Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 266 del 10 ottobre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 266/73 - Disegno di legge regionale riguardante: "Interventi finanziari regionali per contenere l'aumento del prezzo dello zucchero contingentato in esenzione fiscale".

Marcoz (UVP) - Il giorno 20 settembre 1973 la Giunta regionale ha provveduto a redigere questa legge che corrisponde all'ordine del giorno votato. È composta di n. 4 articoli, che tutti quanti avete ricevuto insieme ai vostri atti, e che è stata sottoposta a tutti i Consiglieri. Quindi non posso aggiungere altro che passarla ai voti.

Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola per la discussione generale, voglio informare il Consiglio che la Commissione consiliare permanente per l'Industria e Commercio, riunitasi in data 2 ottobre, presenti i componenti: Tonino, Chanu, Fosson, Marcoz e Parisi, ha preso in esame il disegno di legge in oggetto indicato e ha espresso, con quattro voti favorevoli e un voto contrario, Fosson, parere favorevole all'adozione del provvedimento legislativo stesso, senza alcuna modificazione.

Così come la Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali, Finanze, Programmazione e Urbanistica, riunitasi in data 3 ottobre 1973, presenti i componenti: Siggia, Albaney, Andrione, Di Stasi e Perruchon, ha preso in esame il disegno di legge in oggetto indicato e ha espresso con quattro voti favorevoli e un voto contrario, Andrione, parere favorevole all'adozione del provvedimento legislativo stesso, senza alcuna modificazione.

È aperta la discussione generale.

Di Stasi (PSI) - Signor Presidente e Signori Consiglieri, prendo atto con soddisfazione che la Giunta, su un impegno che aveva preso di fronte al Consiglio, ha preparato la legge che prevede la spesa di 85 milioni di lire per vedere - come intervento finanziario della Regione - di contenere il prezzo dello zucchero a lire 180 invece che a 216 lire, come era stato invece deciso dalla Giunta stessa in precedenza.

Io vorrei soltanto fare una domanda e vorrei sapere se questa legge, ammesso che la Commissione di Coordinamento la passi, quando potrà entrare in vigore, pur tenendo presente che è stata dichiarata urgente, ai sensi del 3° comma dell'articolo 31 dello Statuto Speciale, perché non vorrei che i nostri sforzi venissero vanificati da un intervento, così, un intervento che entrerebbe in funzione, mettiamo il caso, il 15 o il 30 di dicembre del 1973. Noi non volevamo soltanto salvare il principio, volevamo veramente la riduzione del prezzo dello zucchero. Grazie.

Jorrioz (PSDI) - Consiglieri, io confermo la mia adesione alla proposta d'intervento regionale per sanare la situazione venutasi a creare per l'aumento dello zucchero contingentato però non sono del tutto favorevole alla proposta, cioè sulla somma chiesta come stanziamento, cioè gli 85 milioni.

Secondo me, dai dati resi noti dall'Assessorato competente, risulta che sul quantitativo importato a tutt'oggi c'è un utile di lire 5 al chilo che, moltiplicato per il quantitativo di zucchero già attualmente importato, comporta una somma di 12 milioni e 335, cioè una maggiore somma superiore a quella prevista come spesa per l'acquisto dello zucchero giunto in Valle a tutto il mese di agosto.

Per gli altri, dunque, lo zucchero attualmente arrivato in Valle mi sembra che dovrebbe ammontare a 24 mila 670 quintali, se sono esatti i dati che ho avuto io.

Gli altri 20.3330 quintali che dovrebbero ancora arrivare in Valle in seguito dovrebbero costare meno perché, dalle quote date dall'Assessore, dice, lo zucchero costava 115 lire e rotti al chilo, attualmente costa 144. Noi, in questo periodo, abbiamo avuto un leggero aumento del valore della lira per cui lo zucchero dovrebbe costare 133 e rotti.

Almeno, questi i dati che io ho riscontrato sui giornali commerciali. Di conseguenza, anche questo zucchero che dovrà ancora arrivare in Valle, ci dovrebbe essere un certo margine di sicurezza, cioè ancora maggiore oltre queste 5 lire che ci sono già attualmente su questa differenza di prezzo e cioè da 144 a 115 che comporterebbero una spesa maggiorata di 29 lire al chilo.

Avremmo circa 5 lire al chilo già di buono sullo zucchero importato che rappresenta, insomma, non proprio la metà cioè qualcosa più della metà.

Per gli altri 20.300 quintali che devono ancora essere importati, appunto, come ho detto prima, ci dovrebbe essere ancora un margine maggiore perché la lira è leggermente aumentata. Di conseguenza, secondo me, sui due quantitativi, i 12 milioni che attualmente si possono recuperare in più, più altri 23 milioni sulla maggiore disponibilità, maggiore valore della lira di 23 milioni noi avremmo bisogno, per coprire questa spesa di 35 milioni 388 mila e 420. Il che, dedotto dagli 85 milioni, proposti dalla Giunta, ci sono ancora 49 milioni 611 mila e rotti di possibilità di rimanere nei costi effettivi.

Non so, secondo me, anche se noi dovessimo aggiungere a questa somma, ammettendo che la lira non possa mantenere gli attuali cambi, si possa arrivare a una somma di 60 milioni, avremmo circa ancora 11 milioni da aggiungere alla somma totale, potremmo eventualmente, per accontentare la Signorina Viglino per la questione del famoso torrente ecc., 20 milioni che potremmo recuperare per sistemare anche quel torrente. Così: 65 milioni più 20 milioni dati per sistemare la questione del torrente, si raggiungerebbe la somma messa a disposizione o preventivata dalla Giunta per questo problema.

Ora, io volevo soltanto sapere: queste 5 lire al chilo che si cono di margine, a che cosa servono e come possono essere utilizzate?

In secondo luogo volevo chiedere questo: dunque, sino al 30 giugno del '73, cioè dal febbraio al giugno del 1973, noi abbiamo avuto l'importazione di circa 15 mila quintali, cioè un terzo del fabbisogno della Regione e sono arrivati, naturalmente, dal febbraio al giugno con l'aumento che c'è stato del cambio, cioè a favore del franco e a danno della lira. Com'è stata pagata questa merce che è entrata in Valle fino al 30 giugno? Perché mi pare che al 30 giugno siano giunti in Valle circa 15.102 cioè un terzo del fabbisogno dell'intera annata dello zucchero per la popolazione valdostana.

Com'è stata pagata questa merce? Perché all'arrivo, questa merce, allo sdoganamento deve essere pagata. Naturalmente sarà stata pagata al prezzo effettivo del cambio. Com'è stata pagata e se ci sono degli oneri superiori per il pagamento di questa merce. Grazie.

Fosson (UV) - Nous avons déjà dit, quand nous avons eu occasion de discuter ce problème, le motif pour lequel nous étions contraires au prix politique du sucre et aux prix politiques en général pour différentes marchandises.

Donc je n'ai pas besoin de m'allonger, je voudrais tout de même faire quelque réflexion aussi sur ce que nous allons approuver et que nous est soumis en ce moment.

Première chose: la question qu'a déjà été soulevée par le Conseiller Di Stasi, parce que quand la loi sera approuvée nous serons vers la fin de l'année et, pratiquement, une grande partie de la population aura retiré le sucre à 216 lires et seulement ceux qui retireront à la fin de l'année pourront l'avoir à 180 lires.

Deuxième considération: de façon que tout cela se réduit à une, comment dire, à un quelque chose qui n'est pas efficace, certainement, pour ce qu'on voulait compenser vis-à-vis de la population.

Deuxième question est les 85 millions qui viennent alloués par cette loi. Ces 85 millions sont en grande partie pour couvrir le déficit de la caisse "conguaglio" auparavant. Il me semble que ce principe est contraire même à l'ordre du jour qui a été voté par la majorité du Conseil parce que dans l'ordre du jour voté par la majorité du Conseil on demandait au point 1: "Promuovere entro 15 giorni tutti i provvedimenti necessari a integrare, in via eccezionale e fino al 31 dicembre 1973, il maggior onere derivante dall'attuale situazione monetaria internazionale nella posizione dello zucchero". Si dans l'ordre du jour on voulait aussi régler toutes les questions précédentes, on aurait dû le dire et dire qu'on voulait mettre en place toute la caisse "conguaglio" depuis le mois de mars ou le mois de février du 1973. Comme la majorité votera cette loi, nous voterons contre, mais nous faisons quand même une recommandation et c'est qu'on fasse puis un contrôle exact de combien a été payé le sucre dans les différentes fois qu'il est arrivé pour voir que l'on n'aille pas, à travers les fonds de l'Administration régionale, détourner ces fonds pour d'autres raisons qui n'ont rien à faire avec la population, voilà, parce que nous savons comme vont finir ces choses, nous savons le commerce qu'il y a des bons de sucre e surtout, quand se vérifient des circonstances comme les actuelles où il y a une intégration de la part de l'Administration régionale, il y a le danger qu'à en profiter ne sera pas la population mais seront, en grande partie, d'autre personnes qui n'auraient absolument pas le droit, qui seraient même contraires à ce qui est le principe qui voudrait établir le Conseil régional.

Monami (PCI) - Mah, anche noi, Gruppo comunista, esprimiamo il compiacimento per il provvedimento sottoposto dalla Giunta perché cammina nello spirito dell'ordine del giorno che abbiamo votato il 20 settembre 1973 e non spetta a me rispondere ad alcune osservazioni fatte su queste cose però, da alcune questioni emerse in questo dibattito, si dimostra proprio come il provvedimento di aumento del prezzo dello zucchero colpiva le popolazioni più bisognose, era un dato di fatto citato testé dal Consigliere Fosson con il quale io sono d'accordo. Si può correre il rischio di operare una discriminazione tra quelli che hanno comperato lo zucchero a un dato prezzo e quelli che invece andranno a comperarlo a prezzo inferiore.

È peraltro vero che questa considerazione, che è pur giusta da un punto di vista strettamente del dibattito, mi fa pensare che proprio coloro che si precipitano a comperare quantità di zucchero - per cui l'averci rimesso, ma con tutti i trighi che si possono fare con i commercianti, Andrione, per cui puoi lasciarli in sospeso sei mesi per poi prenderli contemporaneamente - lo fanno proprio, semmai, coloro che dispongono di diecimila lire di più e non parlo dei ricchi, ma non lo fanno certamente i lavoratori, non lo fanno certamente i disoccupati, non certamente la gente che ha bisogno e che lo zucchero lo compera quanto ne ha bisogno del chilo al mese o dei due chili al mese, ecc.

Quindi, pur sapendo di correre questo rischio, ed era stato già denunciato l'altra volta, noi siamo d'accordo con la legge che ci viene presentata. D'accordo limitatamente però a una questione e qui vogliamo essere estremamente precisi: quando noi abbiamo chiesto questo provvedimento, ritenevamo che il provvedimento, con un provvedimento preso dalla Giunta regionale, dovesse mettersi subito in atto quel meccanismo per cui funzionasse per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, i famosi quattro mesi che costano quei 75 o 85 milioni. Non dispongo di un ufficio che studi come il collega Jorrioz e quindi non mi dilungo sulle composizioni dei prezzi di questo genere, mi riserverò semmai di approfondire l'argomento, ma dico, limitatamente al fatto che la legge preveda, all'articolo n. 1, una variazione di data che coincida, traslando i termini, coincida per rimettere in termini la questione che noi ponevamo il 20 settembre 1973. E quindi, sino al... non certamente il 31 dicembre 1973 ma 30 gennaio 1974 o 28 febbraio 1974 sulla base delle indicazioni che l'Assessore ci dirà. Il tempo che decorrerà da oggi fino all'approvazione della legge da parte del Comitato di Coordinamento.

Ecco, a queste condizioni noi diamo l'adesione a questo provvedimento e ci felicitiamo con la Giunta che ha avuto la sensibilità di saper operare con una certa sollecitudine. Ma anche perché - e qui va ricordato - questo è stato possibile perché ancora una volta - e non dovremo dimenticarlo in futuro - l'Assemblea pubblica, il Consiglio regionale è il sovrano dell'Amministrazione regionale e non può essere colui che viene qui solo a ratificare, ad approvare o a respingere. Deve discutere, elaborare, proporre e portare avanti una politica.

Direi: da questo piccolo esempio nasce l'indicazione di quale deve essere la funzione reale che il Consiglio regionale deve avere per amministrare.

Bordon (DC) - ... grazie ai colleghi che mi hanno preceduto è stato quasi detto tutto, in quanto ché mi sembra che se le parole che ha detto Monami le avessi dette io, avrebbero molto ma molto meno valore. Avrebbero avuto meno valore per un sacco di motivi facilmente intuibili. E, d'altronde, aggiungere molto a quello che è stato detto non sarebbe neanche il caso... (voce: non si sente) ...Ecco, grazie ma io, allora non avevo il piacere di averti perché forse mi avreste aiutato in modo diverso, ma questo non ha nessuna importanza e chissà che non possa accadere in futuro, non si sa mai questo.

Stabilito questo, anch'io avevo delle mie perplessità. Noi non entriamo in merito a quanto abbiamo già detto nell'altra seduta in questa occasione perché anche noi eravamo preoccupati di parlare di un prezzo politico perché si temeva di creare dei precedenti. Ci avevano anche detto: "E quando aumenterà la benzina, che cosa faremo"? Vedete che per la benzina non abbiamo fatto niente. Perché era, per me, un aumento molto diverso da quello dello zucchero e, d'altronde, non era giusto neanche che ci fosse sempre un settore solo di questo Consiglio che si arrogasse - a torto perché quasi sempre è a torto - certe primogeniture nella difesa degli interessi dei lavoratori delle classi meno abbienti perché credo che siano problemi che stanno a cuore a tutti.

E, pertanto, anche noi abbiamo condiviso questo punto di vista e abbiamo voluto, presentando per primi una interpellanza, vedere di riportare le cose nel loro giusto binario e quindi di ritornare al prezzo di lire 180.

Naturalmente io non avrei neanche preso la parola perché avrei voluto che il nostro Assessore ci rispondesse - poi, eventualmente, come forse farà - che questo provvedimento entra in vigore subito. Perché, voi capite perfettamente, che se ha da entrare tra un mese, come diceva adesso Monami e come hanno detto prima Fosson e altri, questo provvedimento è semplicemente ridicolo. E sarebbe nient'altro che una presa in giro per il consumatore. Perché, effettivamente - lasciamo stare se uno ha accaparrato lo zucchero o no - ma colui che è andato a prenderlo perché aveva necessità in questi mesi, l'ha pagato 216, mi sembra, e l'altro che non è andato, che forse poteva fare a meno perché lo aveva accaparrato in altra occasione, quello lì l'ha potuto prendere a 180.

È indubbio che ci sarebbe una discriminazione e provvederà l'Assessore all'Industria e Commercio che è competente per questo, per vedere di ovviare a questo inconveniente.

Naturalmente, ripeto, la cosa che ci sta più a cuore è proprio questa: vorrei sapere quando entrerà in vigore.

Mi direte: quando è approvata la legge. E allora è inutile! E allora dobbiamo procrastinare questo perché fino al 31 dicembre andava bene. Forse che le necessità di questi lavoratori, delle classi meno abbienti, vanno solo fino al 31 dicembre? Io penso che se questo verrà procrastinato nei mesi, bene.

E non è poi detto che ancora, qui dentro, si abbia a portare una mozione, un ordine del giorno con il quale si chieda che questo abbia a continuare anche in futuro. Questo poi ognuno lo vedrà e vedremo cosa potremo fare.

Quindi io aspetto una risposta dal nostro Assessore per rispondergli in merito. È indubbio che qualunque cosa accada, noi questa legge la votiamo, la votiamo perché l'abbiamo sentita.

Stabilito questo, volevo - dato che ho preso la parola - chiedere due cosettine semplicissime. L'Assessore, però, risponderà con tutta facilità perché penso che non ne abbia colpa. Ma, risulta all'Assessore che ci siano delle lamentele perché questo zucchero ha preso dell'umidità, è tutto in blocchi, ecc.? Naturalmente non è colpa sua ma sarebbe il caso di vedere come mai questo è accaduto perché, effettivamente, l'abbiamo constatato un po' tutti nelle nostre famiglie, che questo zucchero ha preso dell'umidità ed è in blocchi.

E, come seconda cosa, se è vero o meno che ci siano delle difficoltà di distribuzione perché qualcheduno mi dice che si è presentato con buoni e non l'ha avuto.

Queste due cose semplicissime per tranquillità nostra e saper rispondere.

Invece il problema dell'entrata in vigore di questo provvedimento, desideriamo che ci venga precisato con molta precisione perché in caso contrario, provvederemo con altra mozione, altro ordine del giorno.

Andrione (UV) - Come lor Signori sanno, in questa occasione noi giochiamo "da fuori" e quindi abbiamo molta tranquillità perché, essendo contrari ai prezzi politici e avendolo detto, giudichiamo la situazione per quella che è e vorremmo che rimanesse a verbale di Consiglio alcune considerazioni che sono già state fatte ma che non è male ripetere.

Allora, prima considerazione - e da informazioni assunte - sembra che 85 milioni stanziati, 36 milioni coprano il periodo 9 febbraio, data della svalutazione della lira, 20 agosto, data dell'aumento del prezzo dello zucchero al consumo.

Il che vuol dire che da febbraio ad agosto, quando la Giunta teneva per vergogna celato l'aumento del prezzo dello zucchero, vi è stato in Valle d'Aosta un prezzo politico. Prezzo politico che non era stato deciso dal Consiglio ma che nei fatti è una realtà che si è verificata.

Dal 20 agosto al giorno in cui questa legge entrerà in vigore, lo zucchero è stato pagato al consumo 216 lire per cui, leggendo l'articolo 2 di questa legge che dice "Con deliberazione della Giunta regionale saranno approvati i provvedimenti da adottare per la pratica applicazione della presente legge e per l'approvazione, il finanziamento ecc. 85 milioni di lire" io devo confessare alla Giunta che prima sono andato - preso da un eccesso di riso- e ho riso talmente che mi sono venute le lacrime agli occhi per cui sembravo Gargantua alla nascita dei Pantagruel che, visto che gli era morta la moglie, "Il pleurait comme un veau et il riait comme une vache".

Perché io vorrei sapere con quali provvedimenti la Giunta rimborserà i soldi pagati, le 36 lire pagate dal 20 agosto al giorno in cui questa legge entrerà in vigore, a coloro che hanno pagato lo zucchero a 216 lire, come me, cioè come mia moglie e tutti gli altri.

Non so se la Giunta prevede di fare un'adunanza oceanica e versare le 370 lire cadauno sul posto oppure se prevede di fare un ufficio specializzato per mandare a ciascuno i suoi soldini oppure non so, fare qualche cosa come la distribuzione carburanti che sembra non funzioni molto bene, per restituire questi soldi. Io vi prego di non vedere in quello che dico, e lo dico soprattutto per il segretario del partito Comunista Monami, vi prego di non vedere una ingiuria in quello che sto dicendo ma, in questo articolo 2 noi abbiamo visto un pericolo per la Regione perché abbiamo pensato che se questo articolo fosse letto da qualche giornalista del Corriere della Sera, l'edizione di domani del "Corriere" potrebbe portare una frase di questo genere, un titolo di questo genere: "Meno saggio che l'Imperatore Caligola, che aveva messo un cavallo quale rappresentante del popolo romano in Senato, il popolo valdostano s'è dato come rappresentanti un branco di somari". Perché qui, come si fa, come si fa a tornare indietro?

Un prezzo politico è un prezzo che si stabilisce per il futuro. Non si possono stabilire 85 milioni di lire per pagare dei soldi che sono stati già sborsati dai consumatori. E allora viene fuori il ragionamento di Monami che è esatto, che è giusto. Dice: non parliamo di quello che è avvenuto, prolunghiamo il prezzo politico e anche Bordon ha fatto eco a questa proposta che a noi sembra pericolosissima. Prolunghiamo il prezzo politico nel 1974 quando, probabilmente, lo zucchero, per cause naturali cioè per via della conferenza dei Paesi produttori, aumenterà per conto suo e quindi continuiamo a versare i soldi del bilancio regionale per delle questioni che assolutamente non devono essere affrontate in questa maniera.

E, Signori, io ripeto: questa legge - l'ho detto in Commissione Affari Generali e lo ripeto qui - secondo me questa legge, anche per il motivo che ho illustrato, non può essere approvata. E qui si rischia semplicemente di dare occasione non solo al Consigliere Andrione che ha parlato contro i prezzi politici e che ha riso per conto suo, ma di dare occasione alla Commissione di Coordinamento di dire: "Sentite, prima di legiferare, pensateci due volte!".

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri Consiglieri in sede di discussione generale? L'Assessore Marcoz.

Marcoz (UVP) - Non voglio essere né polemico né entrare di nuovo nei minimi particolari. Vorrei solamente rispondere a quanto hanno detto nei vari interventi i miei colleghi Consiglieri.

Dunque, per Di Stasi, Monami, Bordon che più o meno si sono preoccupati per quando entrerà in vigore questa legge, voi sapete benissimo che il Coordinamento, più o meno, ci mette dai 20 ai 30 giorni. Io sono nuovo, mi sono informato, penso che più o meno l'iter della legge regionale sia questo, che quindi prima che il Coordinamento possa dare un suo parere passeranno dai 20 a 30 giorni.

Per quanto riguarda di nuovo alle richieste fatte dal Consigliere Jorrioz, gli dico che gli 85 milioni sono stati fatti su un conto, diciamo, di massima, di peggiore caso in cui la lira continui a scendere e non avere di nuovo quella qualificazione che ha avuto in quest'ultimo tempo, compre - per rispondere anche al Consigliere Andrione - il debito accumulato dal mese di febbraio fino al 20 di agosto.

Io rispondo a quello che posso rispondere, che è di mia potenza da quando sono entrato Assessore.

Per quanto riguarda inoltre, Bordon, sullo zucchero umido, è vero. È arrivato un carico di vagoni di zucchero che ha preso umidità. Io ho fatto subito intervenire i nostri fornitori della S. Louis di Marsiglia a controllare la veridicità di quanto era stato detto. Hanno preso dei provvedimenti. Parte è stato di nuovo rimandato indietro, parte, purtroppo, per la necessità, si è dovuto metterlo sul mercato.

Per quanto riguarda la difficoltà della distribuzione, è vero anche questo. Abbiamo avuto, la settimana scorsa, un po' di difficoltà in quanto per cause non nostre, non di nostra competenza ma delle Ferrovie dello Stato, in quanto i vagoni, parecchi, entrano in Italia attraverso le Ferrovie dello Stato. Per scioperi, per le ferrovie che non funzionano bene, hanno avuto un lieve ritardo. Comunque oggi come oggi tutto è superato.

Sono d'accordo con il Consigliere Monami per portare, diciamo, una validità a questa legge proposta, per non tornare indietro, per pagare un prezzo politico che ormai la popolazione ha già pagato e che difficilmente, come diceva bene Andrione, sarebbe impossibile ridare ai nostri consumatori, di prorogare questo termine del 31 dicembre al 28 febbraio 1974.

Andrione (UV) - Io vorrei solo fare una domanda di questo genere ma a tutti, la faccio a me stesso. Se il 14 gennaio il prezzo dello zucchero aumenta di nuovo e aumenta all'origine, cioè come Paesi produttori, che cosa facciamo? Paghiamo anche quella differenza lì?

Monami (PCI) - Ma mi pare che, se ricordiamo il precedente ordine del giorno, Andrione non far finta di dimenticarlo, avevamo detto che entro quella data - che allora era fissata al 31 dicembre - avremmo riportato l'argomento in Consiglio. Ma nessuno di noi comunque aveva già detto che il prezzo politico doveva essere protratto all'infinito. Entro la nuova data del 28 febbraio 1974 - per la quale sono perfettamente d'accordo, Assessore Marcoz e quindi ancora una volta il mio compiacimento - entro quella data ritorneremo a discutere dell'argomento in Consiglio che, come dico, deve essere sovrano su queste cose - e potremmo tutti essere d'accordo o no di riapplicare ancora o di prorogare il prezzo politico.

Dico, non ipotechiamo il futuro. Abbiamo preso un provvedimento che nel tempo è limitato, convinti di fare cosa saggia. Entro quella data vedremo come comportarci in un secondo tempo. Senza scomodare Caligola e altri notevoli personaggi su queste cose.

Andrione (UV) - Volevo fare una domanda al Presidente del Consiglio. Se crede che una legge presentata il 10 ottobre con la quale si impegna il bilancio del 1974, abbia un minino di validità. Perché qui impegniamo il bilancio 1974 prima che sia discusso il bilancio di previsione del 1974. Insomma, non bisogna poi neanche pigliare i Consiglieri regionali per dei cretini, scusatemi.

Bordon (DC) - Vorrei essere molto più ottimista, non so il perché. Ma, effettivamente, vorrei innanzitutto dare atto all'Union Valdôtaine che forse la posizione che ha assunto anche il Rassemblement, di non vedere con simpatia dei prezzi politici, è una cosa amministrativamente molto saggia. Quindi, io voglio dare atto di questo perché non è che qui dentro una parte voglia farsi bella e l'altra non bella. Però io ritorno indietro un passo e vorrei che Andrione non se ne andasse perché ha fatto tutti dei calcoli ben fatti e concordo con lui.

Io forse sarò non così gentile di felicitarmi tanto con la Giunta e neanche voglio fare della polemica, sia ben chiaro questo. Però vedete quanto sia stato un po' affrettato questo provvedimento dell'aumento dello zucchero, così di colpo, senza aver sentito, magari, il Consiglio prima. Perché, come giustamente sentivamo da Andrione, questo zucchero doveva essere aumentato sin da febbraio o marzo. Non lo si è fatto per ovvi motivi. C'erano le elezioni di giugno che si avvicinavano, cose comprensibili in fondo in fondo perché chiunque, penso fosse stato lì, avrebbe fatto lo stesso, forse.

Però indubbiamente c'è questo problema. Rimaniamo un po' giù nel campo pratico. Allora, questa gente qui cosa ha pagato? Ottobre, novembre pardon, agosto, settembre e ottobre. Indubbiamente pacherà questo zucchero 216 lire. Chi lo ha preso e lo ha dovuto prendere avrà sacrificato quelle X lire di differenza ma, almeno almeno, che sia procrastinato, come siamo un po' d'accordo tutti qui dentro, il termine, almeno gennaio e febbraio. Perché se no, effettivamente, ditemi voi che cosa sarebbe servita tutta questa cagnara? Niente.

Noi abbiamo discusso l'altro giorno. Ognuno ha detto la sua e poi saremmo arrivati a una conclusione che arriviamo alla fine di ottobre, a novembre la legge è approvata. E sarebbe servita soltanto per un mese. Quindi non penso che lo scopo sia stato quello.

Quindi noi siamo d'accordo di procrastinare, di ritardare il termine almeno sino alla fine di febbraio, con la riserva poi di venire qui dentro e di parlarne, come abbiamo detto prima, per vedere quello che dovremo fare.

Naturalmente, felicitazioni e non felicitazioni, io queste felicitazioni, questo compiacimento non lo faccio mai verso la Giunta perché, in fondo, la Giunta ha fatto quello che ha detto il Consiglio perché è l'organo esecutivo, noi siamo l'organo deliberante e quindi Monami, io sono stupito che tu sia così gentile, così servile. Quindi ha fatto solo il suo dovere. Con questa differenza: che forse anche loro, adesso, anche la Giunta stessa, si trova in difficoltà perché effettivamente ci sono dei termini e allora noi non dobbiamo superare questi termini. E il termine si supera soltanto col procrastinare di due mesi o di tre mesi, con la riserva poi di tornare qui e di parlarne dopo.

Quindi su questo noi siamo d'accordo.

Ringrazio, qui ringrazio, perché poteva anche dirmi che non ne sapeva niente perché indubbiamente se lo zucchero era a blocchi non era colpa dell'Assessore al Commercio perché non c'entrava, ma mi fa piacere sapere che ha seguito questo perché è effettivamente una lamentela grossa. Per il fatto della distribuzione, forse qualcheduno voleva accaparrare delle quote e quindi sarà bene che questo in futuro non si verifichi e purché arrivi.

Quindi d'accordo ma con il procrastinarlo almeno sino alla fine di febbraio.

Parisi (MSI-DN) - Signori Consiglieri, confermo il voto favorevole a questo provvedimento anche perché in sede di Commissione ho così espresso il mio giudizio.

Capisco gli allarmi che si sono sentiti da ogni parte. Ovviamente tutto questo è stato generato da che cosa? E qui chiedo scusa alla Giunta. È stato generato dal fatto che la Giunta ha preso un provvedimento, che questo provvedimento poteva prenderlo certamente dopo aver consultato il Consiglio.

Ora, per rispondere a certe preoccupazioni emerse specialmente dall'illustre Avvocato Andrione, la Commissione si dovrà riunire per fare acquisto di questo zucchero per l'annata del 1974 e penso - non sono pessimista al punto che la svalutazione debba galoppare ecc. ecc. a un dato momento, quando la corda è tirata eccessivamente, vero, si rimette a posto o si spezza del tutto e allora vedremo quello che capiterà... (voce) ...No, io non mi auguro niente, Signor Monami, perché non faccio parte della sua parte, io cerco che le cose vadano bene e che tutto si possa riportare nei propri termini. A ogni buon fine non penso che si debba allarmare tanto.

È vero, ci sono taluni che hanno già speso queste 36 lire in più ma questo si verifica in ogni circostanza, come si verificherà per la benzina e come si verificherà per tutto il resto. Perciò, a questo punto, io esprimo il mio parere favorevole al riguardo. Grazie.

Di Stasi (PSI) - Prendo atto di quanto ha esposto l'Assessore Marcoz. Devo dire: la legge, effettivamente, non è perfetta, siamo d'accordo. È una legge che è stata stilata in un momento di difficoltà e queste difficoltà sono emerse proprio nella legge stessa. Comunque sono contento che le mie osservazioni abbiano poi portato a una proposta - le nostre, d'accordo, d'accordo collega Mappelli, le nostre - hanno portato a una proposta del collega Monami che l'Assessore Marcoz ha fatto sua a nome della Giunta e credo che si possa procrastinare al 28 febbraio la data del contenimento del prezzo dello zucchero alle precedenti 180 lire al chilo, riteniamo di essere soddisfatti di questo intervento anche se, ripeto, la legge non è certamente una legge perfetta.

Bondaz (DC) - Volevo soltanto dire una cosa. Non sono molto d'accordo con il Consigliere Monami quando tesse gli elogi alla Giunta regionale perché se siamo qui a discutere una legge che dovrebbe rimediare a certi aumenti sconsiderati, dobbiamo prendere atto che la Giunta ha compiuto un atto non logico, non tecnicamente valido e solo per la presenza del Consiglio regionale questo viene ovviato. E direi che, dire che la Giunta si sia comportata nel modo migliore e tesserne gli elogi sia una cosa un po' esagerata.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola? Possiamo considerare chiusa la discussione generale? L'Assessore Marcoz vuole aggiungere qualche cosa?

Considerata chiusa la discussione generale, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto prima di passare all'esame degli articoli. Mi sembra che la discussione generale è servita anche ai vari Gruppi per esprimere la propria posizione sul voto. Possiamo dare inizio alla votazione articolo per articolo.

Articolo 1. C'è un emendamento che va messo ai voti prima dell'approvazione dell'articolo stesso e riguarda, alla terza riga, sostituire la data "31 dicembre 1973" con "28 febbraio 1974".

Ci sono altri emendamenti su questo articolo, prima che sia messo ai voti questo emendamento?

Allora metto ai voti l'emendamento proposto tendente a sostituire la data 31 dicembre 1973 con la data 28 febbraio 1974. Chi è d'accordo sull'emendamento è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo?

Esito della votazione: 30 presenti e votanti, 26 favorevoli, 4 contrari.

Il Consiglio approva.

Metto ai voti l'articolo 1 così emendato cioè "sino al 28 febbraio 1974". È poi nel testo allegato, a mani dei Consiglieri.

Chi è d'accordo sull'articolo 1 è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Esito della votazione sull'articolo 1: presenti e votanti 29, favorevoli 25, contrari 4.

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Metto in votazione l'articolo 2. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano, grazie. Chi è contrario? Chi si astiene?

30 presenti e 30 votanti, favorevoli 25, contrari 5.

Il Consiglio approva.

Articolo 3. È stato presentato dall'Assessore Marcoz il seguente emendamento: dopo il punto "ed al corrispondente capitolo della parte spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1974", emendamento aggiuntivo. L'articolo, quindi, verrebbe completato con "Per l'anno 1973 ed al corrispondente capitolo della parte spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1974".

Caveri (UV) - Dovreste togliere il "d", "e al...".

Dolchi (Presidente) - Chi è d'accordo per l'emendamento aggiuntivo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

30 presenti, 30 votanti, 25 favorevoli, 3 contrari.

Il Consiglio approva.

Metto ai voti l'articolo 3 così emendato. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Esito della votazione: 31 presenti e votanti, 26 favorevoli, 5 contrari.

Il Consiglio approva.

Articolo 4. 31 presenti, 31 votanti, 26 favorevoli, 5 contrari.

Il Consiglio approva.

Si passa alla votazione segreta.

Esito della votazione: presenti 31, votanti 31, maggioranza 16, voti favorevoli 23, contrari 8.

Il Consiglio approva.