto di cottimo fiduciario all'Impresa Cave di Fleuran con sede in Issogne. - Approvazione certificato di regolare esecuzione. - Approvazione di maggiore spesa.
C'è qualcuno che chiede la parola? Osservazioni?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 1876 in data 20 aprile 1973: Esecuzione in economia diretta di lavori di cure colturali in località varie dei Comuni di Arnaz, Challant-Saint-Victor, Issogne e Verrès. - Approvazione ed impegno di spesa. - Autorizzazione ad eseguire i lavori.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 1946 in data 27 aprile 1973: Approvazione ed impegno di ulteriore spesa per integrazione delle paghe agli operai occupati nei cantieri di lavoro gestiti dall'Amministrazione Regionale in Comuni vari della Regione.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2127 in data 9 maggio 1973: Approvazione e liquidazione della spesa di Lire 11.000.000 alla Impresa CO.VER di Conti Pietro, di S. Germano Vercellese (VC), a titolo di indennizzo dovuto per la sospensione dei lavori di costruzione del nuovo complesso parrocchiale in località Saint-Martin-de-Corléans, in Aosta.
Caveri (UV) - Dans cette délibération on parle de la nécropole romaine qui a été trouvée dans cette localité. J'en profite pour demander à l'Assesseur au Tourisme à quel point sont les travaux pour mettre en valeur, en évidence la nécropole celtique et préceltique située près de l'église de Saint-Martin-de-Corléans.
Bien-sûr que les équipes des ouvriers pour les services archéologiques fonctionnent assez mal! On a des choses qui ne marchent pas ou qui marchent mal. Par exemple on m'a dit ce matin qu'un ouvrier d'une équipe archéologique, qui habituellement travaille au Forum romain, de temps en temps est chargé, pendant l'horaire de travail, de transporter les bombonnes de la Société Kero-Gas.
Manganoni (PCI) - Ici j'observe qu'on verse une indemnité de 11 millions pour la suspension des travaux, si j'ai bien compris, à partir du 31 août au 9 novembre. Pratiquement il s'agit de deux mois.
Or, je ne veux pas rentrer dans le cas de la suspension, cependant 11 millions pour une suspension de deux mois de travaux, il me paraît un peu exagéré et surtout, si vous regardez à la deuxième page de la délibération, elle dit: "Variazione dei costi delle opere ancora da eseguire in base dell'aumento del 16,30% = 7.116.000".
Or, moi je me demande: si on peut admettre que dans deux mois, pour la période de deux mois, observez, non en 1973 - c'est-à-dire cette année quand les prix ont fait un saut énorme - mais en 1972. Or, admettre une augmentation des prix du 16,30% pour deux mois de retard, il me paraît un peu exagéré.
Et alors je me permets d'exprimer tous mes doutes.
Sur les autres chiffres, beh, je n'entre pas, je ne veux pas discuter même si sur les autres chiffres on aurait beaucoup de choses à dire, mais sur le point deux, que 7 millions d'augmentation du 16,30% en deux mois, pour moi est une exagération que l'Administration régionale ne devait pas accepter. Moi, je comprends que l'entreprise demande le 16%, c'est normal, mais ça m'étonne que l'Administration régionale ait accepté.
Milanesio (PSI) - La domanda dell'Avvocato Caveri in ordine al giacimento di cultura, diciamo così, neolitico-celtica che è stata trovata a Saint-Martin-de-Corléans, devo dire che i lavori erano stati sospesi in quanto si erano verificati numerosi ritrovamenti in diverse parti della Regione e quindi il personale addetto era stato impegnato a provvedere ai lavori di ricerca urgenti che si erano resi necessari per questi nuovi ritrovamenti.
Ho discusso proprio l'altro giorno con la dottoressa Mollo a proposito della necessità di proseguire questi lavori nella zona di Saint-Martin-de-Corléans. Credo che non si troverà nient'altro di interessante, comunque è necessario ancora scavare verso ovest, al fine di fugare qualunque dubbio sulla presenza o meno di altri giacimenti.
Terzo, c'è il problema di una adeguata sistemazione di quell'area e soprattutto di dove collocare poi questi reperti importantissimi. Si sta ancora discutendo se mantenerli in qualche modo lì, riparandoli, o se trasportarli ma non sappiamo dove, perché non abbiamo un museo degno di questo nome e non abbiamo dei locali che potrebbero essere adatti per raccoglierli degnamente. Sì, se li ficchiamo in un magazzino, come abbiamo fatto, purtroppo per altre importanti scoperte, non credo che sia il modo migliore però di procedere. Stiamo esaminando la possibilità di mantenerli in loco con opportuni ripari e anche stiamo esaminando l'opportunità di fare una sistemazione che renda pubblica quell'area che è stata acquistata a suo tempo dalla Regione e che, in qualche modo, potrebbe venire utilizzata dal pubblico.
In ordine all'altra lamentela, io ignoro che vi siano dei dipendenti che facciano un altro lavoro oltre a quello che già devono compiere. A me interessa solo - e comunque vedrò se questo corrisponde al vero - che, se hanno un secondo lavoro, questo lavoro venga fatto al di fuori delle ore del lavoro della Regione.
Per quello che mi riguarda, comunque, farò un accertamento su quanto lei ha detto.
Caveri (UV) - L'Assesseur au Tourisme sait certainement où est situé le dolmen qui a été trouvé dans cette localité. Or, plusieurs fois j'ai visité cette localité et j'ai remarqué, la dernière fois que j'ai été, que au couchant du dolmen c'est encore tout à faire de manière que c'est depuis des années après qu'on a trouvé le dolmen, qu'on n'a plus rien fait. Il y a au moins deux ans de suspension.
À propos d'une autre affirmation qui a été faite à propos de la destination de cette localité, il me semble que ce serait assez suggestif de faire un jardin public et alors le dolmen ou les autres choses qui ont été trouvées ou qui seront trouvées dans la localité, seraient valorisées et ce serait une chose particulièrement intéressante, naturellement à travers des protections, parce qu'il y a des vandales qui pourraient mettre ces monuments dans un triste état.
Milanesio (PSI) - Al Consigliere Manganoni vorrei precisare questo: che durante appunto questi lavori di ricerca che la Sovraintendenza ha dovuto compiere nella zona in cui sta sorgendo la nuova chiesa di Saint-Martin-de-Corléans, abbiamo dovuto sospendere i lavori medesimi per un certo periodo di tempo e, tra l'altro, abbiamo anche approfittato della presenza di quella impresa, alla fine, per far approfondire certi scavi là dove il lavoro manuale non era più necessario e sufficiente.
Cosa ne è derivato? Intanto, per opera dell'intervento regionale, le fondazioni hanno dovuto essere approfondite ulteriormente e ci siamo trovati di fronte a una richiesta di danni che ammontava a circa 14 milioni da parte dell'impresa.
Ora, per una migliore garanzia in ordine all'applicazione della legge che esiste e che fa riferimento agli interventi della Sovraintendenza quando si tratta di lavori in corso e quindi alla sospensione dei lavori, abbiamo demandato l'accertamento dei danni - e viene anche detto qui, fra l'altro, nella brevissima relazione - comunque abbiamo demandato l'accertamento dei danni all'Ufficio del Genio Civile di Aosta in quanto, così, sono discretamente competenti in materia di leggi dello Stato e di applicazione delle medesime.
L'Ufficio del Genio Civile ha ridotto congruamente, per lo meno di 3 milioni circa la richiesta dell'impresa, tant'è vero che abbiamo trattato e convenuto in un pagamento di circa 11 milioni, che era né più né meno la valutazione fatta dal Genio Civile. Cioè non abbiamo dato una lira di più di quello che il Genio Civile riconosceva come equo dare a questa impresa.
Il Genio Civile ha fatto queste valutazioni sulla base di computi metrici e sulla base delle leggi vigenti nel settore a proposito del risarcimento dei danni.
Quindi, da parte dell'Amministrazione regionale, si è liquidato in via d'urgenza perché l'impresa, evidentemente, cominciava a chiedere gli interessi e allora abbiamo preferito liquidare in via d'urgenza perché questi interessi, stando sempre al parere del Genio Civile, gli spettavano di diritto. Per evitare di dover poi pagare successivamente cospicui interessi abbiamo preferito liquidare alla svelta la partita.
Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, per discutere dell'argomento, evidentemente, bisognerebbe conoscere le clausole contrattuali che hanno portato a questo ma, sentito l'Assessore, a me sembrerebbe che questi lavori siano stati sospesi per causa di forza maggiore, in quanto sono intervenute alcune circostanze che le Antichità, le Belle Arti, come si vuol dire, tutto ciò che si deve cercare di conservare, a me sembra che rientri proprio nel quadro di forza maggiore. Stando a questo punto non vedo il perché si debba pagare questo quando lo stesso parroco di Saint-Martin-de-Corléans mi rendeva edotto che questi lavori del piano terreno dovevano essere ultimanti entro giugno e invece che essere ultimanti entro giugno sono stati ultimati entro agosto.
Ora io dico, perché si viene meno a una contrattazione da una parte, si viene meno dall'altra, quanto a me, la mia sola opinione, rientra nel fatto di forza maggiore e, di conseguenza, non ci dovrebbe essere nessun onere di pagamento dei danni, grazie.
Andrione (UV) - Semplicemente nella materia che è stata sollevata pe sottoporre all'Assessore un suggerimento. Non vorrei che suonasse come una critica ma ci è sembrato sovente che si iniziassero troppi lavori contemporaneamente e che si andasse a grattare da una parte e dall'altra con diversi inconvenienti, tra l'altro quello di una sorveglianza insufficiente di questi cantieri con furti che si verificano o si sono verificati e anche delle cose importanti sono sparite, sono state vendute. Se l'Assessore non ritiene opportuno di stabilire un piano nel quale, una volta che il lavoro è iniziato, venga anche terminato perché, sia il caso di Saint-Martin-de-Corléans sia il caso dell'importantissimo cimitero pre-neolitico di Vollein, sia altri casi, sono stati iniziati e poi sono stati abbandonati per troppo tempo. E quindi noi - del resto ci sono altre complicazioni che conosciamo benissimo - ripeto, non è una critica, ma la chiesa di Saint-Vincent, la collegiale e Saint. Ours, ecc., se fosse possibile, dato che normalmente si tratta di cose che hanno aspettato sotto terra per dei millenni, finire uno scavo e... (voce) ...no, no, un millennio no, ma dico, far aspettare quell'anno, quell'anno e mezzo in maniera da portare a termine, a compimento, con tutte le garanzie del caso, un'opera alla volta.
E lì, a Saint-Martin, vorrei associarmi a quanto ha detto l'Avvocato Caveri, se fosse possibile, al più presto possibile, farne una zona verde perché sta effettivamente male questo cantiere che non finisce mai.
Manganoni (PCI) - Io avevo posto una domanda chiara all'Assessore e avevo detto: "Come si spiega, come ammette che in due mesi e 9 giorni, dal 31 agosto al 9 novembre - così sta scritto sulla delibera - si sia ammesso un aumento per variazione dei costi delle opere ancora da eseguire, ancora da eseguire quindi non quelle che abbiamo manneggiato del 16,30% in due mesi nel 1972?". Non parliamo del 1973 che, beh, svalutazione... Nel 1972 quando la svalutazione annua o se preferiamo, l'aumento dei costi annui delle statistiche Istat non ha superato l'8% in 12 mesi!
Ora, se le statistiche Istat, fatte dallo Stato, non da me, dicono che l'aumento dei costi è stato dell'8% in un anno, come qui si può ammettere il 16,30% in due mesi? Questa era la domanda che io avevo posto all'Assessore. Ora, l'Assessore mi ha detto: accertamento danni, Ufficio Genio Civile e va bene che ha ridotto di tre milioni, ma noi sappiamo come sono le imprese. Anche se effettivamente a loro spetta tre, chiedono 30 ma è umano. Io non le accuso, le imprese, perché fanno gli interessi loro ma su questa questione del 16%, aumento dei prezzi e dei materiali, delle opere, in due mesi, per me, questo è enorme.
Quindi io approverò la delibera però mantengo tutte le mie riserve e i miei dubbi. Che poi, questo 16% corrisponde poi alla cifra di 7 milioni.
Caveri (UV) - Le Conseiller Andrione a parlé de la nécropole de Vollein. À ce propos je voulais demander à l'Assesseur au Tourisme qui est le gardien, actuellement, de cette nécropole parce que personnellement j'ai accompagné des touristes pour voir cela et j'avais dit qu'il y avait des choses très intéressantes, nous avons été sur place et personnes nous savait dire qui avait les clefs de l'immobile, qui s'occupe pratiquement de cette nécropole.
Milanesio (PSI) - Per ordine. Manganoni, io ripeto, noi qui ci siamo trovati di fronte a uno degli interventi purtroppo abituali, devo dire, della Sovraintendenza che interviene là dove si scopre qualcosa e, in genere, si scopre qualcosa perché ci sono dei lavori in corso, perché si scava nel terreno per fare delle fondazioni. A questo punto vengono alla luce dei ritrovamenti. Ora, qui siamo intervenuti. Teniamo conto che questi lavori l'impresa non li faceva per conto della Regione ma per conto della Curia Vescovile e aveva un regolare contratto d'appalto con la Curia Vescovile. L'impresa ha chiesto i danni del ritardo e dell'aumento dei prezzi a chi? Alla Curia Vescovile la quale, evidentemente... (voce) ...no, se ne lava le mani. La quale, evidentemente, poiché questi lavori sono stati fermati per causa di forza maggiore, certamente perché c'era un interesse archeologico, però, evidentemente qualcuno doveva in qualche modo venire incontro a degli interessi offesi, diciamo così, da questo intervento.
La legge è abbastanza chiara. Adesso io non ricordo qual è questo articolo di legge ma quando si interviene, si devono risarcire i danni emergenti. Questo è chiaro.
La proprietà poi degli oggetti che si trovano, in questo caso è chiaro che è dell'Ente pubblico; è, diciamo così, della collettività.
Tra l'altro, c'è anche una discussione su questo perché bisognerebbe anche, in certi casi, riconoscere un certo valore su quello che si trova. E noi qui abbiamo fatto completa astrazione da questo tipo di discorso. Però, investiti successivamente da una richiesta di danni che congiuntamente ci veniva avanzata sia dall'impresa che dalla Curia Vescovile, abbiamo dato in mano questa richiesta di danni all'Ufficio del Genio Civile perché noi non è che abbiamo un vero e proprio ufficio tecnico nel settore archeologico e ci siamo affidati alle determinazioni dell'Ufficio del Genio Civile che io ritengo siano determinazioni eque e si è arrivati a considerare questa indennità, derivante dalla variazione dei costi delle opere, dal ripristino dello stato dei luoghi e dal fermo cantiere.
E, quello è il periodo, Manganoni, io non vorrei dire una cosa imprecisa, quello è il periodo in cui ci sono state le variazioni del costo del ferro e del cemento. Il periodo in cui ci sono stati gli aumenti più grossi dei costi e dello zucchero... (ridendo) ...È il periodo in cui sono andati alle stelle tutti questi costi.
Ora, io confesso che non abbiamo seguito noi questa vicenda molto da vicino. Ci siamo affidati alla perizia del Genio Civile anche perché non vi era nel nostro Assessorato qualcuno che avesse dimestichezza con questo tipo di pratiche. Forse, ai Lavori Pubblici avrebbero avuto più dimestichezza. Però ci siamo affidati alle valutazioni del Genio Civile, le quali valutazioni sono state svolte in una lunga relazione che concludeva con l'indicazione di una cifra che abbiamo poi, successivamente, concordato con l'impresa perché l'impresa non voleva inizialmente accettare questa cifra. Abbiamo detto: "Signori, questa è la perizia del Genio Civile. Volete ricorrere, ricorrete" e alla fine hanno accettato.
Comunque, riposto a questa parte che si riferisce, diciamo, alla quantità dei danni riconosciuti all'impresa, devo dire questo alla domanda sia di Andrione che dell'Avvocato Caveri. Purtroppo cosa avviene? Che i nostri interventi non sono quasi mai programmati perché si può programmare di mettere in luce un monumento di cui si conosce l'esistenza. Faccio l'esempio: l'anfiteatro romano potrebbe essere oggetto di un programma di intervento e si potrebbe dire: "Va beh, tra un anno cominciamo i lavori, finiremo poi questi lavori non si sa esattamente quando, dipende dal tipo di cose che si troveranno". Il 90% degli interventi fatti in questi ultimi anni dalla Sovraintendenza sono derivati da ritrovamenti incidentali cioè: inizio dei lavori di una costruzione, saltava fuori qualcosa. Allora la Sovraintendenza si buttava lì, cercava di chiudere al più presto possibile i lavori di prospezione, di scavo, per non offendere gli interessi legittimi. Nel caso in cui questi ritrovamenti avessero dimensione e importanza particolare si arrivava anche ad acquisire l'area, come abbiamo fatto per Saint-Martin-de-Corléans.
Ecco, però io riconosco che questa così, proliferazione di cantieri necessitata, dovuta dalle situazioni che si sono verificate, ci ha impedito di portare a compimento dei lavori molto importanti come quelli della necropoli di Vollein, come lo stesso lavoro del giacimento di cultura celtica che, però, volevo dire all'Avvocato Caveri, i lavori sono ripresi proprio in questi giorni, credo lunedì perché dopo la discussione avuta con la Signora Mollo si è deciso di riprenderli e di portarli a compimento. Proprio perché c'è da terminare tutto lo scavo, tutta la ricerca della zona ovest della medesima.
Io concordo con l'opinione di fare un giardino pubblico, comunque una zona verde dove questi monumenti rimangano in un sito opportunamente protetti da azioni vandaliche o comunque anche protetti da agenti atmosferici perché, tutto sommato, la loro degradazione sarebbe rapida.
Per la necropoli di Vollein dichiaro che non so se esiste un custode. Me ne accerterò. Non lo so, guardi, glielo dico con tutta onestà. Comunque provvederò a fare in modo che, se non c'è un custode, venga messo. E posso dire che l'Amministrazione regionale è in trattativa per acquisire le aree che sono interessate a questa necropoli. Fino a oggi le abbiamo affittate pagandole anche care. Cerchiamo di acquisirle adesso perché, del resto, mi pare si tratti di un acquisto opportuno. Comunque, se non c'è un custode, vedremo di mettercelo o comunque qualcuno che sia responsabile di questa situazione.
Caveri (UV) - ... abitava vicino a quell'albergo che c'è sulla strada della collina.
Dolchi (Presidente) - Non c'è più nessuno che chiede la parola? Metto ai voti l'oggetto 2127 in data 9 maggio 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 2222 in data 11 maggio 1973: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi delle strade comprese nel lotto n. 1/1971 aggiudicati all'Impresa Chasseur Eugenio, con sede in Verrès. Approvazione certificato di collaudo. - Liquidazione parcella al collaudatore - Approvazione di maggiore spesa.
Bondaz (DC) - Voglio premettere che sia per questa delibera come per altre, sono favorevole. Era un'unica raccomandazione che io volevo portare alla Giunta. Noto che l'impresa in questione - e non ha importanza quale sia - è stata esonerata dal versamento della cauzione con un elevamento del ribasso sui prezzi unitari di capitolato di una esiguità molto esigua.
È vero che tale possibilità è concessa all'Amministrazione per legge però è altresì vero che si tratta di una possibilità data in via del tutto eccezionale. Io vorrei raccomandare all'Amministrazione, per quanto possibile, di evitare di fare queste deliberazioni per un motivo molto semplice: che l'Amministrazione si troverebbe effettivamente, nel caso di lavori non eseguiti a regola d'arte oppure di lavori non terminati nei tempi contrattuali, scoperta da quelle che possono essere le eventuali possibilità di richiesta di danni, quindi di avere già i denari dell'impresa in suo possesso attraverso una cauzione.
Pollicini (DP) - Premesso che la liberazione della cauzione avviene con l'aumento del ribasso d'asta calcolato in base al 5% di interesse della somma liberata, giustamente il Consigliere Bondaz ha ricordato che è una facoltà, non è un obbligo. Infatti la Giunta applica questa facoltà per le imprese di fiducia cioè che diano garanzie e non a qualsiasi impresa. Ci rendiamo perfettamente conto che anche questo può essere un contributo a rendere più agevole, così, la vita delle imprese. Specialmente in un momento difficile come noi presumiamo essere questo, cioè con strette creditizie e altre opere difficili da potere, direi, giustificare di fronte a difficoltà di reperimento di denaro pubblico e nelle banche.
La possibilità di essere garantiti da eventuali lavori fatti male esiste sempre e comunque, in quanto noi liquidiamo le fatture a certificato di collaudo avvenuto. Quindi, quello ci consente, nel caso in cui il lavoro fosse fatto male e a lavoro finale e a stato di avanzamento lavoro, di avere in mano la possibilità di rifarsi sulle opere fatte male o addirittura non fatte.
Per quanto riguarda l'Amministrazione vi è la garanzia di essere protetti e garantiti da eventuali comportamenti anomali da parte dell'impresa.
Bondaz (DC) - ... ribadire il concetto che si tratta di un'eccezione che stabilisce la legge e non di una consuetudine cioè bisogna dire che queste - come le ha chiamate l'Assessore - "facilitazioni alle imprese" e mi rendo conto che la situazione può anche richiedere questi interventi da parte dell'Amministrazione. Allora vengano fatti su lavori che non riguardino pavimentazioni ma, eventualmente, opere d'arte.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Metto in approvazione la deliberazione n. 2222. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva.
Approfitto dell'occasione per ricordare ai Signori... volevo ricordare ai Signori Consiglieri, soprattutto quando hanno intenzione di astenersi, che la legge prescrive che l'astensione debba essere dichiarata per un maggior controllo quindi, anche se procediamo così, per alzata di mano, l'astensione deve essere dichiarata. Quindi io pregherei i Consiglieri che intendessero comportarsi in questo modo, di segnalarlo alla Presidenza, in modo che non possano sorgere equivoci sull'eventuale intenzione del Consigliere. Grazie.
Oggetto n. 2278 in data 18 maggio 1973: Determinazione delle nuove misure dell'indennità mensile per lo studio della lingua francese da corrispondere al personale direttivo delle Scuole secondarie e al Sovraintendente agli Studi -Approvazione di maggiore spesa.
Caveri (UV) - Si nous faisons un examen de conscience, nous arrivons à la conclusion que c'est assez peu sérieux de donner une indemnité aux proviseurs pour la langue française, d'autant plus que ces proviseurs n'ont jamais l'occasion de parler la langue française et alors ces décisions, ces délibérations ne font qu'obéir à un corporatisme d'un goût très discutable.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola? Metto ai voti l'oggetto n. 2278. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2312 in data 18 maggio 1973: Assistenza silicotici. Legge regionale 14/5/1964 n.4 - Concessione e liquidazione di contributi a favore di lavoratori malati di silicosi ed asbestosi ed a favore degli Enti ed Istituti locali di Patronato nelle spese per accertamenti radiologici e per visite mediche. - Periodo dal 1/1 al 30/3/1973.
Chi chiede la parola? Nessuna osservazione?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2319 in data 18 maggio 1973: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi delle strade interne di Morgex, aggiudicati, mediante contratto di cottimo fiduciario, all'Impresa Ramella Natale e Figlio - Approvazione certificato di regolare esecuzione.
Richieste di informazioni? Chiarimenti?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2320 in data 18 maggio 1973: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi della strada regionale di Gressan, aggiudicati all'Impresa Follioley Giuliano mediante contratto di cottimo fiduciario - Approvazione certificato di regolare esecuzione.
Richieste di chiarimenti? Qualcuno chiede la parola?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2321 in data 18 maggio 1973: Lavori di pavimentazione della strada del Col Tzecore, in Comune di Emarèse, aggiudicati mediante contratto di cottimo fiduciario all'Impresa Follioley Giuliano - Approvazione certificato di regolare esecuzione.
Richieste di chiarimenti? Nessuno chiede la parola?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2322 in data 18 maggio 1973: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi di strade varie in Comune di Saint-Denis aggiudicati mediante contratto di cottimo fiduciario all'Impresa Cave di Fleuran, di Issogne. - Approvazione certificato di regolare esecuzione.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2719 in data 1° giugno 1973: Gestione magazzino Frutta di Saint-Pierre - Concessione e liquidazione di un contributo alla "Cooperative des Producteurs de Fruits de Saint-Pierre" per la gestione 1972/1973 - Approvazione e liquidazione di spesa.
Caveri (UV) - Malheureusement nous devons faire la constatation que presque toutes, pour pas dire toutes les sociétés et les entreprises qui reçoivent des contributions et des intégrations du bilan de l'Administration régionale, sont passives.
Je voudrais savoir quel est le déficit de cette Coopérative, quelles sont les raisons de ce déficit, dans le Haut-Adige il n'y a pas mal d'institutions de ce genre, elles ne sont pas du tout passives, elles sont actives. Il est vrai que, peut-être, les administrateurs de cette Coopérative avaient besoin de faire un rodage mais on dirait qu'ils ont besoin de faire encore pas mal de rodage pour démontrer d'être capables d'administrer une Coopérative du genre.
Et je voudrais aussi savoir par l'Assesseur à l'Agriculture comment est la question des frigidaires de cette Coopérative parce qu'il semblait qu'on a commis des erreurs à ce propos.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola?
Lustrissy (DP) - Je me réserve de répondre parce que je ne connais pas du tout le problème parce que la délibération était adoptée par la Junte avant. Je me réserve de vous donner les renseignements qu'on me demande.
Caveri (UV) - L'ancien Assesseur Maquignaz a demandé la parole.
Maquignaz (DP) - Je dirais que la raison, si nous croyons vraiment que les coopératives peuvent résoudre les problèmes de l'agriculture il faut naturellement, dans les premières années, y donner un coup de main autrement elles n'arrivent pas à avoir le courage suffisant pour continuer. Nous avons pensé, cette année on peut dire, que les choses sont assez mieux parce que les Coopératives de Gressan, de Jovençan et d'Aoste ont porté leurs produits à la Coopérative de Saint-Pierre et alors on a déjà utilisé un peu mieux le magasin parce que le problème de fond est d'arriver à utiliser en plein, c'est-à-dire pour les vingt milles quintaux qui a la possibilité d'avoir le magasin de Saint-Pierre.
Alors, si on n'arrive pas à donner un encouragement et à démontrer que ceux qui font partie de la Coopérative ont un avantage aussi économique, on n'arrive pas à augmenter le numéro des membres qui confèrent à la Coopérative.
C'est pour cette raison, pour donner ce courage, qu'on a cherché de venir à la rencontre même cette année, même si le prix était déjà assez bon, alors on les encourage et on arrive à utiliser complètement le magasin de Saint-Pierre.
Pour ce qui concerne le frigidaire, je dirais qu'on n'a fait aucune erreur, sauf qu'on s'est aperçu qu'il est nécessaire avoir une maturation plus vite, alors pour ça, il fallait des machines spéciales, ce qu'on n'avait pas prévu dans le premier temps.
D'ailleurs il était la première Coopérative de Fruits de la Vallée d'Aoste et il est évident qu'elle n'était pas toute parfaite et ce sont les premières années qui donnent l'exacte sensation de ce qu'on n'a pas fait et de ce qu'il est nécessaire faire après.
Je pense que, maintenant, avec toutes les dépenses qu'on a faites et avec les machines qu'ils ont et avec la volonté de part de tous les fruiticulteurs de porter leurs produits à Saint-Pierre, dans quelques années on pourra arriver à une situation économique plus tranquille.
Je voudrais seulement rappeler l'exemple de la fromagerie de Valtournanche: là aussi les premières années l'Administration régionale a donné des contributions et maintenant la fromagerie marche très bien et on n'a plus besoin, depuis déjà deux années, de venir à la rencontre avec des subventions extraordinaires.
Caveri (UV) - Je voudrais faire une recommandation à l'Assesseur à l'Agriculture, c'est-à-dire de surveiller attentivement certaines opérations administratives de cette Coopérative, en autre les votations parce qu'il paraît qu'il y a des irrégularités dans cette matière.
Dolchi (Presidente) - Non c'è più nessuno? Metto quindi n votazione la deliberazione n. 2719 in data 1 giugno 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2728 in data 1° giugno 1973: Concessione e liquidazione di un ulteriore contributo di Lire 1.000.000 al Comitato organizzatore del K.L. 1972 Breuil-Cervinia - Approvazione e finanziamento di spesa.
Andrione (UV) - Vorrei chiedere all'Assessore, anche se la somma è piccola, del perché di questo spezzettamento della spesa per l'organizzazione di manifestazioni che, in realtà, dal nostro punto di vista sono molto discutibili e non vorrei che si interpretasse il fatto che io mi sono rotto una gamba in una di queste manifestazioni, non è una vendetta, ma al Breuil, tra la pista di bob che è una delle mie nemiche personali, il chilometro lanciato, varie manifestazioni ecc., è un inghiottitoio di milioni di amministrazione che ancora una volta - io chiedo scusa all'Assessore - non sono preventivati. All'ultima seduta del Consiglio precedente sono stati... più di 100 milioni per manifestazioni di questo genere e noi vorremmo, se fosse possibile, avere uno specchio preventivo e che la politica sportiva, la politica in campo sportivo dell'Amministrazione regionale, non fosse una politica puramente di sussidio a manifestazioni che molto sovente ci lasciano perplessi sia come utilità sia anche come lato sportivo, anche se noi riconosciamo di essere della scuola di quelli che lo sport lo facevano loro e non lo guardavano alla televisione.
Monami (PCI) - Non vi è dubbio che il problema dello sport sia un problema che appassiona l'opinione pubblica, la gente che lo fa, la gente che partecipa direttamente o indirettamente allo sport, quindi noi siamo favorevoli a indicazioni di questo tipo però, ecco, anche qui in invito alla Giunta: lo sport non è soltanto lo sport professionistico nei confronti del quale la gente va soltanto per godersi una determinata, un determinato incontro o una manifestazione sportiva. È necessario stabilire una chiara linea politica nei confronti dello sport.
Abbiamo degli interventi da fare nella direzione delle società minori che fanno propaganda, di tutte quelle società cioè che fanno fare direttamente dello sport, e ai cittadini e ai giovani, senza avere finalità agonistiche e finalità professionistiche.
Quindi, pur accettando e approvando questa deliberazione, l'invito è alla Giunta e all'Assessore competente di preparare, di prevedere in questa direzione un piano di interventi specifici della Regione in difesa e per la valorizzazione degli sport minori non agonistici e non professionistici.
Fosson (UV) - Volevo solo sapere qual era il contributo dato in precedenza, per sapere il totale che è stato dato.
Dolchi (Presidente) - Altri ragguagli da chiedere all'Assessore?
Milanesio (PSI) - Dunque, certo, qui si tratta di un intervento in un settore che si riferisce allo sport ma, soprattutto, diciamo così, all'implicazione che ormai questa gara ha assunto cioè di sport spettacolo. Cioè è più una manifestazione, se vogliamo, mondana ancorché di alto livello sportivo che non una manifestazione sportiva nel senso genuino del termine.
La partecipazione a questa gara è ridotta a pochissimi elementi molto spericolati e molto abili di diverse nazioni del mondo, diciamo che è l'unica del genere che si svolga in tutto il mondo perché a quanto pare le condizioni climatiche e della neve di quel sito di Breuil Cervinia, soprattutto diciamo del Plateau Rosà, consentono l'effettuazione di questa manifestazione.
Qui si è trattato di una manifestazione di correttezza da parte della Giunta perché abbiamo assegnato con una precedente delibera un contributo di 1.500.000.
Ora, avremmo potuto - come si è verificato in altri casi - dare un ulteriore milione e la Commissione di Coordinamento non se ne sarebbe accorta, però per una questione di correttezza, proprio perché si arriva a dare complessivamente due milioni e mezzo, io ho proposto che la seconda delibera fosse assunta in via d'urgenza coi poteri del Consiglio, salvo ratifica del Consiglio.
Spiego quindi che il contributo totale è di due milioni e mezzo, la manifestazione è costata al Comitato organizzatore oltre 15 milioni.
Quindi il contributo della Regione in questo caso non è certamente determinante e dirò di più: eravamo stati interessati per un contributo maggiore e ci siamo rifiutati di concederlo. Volevamo confermare il milione e mezzo degli anni precedenti però, di fronte alla documentazione delle spese effettuate che ci è stata presentata come rendiconto, abbiamo ritenuto opportuno di concedere un altro milione perché c'è stato in questo caso, devo dire la verità, uno sforzo da parte degli organismi locali, da parte delle società delle funivie e da parte dell'Azienda autonoma e anche da parte degli albergatori, discreto.
Quindi, sotto questo profilo, abbiamo ritenuto di proporre un'ulteriore concessione di un milione.
Però mi rendo conto che noi siamo assaliti da richieste che vengono da ogni parte, sia per manifestazioni sportive sia per manifestazioni, diciamo così, di prestigio, di risonanza, sia anche per manifestazioni così, di falso folclore in certi casi perché ci sono quelle folcloristiche, ci sono quelle che vengono inventate perché c'è la manifestazione mania, diciamo, no, e tutti chiedono i soldi alla Regione perché la Regione difficilmente riesce a dire di no.
Ora, io ho presentato, e la Giunta ha approvato recentemente, un disegno di legge che verrà inviato alle Commissioni per l'esame per quanto si riferisce alla regolamentazione dei contributi nel settore sportivo perché riteniamo che sia necessario definire con legge, una volta per tutte, quali sono i sodalizi, gli Enti, le Associazioni che hanno diritto a dei contributi per le attività ordinarie e poi, per le attività straordinarie, si tende a stabilire un meccanismo per prevedere queste attività straordinarie altrimenti così ci troveremo sempre sollecitati in modo casuale ed episodico e allora certamente i soldi previsti in bilancio saranno sempre pochi e verranno spesi in più delle volte in maniera abbastanza dispersiva, non finalizzati per quelle che sono le vere attività sportive che invece sono da incoraggiare e non posso che concordare con Monami quando dice che occorre sostenere, diciamo così, gli sport minori. Io vorrei dire di più: occorre sostenere gli sport che hanno partecipazione popolare ma non intesa in senso di tifo, partecipazione popolare in senso di partecipazione sportiva, di partecipazione diretta, cioè quei sodalizi, quelle attività e quei settori dove ci sono atleti iscritti e operanti e non solo sostenitori come può succedere invece, per esempio, chiamiamole grosse squadre di calcio o qualcosa del genere, dove i giocatori sono undici o venti o venticinque o trenta, cinquanta, coi giovani, i tifosi sono tanti e i soldi che poi dobbiamo dare sono troppi.
Io faccio spero tesoro delle osservazioni e nelle prossime riunioni di Consiglio saremo investiti di questa proposta di deliberazione che penso che il Presidente del Consiglio abbia già o comunque il Presidente della Giunta abbia trasmesso al Presidente del Consiglio per tramettere alle Commissioni competenti.
Monami (PCI) - Mi pare importante la cosa detta dall'Assessore Milanesio, cioè presenterete una proposta di legge che coordinerà tutta l'attività nei confronti, tutti i nostri interessi nei confronti dello sport.
Domanda: sono certo che sarà stata fatta dalla Giunta, questa proposta di legge di iniziativa della Giunta, per quanto ho capito, è stata discussa con le Società sportive competenti, con gli organismi di promozione sportiva, il centro sportivo italiano, UISP e tutti coloro cioè che si interessano in modo particolare di questo. Io immagino che sia stato fatto; se non fosse stato fatto, raccomandazione: sentiamoli per non arrivare in Aula per prendere poi visione di una legge che potrebbe non rispondere a certe finalità.
Milanesio (PSI) - Questa legge era già stata presentata alla, diciamo così, a quella che viene impropriamente definita la Consulta sportiva perché non è mai esistita come organo istituzionalizzato ma la Consulta sportiva, fino a oggi, ha funzionato facendo riferimento alle Federazioni di tutti gli sport praticati in Valle o, dove non esiste una Federazione, alle Società sportive, mi riferisco agli sport popolari valdostani operanti e anche agli Enti di propaganda, quelli che vengono chiamati Enti di propaganda.
Ora, io presentai questa proposta di legge prima dello scadere della scorsa legislatura come discussione e ci fu un'adesione, cioè ci furono delle osservazioni e un'adesione generale da parte di tutti questi settori che erano interessati.
Devo dire di più, che in questo disegno di legge si riconoscono come importanti e determinanti, al fine dello sviluppo, diciamo così dell'attività sportiva, proprio quegli Enti di propaganda che fino a ieri non venivano considerati perché non sono delle Società sportive ma sono Società di promozione, sodalizi di promozione.
Comunque io credo che sia le Commissioni che il Consiglio avranno da discutere tra breve questa proposta di legge che tende a creare una disciplina abbastanza precisa, tanto da sottrarre al potere esecutivo molta di quella discrezionalità che fino a oggi non credo, tra l'altro, sia andata a suo vantaggio, tra parentesi, perché dando dei soldi in più a una Società sportiva piuttosto che a un'altra, sì apparentemente si può, diciamo, farsi degli amici, ci si fa molti nemici invece; io credo sia giunto il momento di studiare una disciplina che sia la più, diciamo, responsabile possibile e che impedisca atteggiamenti di parzialità sotto questo profilo.
Bordon (DC) - Stavo dicendo adesso con gli amici Consiglieri, chiedo scusa, so già che mi attirerò le critiche, le reazioni, però a me sembra che qualche volta si debbano puntualizzare determinate cose.
Questo silenzio della Democrazia Cristiana su certi argomenti non voglio che sia mal interpretato però, io vi chiedo scusa, in questo momento si sta parlando di un milione che viene dato a questa manifestazione. Manifestazione per la quale già quando si discusse del milione e mezzo, si portarono avanti tutti i pregi e tutti i difetti che può avere, si disse che era una cosa di grande grido, ci sentiamo ripetere questa sera che è una cosa unica al mondo, sono arrivati dal Giappone, da... da dove volete voi però io vi chiedo scusa Signori ma, a un certo momento, adesso se andiamo avanti di questo passo, lo dicevo scherzando ma lo farò, si dice sì, va bene, approviamo, diamo questo milione a condizione che si dia poi ad altri sport.
E allora Signori, se vogliamo continuare su questo discorso, io vi chiederò e vi parlerò dello tzan e del fiollet allora. Qui si tratta di approvare un milione, quando arriverà questo piano di manifestazioni lo vedremo ma qui mi sembra che si stia pestando dell'acqua in un mortaio, che si stiano facendo delle grandi chiacchierate.
Allora io vi dico che qui si sta approvando questo milione: chi è favorevole lo approvi, chi non lo è... ma non perdiamo tempo a fare delle chiacchierate su delle cose che verranno fuori in futuro perché allora ripeto e vi dico di sì, noi lo approviamo, a condizione che venga dato a tutte le altre manifestazioni, a tutte le altre Società, proprio sempre per essere il primo della classe e chi non parla come noi dovrebbe essere l'ultimo della classe. Quindi penso che non sia serio. Io ritengo che qui si debba rimanere a questo oggetto e poi, quando sarà il momento, vedremo di dare anche alle altre Società, football, allo tzan, al fiollet, agli sport regionalisti ecc. ecc. ma piantiamola un po' lì.
(discussione generale)
Dolchi (Presidente) - Allora, raccomandando ai Consiglieri di intervenire sugli oggetti iscritti all'ordine del giorno, metto in approvazione l'oggetto 2728 in data 1 giugno 1973. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2780 in data 1° giugno 1973: Lavori di costruzione della piscina coperta di Pré-Saint-Didier - Approvazione di perizia di variante e suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione nuovi prezzi ed atto di sottomissione.
Manganone (DC) - Mi pare che in delibera a pagina 2, alla prima riga, ci sia un errore là dov'è detto: "Scavo di sbancamento quantità metri cubi 11, importo 8 milioni", mi pare che sia 11,230 ma non è su questo punto che io volevo soffermarmi. Esaminando la perizia suppletiva io ho avuto la netta sensazione che questi lavori fossero già eseguiti e, se non eseguiti parzialmente, già eseguiti.
Ebbene, io dico questo: cha abbiamo la fortuna di essere degli Amministratori regionali e quindi non incorriamo a violare l'articolo 13 della legge urbanistica. Non ne faccio una colpa alla Giunta in questo senso però sarebbe ora - e qui mi riferisco all'Assessore Pollicini - di regolamentare e di vedere un po' tutte le perplessità che sono nate oggi in questa sede. Abbiamo sentito l'Avvocato Bondaz sulle perplessità dell'ulteriore ribasso d'asta, abbiamo visto che il regolamento di esecuzione non è più valido perché è sorpassato, fatto tanti anni fa e quindi io pregherei proprio l'Assessore Pollicini, e mi spiace che non ci sia il Presidente della Commissione Manganoni, di vedere un po' tutte queste cose e far sì che queste perplessità nostre vengano tradotte in norma.
La Commissione ai Lavori Pubblici penso che sia la più idonea al caso e potrebbe vedere anche quando noi possiamo dare il cottimo fiduciario, a quali imprese, quando possiamo fare ulteriore ribasso d'asta e a quali imprese. Grazie.
Caveri (UV) - Io chiedo un chiarimento all'Assessore ai Lavori Pubblici perché qui, nell'allegato, si parla di 263 milioni, si parla di 100 milioni, si parla di 130 milioni e poi, in un'altra parte dell'allegato, si parla di 162 milioni. Io vorrei sapere qual è il rapporto tra queste cifre e, in definitiva, qual è la spesa complessiva di questa piscina perché qui c'è da ricordarsi, mi spiace di dare un dispiacere al Consigliere Monami, il quale dice sempre "Lasciate stare Caligola, lasciate stare Diocleziano" ma io voglio citare un esempio che forse è più, come dire, che è migliore, per lo meno più divertente, ma mi viene fatto di pensare che Poppea pensava di conservare la sua bellezza facendo dei bagni di latte d'asina, i Romani del tempo protestavano, dicevano che questa spesa era un po' troppo pesante per il bilancio dello Stato romano ma io ho l'impressione che anche questa piscina finisca per costarci un occhio e allora sarebbe meglio fare il bagno nel latte d'asina come faceva Poppea, ci costerebbe meno, tra l'altro.
Borbey (DC) - Voglio chiedere all'Assessore ai Lavori Pubblici, e ritengo di forse rispondere già io in parte a quello che ha chiesto il Consigliere Caveri, cioè per quel che ho potuto capire dagli allegati, l'appalto all'impresa è stato dato per 263 milioni che nel primo stralcio dei lavori per l'importo da progetto di 55 milioni, invece di 55 milioni in effetti il costo è di 187 milioni.
Quindi noi oggi dovremmo approvare una perizia suppletiva per il primo stralcio di lavori, a quanto si può capire, scavo di sbancamento, scavo di fondazioni, la platea e la parte dei muri perimetrali, no, quindi dai 55 milioni preventivati in progetto ammontano attualmente a 187 milioni, importo che proviene senza variazione di prezzi, quindi non è che, a un certo munto, i prezzi da contratto sono stati aumentati per l'aumento che fu, poteva essere se il contratto era stato fatto molto prima o via dicendo.
Quindi volevo rivolgermi appunto all'Assessore competente, all'Assessore Pollicini, se poteva darmi spiegazioni in merito a: quando la Commissione o gli Uffici competenti hanno approvato il progetto se questo progetto, diciamo, aveva tutti i crismi per l'approvazione cioè sono stati fatti dei sondaggi, è stato fatto uno studio geologico precedentemente poiché qui vedo che, a un certo punto, è prevista una spesa di sbancamento di 11.230 metri cubi e poi ci troviamo uno sbancamento della bellezza di 21.900 a prezzo normale di 800 lire, com'era previsto in contratto e poi c'è un'altra parte d 5.400 metri cubi a nuovo prezzo scavo in roccia. Normalmente in tutta l'Amministrazione, almeno per la poca esperienza che ho, quando c'è uno scavo di sbancamento, la dicitura è: "Scavo di sbancamento in terreno di qualsiasi natura e consistenza", anche in presenza di acqua, di roccia da mina e via dicendo.
Quindi chiederei spiegazione appunto sulla questione iniziale dell'approvazione del progetto, se questo progetto in effetti è stato approvato un po' così, alla leggera o se sono subentrate delle difficoltà che proprio non erano prevedibili.
Mappelli (DC) - Io devo chiedere scusa se mi permetterò di fare una domanda che, se questo oggetto, evidentemente, non era il 1° giugno, sarebbe venuto nel Consiglio normalmente o prima o dopo tale data che era sospesa per le elezioni, è indubbio che questa domanda l'avrei fatta ugualmente se non io qualcun altro e comunque se la Giunta non riterrà di potermi rispondere questa sera, faremo un'interpellanza in questo senso.
Io chiedo scusa per la seconda volta però vorrei approfittarne per chiedere sia a Milanesio e vedo che oggi c'è seduto anche l'amico Lanivi, noi avevamo per la piscina coperta di Aosta, avevamo in quel periodo un primo stanziamento in via, così, già allora, in via d'urgenza, concesso un primo finanziamento perché entro 60 giorni si doveva finire questa piscina; poi, in un secondo tempo si finanziò perché il Comune ritenne di fare qualcosa di meglio, di diverso e noi, ben lieti, abbiamo votato a favore e purtroppo, ecco, la mia domanda è semplice ed è questa: quei finanziamenti, quei due finanziamenti che noi abbiamo fatto al Comune di Aosta, oggi a che punto sta la questione della piscina coperta di Aosta? Se potete rispondermi vi ringrazio, diversamente sarà oggetto di interpellanza.
Dolchi (Presidente) - Ecco, vi ricordo la raccomandazione, accettata, del Consigliere Bordon e ricordo anche al Consigliere Mappelli che per un'eventuale richiesta del genere ha a disposizione lo strumento dell'interpellanza, comunque lascio alla discrezione degli Assessori la possibilità o meno di rispondere.
Andrione (UV) - Vorrei chiedere qual è la storia di questa piscina perché io, che sono profano in materia di costruzioni, trovo strano che ci si sia accorti di alcune difficoltà del terreno dopo tanto tempo perché, secondo la mia ignoranza, lo sbancamento è la prima cosa che si fa e come mai ci si accorge che vi erano delle sorgenti infiltranti soltanto dopo un certo numero di anni, per non dire un abbondante numero di anni, e come mai la variazione del progetto che adesso è fatto a carena di navi, si vede che vuole portare via una parte del bilancio regionale scendendo lungo la Dora, dico, perché il progetto del bilancio non è stato portato, la variazione non è stata annunciata al Consiglio e come mai la spesa di questa piscina, oltre che durare nel tempo, aumenta in progressioni semplicemente incredibili soltanto per il fatto che di tanto in tanto, a lunghe distanze, si trova una difficoltà nuova, si rifà il progetto, si rifanno i prezzi e si aumenta, in questo caso, uno sbancamento aumentato del più del 100%?
Noi, francamente, non riusciamo a capire.
Monami (PCI) - Per una ragione io accolgo l'invito del Presidente dell'Assemblea però penso che non si possa impedire a un Consigliere quando, parlando di un argomento, cerchi di allargare per aiutare, per portare un certo contributo in questa Aula ad argomenti analoghi perché penso che non sia logico, parlando di lavori pubblici, intervenire sull'agricoltura ma in senso più generale i problemi relativi ai lavori pubblici ritengo debbono essere discussi anche qua senza che l'amico Bordon, che naturalmente non ha sempre molte cose da dire, si lamenti; si documenta, si prepara, verrà qua e noi lo sentiremo.
Ma, considerazione di carattere più generale, evidentemente la colpa non ricade su questa Giunta, sulla quale io non aggiungo nulla, però un problema di fondo, una perizia suppletiva di 130 milioni, mi auguro - e questo è l'invito che faccio a questa Giunta e quindi alla nuova maggioranza - prima di dare esecuzione a una perizia suppletiva, a un importo così importante, riferito allo stanziamento dell'opera, secondo me, è corretto che sia quella perizia suppletiva prima che sia data esecuzione ai lavori previsti dalla perizia suppletiva, debba essere approvato dal Consiglio regionale.
Bordon (DC) - Metà per fatto personale probabilmente ma che a riprova almeno di quanto detto prima io vorrei dire che poi abbia molto da dire o meno da dire, che sia preparato o no, questo giudizio se lo tiene poi Monami perché io non ho niente da chiedere a lui e lui non ha niente da chiedere a me, ma vorrei fargli vedere quanto è incongruente questa sua uscita. Supponiamo che in questo momento si stia parlando della piscina di Pré-Saint-Didier, io non ho niente da dire con il collega Mappelli, padronissimo di chiedere qual è la situazione della piscina di Aosta, io vi chiedo scusa, vorrei venire fuori in questo momento e dire: "Ma non avete mai esaminato ancora quel palazzo del ghiaccio di Courmayeur", che potrebbe essere anche una piscina coperta per un certo periodo dell'anno e quindi posso andare avanti mezz'ora su questo argomento, quindi, lasciando le discussioni che possono anche dilungarsi come ho detto per delle mezze ore, io sono del parere che quanto ho detto prima corrisponda a una certa elasticità d'accordo, ma anche a una certa celerità dei lavori perché se io, chiedo scusa Monami, nessuno ti toglie la parola per chiedere se vuoi due notizie su Aosta ma io vorrei, a un certo momento, riprendere il discorso della piscina di Aosta e dirvi: "Ma scusate, come mai in quella data avete fatto questo", ma io so già che cosa mi rispondono, quello che avrei risposto io e quello che avresti riposto tu, insomma, fanno un'interpellanza, io te lo dirò al momento opportuno perché non sono preparato per portare avanti questo argomento, ecco, è questa la mia osservazione.
Quindi chiedo scusa ai Colleghi per aver fatto questo intervento di cinque minuti ma ripeto che, se si va fuori dal seminato come si andava fuori prima e si può andare adesso, non si conclude più.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola sull'oggetto 2780? Senz'altro, sapete che il Regolamento vi dà la facoltà di replicare. Chi è che risponde? L'Assessore ai Lavori Pubblici Pollicini.
Pollicini (DP) - Dunque va precisato innanzitutto che il Piano lavori del '73 prevedeva 100 milioni proprio in relazione alla nuova, direi, natura del terreno scoperta quando sono state iniziate le fondazioni.
Premesso che il progetto è stato fatto da direi uno degli studi più celebri in Italia, lo studio Gioponti, a cura dell'Assessorato del Turismo e la previsione, evidentemente, non si è rivelata esatta, tant'è che anziché 100 milioni le nuove fondazioni, che sono evidentemente legate al fatto di una natura diversa di quella prevista del terreno, hanno fatto sì che anziché scendere a 2 metri e mezzo della quota 0, si è scesi a circa 5 metri e mezzo e si è lavorata circa 3 metri sotto il telo d'acqua.
Quindi... dei trovanti, dei grossi sassi che hanno richiesto una maggiore spesa. Quindi, contro una previsione di 100 milioni, la differenza è esattamente di 25 milioni, di cui 22 circa in relazione al tipo di fondazione e 3 milioni a un'errata stima. Quindi, grosso modo, la differenza non è come perizia suppletiva di 130 milioni ma è di 30 milioni rispetto a un 100 milioni previsti ed esistenti sul Piano dei lavori del '73, proprio in relazione alla situazione del terreno di Pré-Saint-Didier.
Che cosa è avvenuto? È avvenuto che, in relazione al terreno, si è dovuto operare un nuovo tipo di progetto non come progetto in sé, però ricavare direi tutto un piano seminterrato tant'è che non è stato così ricavato soltanto per fare una fondazione a nave, come avete potuto leggere nella nostra illustrativa, ma si è ricavato, grazie a questa fondazione che si è abbassata di oltre tre metri, circa 7 mila metri cubi utilizzabili come spogliatoi dove, evidentemente, potranno spogliarsi studenti, le scuole, anziché avere gli stessi spogliatoi che hanno i privati quando andranno a usufruire della piscina, per cui questi 7 mila metri cubi in più ricavati, direi che non erano previsti dal progetto, in quanto è il piano di seminterrato necessario per andare a trovare il terreno che potesse sostenere tutta la struttura.
Il costo medio quindi di questo metro cubo è di circa 15 mila lire contro un normale costo di circa 40 mila lire.
Quindi si è utilizzata questa struttura e non è soltanto una vera e semplice opera di supporto della piscina.
Quello che riguarda il discorso fatto sugli impegni previsti per questo lavoro è scritto anche nella relazione ed è abbastanza chiaro, direi abbastanza chiaro. Quando dice, ad esempio, l'Avvocato Caveri, noi vediamo 263 milioni, poi 100 milioni, poi 130.
I 263 milioni era la cifra prevista inizialmente in progetto come opere murarie; i 100 milioni sono quelli previsti in Piano dei lavori in quanto ci si è resi conto, quando hanno iniziato le fondazioni, che bisognava operare una diversa, così, fondazione in relazione al terreno; i 130 sono i 100 milioni più 30 di perizia suppletiva in relazione appunto ai trovanti che sono stati trovati sotto e al lavoro fatto a 3 metri sotto il pelo d'acqua.
L'altra domanda che ha fatto il Consigliere Borbey in relazione al progetto e al sondaggio, è evidente che il sondaggio non sarà stato fatto nelle misure adeguate per poter vedere esattamente qual era la situazione geologica del terreno, questo è fuori dubbio; esiste questo limite che direi è considerato in una situazione come quella che ci ha portato a rivedere il tutto, cioè la struttura portate della piscina stessa.
Ma, se mi è consentito di andare avanti, vorrei anche dire un'altra cosa che mi pare estremamente importante e cioè: noi abbiamo trovato questo maggior costo che poi va aggiunto a quota dell'Iva, ecco che passiamo a quota 160 milioni perché 36 milioni sono di quota Iva. Quindi 100 diventano 125 e rotti più 36 di Iva, 160 milioni.
Ma quello che va detto è che occorre ancora impegnare una cifra notevole per gli impianti e con una cifra dei preventivi di questi giorni, sono circa 432 milioni; gli impianti necessari per rendere, direi, funzionante la piscina sommano a questa cifra e cioè l'impianto elettrico e la cabina di trasformazione 114 milioni occorrono, l'impianto di riscaldamento e termo-ventilazione 123 milioni, l'impianto idrico-sanitario 76 milioni, l'impianto di depurazione di riscaldamento acqua per la piscina 71 milioni, per un totale di 385 milioni come impianti e qui va aggiunta una quota pari a 46 milioni per l'Iva, per un totale, come dicevo prima, di 432 milioni.
Ora, questi costi, ad esempio degli impianti, sono superiori di circa 200 milioni dei preventivi fatti per gli impianti alla fine del '72 e tutto questo è in relazione all'aumento dei costi e, in una certa misura evidentemente collegata anche all'aumento del costo della manodopera, però qui mi pare che occorra segnalare innanzitutto se intendiamo ultimare l'opera e, in questo caso, c'è l'urgenza di assumere talune decisioni di estrema importanza, anche perché la continua ascesa dei prezzi - auguriamoci che si fermi però non sono molti a giurarci - fa sì che queste cifre possano valere per 15, 20 giorni, forse neanche se pensiamo che il 1° novembre, salvo diverse decisioni del Governo, dovrebbe terminare il blocco dei prezzi quindi direi che si può presumere un innalzamento dei prezzi anziché una compressione dei prezzi.
Quindi se vogliamo, direi, completare quest'opera - e potrebbe essere tecnicamente ultimata per l'estate del prossimo anno - è chiaro che prendiamo coscienza del costo totale dell'opera se i prezzi rimangono quelli di oggi, quindi le decisioni vanno prese immediatamente per evitare che aumenti ancora l'impegno della cifra.
Noi abbiamo, in sostanza, ancora 180 milioni disponibili per l'acquisto degli impianti. Ci mancherebbero ancora 240-250 milioni per arrivare appunto a quella cifra di 432 milioni per poter completare tutta la piscina.
Quindi occorre, secondo me, se intendiamo completare questa piscina, non solo impegnare immediatamente i 180 milioni, ma provvedere anche a reperire 240-250 milioni o quota di tale cifra in modo da iniziare i lavori tali da consentire l'ultimazione della piscina per l'estate del prossimo anno e così questi soldi completi fanno sì che la piscina dovrebbe venire a costare in totale 860 milioni. No, non compreso il terreno, escluso il terreno, prego? Comunque è escluso il terreno, la domanda era se era escluso il terreno, terreno escluso.
Questa è la situazione esatta della piscina. Qui è opportuno, proprio perché le cifre sono di una dimensione notevole, che si pronunci anche il Consiglio.
Dolchi (Presidente) - Ecco, si pronunci senza un seguito formale perché siamo sempre in ratifica di deliberazione del 1 giugno 1973.
Caveri (UV) - Prendo atto della dichiarazione dell'Assessore e cioè che globalmente questa piscina verrebbe a costare la bellezza di 860 milioni, il che è una somma enorme che supera perfino tutti i calcoli che noi modestamente avevamo fatto per conto nostro, una somma enorme, una piscina che viene a costare 860 milioni è una cosa pazzesca.
Andrione (UV) - Ma se io ho capito bene quanto ha detto l'Assessore, perché ho preso delle note, noi ci troveremo di fronte a una spesa di 420 milioni per... 429 milioni per quella che è la parte muratura cioè diciamo la costruzione del manufatto, va bene, questi 429 milioni vengono suddivisi in 263 di opere murarie che rimangono stabili o ci saranno degli aumenti? Si sa questo? Si sa, quindi questo appalto è stato fatto per 263 milioni ma in che data è stato fatto? Se io ricordo bene questo appalto è stato fatto all'inizio del '71. Ora io mi chiedo se ricordo bene perché c'è stata una polemica su questo appalto.
Secondo: il Piano dei lavori a cui l'Assessore ha fatto riferimento non diceva 100 milioni per le difficoltà trovate nel terreno, diceva per la piscina, se ricordo bene, di Pré-Saint-Didier, ulteriore stanziamento di 100 milioni, completamento, ecco, parlava, punto e basta cioè si poteva credere qualsiasi cosa, non si sapeva e noi abbiamo delle perplessità sull'utilità di insistere in quel sito quando si vedono e si trovano dei costi di questo genere: più di 25-26 milioni di perizia suppletiva, più 36 milioni di Iva e si arriva ai primi 429 milioni che, dalle notizie date dall'Assessore, sono già o spesi o impegnati, è vero? Va bene, questo lo discutiamo poi in un secondo tempo, sono o spesi o impegnati.
Dopo di che l'Amministrazione regionale ha a disposizione 180 milioni di lire, se io ricordo bene le cifre dette, per l'acquisto di impianti che in realtà costano, Iva compresa, 132 milioni di lire per cui si raggiunge quel totale di 861 milioni e la situazione è questa.
Bondaz (DC) - Volevo chiedere solo una cosa, un'informazione all'Assessore che ci ha fatto una panoramica di questi aumenti di costo che sono intervenuti probabilmente dalla data di progettazione a oggi: ma questi prezzi rimarranno fissi e invariabili, salvo poi le quantità che potrebbero poi aumentare o diminuire nel corso del lavoro, oppure all'impresa che si è resa aggiudicataria dovremo ancora pagare la revisione prezzi perché la lievitazione dei costi, evidentemente, viene pagata alle imprese con la revisione dei prezzi che è prevista per legge?
Quindi non riesco a capire le motivazioni che l'Assessore ci ha dato per giustificare questi aumenti considerevoli nei costi della piscina.
Manganoni (PCI) - Dunque il costo della piscina 850 milioni più i terreni, non mi ricordo quanto ma sarà anche lì un certo numero di milioni. A me pare, e mi si corregga se sbaglio, che quando si è parlato della valorizzazione di Pré-Saint-Didier piscina ecc. non si era parlato solo di piscina, si era parlato di altre attrezzature turistiche e, se non vado errato, si era parlato anche dell'albergo.
Ora io vorrei sapere se qui non si va avanti, no, come quando si mangia l'uva... se finita questa piscina punto e basta o se è intenzione della Giunta di seguire quegli indirizzi, mi pare abbastanza vaghi, che però erano stati fatti in questo Consiglio molti anni fa all'inizio, quando si parlava di questo problema cioè altre attrezzature turistiche, albergo perché allora gli 850 milioni ecc. bisognerà poi magari moltiplicare per due o per tre, quindi gradirei una precisazione su questo.
Poi voglio farvi un'altra considerazione, questa è un'altra delle grandi opere di prestigio per cui noi spendiamo miliardi e che vengono costruite nelle zone già turisticamente sviluppate dove è riservata al turismo di élite, zone che scoppiano, dice la bozza del Piano regionale Urbanistico presentato al Consiglio regionale e diceva questo Piano: basta in quelle zone perché già scoppiano, bisogna indirizzare gli investimenti turistici nelle zone depresse cioè nelle altre zone della Valle che turisticamente sono suscettibili di sviluppo e dove si potrà sviluppare il turismo popolare e non il turismo di élite perché in quelle zone il turismo popolare non può abbordare, tenuto conto dell'ambiente innanzitutto e dei prezzi proibitivi.
Allora, noi questi principi ottimi e che noi abbiamo detto in questo Consiglio che condividiamo, mi riferisco al Piano Urbanistico regionale, con questi principi che noi abbiamo pienamente condiviso, rimanga sempre nei cassetti, lo si ignori completamente e si continua sempre su quell'altra strada.
Poi la Giunta mi potrà ribadire: ma questo l'avevamo iniziato prima di elaborare il Piano Urbanistico, è anche vero, però io dico: portiamo a termine questo però non continuiamo su questa via.
È necessario assolutamente cambiare in modo radicale l'indirizzo dello sviluppo e degli investimenti regionali per lo sviluppo turistico in Valle d'Aosta.
Io inviterei di rileggere quanto la Giunta ha... io penso che sia la Giunta che l'ha compilato e quindi l'ha approvato e quindi l'avrà letta questa bozza di Piano di relazione al Piano Urbanistico regionale.
Quindi, vediamo almeno la parte positiva di questa bozza, vero, di tenerla presente e di seguirne le linee che ha tracciato.
Manganone (Ind.) - Vorrei solo chiedere se mi risponde più tardi l'Assessore Pollicini sulla richiesta che ho fatto io, quella di rivedere globalmente il regolamento del '62 e tutti gli altri sistemi di appalto e di conduzione dei lavori.
Viglino (RV) - Dunque, evidentemente su tutti questi argomenti io ho preferito non intervenire perché non sono, trattandosi di argomenti che sono stati presi nel Consiglio precedente, non ero sufficientemente al corrente, comunque voglio dire che condivido pienamente quando ha detto adesso il Consigliere Manganoni nel cercare di portare il turismo proprio nelle zone sottosviluppate perché poi questa piscina verrà certamente usufruita moltissimo durante i periodi di turismo pieno ma, quando penso che Aosta non ha una piscina coperta e ne avrebbe un'assoluta necessità perché verrebbe usufruita per tutta la durata dell'anno e il nuoto è uno degli sport migliori che ci possano essere e noi andiamo a spendere 860 milioni per una piscina a Pré-Saint-Didier, non possiamo continuamente, diciamo, andare avanti e indietro. D'altra parte io volevo soltanto fare notare una cosa: forse la relazione non è stata sufficientemente chiara quando ha detto... la relazione che è stata consegnata ai Consiglieri, dunque: estratto della deliberazione - richiama infine la deliberazione di Consiglio n. 40 in data 8 febbraio '73 con la quale si approvava un programma di massima di lavori di pubblica utilità, dunque un programma di lavori di pubblica utilità tra i quali il completamento della piscina coperta di Pré-Saint-Didier per un importo previsto di lire 100 milioni.
Quindi io ho creduto di capire che questi 100 milioni servivano in parte per il completamento del lavoro della piscina e in parte per altri lavori di pubblica utilità. Ecco perché, all'inizio, ero abbastanza d'accordo insomma, di variare la questione ma, dopo i chiarimenti che ho ricevuto, e l'elevatissimo costo che è previsto, certo che mi vengono dei fortissimi dubbi circa l'approvazione di questa delibera presentata al Consiglio.
Fosson (UV) - Io volevo ancora chiedere qualche chiarimento. Prima di tutto nella relazione si fa riferimento all'appalto del 14 giugno 1971 per l'importo dei primi 263 milioni. Quindi desidererei sapere se quell'appalto è valido oppure se dopo quell'appalto, siccome non ricordiamo più bene ma c'erano state delle osservazioni, si è rifatto un altro appalto, sempre per quella prima parte. Quindi, sapere questo e, eventualmente, in che data l'altro appalto.
Poiché l'appalto è di 100 milioni, degli altri 100 milioni con quei chiarimenti che sono stati dati - questa piscina è nata male - avevamo discusso, non eravamo contrari a questa piscina però avevamo fatto certe osservazioni qui in Consiglio e, se non sbaglio, l'ubicazione, la scelta di Pré-Saint-Didier per la piscina era stata fatta perché a Pré-Saint-Didier c'è un'acqua termale e quindi si usufruiva dell'acqua di Pré-Saint-Didier.
Credo che in quel momento si è sorpresa la buona fede dei Consiglieri regionali perché, se non erro e se per caso ho capito male l'Assessore Pollicini mi correggerà, ma se avevo capito bene, ci sono delle attrezzature per altri 400 milioni e fra queste attrezzature dovrebbe esserci tutta la parte di riscaldo dell'acqua e parlando così con qualcuno ha detto: "Macché l'acqua di Pré-Saint-Didier, l'acqua termale di Pré-Saint-Didier, facciamo una piscina utilizzando l'acqua normale". Vorrei un chiarimento anche su questo perché sarebbe un altro colmo quello di aver scelto Pré-Saint-Didier per utilizzare l'acqua termale di Pré-Saint-Didier per la piscina e poi, praticamente, invece dover utilizzare l'acqua della Dora che poteva essere utilizzata benissimo qui ad Aosta.
Quindi anche questo perché tutto questo naturalmente si concreta con quella spesa di 850 milioni, 850 milioni esclusivamente per le opere murarie e per le varie attrezzature più quello che costa il terreno e con 850 milioni, eventualmente, avremmo potuto effettivamente fare alcune piscine distribuite nella Valle in maniera che non servissero a una piccola élite o a quelli che vanno a sciare a Courmayeur o cosa che poi possono andarsi a fare il bagno, sarebbe servito effettivamente perché i nostri bambini della Valle e tutti i giovani potessero praticare il nuoto che sappiamo fa molto bene.
Si potevano fare delle piscine con una spesa certamente molto ridotta e con gli 850 milioni c'era da soddisfare tutte le esigenze della Regione, questo... tanto voglio.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola?
Milanesio (PSI) - Io risponderò su alcuni argomenti che sono stati sollevati perché la pratica, diciamo così, fu inizialmente trattata dall'Assessorato al Turismo poi, al momento dell'appalto, venne trasferita per competenza ai Lavori Pubblici.
Quindi vorrei fare un discorso di carattere storico, alle altre domande risponderà Pollicini con più competenza di quanto potrei fare io perché non ho più seguito questo argomento.
Dunque, intanto vorrei ricordare che il Consiglio regionale decise di intervenire nella zona di Pré-Saint-Didier con un piano di valorizzazione, mi pare ancora prima del 1968, se non vado errato, addirittura prima vi fu una prima deliberazione di massima, io non ero ancora Consigliere allora. So questo perché ereditai in qualche modo questa situazione con un incarico già dato allo Studio Ponti Fondaroli Rosselli di valorizzazione di una certa zona che era di proprietà della Regione e confinava con lo stabilimento termale e con l'orrido di Pré-Saint-Didier, ecco.
Io mi trovai a dover seguire i lavori di progettazione di questa piscina.
Successivamente presentai al Consiglio il progetto di massima della piscina medesima dicendo che questa piscina era una delle attrezzature di un piano non ben definito ancora nelle sue linee generali che comunque pareva l'opera più importante, più necessaria di questo piano che il Consiglio aveva indicato genericamente per la valorizzazione della zona di Pré-Saint-Didier e per attrezzature, diciamo così, questa zona che aveva un cospicuo sviluppo turistico e mancava di attrezzature adeguate.
Ricordo che allora i prezzi, i costi della ultimazione della piscina - teniamo conto che questa non è solo una piscina ma è anche una patinoire, una patinoire di dimensioni discrete, mi pare che sia di 25 per 20 metri - quindi le attrezzature che vengono inserite si riferiscono anche alla ghiacciatura di questa pista e gli spogliatoi sono studiati in modo da poter essere usati anche per questa patinoire a lato - ecco, ricordo che allora la cifra che si presumeva per l'ultimazione di questo complesso, cioè piscina, patinoire con un minimo di opere di urbanizzazione - si deve anche fare una passerella pedonale che attraversi la Dora perché l'accesso dovrebbe essere in riva orografica destra al complesso - era di circa mezzo miliardo grossomodo.
Io parlo di circa quattro anni fa, a occhio. Cosa si è seguito? Si è seguito il metodo di stanziare 200 milioni per anno grossomodo e tant'è vero che si stanziarono 200 milioni quando si approvò il progetto di massima e poi se ne stanziarono altri 200 successivamente, mi pare forse 100 poi 100 ancora.
Ora, cosa è successo? Intanto è successa la lievitazione dei costi che è discreta e poi, obiettivamente - qui è un discorso autocritico, bisogna anche farlo - io ho l'impressione che i lavori di sondaggio, che pur sono stati fatti e commessi anche al Politecnico di Torino, se non vado errato, perché sono stati fatti dei lavori di sondaggio e anche di verifica idraulica, di verifica idraulica di tutto un lungo tratto della Dora perché il Genio Civile fece delle osservazioni circa la possibilità che quella zona fosse alluvionata in qualche modo da delle piene improvvise, bene, questi studi vennero commessi, vennero fatti e vennero rassegnati all'Assessorato ai Lavori Pubblici che doveva procedere all'appalto dell'opera e credo che in questi studi si sia detto che la natura del suolo era di un certo tipo e, invece, scavando ancora ci si è accorti che la natura del suolo era di un altro tipo. Quindi c'è già un grosso, un grossissimo onere che si riferisce alle fondazioni.
Io ritengo che le fondazioni siano quelle che hanno tirato su i prezzi, il costo di quest'opera in modo eccessivo, in modo direi sproporzionato rispetto a quello che sarà l'utilizzazione della stessa.
Certo, questa con 860 milioni preventivati in questo momento dall'Assessore mi pare che diventi una piscina tutta d'oro, non c'è dubbio su questo, però - e quindi il discorso autocritico in qualche modo bisogna farlo - io ritengo che questo tipo di opere prestigiose, perché certamente il progetto è bello, il sito è magnifico, la collocazione è anche stata studiata in modo da non guastare gli alberi, da non abbattere niente, però ha fatto sì che si arrivasse, che si arriverà a spendere circa un miliardo per fare una piscina che io credo fatta molto più modestamente, con magari dei fabbricati che forse non sono tanto belli a vedersi ma che possono adempiere allo stesso uso, con 300, 350, 400 milioni al massimo si poteva fare.
Fu una scelta fatta allora dai Consigli di allora, noi stessi abbiamo partecipato in qualche modo a questa scelta, alcuni erano scettici, fecero delle osservazioni, altri non lo erano; io ero tra quelli che non erano scettici, devo dire la verità, ecco, morale della favola, oggi si arriva a un costo molto elevato.
Quindi io penso che questo debba servirci in qualche modo da ammaestramento per l'avvenire.
Questo per la verità storica, diciamo, in ordine a quanto ha detto la Signorina Viglino e anche mi pare a quanto ha chiesto Mappelli, in qualche modo, il Consiglio regionale ha stanziato 200 milioni già nell'altro bilancio per la costruzione della piscina coperta ad Aosta; il Consiglio regionale stesso aveva in precedenza ancora dato un contributo di 50 milioni al Comune di Aosta perché comprasse un'area idonea. Ecco, in questo momento non vi è disponibilità dell'area su cui far sorgere questa eventuale e auspicata e necessaria piscina coperta; sono accantonati 200 milioni e, diciamo, le aree che formavano oggetto della costruzione, che potevano formare oggetto della costruzione della piscina, rientrano in una di quelle delibere che il Comune di Aosta ha assunto di utilizzare la legge 865 per l'esproprio; delibera che noi abbiamo - anche su parere, proposta del Consiglio - sospeso, in attesa che la Commissione, chiamiamola così, consiliare, Predieri, non so come definirla, dia delle indicazioni precise.
Abbiamo invitato comunque il Comune di Aosta ad approvvigionarsi di aree adiacenti, utilizzando altri strumenti, tanto da poter far sì che questi 200 milioni non continuino a svalutarsi; tra l'altro io affermo già fin da adesso che 200 milioni per una piscina coperta, sia pure di modesta fattura, di non grande pregio architettonico e nemmeno, diciamo così, edilizio, sono insufficienti largamente; io penso che la cifra ragionevole per poter fare il minimo indispensabile a uso scolastico senza porsi problemi di rappresentanza o monumentali, direi sia sui 400 milioni circa, escluso il terreno.
Ecco, questo tanto per dire quale è il punto della situazione. Abbiamo invitato il comune comunque a provvedersi di questa area per poter dar luogo a questi appalti.
Faccio presente che il fatto di stanziare 200 milioni all'anno, per così dire, per fare una certa opera, fa sì che i costi previsti inizialmente, supponiamo di mezzo miliardo, elevati fin che si vuole, da discutere fin che si vuole, divengano automaticamente di 800, 900 milioni, forse diventavano solo di 700 se non c'era l'inghippo di tutte queste fondazioni che sono andate a finire nel modo in cui sono andate, però ricordo perfettamente che la Giunta regionale dette l'incarico al Politecnico di Torino di uno studio sulle fonazioni cioè sul terreno su cui doveva sorgere questa piscina e difatti fu in quella sede che ci furono consigliati degli spostamenti e che ci vennero anche consigliati alcuni lavori di arginatura della Dora, diciamo, non della Dora, in questo caso del Torrente Verney, la Dora del Verney diciamo, per evitare possibili allagamenti, possibili diciamo impasti dell'acqua su questa costruzione.
Comunque è chiaro che queste cifre che ha detto l'Assessore e che mi pare in questo momento siano le più attendibili, le più esatte possibili, ci devono far meditare sulla realizzazione di qualunque opera pubblica, sia sportiva sia ricettiva, di qualunque tipo, perché io credo che l'elemento determinante sia la rapidità di esecuzione in certi casi e allora il discorso dei costi preventivi, dei costi preventivati, diventa un discorso abbastanza serio, se no non è più possibile sapere dove si va a finire.
In questo caso si va verso il miliardo sicuramente, il che è un costo, io ritengo, eccessivo.
Però mi pare che abbiamo cominciato, non so se possiamo fermarci a metà dell'opera, anche se questo costo è decisamente elevato.
Dolchi (Presidente) - Assessore Pollicini.
Pollicini (DP) - Il Consigliere Bondaz domanda che validità possono avere queste cifre dette dall'Assessore in ordine al costo globale fino adesso previsto dell'opera cioè in 860 milioni. Per quanto riguarda la parte, direi muraria, si presume che l'opera è terminata nell'arco di quattro/sei mesi, tre mesi ed è previsto il tempo tecnico sufficiente in questo periodo non vi sia nessuna possibilità di aumento prezzi, anche perché questa Commissione si riunisce, presieduta dall'Ingegnere Capo del Genio Civile, ogni sei mesi quindi si presume che non vi sia nessun aumento prezzi.
Per quanto invece riguarda la parte impiantistica, i prezzi da me letti sono validi sino al 25 ottobre di questo anno poiché dal 1° novembre, se vengono sbloccati i prezzi a livello nazionale, è evidente che rischiano di aumentare, questo è un discorso così per tutta correttezza che devo dire, le cose stanno in questi termini.
Per quanto invece riguarda l'altra considerazione fatta dal Consigliere Bondaz, cioè del notevole aumento di questa perizia, debbo dire che qui ho un appunto di base, proprio fatto per l'inserimento nel Piano dei lavori, dice: "Il programma lavori 1973 per maggiori spese per opere murarie non impegnati in attesa di perizia suppletiva per le fondazioni"; questo evidentemente che poi possa essere stato sintetizzato nel Piano dei lavori e colgo l'occasione per rispondere anche al Consigliere Viglino quando parla di "Programma di massima per lavori di pubblica utilità", ecco può essere stata tratta in inganno dalla terminologia, però questo è il titolo che ha questo volume che contiene il Piano dei lavori del 1973 ed è esattamente: "Programma di lavori pubblici e di interventi finanziari per l'esecuzione di lavori pubblici per l'anno 1973"; quindi è evidentemente un programma di massima e questo direi, direi di più, arriva a giustificare quello, perché è di massima, la non esattezza al centesimo delle cifre. Tanto è che la perizia ha trovato che vi sono circa 25 milioni in più rispetto ai 100 previsti prima di fare le fondazioni, vedere esattamente quello che c'era a cinque metri e mezzo sotto il livello del piano zero.
Per quanto riguarda quindi il discorso - sempre rivolto al Consigliere Bondaz - del notevole aumento di questa perizia, dobbiamo dire che questo ha consentito che pure, direi come conseguenza, di ottenere 7.000 metri cubi in più abitabili cioè ricavare un piano seminterrato che, come dicevo prima, possono essere utilizzati a fini di spogliatoi o di altri utilizzi che indubbiamente saranno sfruttati adeguatamente, cioè non è tutto sprecato, ecco, questi 125 milioni in più, più Iva, hanno avuto come conseguenza, per lo meno, 7.000 metri cubi di locali in più.
È evidente che la domanda che fa il Consigliere Manganoni si innesta un po' in questo discorso e cioè dice, abbiamo un regolamento degli appalti che risale al 1962, lo riteniamo un po' vecchietto, un po' superato da un sacco di norme.
Benissimo, io sono perfettamente convinto che è opportuno revisionarlo e personalmente sono disponibile a iniziare questo lavoro di revisione così come stiamo già facendo, a livello di Assessorato, un prezziario regionale e altre possibilità che potrebbero essere a disposizione dei progettisti e delle imprese in modo da sapere i valori delle singole voci, in modo che sia più facilmente controllabile anche un appalto in base a prezziario ben preciso e definito.
Tornando a rispondere al Consigliere Fosson laddove si stupisce che non si utilizzi l'acqua termale per la piscina, no, non si utilizza, un'acqua termale non va utilizzata per la piscina, c'è un riscaldamento normale, un'acqua termale quindi non ha niente a che vedere, un'acqua termale; le terme sono una cosa, la piscina è tutta un'altra cosa. Quello che però voglio insistere è questo: qui si tratta, se non vogliamo che la cosa assumi dimensioni ancora più faraoniche, decidere cioè pigliare l'impegno di portare a ultimazione immediata questa opera prima che la lievitazione dei prezzi porti a toccare cifre di cui l'Assessore Milanesio diceva prima, di quota a un miliardo, questo non c'è dubbio e purtroppo è una realtà che è superiore alle nostre forze, alle nostre previsioni, se scattano i prezzi, evidentemente, io vi ho detto che certi prezzi, tipo impianti, hanno valore 15 giorni, le ditte oggi sono impostate in questo modo di rapporti, tant'è che per alcuni aspetti, per dire il gasolio, fino a poco tempo fa non si poteva acquistare perché nessuna ditta faceva il prezzo del gasolio e questo è un discorso che non è gasolio, praticamente fa parte di un rischio che non sappiamo quale è, quale possa essere.
Dolchi (Presidente) - Consigliere Fosson.
Fosson (UV) - Volevo solo chiedere all'Assessore Pollicini se mi dà la risposta su alcune richieste di chiarimento che ho fatto. Sulla questione della data di appalto, se corrisponde questa data di appalto perché questo per vedere, e quando sono stati svolti quei primi lavori, in base per quale importo, per quella prima parte; sulla questione invece dell'acqua termale, non è che ho detto io che bisogna utilizzare l'acqua termale, ma quando si è parlato di fare la piscina a Pré-Saint-Didier, in Consiglio regionale si era detto che si deve fare la piscina a Pré-Saint-Didier per utilizzare l'acqua termale, siccome avremo minore spesa perché c'è già l'acqua calda e via dicendo.
Ora io chiedo, non dico non bisogna fare perché probabilmente in quel momento se si fosse detto tutto quello che c'era da dire, probabilmente il Consiglio avrebbe forse deciso in modo diverso.
Dolchi (Presidente) - Milanesio, solo per il problema dell'acqua calda.
Milanesio (PSI) - Sull'acqua termale ci fu, sì, sull'acqua calda termale, nella famosa discussione in cui si approvò in via di massima questa piscina, venne sollevata questa domanda, io allora risposi che l'acqua termale poteva al massimo, che era calda, poteva al massimo servire come pre-riscaldamento dell'acqua che poi si sarebbe dovuta immettere nella piscina. Comunque non si sarebbe certamente immessa l'acqua termale perché era acqua arsenicale, così come dicono i medici e quindi non era opportuno farci il bagno, nel senso di svolgere un'attività natatoria; poteva al massimo servire come pre-riscaldamento, cioè portando, che so io, l'acqua da temperatura zero a temperatura +10, ecco, però poi si sarebbe dovuta comunque riscaldare l'acqua che probabilmente, per le quantità occorrenti, dovrà essere presa dalla Dora di Verney, credo, e non da altre fonti.
Dolchi (Presidente) - Ha chiesto la parola il Consigliere Andrione.
Andrione (UV) - ... argomento, concordo con Milanesio perché mi ricordo che si era parlato di acqua arsenicale, lo ricordo molto bene, però ricordo anche che l'ubicazione di quella piscina era stata scelta in funzione dei presunti risparmi dovuti alla presenza di sorgenti profonde di acqua calda, che poi questa non venisse immessa nella piscina è vero, su questo avevamo avuto una discussione lunga ed era venuto fuori il fatto che c'erano dei pericoli di avvelenamento e altre cose di questo genere, ma quell'acqua sarebbe stata comunque utilizzata nel complesso dell'impianto per realizzare delle economie - e mi sembra che eri tu che l'avevi detto - delle economie soprattutto di gestione.
Ora invece, a quanto pare, queste non sono economie, almeno, se queste qui sono economie vuol dire che dobbiamo evitare di fare delle economie.
Milanesio (PSI) - ... sui costi di gestione di questa piscina perché...
Dolchi (Presidente) - La parola al Consigliere Bordon.
Bordon (DC) - Beh, francamente io avevo scommesso con l'amico Borbey che sarei stato chiamato in causa e invece ho perso la scommessa perché è logico che su Pré-Saint-Didier qualche cosa si debba dire.
Io speravo che alla proposta fatta dall'amico Andrione, cioè di fare un po' la cronistoria di questa piscina, effettivamente si esaminasse fin dall'inizio come era venuta fuori, e qualche cenno è stato fatto, perché sarebbe opportuno non questo per stabilire determinate responsabilità o no, in quanto ha già detto bene Milanesio, lo diciamo bene tutti, eravamo qui in Consiglio, alcuni hanno avuto perplessità, altri non le hanno avute, però mi sembra opportuno, a questo momento - senza aver voglia di dilungarmi troppo perché mi sembra che abbiamo un altro argomento che interesserà molto - ma proprio per dire qualche cosa in quanto abbiamo discusso questo passato, aggiungere alcune precisazioni.
Innanzitutto vorrei dirvi, e vi ricorderete come me, io penso, che la valorizzazione della zona di Pré-Saint-Didier era collegata con Courmayeur e La Thuile e, se era possibile, Arpy e Morgex, perché? Perché qui non si tratta di fare della polemica ma si tratta solo di fare della cronistoria.
Noi, ogni tanto, vogliamo parlare dello sviluppo turistico di Courmayeur dicendo che è una delle grandi stazioni turistiche della Valle d'Aosta e poi, quanto arriviamo a Courmayeur - e qui tiro l'acqua al mulino di Milanesio, il quale mi offrirà poi quel caffè che io ho perso con Borbey per non essere stato chiamato in causa - Courmayeur, se arriviamo e andiamo a vedere, non c'è una patinoire, non c'è uno stadio del ghiaccio, non c'è niente in confronto a Chamonix che è una delle ultime stazioni turistiche che noi possiamo avere perché con quel po' di roba che è il traforo, immaginatevi un po' se noi per caso ci fossimo illusi di richiamare un turismo francese per venire a Courmayeur per determinate cose, indubbiamente avremmo preso una enorme cantonata perché caso mai è il turismo italiano che va a Chamonix, va nelle regioni vicine perché trova effettivamente una grande attrezzatura che Courmayeur non aveva.
Quindi che cosa ci eravamo messi in testa tutti, allora? Ci eravamo messi in testa tutti, allora, di vedere di valorizzare quella zona perché poi qualche volta ci sono delle battute che rendono un po' stupiti: è una zona che scoppia di turismo; beh, io non ho un albergo, grazie a Dio, lassù ma sento che c'è della gente che se la cava, ma Milanesio e altri della Giunta che hanno il polso della Valle d'Aosta in mano, dovrebbero anche dire che ci sono un sacco di alberghi che si trasformano in hotels meublé che non riescono ad andare avanti. Mi si dirà: "Perché non trovano il personale" o per altri motivi, ma se andiamo avanti così diventiamo l'ufficio di collocamento della Valle d'Aosta e allora sarei intervenuto a torto quando dicevo di non passare da un argomento all'altro.
Allora sviluppo di Pré-Saint-Didier e di Courmayeur, che cosa abbiamo detto? Ma proprio perché per noi Pré-Saint-Didier, La Thuile, erano il contorno di quella zona, abbiamo detto: "Cerchiamo di fare qualche cosa" e che cos'era? Valorizzare quella meravigliosa acqua calda che usciva da questa roccia a 36-37 gradi, che risale all'epoca dei Romani e chi più ne ha, più ne metta, che è venuta avanti, che era conosciuta, che è stata motivo di réclame per la Valle d'Aosta e abbiamo detto: utilizziamo quest'acqua, benissimo, utilizziamo quest'acqua e abbiamo detto: che cosa facciamo? Una piscina. Una piscina e si è incominciato a dire acqua arsenicale, qualcuno ha detto: "Speriamo che sia tale lo sviluppo di questa piscina che richiami una tale quantità di gente per cui l'acqua che esce dalla roccia lì non sia sufficiente per lo stabilimento termale che si dovrebbe fare nuovo", tra parentesi quadra, "Con un grande albergo e tutto quanto, con giochi, ecc. ecc." per cui si è detto: "Bisognerebbe attrezzare questa piscina eventualmente l'acqua venisse assorbita per i bagni, perché possa funzionare senza l'acqua della roccia". Noto, tra parentesi, che qualche volta mi si dice che addirittura l'acqua termale di Pré-Saint-Didier viene a mancare, specialmente quando ci sono delle alluvioni un po' grandi e, probabilmente, la massa di roccia che c'è lì all'orrido sposta qualche cosa per cui, effettivamente è già avvenuto, ci sono già stati dei periodi di carenza.
Questo premesso, che cosa si è fatto? Si è studiata questa piscina, l'incarico è stato dato all'Assessorato al Turismo, poi i Lavori Pubblici lo ha preso dopo e si è portato avanti, si è affidato questo studio a questo grande Studio Giò Ponti ecc. ecc., si sono fatti fare tutti gli esami al Politecnico di Torino e si potrà sempre andare a rivedere la pratica. La conclusione per me però è un'altra: che disgraziatamente qui si è andati avanti senza colpa di nessuno perché, a un certo momento, il terreno non era quello che si prevedeva; si è dovuto ritardare - Pollicini potrà dirmi che prima già Rollandoz, l'ex Assessore aveva trovato delle difficoltà per gli appalti - perché, a un certo momento, i prezzi non quadravano più e quindi tutte le difficoltà sono venute fuori.
Ora io vi dico solo questo: qui, se noi purtroppo ci troviamo di fronte a questa situazione, è una situazione, io vorrei chiamarla, di forza maggiore. Quando pensate che - Pollicini se sbaglio mi corregga la cifra - ma il macchinario che si dovrebbe acquistare alla fine del 1972, sì, un anno dopo grossomodo, è aumentato di 200 milioni, non so di quanto, rendetevi conto solo per un minuto che cosa vuol dire questo macchinario che aumenta in un anno di 200 milioni; d'altronde si parlava della piscina di Aosta, io facevo segno a Borbey senza aver visto Milanesio, a meno di 400, 500 milioni non si può fare. Ora si capisce che fa tremar le vene trovarsi di fronte a una cifra di questo genere però io vi dico, e qui ritorniamo indietro, senza nessuna responsabilità, se noi oggi non accettiamo determinate condizioni che ci sembrano esagerate ma andiamo avanti con questo, non comprendendo che è un sacrificio che ormai dobbiamo fare, con l'augurio che questo sacrificio dia veramente lo sviluppo col quale abbiamo iniziato questo lavoro, io vi dico che non so l'anno venturo, se si dovesse andare avanti così, aumenta di nuovo di 200, 400, 500 milioni. D'altronde io non voglio entrare in merito adesso a un problema che ci sta a cuore e che mi ha ricordato il collega Consigliere Avvocato Caveri, quando parleremo del Geriatrico, per esempio parleremo del Geriatrico, io penso che Benzo, non so chi se ne occupa direttamente, forse Pollicini, della costruzione, ha delle difficoltà enormi anche lì perché, arrivati a un certo momento, lì abbiamo fatto un appalto e quindi è stato dato, si saranno motivi di aumento ecc. ecc. ma se noi non appaltiamo questo lavoro oggi, io sono sicuro che Pollicini, fra qualche mese, si troverà di fronte a una spesa di altri 300, 400 milioni, se bastano, perché poi - io non ricordo - tutto quello che era - l'avete detto anche voi - c'era una strada che seguiva l'orrido, c'era tutto un altro sviluppo però è veramente spaventoso il constatare che da allora ad adesso siamo arrivati a 860 milioni; ma, d'altronde, io penso che anche in privato qualcuno che, per un motivo o per l'altro, aveva stanziato i 30 o 40 milioni per farsi una casa, o per motivi di progettazione o di autorizzazione, ha ritardato di un anno di un anno e mezzo, ha visto che questi lavori sono raddoppiati. Ma questo me lo dite voi geometri, io non sono un tecnico, siete voi che ci vivete dentro che ce lo dovreste dire, quindi per noi il problema è questo.; naturalmente se lo avessimo potuto appaltare allora, allora i 400, i 400, 500 milioni rappresentavano già una cospicua cifra, naturalmente adesso vediamo che su 100 milioni ne dobbiamo aumentare 25 perché si sono trovate delle difficoltà nel terreno ed è una cosa che colpisce ma, d'altronde, io mi ricordo - e qui vorrei il conforto del Presidente della Giunta - anche l'Anas, quando fece la circonvallazione di Châtillon, a un certo momento ci siamo visti in Regione Soleil la strada che smottava e pure avevano ben fatto tutti gli esami possibili e immaginabili, quindi io vi dico che veramente fa spavento quando si pensa che questa piscina che dovrebbe essere fatta veramente a regola d'arte perché quando per esempio si parlerà della piscina coperta di Aosta, io non credo che si voglia far su quattro mura a mattoni o qualche cosa di prefabbricato con una tettoia di zinco sopra, quindi vedrete che anche allora, mandando avanti con queste svalutazioni che tutti i giorni ci colpiscono, l'ammontare aumenterà terribilmente.
Quindi io ho paura che noi oggi, se non dovessimo decidere qualche cosa, anche magari con un certo sconforto perché la somma è enorme, io vi dico che noi abbiamo speso circa 250 milioni già lì, mi sembra anche di più forse, quindi arrivati a un certo momento non so che cosa potremmo fare, ci troviamo di fronte a una situazione che effettivamente è quella che è perché io sono convinto che quegli stessi macchinari che vengono a costare 400 milioni, dico cifre tonde, ne sono convinto, se tu Pollicini le dovrai ritrattare, non solo come dici tu giustamente, a ottobre quando verranno liberalizzati certi prezzi, ecc. ecc. ma io sono sicuro che fra qualche mese sarà ancora aumentato di molto di più e questo, naturalmente, non mi preoccupa solo per la piscina di Pré-Saint-Didier, mi preoccupa per ben altri motivi: che qui io non so che cosa avverrà ma questi sono problemi che ci toccano tutti ma che non possiamo decidere in quest'Aula; noi, tutt'al più, possiamo parlare dello zucchero e non parlare, e quindi io sono del parere che dobbiamo esaminare con la massima tranquillità e dirci "È andata così e quindi bisogna portarlo avanti" ma, di fronte ai 250 milioni spesi, che sono lì, che non saprei che cosa ne potrebbero poi usufruire e di fronte alla situazione, io non so come Pollicini riuscirà a trovare un impresario che si impegni oggi a costruire questa piscina con un determinato appalto a certe condizioni attuali perché questo impresario, io penso, o è veramente un profeta che legge nel futuro e sa dove va a finire oppure un indovino quasi, oppure è un po' incauto perché se io dovessi appaltare un lavoro di quel genere oggi, beh, io non so se accetterei queste condizioni.
Quindi, in conclusione, sì, è così, è una cosa che ci ha preso forse anche la mano, forse i ritardi dovuti non a causa di qualcuno ma di forza maggiore, ci hanno portato a questa situazione, però se noi cincischiamo ancora adesso, questo lavoro o lo si farà spendendo molto di più o non lo si farà più.
Monami (PCI) - Brevissimamente, come mia abitudine. Sono d'accordo con - se ho ben capito - con l'amico Bordon che naturalmente ha dimostrato anche qui, se volete, una certa incoerenza perché è venuto anche lui a farci di tutte le erbe un fascio parlando da Courmayeur a Châtillon. Varrebbe per lui l'intervento che lui ha voluto fare prima a me.
Comunque siamo d'accordo che a lavori iniziati e sul latte versato piangano i vecchi Consiglieri ma dobbiamo piangere tutti, secondo me sarebbe impropria un'azione che non mirasse al completamento più sollecito di questa piscina.
Ma questo secondo mio intervento non posso concluderlo senza rinvitare un'altra volta l'Assessore Pollicini a pregarlo di rispondermi perché nel mio primo brevissimo intervento avevo detto che doveva nascere da questo dibattito l'impegno della Giunta che non avrebbe più approvato perizie suppletive così notevoli senza che queste siano prima, dico prima, e tempestivamente portate all'approvazione del Consiglio. Almeno questo impegno.
Andrione (UV) - Ma, io vorrei rendere di pubblico dominio - perché l'Assessore non l'ha detto - quanto ho potuto appurare parlandogli personalmente. In caso, se lui crede, lo ripeterà meglio dopo di me, e cioè questo: che, per prima cosa, l'appalto del 14 giugno 1971 è il secondo appalto. Ce n'era stato in precedenza uno, annullato, per irregolarità ecc.
Questo secondo appalto del 1971, ha però uno strano, un lunghissimo iter perché i lavori, e non sappiamo il perché, i lavori sono iniziati soltanto nell'autunno dell'anno scorso e, non appena iniziato lo scavo, c'è stata questa scoperta, con conseguente arresto e con conseguente lievitazione dei prezzi, dovuta a un inizio dei lavori estremamente ritardato.
Ora, noi, da un lato, possiamo capire le ragioni che sono state avanzate da Bordon e da Monami e che credo fossero sottintese nelle parole dell'Assessore Pollicini quando diceva: "Il Consiglio deve prendere atto che la situazione è questa" però, dalle varie osservazioni che sono state fatte, risulta anche che tutta questa questione della piscina di Pré-Saint-Didier, sia stata condotta con una certa leggerezza amministrativa.
Può anche darsi che ciò sia legato al fatto che quella poltrona, Pollicini, è stata a lungo vuota e che tu l'hai occupata soltanto all'ultimo momento. Può essere anche per questo. Però è un dato di fatto che per lo meno è stupefacente che un appalto effettuato e aggiudicato a giugno del 1971 veda iniziare i lavori dopo un anno e mezzo e non riusciamo a capire questa ragione. Per cui - e a questo si riallacciano le questioni precedenti sulle quali non vorremmo più aprire delle polemiche - noi, con un invito all'Assessore Pollicini perché, io non me ne intendo, ma sono veramente stupito dei prezzi dati di 115 milioni per certi impianti, 113 per l'impianto di riscaldamento e avanti di quel passo.
Io non so ma ho l'impressione che in Italia si costruiscano troppe poche piscine e che certe ditte specializzate approfittino del pesce, in questo caso sarebbe la Regione, sarebbe piuttosto il camoscio che arriva, per mettergli sulle spalle tutti gli oneri e magari rivolgersi all'estero. Magari cercare con altri mezzi, se è possibile ottenere degli impianti equivalenti che non abbiano questi costi che sono effettivamente straordinari perché 113 milioni per un impianto di riscaldamento, io ripeto, non me ne intendo, ma mi sembra che siamo un po' nel campo della fantascienza e, con tutte queste riserve, io annuncio l'astensione del mio Gruppo perché secondo noi, in questa questione l'enorme aumento di prezzo è anche dovuto a negligenza amministrativa.
Dolchi (Presidente) - Scusate, prima di dare la parola al Consigliere Viglino, vorrei chiedere, così, visto che c'è stata una lunga discussione che è anche entrata nei dettagli, se possiamo chiudere la discussione generale, visto che l'intervento del Consigliere Andrione è anche terminato con una dichiarazione di voto e, semmai, dare la parola per dichiarazioni di voto.
Mi sembra che ulteriori dettagli non cambino più la sostanza del dibattito che, semmai, poteva essere incentrato o potrà essere, in avvenire, incentrato, come suggeriva l'Assessore Pollicini, sul problema di fondo e cioè sull'utilizzazione e la possibilità di utilizzazione di altre strutture da costruirsi, la volontà che il Consiglio dovrebbe esprimere sulla necessità di terminare quest'opera.
E la battuta tra il Consigliere Caveri e l'Assessore Milanesio relativa ai costi di gestione potrebbe essere un altro elemento di dibattito.
Non so se il Consiglio ritiene che possa essere utile questa conclusione della discussione generale, mi sembra che rimanga sempre aperta al Consiglio stesso, o in sede di bilancio o in altra occasione, la discussione posta dall'Assessore Pollicini, tenuto conto che nessun provvedimento formale possa essere utilizzato questa sera, se non delle espressioni di volontà che, comunque, nelle dichiarazioni di voto i Signori Consiglieri potrebbero fare.
Viglino (RV) - Sì, sì, infatti, io intendevo semplicemente fare una dichiarazione di voto, dichiarando che il Rassemblement Valdôtain si asterrà da questa votazione.
Fosson (UV) - Io ho solo due cose da dire. La prima è che quello che è stato detto dal Consigliere Andrione avrei preferito sentirlo dall'Assessore Pollicini perché, praticamente, gliel'ho chiesto per due volte e avrei desiderato avere una sua... (voce) ...risposta. Questo per una questione, mi sembra, di correttezza... (voce di Pollicini) ...sì, lo so e quindi avrei desiderato avere una risposta ufficiale su due richieste che ho fatto qui in Consiglio.
Dolchi (Presidente) - Sì, ma gli Assessori rispondono al termine della discussione generale. Se no continuiamo a un dibattito che è solamente una domanda e risposta. Domande e risposte.
Fosson (UV) - Domande e risposte. Praticamente l'Assessore Pollicini aveva già risposto per altre cose. Ho richiesto il completamento della risposta, punto e basta, su questo punto.
Sull'altra questione, è quella sollevata dal Presidente del Consiglio che chiede di dare un orientamento su quel che si deve...
Dolchi (Presidente) - L'ha chiesto l'Assessore.
Fosson (UV) - Lei ha precisato dopo, che praticamente nessuna cosa ufficiale può essere fatta in questo Consiglio perché noi siamo qui per ratificare una delibera di Giunta presa d'urgenza, quindi ritengo che, per il buon andamento dei lavori del Consiglio, noi dobbiamo limitarci a ratificare questa deliberazione. Per qualunque altro provvedimento uno è libero di esprimersi come vuole ma che sia ben chiaro che non è il Consiglio che può esprimersi oggi sul proseguo di questa pratica perché se noi dobbiamo esprimerci su tutti gli impianti, desideriamo anche che tutto questo venga detto dettagliatamente, illustrato dettagliatamente al Consiglio e non solo delle cifre globali così come sono state espresse oggi. Perché credo che questo sarebbe metterci su una strada per scavalcare completamente la competenza del Consiglio.
Fino a prova contraria nel passato il Consiglio è stato sempre geloso delle sue prerogative e su certe cose ha voluto entrare un po' nei particolari.
Un momento fa, diceva l'Assessore Milanesio, quando si è parlato della piscina di Pré-Saint-Didier, c'erano delle perplessità da parte di qualcuno. Se si fosse tenuto conto delle perplessità espresse in Consiglio da qualcuno probabilmente certe questioni sarebbero state risolte in modo diverso con onere inferiore per l'Amministrazione regionale e quindi per la popolazione valdostana.
Dolchi (Presidente) - Io vorrei precisare una cosa, prima di dare la parola al Consigliere Manganone. Siccome il Consiglio non si è espresso, io ho chiesto se dovevamo considerare chiusa la discussione generale, avrei dato la parola all'Assessore Pollicini che, a termini di regolamento, conclude, se non ritiene di farlo poi ancora anche il Presidente della Giunta. Poi, nelle dichiarazioni di voto possono essere fatte tutte le precisazioni opportune.
Ho precisato prima che il Consiglio non può assolutamente adottare nessuna decisione ma che, comunque, se i Consiglieri vogliono esprimersi, possono certamente esprimersi anche sul problema di fondo che ha sollevato l'Assessore Pollicini.
Ecco, vorrei chiarire, chiedere al Consigliere Manganone il motivo del suo intervento. Se è una dichiarazione di voto allora darei la parola.
Ecco, dichiaro chiusa la discussione generale e dò la parola... (voce) ...Nella discussione generale o per dichiarazione di voto? (voce)
La parola la Vice Presidente Chanu.
Chanu (DP) - Io vorrei soltanto fare presente questo, in relazione all'ultimo intervento del Vice Presidente Fosson: si dice, si rivendica giustamente la competenza del Consiglio, ed è vero. Teniamo conto però che l'Assessore Pollinici, con estrema onestà, ha messo di fronte - questa sera - il Consiglio a una responsabilità, se non formale, cioè di assumere una decisione che ha validità di delibera, a una responsabilità sostanziale, perché di fronte a quelle che sono le scadenze in relazione alle quali un'opera che è già, disgraziatamente per lei e per noi, è diventata tanto costosa, rischia di venire costosa in modo iperbolico e certamente io credo che l'Assessore e la Giunta potrebbero venire confortati anche da questo orientamento di massima, seppure non vincolante in senso formale, ma che comunque posso effettivamente dire e far rendere convinti Giunta e Assessori che l'orientamento del Consiglio è, in linea di massima, questo: cerchiamo, vista la situazione quella che è, visto che disgraziatamente si è fatto trenta ma non fare trentuno potrebbe costituire una maggiore disgrazia ancora oppure, se si ritiene il viceversa, diciamolo francamente e vediamo che cosa si può fare in questo senso anche per dare questa possibilità alla Giunta di comportarsi in modo conseguente.
Non ci si venga poi a lamentare, magari tra 15 giorni o 20 giorni, e a spandere incensi e requiem sulle competenze del Consiglio che vengono prevaricate, se di fronte a questa situazione, che in termini di tempo è estremamente ristretta, la Giunta si trovasse poi nella decisione di dover adottare un sistema di deliberazione in via d'urgenza che poi scatenerebbe qui la discussione da parte del Vice Presidente Fosson che direbbe ancora una volta: "Ma qui il Consiglio doveva intervenire, doveva fare qualcosa".
Però, in questo momento in cui, effettivamente, da parte della Giunta, da parte dell'Assessore si chiede al Consiglio, anche se non in via formale ma in via sostanziale, dateci questo benedetto orientamento, il voler, a mio avviso, rinchiuderci dietro questo strano formalismo, significa o essere in malafede o non avere il coraggio di prendere delle decisioni oppure, in definitiva, voler poi avere soltanto la scusa per dire dopo. "Eh sì, ancora una volta questa Giunta ha agito pestandoci i piedi e calpestando la testa al Consiglio".
Fosson (UV) - No, mi dispiace di dover rispondere all'intervento che è stato fatto dal Vice Presidente Chanu perché non accetto assolutamente la sua insinuazione di malafede o di mancanza di coraggio per prendere certe decisioni.
Io ho voluto - e credo nel pieno delle mie facoltà - chiedere che se si deve - se il Consiglio deve approvare degli stanziamenti di centinaia di milioni per il completamento della piscina di Pré-Saint-Didier - non debba dare il suo orientamento semplicemente in un momento che questo fattore non è, questo non è all'ordine del giorno e su delle cifre dette dall'Assessore Pollicini che noi non mettiamo in dubbio, ma che desideriamo coscientemente vedere e vedere anche, sapere in dettaglio che cosa sono i progetti che comportano queste spese.
Quindi, questa la prima cosa.
Secondo, c'è un'altra osservazione da fare e il Consigliere Chanu dovrebbe saperlo perché dalla discussione che è stata fatta il Consiglio regionale ha deciso, nel 1971, la questione della piscina di Pré-Saint-Didier. Avevo chiesto dei chiarimenti che non avevo avuto - chiedo scusa adesso se lo ripeto - ma desideravo sapere con precisione quando è stato messo all'appalto, quando sono stati cominciati i lavori, quindi, quell'appalto che era approvato dal Consiglio fin dal 1971, i lavori sono cominciati nel 1973. Due anni dopo... (voce) ...Lei mi rettificherà, dirà quando sono cominciati i lavori. Ad ogni modo sembra strano che oggi, per il completamento della piscina di Pré-Saint-Didier, noi si debba decidere con uno spazio di tempo davanti di dieci giorni.
Dire: "Oggi siamo il 10 del mese di ottobre, se entro il 25 di ottobre non abbiamo fatto un qualche cosa, noi ci troveremo dinnanzi a delle cose improvvise, con aumenti enormi".
"E si vuole adesso", attraverso l'intervento del Consigliere Chanu, "se ci saranno poi degli aumenti, la responsabilità sarà vostra che non vorrete dare un indirizzo in questo momento".
Ma in tutti questi anni che cosa si è fatto allora? Mi sembra che sarebbe solamente inopportuno dare una responsabilità a noi se chiediamo.
Al prossimo Consiglio si vuol discutere questo? Si porti pure all'ordine del giorno e siamo pronti a discuterlo, non vogliamo mica rimandarlo alle calende greche.
Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola al Consigliere Borbey vorrei precisare che sembra opportuno che l'argomento abbia la documentazione necessaria e quindi penserei che il Consiglio potrebbe esprimere il voto che, d'altra parte esprime la Presidenza, che la Commissione ai Lavori Pubblici prenda in esame rapidamente questo problema e, nel caso lo ritenga opportuno, ne investa il Consiglio con la opportuna documentazione.
Sempre in discussione generale, la parola al Consigliere Borbey.
Borbey (DC) - Solo un attimo, un minuto preciso e cioè volevo soltanto dire in due parole che mi sembra strano quasi l'intervento del Capogruppo dei Democratici Popolari il quale, a un certo punto, sollecita un orientamento, che tutti i Gruppi diano un orientamento e, da parte dei Democratici Popolari, non viene dato nessun orientamento.
Il nostro Capogruppo Bordon ha dato l'orientamento della Democrazia Cristiana, il quale dice: "Se abbiamo fatto 300, 400 milioni, è inutile che lasciamo quest'opera lì che vada a ramengo", scusate l'espressione "E quindi cerchiamo di ultimarla".
Idem il Capogruppo del Partito Comunista che fa questa affermazione.
A un certo punto, il Capogruppo dei Democratici Popolari, dove tutto, quasi l'intero staff fa parte della Giunta, non dà nessuna indicazione, nessun orientamento. Vorremmo appunto che le cose siano precisate.
Chanu (DP) - Ritenevo che, da quanto ho detto, evidentemente l'orientamento dei Democratici Popolari dovesse essere chiaro e cioè era quella della prima delle due considerazioni: si è fatto 30 e si faccia 31.
Dolchi (Presidente) - Signori Consiglieri, io ritengo che con l'invito alla Commissione ai Lavori Pubblici di esaminare il problema ed eventualmente di investire, con l'opportuna documentazione, il Consiglio regionale, si possa chiudere e considerare chiusa la discussione generale.
Dò pertanto la parola all'Assessore Pollicini.
Pollicini (DP) - Uno degli appunti - mi sono sembrati, almeno, degli appunti - più gravi che si sono fatti alla Giunta e del tempo trascorso dalla data di appalto alla data di inizio lavori. E da questo ha preso spunto il Consigliere Andrione per parlare di "negligenza amministrativa che ha causato l'aumento dei prezzi".
Respingo totalmente, e lo dimostrerò, questa semplicistica affermazione, tipica di chi, per motivi più o meno giustificabili, dipende dalla persona, non si è documentato a sufficienza prima di esprimersi.
Se avesse soltanto letto le prime tre righe dell'illustrazione che accompagna questa ratifica della deliberazione di Giunta, avrebbe trovato la spiegazione o, comunque, avrebbe fatto un'altra domanda. Vedo che adesso il Consigliere Caveri sta leggendola di corsa, pronto a fare quella domanda, ma mi pare che... Adesso glielo spiego... (voce) ...no, sono interista ma non sono mago... (ridendo) ...Qui c'è scritto "L'Assessore richiama la deliberazione di Giunta 1678 in data 3 maggio 1972 con la quale, in esecuzione della deliberazione di Giunta 2639 in data 14 giugno 1971, si approvava l'aggiudicazione definitiva all'impresa Follioley Giuliano di Pont-Saint-Martin dell'esecuzione, ecc. ecc.".
C'è un intervallo di circa un anno tra una prima delibera e una seconda delibera, perché? Perché non poteva esser dato inizio ai lavori in quanto tardavano ad arrivare le autorizzazioni prescritte dalla legge - vedi del Coni, vedi del Provveditorato di Torino e degli altri organi di Stato - che indubbiamente ritengono di dover dare i loro pareri e senza i quali non si può dar corso all'inizio dell'opera. Quindi, non negligenza amministrativa nostra ma, direi, ostacoli di carattere burocratico indipendentemente da quella che può essere la possibilità della Regione di poter appaltare, cioè dare inizio ai lavori.
Quindi, se a Roma, dal Coni, se dal Provveditorato Opere Pubbliche di Torino e dagli altri Enti di Stato preposti a dare un visto, questo non veniva, fatalmente doveva essere atteso.
Appena atteso il visto, cioè in data 3 maggio 1972, la Giunta ha ratificato questo appalto. Quindi 3 maggio 1972.
Ha iniziato i lavori in autunno, cioè all'inizio praticamente, come si è accorta, si è dovuto attendere un disegno che dovesse rifare tutto il tipo di fondazione in relazione alla natura diversa del terreno che è stato ricavato. Quindi nessuna negligenza amministrativa, Consigliere Andrione e quindi nessuna responsabilità sull'aumento dei prezzi.
Questo penso di aver risposto anche al Consigliere Fosson. La data di appalto: 16 giugno 1971. Questo mi pare che è stato corredato anche da un'informazione del Consigliere Andrione.
Per poter rispondere agli altri interventi si tratta di questo: noi non siamo qui a dire: "Consiglio, dateci il via per le altre opere", io ritenevo mio dovere informare nei minimi particolari, dare una visione completa dell'opera, segnalare al Consiglio e il Consiglio è padrone di dare un parere, di non darlo. A me interessava dare una visione globale dell'opera. A me interessava dire: "Attenzione che se non l'appaltiamo subito rischiamo un notevole aumento dei prezzi. Attenzione che se non appaltiamo subito rischiamo di non averla pronta per l'estate del 1974".
Evidentemente il Consiglio è sovrano, può fare e prendere le decisioni che intende. Sappia soltanto che le cose stanno in questi termini.
Responsabilizzato con questi elementi di giudizio, è evidente che io ho fatto quello che ritenevo mio dovere nei confronti del Consiglio e vorrei che tutte le volte che noi quando, così, potevamo giudicare il comportamento di una Giunta, parlavo dei tempi in cui magari chi oggi è all'opposizione era in questo posto, fosse stato così largo di informazioni, forse certe cose non andavano meglio anche allora.
Dolchi (Presidente) - Per dichiarazione di voto il Consigliere Andrione.
Andrione (UV) - No, no, non è per dichiarazione di voto perché le affermazioni dell'Assessore Pollicini meritano una risposta... (Dolchi: sì, sì, senz'altro) ...E io ribadisco il mio giudizio e lo aggravo perché non si appalta un'opera che non ha ricevuto i necessari nullaosta perché allora invece di amministrare la Regione Autonoma Valle d'Aosta, non dovreste amministrare neanche il Comune di Bard che è il più piccolo, credo della Valle.
Ma come si fa a dire che si è ritardato di un anno perché il Provveditorato alle Opere Pubbliche o il Coni non dava il suo visto? Ma allora quell'appalto perché è stato fatto? E quei prezzi che valore avevano? Prima questione.
Seconda questione. Dal 5 maggio all'autunno passa comunque il periodo di tempo nel quale, in Valle d'Aosta e in particolare a Pré-Saint-Didier, vi è la massima, la normale disponibilità per lavorare perché nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio sono i mesi in cui, per lo meno, è più difficile lavorare. Ora, non si capisce il perché di questo ritardo e non credo che sia imputabile all'opposizione. Ho finito.
Dolchi (Presidente) - Dichiarazione di voto.
Manganone (Ind.) - Due anni fa noi avevamo sollevato già questo problema. Avevamo dato delle indicazioni e dicevamo di non appaltare l'opera perché i prezzi non erano congrui. I fatti ci hanno dato ragione. Effettivamente sulla prima tornata noi abbiamo risparmiato, mi pare, già allora sugli scavi, un 30 milioni. Se no sarebbero 200 milioni in più. Comunque, riallacciandomi alle discussioni del 1971 e pur prendendo atto delle risposte obiettive datemi da Pollicini, io dichiaro di astenermi dalla votazione.
Bordon (DC) - Una piccola battuta, una "boutade" perché se no la cosa diventa troppo grave.
Indubbiamente il collega Monami mi è veramente amico perché se per caso ci fosse stata una piccola ombra su Bordon, dà la possibilità di rispondere e quindi io ringrazio Monami.
Premetto una cosa: premetto che, quando sono intervenuto l'altra volta, ho voluto precisare molto chiaramente che io non ho assolutamente intenzione qui, almeno questa sera e in questa occasione, di puntualizzare delle responsabilità e pertanto, caso mai lo faremo in futuro. Tengo solo a precisare che naturalmente Bordon - e lo dicevo con Borbey, per cui quasi quasi ho vinto la scommessa - non c'entra niente in quanto che nel 1969 Bordon ha finito le sue funzioni. È subentrato altro Presidente di Giunta e gli appalti si sono susseguiti dopo. Per cui, se non erro, il problema, eventualmente, lo puntualizzeremo quando la Commissione dei Lavori Pubblici porterà in questa sede l'appalto del 1971, l'appalto del 1972, il perché ci sono stati questi ritardi. Ma a me questo, stasera non interessa.
Quindi io, dal 1969 purtroppo, non ho più avuto voce in capitolo, forse "purtroppo" l'ho detto male perché voi ne siete tutti contenti, forse ne sono contento anche io ma questo è un altro discorso. Quindi Bordon in questo non c'entra.
C'entra come tutti gli altri Consiglieri, c'entra per l'apporto che ha sempre cercato di dare e che continua a dare prendendo naturalmente le proprie responsabilità. D'altronde è pagato per questo, anche lautamente, come ha detto la Signorina Viglino e, pertanto, lasciamo stare questo tasto.
Allora, premesso tutto questo, mi sembra che ci siano qui alcuni piccoli malintesi ma uno l'ha già spiegato molto bene Pollicini.
Noi stasera, tanto per cominciare, siamo chiamati qui dentro a votare per questa delibera, assunta in via d'urgenza, per questi 25, 30 milioni che sono in più e pertanto uno può votare con la massima tranquillità. Almeno noi siamo qui per dare il nostro voto favorevole.
Ecco, Signor Presidente del Consiglio, la nostra dichiarazione di voto inserita in questo. Però è altrettanto vero che noi ci permettiamo di far notare che il dibattito è venuto fuori perché era normale che venisse fuori e quindi ognuno di noi deve avere delle responsabilità per il futuro, per cui avremo il tempo in questi giorni e io prego l'Assessore Pollicini - e sono sicuro che lo farà perché è anche interesse suo - di portare al più presto in Consiglio, dopo aver sentito questa Commissione dei Lavori Pubblici, che ci illustrerà la situazione, ce la ricorderà, ci proporrà dei provvedimenti, di portarcelo al più presto perché effettivamente bisognerà pur parlare anche dell'acquisto dei macchinari.
Ma io, su questo poi ne parlerò allora perché allora potrò incominciare a dire: "Ma tu Pollicini hai fatto l'appalto, quante ditte hanno concorso? Chi ha offerto? Chi non ha offerto? Vogliamo chiamare la ditta francese, giapponese?", questo dirò allora. Stasera non lo dico se no non finisco più e quindi io ritengo che questa sera noi dobbiamo votare questa delibera assunta in via d'urgenza e noi votiamo tranquillamente in favore.
Per il resto lo discuteremo ma è indubbio che di fronte alla situazione e al dibattito che è avvenuto lo vedremo in futuro, ma la situazione è quella che è.
Adesso, se poi si vogliono vedere le responsabilità, senza dubbio che cosa è accaduto? Anche io l'ho detto prima: è il ritardo che ha provocato questa situazione. Ma io non ho detto assolutamente, Pollicini non lo ha richiamato, non ho mica detto che è un ritardo dell'Assessore ai Lavori Pubblici. Io ho detto che ci sono stati degli impedimenti. Abbiamo sentito il Coni, abbiamo sentito altri permessi che non erano arrivati quindi è una situazione che, se domani vorremo stabilire delle responsabilità, noi siamo qui tranquillissimamente per assumere le nostre ma indubbiamente io ritengo che in questa situazione ci sia molta forza maggiore. E, qualche volta, anche un po' di paura di portare avanti certi problemi e di affrontarli con la dovuta tranquillità.
Per esempio, io non mi permetto di intervenire nei giudizi degli altri. Ma, a un certo momento, voglio poi vedere se tutti ci astenessimo in questo problema che cosa ne verrebbe fuori. Io me lo chiedo e chissà che per una "boutade" non lo si faccia poi all'occasione buona.
Quindi, io chiedo scusa del lungo intervento, la Democrazia Cristiana vota a favore per i motivi dinnanzi detti.
Jorrioz (PSDI) - Era solo per dire della mia perplessità. Da quanti Consiglieri sono intervenuti ho sentito che c'era già della perplessità nel periodo in cui è stato appaltato questo grosso lavoro. Io qui ho sentito un giro di milioni, un valzer di milioni, da 100 a 400 a 800. Naturalmente, in un momento in cui la vita in tutta la Valle si fa sempre difficile, parlare di queste cifre e delle spese di altre cifre ancora mi lascia molto ma molto perplesso.
Io dichiaro, di conseguenza, di astenermi dalla votazione.
Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente, francamente, di fronte a una discussione così animata per la piscina di Pré-Saint-Didier io debbo farmi un convincimento. E il mio convincimento è che si debba rafforzare la tesi sostenuta dall'Avvocato Andrione che, con molta chiarezza, ha detto pane al pane e vino al vino. Evidentemente questa piscina, che da 200 milioni siamo andati a 860 e non ci si fermerà sugli 860, è qualche cosa di obbrobrioso a prescindere dalle attrezzature che ci vogliono, che sono necessarie per lo sport; è semplicemente obbrobrioso.
Ho fatto un'esperienza oggi, qua dentro, che mi servirà in seguito e ne sono lieto e ringrazio tutti perché la discussione è stata animata su un fatto che effettivamente non suona di buon auspicio per quel che è stata l'Amministrazione regionale. Grazie. Mi astengo dalla votazione.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Se non ci sono altri metto ai voti la deliberazione 2780 in data 1 giugno 1973 della Giunta per la sua ratifica. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Esito della votazione: presenti 30, votanti 22, maggioranza 16, astenuti 8, favorevoli 22.
Il Consiglio approva.
Gli astenuti sono: il Gruppo dell'Union Valdôtaine, Rassemblement Valdôtain, Manganone, il Gruppo Socialdemocratico e il Movimento Sociale Italiano.
Oggetto n. 3029 in data 22 giugno 1973: Approvazione di bando di pubblico concorso per la nomina del Primo Segretario Capo Servizio Zona Franca e distribuzione generi contingentati.
Dolchi (Presidente) - Prima di mettere in votazione ricordo che, come è scritto negli allegati, il Consiglio è chiamato anche a delegare la Giunta ad adottare tutti i provvedimenti necessari per l'esecuzione del concorso, fatta eccezione della nomina dei Consiglieri facenti parte della Commissione giudicatrice dell'approvazione della graduatoria e della nomina del vincitore.
Ci sono chiarimenti? Nessuno chiede la parola?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3031 in data 22 giugno 1973: Concessione di contributo per la sistemazione in nuovi locali dell'Archivio Capitolare - Approvazione e Finanziamento di spesa.
Caveri (UV) - Je n'ai rien à dire à propos de cette délibération pour ce qui concerne l'organisation d'une archive des documents du Chapitre de la Cathédrale. Cependant je voudrais remarquer ceci: que d'une main on donne la somme de 4 millions et demi pour organiser cette archive mais, sauf erreur, de l'autre côté, cependant, il y a un fait que plusieurs fois j'ai souligné et rappelé à la Junte.
Je ne sais combien de Conseillers, probablement il y a des Conseillers régionaux qui ne le savent pas, que derrière la Cathédrale il y a un cloître gothique qui est hermétiquement fermé au public et aux touristes. Plus d'une fois j'ai demandé à cette Junte de vouloir intervenir auprès les autorités ecclésiastiques pour que ce cloître soit ouvert au moins pendant la journée, en manière que les touristes et la population et les élèves des écoles pussent visiter ce cloître. Je crois que dans tout le monde il n'y a pas ce phénomène d'un cloître, qui est assez remarquable du point de vue historique et artistique, qui est fermé rigoureusement au public. J'ai présenté à cet égard des motions, ces motions ont été votées, comme arrive maintenant, à l'unanimité mais, naturellement, que le cloître est resté hermétiquement fermé. Voilà alors, d'un côté on donne la somme pour l'organisation d'archive, très bien mais alors qu'on obtienne des autorités ecclésiastiques ce qui est ce qui est juste d'obtenir, parce qu'on dit: "Ma di notte ci sono le coppiette, c'erano le coppiette che entravano nel chiostro della Cattedrale quando la porta non era chiusa" mais que l'on ouvre, pour le moins, pendant la journée.
Andrione (UV) - Je demande à l'Assesseur à l'Instruction Publique de pourvoir à la publication de ces documents et surtout ceux qui concernent les archives de "L'Evêché d'Aoste" qui peuvent être mises en relation à la publication faite par les archives historiques et qui seront certainement très intéressantes à tous les points de vue.
S'il était possible organiser, dès maintenant, la publication, évidemment avec des fascicules, avec des légations périodiques parce que c'est une masse très importante de documents... (voce) ...Archives de l'Evêché. Je crois que ce sont les archives plus importantes d'Aoste après la dispersion des archives de la Commune.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Se non ci sono altri faccio presente al Consiglio che...
La parola al Presidente della Giunta.
Dujany (DP) - Cette dépense n'est qu'une première dépense, à la suite il y aura encore d'autres dépenses pour perfectionner le recueil des différentes archives de l'Evêché avec les archives de la Cathédrale et je crois que, avant de pouvoir publier les archives de l'Evêché, il faut avant tout le recueillir dans cette salle qui est objet, aujourd'hui, de la délibération.
Je m'intéresserai, en espérant que vous n'ayez pas besoin de présenter une interpellation au sujet, du cloître de la Cathédrale.
Il y a aussi un autre problème que je voudrais parler au Conseil et c'est la nécessité, peut-être, d'un musée d'art religieux. On a pris des contacts avec l'Evêque qui s'est déclaré disponible de céder les locaux au rez-de-chaussée de l'Evêché qui seraient disponibles à louer pendant un certain nombre d'années gratuitement, à condition que ce soit l'Administration régionale qui les mets en place pour instituer vraiment un musée religieux.
Malheureusement nous nous trouvons tous les jours devant des phénomènes de vol de différents objets religieux qui sont distribués dans les différentes chapelles de pays et dans les différentes églises. Je crois que ce serait le moment, justement, à les recueillir dans un musée d'autant plus quel les objets religieux sont d'extrême importance et d'extrême intérêt en Vallée d'Aoste.
Caveri (UV) - Je voulais justement attirer l'attention de la Junte sur le problème de sécurité de ces objets artistiques parce que nous vivons dans une époque où le vol des objets artistiques est devenu systématique et organisé, "Programmato" comme dirait notre Assesseur au Tourisme.
Or, si on pense de faire un musée d'art religieux, il faudra se préoccuper des systèmes de défense parce que, en ce moment, par exemple le trésor de Saint Ours est sauvegardé d'une manière parfaite, parce qu'il est situé dans une, dans un local, n'est-ce-pas, qui est gardé par une très étroite fenêtre avec des barreaux très robustes, de manière que les systèmes de défense du trésor de Saint Ours sont certainement supérieures à ceux qu'on pourrait instaurer dans quelconque musée d'art religieux, de manière - j'attire l'attention de la Junte sur le danger qui pourrait y être pour la sécurité de ces objets - alors il faudra étudier quelque chose qui soit vraiment "A prova di bomba" en pensant que les voleurs aujourd'hui sont avant tout, compétents en matière d'art et sont spécialisés aussi pour faire des véritables prouesses dans cette matière.
Dujany (DP) - ... une clochette d'alerte chez l'Evêque, n'est-ce-pas, puisse le protéger.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola? Allora, prima di mettere ai voti l'oggetto n. 3031, ricordo che il Consiglio, nel ratificare il provvedimento di Giunta e la convenzione tra la Regione e l'Archivio capitolare, delega anche la Giunta a concedere ulteriori contributi fino all'importo complessivo di lire 4.500.000, come risulta dai documenti allegati all'ordine del giorno che sono a mani dei Consiglieri.
Fatta questa precisazione, metto ai voti. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3225 in data 6 luglio 1973.
C'è nessuno che chiede la parola?
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3418 in data 18 luglio 1973.
Anche per questa deliberazione, come per la 1561, è proscritta la votazione segreta. Se non addirittura la seduta segreta. La Presidenza propone pertanto di discutere questo oggetto alla fine delle ratifiche di Giunta.
Oggetto n. 3427 in data 26 luglio 1973.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3714 in data 30 agosto 1973.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3740 in data 30 agosto 1973.
Il Consiglio approva.
Si sottopone nuovamente all'attenzione del Consiglio l'oggetto n. 1561 che è la seconda dell'elenco. C'è qualcuno che chiede la parola? Si passa alla votazione segreta.
Esito della votazione per la ratifica della deliberazione 1561 in data 6 aprile 1973: presenti 28, votanti 28, maggioranza 15, favorevoli 27, contrari 1.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3418 in data 18 luglio 1973.
Richiamo l'attenzione dei Consiglieri sul fatto che anche questa deliberazione va votata a scrutinio segreto. Se qualcuno chiede la parola... Vorrei sapere se la richiesta è perché la discussione avvenga in seduta segreta. Nessuno chiede la parola? Si passa alla votazione segreta.
Esito della votazione per la ratifica della deliberazione 3418 del 18 luglio 1973: presenti 32, votanti 32, maggioranza 17, voti favorevoli 24, contrari 6.
Il Consiglio approva.