Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 49 del 29 gennaio 1981 - Resoconto

OGGETTO N. 49/81 - RELAZIONE DELL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI IN MERITO AL PROBLEMA DELLA VIABILITÀ NEL TRATTO AOSTA-TRAFORO DEL MONTE BIANCO. (Approvazione di ordine del giorno)

Presidente - La parola all'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey.

Borbey (DC) - Parecchi di voi erano presenti ad una riunione che si è svolta circa tre mesi fa al Comune di Aosta, alla quale erano stati convocati tutti i Sindaci interessati al collegamento stradale tra l'Eglise e il Traforo del Monte Bianco e vari amministratori regionali e comunali della città di Aosta. In quella sede si era concordato di chiedere degli incontri con il Ministro dei Lavori Pubblici, ma in particolare con la Commissione dei Lavori Pubblici che era stata incaricata di discutere un disegno di legge sia per il finanziamento di tratti autostradali, sia per la priorità e il finanziamento di alcune superstrade o strade di grande viabilità.

Dopo questa richiesta di incontri, ho avuto modo di sollecitare il coordinatore della Commissione LL.PP., che è l'On.le Fornasari, il quale ci ha avvisati - purtroppo dopo la nostra richiesta sono avvenuti i fatti tragici del terremoto nell'Italia meridionale - che la Commissione LL.PP. aveva nominato un Comitato ristretto per la discussione di quel disegno di legge e che questo Comitato non si sarebbe riunito se non dopo che il Parlamento avesse definito altri finanziamenti per quello che era successo nel Sud. Quindi, eravamo d'accordo che l'On.le Fornasari assieme al Presidente della Commissione On.le Sullo avrebbero invitato di nuovo l'Amministrazione regionale ed il Comune di Aosta per avere questi incontri.

Non abbiamo più avuto notizie; dai giornali seguiamo - com'è nostro dovere - in modo particolare tutti i movimenti del Ministro dei LL.PP.; l'altra settimana questi ha avuto una riunione con gli Amministratori della Valle di Susa e ha garantito che alla prima riunione - che sarebbe dovuta avvenire mercoledì 28 gennaio, appunto ieri - del Comitato ristretto il problema del Fréjus sarebbe stato definito ed il finanziamento di 350 miliardi da parte del Comitato ristretto sarebbe stato preso nella dovuta considerazione ed approvato.

Ci siamo premurati di sentire immediatamente chi ci aveva garantito la convocazione, e ci è stato risposto che era la prima riunione dopo tre o quattro mesi. Sempre perplessi per questa quiete di interesse per la Valle d'Aosta, ieri, assieme all'On.le Dujany e al Sindaco Bich, ci siamo presentati in Parlamento ed abbiamo contattato individualmente tutti i Commissari del Comitato ristretto. Di questo Comitato ristretto, composto da nove Commissari e presieduto dal Sottosegretario dei LL.PP., faceva parte anche un parlamentare del Gruppo misto. L'On.le Dujany ha contattato il Capogruppo del Gruppo misto ed ha avuto l'autorizzazione a sostituire il componente del Gruppo misto; l'On.le Dujany farà quindi parte del Comitato ristretto. Ieri alle 18 c'è stata questa prima riunione, che è stata aggiornata ai primi giorni della prossima settimana. Ci risulta che è intenzione del Ministro dei LL.PP. ottenere il finanziamento di questa legge al più presto possibile.

Da parte dei vari Commissari, presi individualmente, noi abbiamo avuto ampie garanzie di interessamento per la situazione viabile tra Aosta ed il Traforo del Monte Bianco, questi però avevano delle grosse perplessità per un finanziamento globale, poiché la legge prevede soltanto un finanziamento di 1.000 miliardi, non è specificato ancora se annuali poiché il finanziamento è quinquennale, e all'art. 13 del disegno di legge questi 1.000 miliardi sono già suddivisi ed è già deciso all'80% che 300 di questi dovrebbero essere assegnati nel modo seguente: 100 miliardi per il tratto della Grosseto-Livorno; 100 miliardi per la E 7, che è la Orte-Cesana e 100 miliardi per l'Aquila-Villa Vomano.

È nostra intenzione fare pressione al Ministero dei LL.PP. e in modo particolare a questo Comitato ristretto perché inserisca nell'art. 13 anche l'adeguamento della viabilità tra Aosta ed il Traforo del Monte Bianco ed una prima tranche di finanziamento per questo intervento.

Alcuni Commissari hanno detto che il Ministro dei LL.PP. vorrebbe avere mano più libera a livello anche di ANAS per stabilire dove andranno questi 700 miliardi di finanziamento e c'è stato riferito che senz'altro la Valle d'Aosta verrà presa in considerazione. Poiché il tratto Aosta-Traforo del Monte Bianco è di natura importantissima, forse maggiore di quella di opere che sono già definite con i finanziamenti, hanno chiesto chiarimenti maggiori, quindi ordini del giorno da parte del Consiglio regionale e del Consiglio comunale di Aosta, relazioni più dettagliate. Pertanto, noi ci siamo riproposti di far pervenire nel più breve tempo possibile a tutti i Commissari, al Presidente della Commissione, al Ministero dei LL.PP. in modo particolare e anche ai nostri due rappresentanti, una relazione più dettagliata che sarà di accompagnamento a questo ordine del giorno, affinchè questo nostro problema sia inserito come dizione nell'art. 13 e per chiedere una prima tranche di finanziamento, il cui importo sarà stabilito dal Comitato ristretto ed attinto dai 700 miliardi che sono a disposizione e che hanno avuto già parere favorevole da parte del Ministero del Tesoro.

È tutto quanto avevo da dire. Pregherei di sospendere la seduta per circa un quarto d'ora affinchè i Capigruppo possano concordare un ordine del giorno da inviare al Ministero dei LL.PP. e a questo Comitato ristretto.

Presidente - La Presidenza concorda sulla proposta dell'Assessore Borbey, con una piccola rettifica. Siccome forse non sono i Capigruppo quelli che hanno una conoscenza più approfondita in questo settore, io direi di fare una riunione informale per la stesura dell'ordine del giorno.

I Consiglieri che sono interessati al problema sono invitati a riunirsi con l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey nella saletta delle Commissioni.

La seduta è sospesa.

La seduta è sospesa alle ore 11.02.

La seduta riprende alle ore 11.33.

Presidente - I lavori riprendono dopo la sospensione richiesta dell'Assessore Borbey, che ha permesso una discussione proficua fra i Capigruppo ed i rappresentanti dei vari Gruppi, e la stesura di un ordine del giorno.

Darei la parola all'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey per relazionare in merito.

Borbey (DC) - Do lettura dell'ordine del giorno:

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA,

udita la relazione dell'Assessore regionale ai LL.PP. riguardante il finanziamento e la realizzazione del nuovo collegamento viario fra il termine dell'autostrada della Valle d'Aosta ed il Traforo del Monte Bianco; considerata l'urgenza del problema a causa del continuo incremento dei passaggi e del traffico commerciale pesante (circa 3.000 TIR al giorno), del pauroso aumento degli incidenti mortali e delle prolungate interruzioni del traffico internazionale derivanti dall'insufficienza della viabilità attuale;

preso atto che il progetto di massima della nuova arteria è stato approvato dall'ANAS il 15 maggio 1980 e che è in fase di ultimazione la progettazione esecutiva di alcuni tratti prioritari;

INVITA

la Commissione parlamentare dei LL.PP preposta all'esame della legge finanziaria quinquennale per la realizzazione del programma stralcio per il miglioramento della grande viabilità a inserire nello stesso il collegamento viario tra il terminale dell'autostrada della Valle d'Aosta ed il Traforo del Monte Bianco a stabilire adeguato finanziamento per l'immediato inizio dei lavori nei tratti individuati come prioritari dal Consiglio regionale.

Presidente - Colleghi Consiglieri, vi basta la lettura o dobbiamo far dattilografare il documento e distribuirlo?

Prima di mettere in votazione l'ordine del giorno, vorrei chiarire che mi sembra di aver capito che questo ordine del giorno va inviato al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Ministro dei LL.PP., al Presidente della Commissione LL.PP. della Camera, al Presidente della Commissione LL.PP. del Senato, al Presidente della Commissione ristretta della Camera, ai componenti della Commissione ristretta della Camera ed ai Parlamentari valdostani.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino. Ne ha facoltà.

Tonino (PCI) - Per una brevissima dichiarazione di voto.

Nei lavori della Conferenza dei Capigruppo e dei Consiglieri noi abbiamo puntato soprattutto ad avere l'unità del Consiglio sulla necessità, oggi, di arrivare ad un finanziamento dei punti prioritari della viabilità tra Aosta ed il Traforo del Monte Bianco.

Noi votiamo questo ordine del giorno perché sia finalmente avviato nelle Commissioni competenti del Parlamento un progetto che era stato definito dal Presidente della Giunta sospeso nel vuoto e che solo in questo modo può cominciare ad avere le gambe per essere realizzato.

Detto questo, rimangono tutte le nostre perplessità, anzi la nostra contrarietà, ad una scelta autostradale tra Aosta ed il Monte Bianco.

Noi ripetiamo in questa dichiarazione di voto che siamo perché siano fatti interventi immediati per la circonvallazione sud di Aosta per il tratto Morgex-Traforo, e poi si vada verso una soluzione di camionabile, o comunque di revisione del progetto finora approvato per il tratto restante, chiedendo - e non l'abbiamo inserito in questo ordine del giorno perché abbiamo come interlocutore una Commissione parlamentare che discute dei nuovi collegamenti di grossa viabilità - chiedendo, dicevo, che ci sia sull'attuale viabilità l'adeguamento degli svincoli e ci siano interventi.

I tempi che nella Commissione speciale ci sono stati preannunciati dall'Ing. Mina, Direttore del Compartimento dell'ANAS, sono paurosi. Egli ha parlato di tre anni, se va bene, per realizzare la circonvallazione sud di Aosta dal momento in cui si avrà la certezza del finanziamento; ha parlato di 8-10 anni per realizzare il resto. Io credo sia impensabile che per così tanti anni la viabilità attuale resti nello stato in cui è, e pertanto noi riproporremo - lo abbiamo fatto e la maggioranza del Consiglio le ha bocciate - richieste che vadano in quella direzione, sostenendo che comunque sempre c'è la necessità di un nuovo collegamento, soprattutto per il traffico pesante, in modo che il traffico sia più regolare e più fluido.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà

Andrione (UV) - Per una breve precisazione. Evidentemente si possono sostenere tutte le tesi sul tipo di collegamento da fare tra l'Eglise ed il Traforo del Monte Bianco. È un problema che abbiamo lungamente discusso e che investe degli aspetti tecnici specifici di ingegneria, di ecologia e di paesaggio, per cui richiede un grosso approfondimento, e credo che la Commissione che abbiamo nominato avesse proprio il compito di affrontare lucidamente questi problemi.

Sul problema del finanziamento e del progetto che rimane appeso nel vuoto, io mi permetto di ricordare ancora una volta che secondo la Costituzione la grande viabilità appartiene come competenza al Parlamento e al Governo della Repubblica.

Se quei signori hanno bisogno di ordini del giorno, c'è da pensare che il Parlamento è un'istituzione sbagliate e che invece di fare i deputati e i senatori, con la mancanza che abbiamo di camerieri, cuochi e altri operatori turistici, dovrebbero onestamente dedicarsi ad altri lavori. Non mi sembra che dovrebbe esserci la necessità di un ordine del giorno per ricordare che il più grosso traforo di traffico internazionale in questo momento è il Monte Bianco. Ci sono statistiche ufficiali pubblicate dall'Istat, organo di Stato!

Di conseguenza non riteniamo che le responsabilità di certi ritardi possano in qualsiasi caso essere imputate alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, ai partiti rappresentanti in questo Consiglio, ecc., ma che siano chiaramente individuabili altrove.

Quando l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, giustamente, fa una relazione di quanto avviene in certe Commissioni dove si promettono strade da una parte e strade dall'altra secondo divisioni che riguardano collegi elettorali e non le necessità del traffico, è evidente che almeno per quanto riguarda l'Union Valdôtaine non siamo d'accordo.

Votiamo anche noi l'ordine del giorno perché è importante che il Consiglio regionale sia unanime.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

Viberti (DPROL) - Per constatare con piacere che il metodo usato in Valle d'Aosta è usato anche fuori e che quello usato fuori dà un mucchio di fastidio al Presidente della Giunta.

È con vero piacere che voto contro questo ordine del giorno, perché so che il Presidente della Giunta voterebbe contro, se potesse farlo.

Io voto contro non naturalmente per protestare contro lo Stato centralista e accentratore, contro i senatori che farebbero meglio a fare i camerieri o contro i deputati che farebbero meglio a fare i benzinai, ma concordo nel giudicare vergognoso il sistema di distribuire il denaro dello Stato a seconda del collegio elettorale in cui si trova questo o quell'altro. Purtroppo questo metodo si è spostato anche in Valle d'Aosta e, mentre per quello che riguarda lo Stato italiano ho meno cognizioni in proposito e quindi le parole del Presidente della Giunta andrebbero dimostrate, per quello che riguarda la nostra Regione si vede molto spesso che a seconda del luogo di appartenenza, di provenienza e di origine dei Consiglieri regionali, le richieste per questo o quel finanziamento, per questa o quell'opera, vengono puntualmente proprio da queste persone. È giusto, quindi, combattere questi metodi, però bisognerebbe prima di tutto combatterli a casa propria, dove si può vedere continuamente come vengono portati avanti.

Le inadempienze saranno certo dello Stato, è indubbio che la macchina dello Stato è una macchina elefantiaca; ma questa mattina abbiamo potuto constatare come le inadempienze siano abitudine anche di questa Giunta, e non vedo con che coraggio il Presidente della Giunta parli di quella Commissione che si è riunita sei mesi dopo che in questo Consiglio era stato approvato dalla maggioranza il progetto dell'autostrada. Quindi, Signor Presidente, un pochino di dignità, se glien'è rimasta un po'!

Presidente - Ha chiesto di parlare il Vice Presidente Mappelli, ne ha facoltà.

Mappelli (DC) - Si dice che il buonsenso dovrebbe sempre prevalere in tutte le leggi, ed il mio vuol essere un appello non solo sul piano personale, ma soprattutto sul piano politico. Pur ammettendo che ci possono essere delle difficoltà, delle incomprensioni, degli attriti che noi democraticamente possiamo condividere o anche condannare, non credo che la nostra funzione in questa Assemblea sia quella di metterci a fare il tiro della fune anziché aver sempre ben presenti gli interessi di coloro che noi in questa sede rappresentiamo.

Orbene, non c'è né destra, né sinistra, né Nuova Sinistra, né vecchia destra, quando dico che la questione della circonvallazione sud e dunque la viabilità verso il Monte Bianco, è un problema talmente grave che i problemi della sanità o delle strutture sanitarie passano in sottordine perché questa della circonvallazione è la più grande, è la più grave malattia che noi abbiamo. Tutti, compreso chi vi parla, ne sono colpiti direttamente o indirettamente, e dunque dobbiamo stare molto attenti prima di prendere delle posizioni che sul piano politico potrebbero anche essere condivise e democraticamente rispettate, ma che tuttavia andrebbero a mutilare questa iniziativa, quando non dobbiamo perdere di vista quello che rappresentiamo e quello che è l'interesse della nostra comunità. E in questo momento ci pare di aver individuato che l'interesse della nostra comunità sia quello di ricorrere a questi mezzi affinchè si solleciti una volta per tutte una definizione, o comunque una iniziativa di definizione, di questo problema.

È evidente che se da parte dello Stato italiano non verrà esaminato una volta per tutte questo problema, noi avremo il dovere morale di prendere delle iniziative affinchè lo Stato intervenga su questa viabilità che ci riguarda da vicino. Io non voglio entrare in polemica e non voglio essere il primo della classe, né indicare delle soluzioni, ma evidentemente così non si può continuare. È un problema che tormenta le notti di tante persone, e noi non possiamo più accettare che venga rinviato.

Questo primo documento ufficiale, che significa sottoporre all'esame dei competenti organi responsabili dello Stato italiano ancora una volta questo problema, abbiamo il dovere morale, unitariamente - mi permetto di sottolineare unitariamente - di porlo all'attenzione di chi di dovere.

È evidente che se certi ambienti continueranno a fare orecchi da mercanti, noi avremo il dovere morale di prendere delle iniziative. Non è questione di strumentalizzazione da una parte o dall'altra: qui ci sono i morti, ci sono i feriti, e sui morti ed i feriti non possiamo e non dobbiamo essere disponibili a delle discussioni vuote, che possono essere valide sul piano politico, ma che nella realtà fanno soltanto il gioco di chi su queste iniziative tende a menare il can per l'aia. Noi dobbiamo essere rigidi su questo problema. Signori! Io chiedo la responsabilità ed il buon senso di tutti.

Faccio un invito molto aperto e molto franco, quando dico a Viberti che questo primo passo va fatto insieme, perché sarà necessario fare altri passi unitariamente per risolvere questo problema. Questo problema non può più essere né trascurato né tanto meno rinviato. Tutto il resto fa parte del bagaglio polemico e democratico delle parti, ed è giusto che così avvenga, però mi permetto di essere insistente quando dico di cercare di trovare un comune denominatore su questa triste vicenda. Se dovessimo andare nei tempi, abbiamo visto gente che oggi qui urla e allora forse era contraria a delle iniziative di viabilità; abbiamo visto altri ancora che per la questione della viabilità hanno chiamato in altre regioni d'Italia Ministri e Sottosegretari e che ufficialmente hanno dichiarato di trovare delle soluzioni, ma le soluzioni si fanno soltanto con il bagaglio della legna che si ha, cioè con i finanziamenti.

Occorre che le forze politiche e chi le rappresenta siano convinti che noi qui abbiamo la volontà della soluzione del problema. Noi non abbiamo più il tempo e la voglia di perderci in discussioni fasulle. Queste le faremo, avremo mille occasioni sui problemi che direttamente tormentano la nostra comunità, ed in quelle occasioni ognuno di noi prenderà le decisioni che riterrà più opportune; ma vi prego, su questo problema vorrei proprio - e fareste un uomo contento, ma soprattutto contenti quelli che rappresentiamo - che fossimo uniti su questa soluzione e non ci perdessimo per delle cose che possono essere valide, ma che sono soltanto marginali nei confronti di una questione di questo genere. Io due anni fa ho fatto qui una relazione. Abbiamo il morto ogni cinquecento metri; dopo alcune decine di metri abbiamo dei feriti; praticamente ogni metro di questa strada ha qualcosa che ricorda che questo tipo di transitabilità non è più possibile.

Io mi sono permesso di parlarvi con tutta la sincerità del mio animo, che voi conoscete con le virtù ed i suoi difetti, e chiedo caldamente a tutti di sottoscrivere un documento di questo genere, perché se in un secondo tempo noi dovessimo constatare che questa iniziativa non darà alcun risultato, vi garantisco che sarò il primo, e non sarò il solo, a battermi affinchè si sappia nelle sedi competenti che questo problema va risolto.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

Tamone (UV) - Io sono abbastanza d'accordo con quanto ha detto Mappelli e penso che ci sia del vero nelle sue affermazioni. Abbiamo votato unitariamente, obtorto collo, come dice il Consigliere Mappelli, altre volte su argomenti che a mio avviso erano importantissimi, ma sicuramente un po' meno importanti di questo. Io non voglio chiedere a Viberti di fare un sacrificio. Tutti sanno come la penso su questo argomento; d'altronde ho scritto un lunghissimo articolo a suo tempo sul "Peuple" esprimendo la mia opinione chiaramente.

È evidente che per le soluzioni tecniche ci sarà ancora tempo, ma secondo me sui finanziamenti e sul fatto che questo debba essere un fatto prioritario per lo Stato italiano, non si può discutere.

Io credo che, al di là di tutte le diversità che abbiamo, al di là di tutto quello che non siamo capaci di fare, che la maggioranza fa o non fa, sarebbe importante che il Consigliere Viberti potesse essere d'accordo sul fatto che il collegamento deve essere prioritario per lo Stato.

Io credo che l'ordine del giorno voglia dire questo ed è per questo che lo voto, perché, per altri motivi, anch'io avrei tante cose da dire su questo argomento specifico.

Presidente - Altri che intendono prendere la parola per dichiarazione di voto?

Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

Viberti (DPROL) - Sono spiacente di dover non fare felice il collega Mappelli. In altre occasioni ho dimostrato che quando l'interesse primario della Regione è in gioco sono disponibile anche a prendere delle posizioni diverse da quella che è la posizione del Gruppo che rappresento. Questo, tra l'altro, è costato al nostro Gruppo grosse discussioni, che però hanno portato un frutto interessante, cioè una proposta di legge che abbiamo fatto presentare da un parlamentare che ben conosciamo, il compagno Marco Boato eletto nelle liste del Partito Radicale, e che riguarda il Parco del Gran Paradiso. Disegno di legge che a nostro avviso è anche migliore di quello che avevamo votato in Consiglio regionale.

Nel caso specifico non mi sembra, anche per i ragionamenti che faceva il Presidente della Giunta, che noi dobbiamo insistere a chiedere. Se voi ritenete che questa sia la soluzione migliore procedete pure, però non credo di dovervi qualcosa e di dovermi piegare per il bene supremo della Regione Autonoma Valle d'Aosta.

Noi abbiamo espresso delle opinioni in merito a questo problema; vi abbiamo chiesto prima di fare una scelta, di avere i dati per poterla fare; voi vi siete rifiutati di fare questo. Vi siete rifiutati di studiare i flussi di traffico internazionale dall'Italia verso l'estero e viceversa; vi siete rifiutati di andare a procurarvi informazioni precise, se facciamo l'esclusione ancora una volta di uno dei pochi Consiglieri che si impegnano seriamente quando prendono a cuore un problema, il collega Faval, che da solo si è recato a Bruxelles per poter avere delle informazioni più precise circa questo problema. In questo Consiglio tutti sono stati bravi a far delle parole, però di cose concrete ne sono state fatte ben poche, e sul sangue della gente è troppo comodo costruire delle autostrade.

Per cui io voto contro questo ordine del giorno, in quanto il problema non è stato sviscerato in pieno, e mi spiace che ci sia qui della gente che molto probabilmente la pensa in modo non molto diverso dal mio, perché il depauperamento del territorio a favore del capitale non credo che faccia piacere neanche al collega Tamone, che per dovere di maggioranza vota questo ordine del giorno. Quindi semmai l'invito è contrario, l'invito mio, è quello di votare contro questo ordine del giorno e tornare indietro ed avere il coraggio di affrontare i problemi con serietà. Se poi la maggioranza continuerà a restare di questa opinione, lo faccia pure.

Sono convinto anch'io che bisogna avere delle soluzioni urgenti per questo problema, perché non è un problema che si può risolvere fra dieci anni: va risolto oggi, con degli aggiustamenti lungo il percorso e con lo studio di una soluzione idonea. Se la soluzione migliore è quella dell'autostrada, quando questo sarà dimostrato io ho già detto che noi siamo disponibili ad accettarla, ma non per le parole del collega Clusaz, che come un bambino di quinta elementare è venuto qui con i suoi compitini preparati a casa a dirci delle cose che oggi non dice più.

Non è in questo modo che si risolvono i problemi e non è neanche cercando di interrompere la gente che si risolvono i problemi, almeno dicessi delle cose che fanno sorridere o che interessano, ma purtroppo quando ti esprimi tu all'interno di questo Consiglio...Non dico altro soltanto per rispetto ai colleghi.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis, ne ha facoltà.

De Grandis (PRI) - In una recente seduta di questo Consiglio io sono stato invitato da alcuni colleghi Consiglieri a modificare la mia posizione; fra questi c'era anche il collega Viberti, che mi aveva rivolto un accorato appello affinchè io non rompessi l'unanimità di questo Consiglio nella votazione. Beh, questa volta le parti si sono invertite.

Non entro nel merito delle valutazioni politiche sulle scelte che sono state fatte o che sono in discussione, ma vorrei mettere l'accento sul fatto che qualunque sia la scelta che si vuol fare per risolvere il problema del collegamento viario tra Aosta ed il Traforo del Monte Bianco, il punto fondamentale è quello di reperire i finanziamenti. Senza questa premessa non possiamo fare assolutamente niente, e facciamo della bella accademia, ognuno di noi esprime le proprie posizioni, porta le sue brave considerazioni sul problema, ma il problema non si risolve.

Sulla questione che il problema sia urgente credo che siamo d'accordo tutti, come siamo tutti d'accordo sulla necessità di provvedere a modificare una situazione che è gravissima per la città e per l'alta Valle. Se si concorda su questo punto e se si tiene presente che il finanziamento è il primo passo per una qualunque soluzione, credo che valga la pena da parte del Consigliere Viberti di rimeditare un momento la sua posizione, fare violenza su se stesso come io l'ho fatta su me stesso in altra occasione, e votare a favore di questo ordine del giorno. Credo che nulla sia perduto, una volta votato l'ordine del giorno, anche per le posizioni che ha espresso il Consigliere Viberti, perché non è vero che non si possano modificare alcune soluzioni che sono già state progettate ed approvate, e non si possano portare soluzioni di tipo diverso che possono ugualmente risolvere il problema con soddisfazione anche di altre parti politiche che si sono espresse in maniera diversa in questo Consiglio.

Pertanto io rivolgo un appello sincero al collega Viberti, che so essere uomo che agisce sempre in perfetta buona fede, e lo invito caldamente a voler votare questo ordine del giorno che rappresenta soltanto una affermazione della necessità che questo problema sia affrontato con il dovuto rispetto delle esigenze della nostra popolazione, e quindi si arrivi ad un finanziamento. Le discussioni le rinvieremo ad un secondo tempo per vedere come impiegare esattamente questi finanziamenti e quali eventuali modifiche apportate ai progetti che sono in corso di elaborazione.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Clusaz, ne ha facoltà.

Clusaz (UV) - Volevo solo dire al Consigliere Viberti che lo sfido a smentire i dati che avevo presentato al Consiglio regionale in quei due o tre interventi, come ho sfidato il Consigliere Mafrica a smentire quello che ha detto quando ha affermato che non era sicuro che quello che dicevo fosse davvero opera mia.

Presidente - Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

Nebbia (PSI) - La dichiarazione di voto è utile per riaffermare posizioni che erano già state assunte al momento opportuno, quando di questo problema in Consiglio si è parlato per la prima volta, e quando poi se ne è parlato successivamente.

Io vorrei solo rilevare e sottolineare alcune argomentazioni per chiarire meglio la nostra posizione.

Innanzitutto ricordo che il finanziamento di questa opera inizierà, se inizierà, con la realizzazione della circonvallazione di Aosta, e mi pare che sul tema circonvallazione di Aosta in questo Consiglio non si fosse levata al momento opportuno nessuna opposizione, ivi compresa la posizione espressa da Nuova Sinistra. Mi pare che le obiezioni fatte dalla Nuova Sinistra e dal Partito Comunista, e sporadicamente da altri, si riferissero esclusivamente al tratto successivo ad Aosta, verso il Monte Bianco.

Su questo tratto, la nostra posizione era stata quella di sottolineare l'importanza di un collegamento che escludesse la viabilità ordinaria dal traffico pesante o il traffico pesante dalla viabilità ordinaria. Questo perché l'interesse per un nuovo collegamento credo sia un interesse nostro più che di quelle che sono state chiamate allora, e mi pare anche oggi, le multinazionali. Io potrei in questo Consiglio, ma credo che non sia il caso, citare a memoria tutti gli incroci, tutti gli svincoli, tutti i punti di conflitto e pericolosi della viabilità che da Aosta sale a Courmayeur mentre non potrei citare a memoria tutti gli incidenti, ma ne ricordo moltissimi.

Ora, non vorrei che i Consiglieri regionali della Valle d'Aosta adottassero il sistema che viene spesso adottato, cioè quello di scendere verso valle, per cui alla quota 550 metri di Aosta si conosce quello che succede più in basso, ma difficilmente si va a vedere quello che succede al di sopra. Così moltissimi Consiglieri di questo Consiglio non sanno e non conoscono la situazione della viabilità a monte di Aosta e si comportano di conseguenza.

Direi che il problema è un problema sociale, perché i morti della nostra popolazione in questi anni sono stati numerosissimi, e cito l'ultimo incidente successo domenica sera in cui si sono avuti ben tre morti e un ferito di Milano e quattro persone valdostane coinvolte in un incidente che non era certamente stato causato da loro.

Il problema sociale è questo: noi dobbiamo togliere il traffico pesante dalla viabilità ordinaria della Valle d'Aosta, dobbiamo toglierlo da Aosta e dalla strada statale per Courmayeur. Diversamente tutte le altre soluzioni, anche quella ipotizzata dal Partito comunista, sono dei palliativi che non risolveranno assolutamente la situazione, perché le interferenze, gli attraversamenti, gli incroci ci saranno sempre e quindi saremo noi come società a patire di queste cose.

La nostra posizione era per un nuovo tipo di collegamento che poteva essere a due, a tre o quattro corsie - quello è un problema tecnico - ma teneva presente comunque l'importanza che per la Valle d'Aosta tale collegamento avrebbe avuto e avrà certamente in futuro, perché sarà l'evoluzione del traffico a determinarlo, così come un nuovo collegamento ferroviario, che però non deve essere e non sarà in concorrenza con quello stradale.

Credo con questo di aver chiarito ancora una volta la nostra posizione.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Pedrini, ne ha facoltà.

Pedrini (IPLI) - Non mi sto a dilungare proprio perché ho già parlato sull'argomento un sacco di volte.

Annuncio il mio voto favorevole a questo ordine del giorno perché sento il dovere come valdostano e come Consigliere regionale di fare tutto quello che posso affinchè si muova quello che è possibile muovere.

Voglio ricordare non a mo' di polemica, ma di giustizia, che nel 1969-70 sono stati restituiti allo Stato cinque miliardi per la miopia di uomini politici valdostani e per questa miopia oggi siamo ancora a discutere sulla circonvallazione di Aosta.

Presidente - Non c'è più nessuno iscritto a parlare.

Consigliere Viberti, lei ha già fatto la sua dichiarazione di voto; se intende cambiarla in via eccezionale posso darle la parola, ma se lei la conferma non posso farle fare due dichiarazioni di voto per dire due volte che vota contro.

La discussione generale l'avevamo superata ed eravamo arrivati alle dichiarazioni di voto perchè c'era stata la richiesta di riunione che portava ad un documento su cui ci si dichiarava d'accordo o non d'accordo. Forse il collega Viberti non ha partecipato a quella riunione e quindi riteneva che ci fosse una discussione generale. Non c'è una discussione generale sul documento perché c'è stato un dibattito in camera ristretta e sul documento i Consiglieri si sono espressi per dichiarazione di voto. Pertanto, se il Consigliere Viberti mantiene la sua dichiarazione di voto, sono costretto a non dargli la parola.

Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti per fatto personale.

Viberti (DPROL) - Per rispondere al collega De Grandis che mi ha fatto un appello.

Presidente - Il fatto personale è l'interpretazione di proprie parole che non corrispondono all'esattezza.

Viberti (DPROL) - Signor Presidente, io avevo rivolto un appello al collega De Grandis e forse lui non ha capito quello che io avevo detto. Io l'avevo invitato, per difendere il principio dell'autonomia, a votare quel giorno anche se non era del tutto d'accordo.

Oggi qui non siamo a difendere il principio dell'autonomia, ma a difendere una scelta fatta da una maggioranza.

In più aggiungo che l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey è venuto oggi all'ultimo momento a chiederci di fare una scelta. Io oggi non posso assolutamente votare questo ordine del giorno perché non si tratta di cosa conosciuta e discussa, e quindi la mia valutazione, pur essendo personale, non può che richiamarsi a tutto quello che fino adesso noi abbiamo elaborato; magari fra quindici giorni avrei potuto votare a favore, ma oggi non ho assolutamente la possibilità di farlo.

Presidente - Colleghi Consiglieri, metto in approvazione l'ordine del giorno che è stato letto dall'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, a cui la Presidenza si permette di aggiungere "nella seduta del 29 gennaio 1981", dunque: "Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta nella seduta del 29 gennaio 1981", perché rimanga una traccia precisa del giorno in cui si adotta questo provvedimento.

Presidente - Metto in approvazione l'ordine del giorno con quell'aggiunta testé letta.

Esito della votazione:

Presenti: 28

Votanti: 28

Favorevoli: 27

Contrari: 1 (Viberti)

Il Consiglio approva.

Presidente - Come già stabilito nella Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio si riunirà nei giorni 11, 12 e 13 febbraio e fra gli argomenti iscritti all'ordine del giorno ci sarà anche il Bilancio di previsione per l'esercizio 1981.

La seduta è tolta.

L'adunanza termina alle ore 12,10.