Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 40 del 28 gennaio 1981 - Resoconto

OGGETTO N. 40/81 - ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE CONSULTIVA REGIONALE PER I PROBLEMI DELLA CASA E DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO REGIONALE.

Presidente - Do lettura della proposta di deliberazione a firma dei Consiglieri Viberti, Pedrini, De Grandis, Martin, Minuzzo, Tonino, Voyat, Fosson e Lustrissy.

IL CONSIGLIO REGIONALE

- Considerata la necessità di coordinare l'attività conseguente agli impegni assunti da pubblici amministratori, rappresentanti di organizzazioni politiche e di forze sociali esplicitati nei documenti sottoscritti in data 9.12.1980 e in data 20.1.1981;

- Ribadita l'urgenza di costituire all'uopo una apposita Commissione;

DELIBERA

1°) di istituire, con decreto del Presidente del Consiglio, su designazione degli organismi competenti, una Commissione così composta:

- il Sindaco di Aosta;

- un rappresentante della Giunta regionale;

- un rappresentante della maggioranza del Consiglio regionale;

- un rappresentante della minoranza del Consiglio regionale;

- un rappresentante della Giunta comunale;

- un rappresentante della maggioranza del Consiglio comunale;

- un rappresentante della minoranza del Consiglio comunale;

- un rappresentante delle Organizzazioni Sindacali;

- un rappresentante del SUNIA;

- un rappresentante dello IACP;

- un rappresentante del Comitato per la Casa.

I rappresentanti del Comune di Aosta e della regione saranno designati rispettivamente dal Consiglio comunale e da quello regionale.

Gli altri rappresentanti saranno designati dagli Enti e dalle Organizzazioni interessate; qualora lo sfratto riguardi Comuni diversi da quello di Aosta, la Commissione sarà integrata dal Sindaco del Comune interessato.

2°) di procedere alla designazione dei due rappresentanti del Consiglio regionale, di cui uno della minoranza, mediante immediata votazione segreta, con il seguente risultato:

Rappresentante della maggioranza:

Consigliere ___________________

Rappresentante della minoranza

Consigliere ___________________

Presidente - C'è qualcuno che chiede di parlare?

Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

Viberti (DPROL) - Più volte in questo Consiglio abbiamo discusso su un tema che è poco definire scottante. Per anni nel resto del nostro paese il problema della casa è diventato sempre più grave e sempre più importante; abbiamo assistito a fenomeni quali l'occupazione abusiva di case anche a edilizia economica e popolare, a occupazione di locali pubblici, proteste, manifestazioni. E la nostra Regione era finora rimasta immune da questa giusta protesta popolare per la rivendicazione di quello che è un diritto fondamentale di ogni individuo: poter condurre una vita dignitosa e, con il ricavato del proprio lavoro, avere una casa, avere di che vivere con la propria famiglia.

Nel mese di dicembre tutti sapete che c'è stata una manifestazione che ha interessato dei locali di proprietà dell'Amministrazione regionale - mi riferisco all'Hotel Jockey, ove attualmente si trovano gli Uffici dell'Assessorato ai Lavori Pubblici.

In data 9 dicembre, presenti l'Assessore alla Sanità, il Dott. Bortoli in rappresentanza del collega Andrione nella sua qualità di Prefetto, i rappresentanti del Consiglio di fabbrica della Cogne, il Sindaco di Aosta e i rappresentanti praticamente di tutte le forze politiche presenti in questo Consiglio, era stato firmato un documento con il quale queste forze politiche, oltre ad assumere alcuni impegni di carattere generale, prevedevano l'istituzione di un organismo, una Commissione, con il compito di coordinare il lavoro svolto autonomamente da alcuni enti, quali ad esempio lo IACP.

Questa Commissione, nonostante la sua non ufficialità, era riuscita a riunirsi alcune volte ed aveva anche cominciato a stilare una graduatoria delle priorità.

L'Ente pubblico, che tramite alcuni amministratori si era impegnato al fine di fornire alla Commissione delle informazioni utili ad una migliore e più corretta formulazione di proposte e di graduatorie, era rimasto, diciamo così, inadempiente, se non da un punto di vista strettamente giuridico da un punto di vista morale in quanto una serie di informazioni utili, quali ad esempio quella del numero degli sfratti, del numero e degli indirizzi delle persone a cui lo sfratto era stato notificato ecc..., non venivano inviate a questa Commissione. Tutta una serie di resistenze, più o meno comprensibili, venivano operate appunto da chi in effetti è in grado di affidare una casa a una famiglia.

A seguito di questo il Sindaco della città di Aosta, che era stato nominato Presidente di questa Commissione, rassegnava le sue dimissioni, dichiarando l'impossibilità di portare a termine in modo corretto il compito della Commissione. Seguivano le dimissioni anche del collega Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, e praticamente, mancando un rappresentante della maggioranza del Consiglio regionale, questa Commissione veniva a perdere di valore e di funzionalità, anche se, a detta di tutte le forze politiche, poteva essere uno strumento in grado di dare un contributo alla soluzione del grave problema della casa.

Per evitare nuove forme di pressione e per cercare di dare ancora la fiducia a persone che si trovano in condizioni non felici - anzi oserei dire disastrose - abbiamo, con il Partito comunista, riconvocato le forze politiche per ridiscutere il problema e in un paio di riunioni si è giunti alla conclusione che questa Commissione consultiva ha un senso, deve funzionare, deve esistere. Di conseguenza è stato risiglato un documento, al quale è stata apportata una modifica migliorativa proposta dal collega Voyat, che riguarda la presenza all'interno di questa Commissione di un rappresentante del Comune interessato qualora si tratti di sfratti operati all'esterno del Comune di Aosta. Pertanto, qualora si esaminino casi di sfratti riguardanti non il Comune di Aosta ma un altro dei 73 Comuni della nostra Regione, la Commissione sarà integrata dal Sindaco di quel Comune o, in assenza del Sindaco, da un suo rappresentante. Per il resto gli impegni restano quelli già assunti con il primo documento e la composizione della Commissione non è cambiata.

Credo che non ci siano altre cose da aggiungere dal punto di vista della storia.

Penso che tutti abbiano già espresso, firmando il documento, la propria posizione rispetto al problema della casa; mi auguro che chi effettivamente può far funzionare questa Commissione lo faccia mettendole a disposizione gli elementi che erano già previsti nel primo documento, ovvero il numero di alloggi sfitti rilevati tramite un'indagine nel Comune di Aosta, e le altre cose che dicevo prima: motivazioni che hanno determinato gli sfratti, quindi tipo di sfratto; chi è il proprietario dell'alloggio, quale è l'inquilino, ecc.. Insomma, tutta una serie di dati, direi quasi anagrafici, del problema casa, di modo che la Commissione possa lavorare di più e meglio, anche perché - forse la cosa non è così grave come la vedo io visto che l'interesse è piuttosto modesto - ma da parte della popolazione della città di Aosta in modo particolare il problema è sentito, e specialmente da coloro che si trovano presi nel cappio dello sfratto.

Dobbiamo, noi che rappresentiamo tutti quanti gli elettori delle nostre zone fare il possibile perché non abbiano a verificarsi altri atti che vengano a turbare l'ordine pubblico nella nostra Regione. Finora siamo riusciti, con il contributo più o meno valido di tutte le forze politiche, ad evitare delle prove di forza che ricordino quelle avvenute ad esempio a Napoli e nella stessa Torino: mi auguro che la coscienza del Presidente della Giunta, del Presidente dello IACP, si dimostri migliore di quanto è stata finora e dia la possibilità a questa Commissione di funzionare. È uno strumento di partecipazione democratica che garantisce a queste persone che noi ci interessiamo del problema.

Se noi riusciremo a dare questa sensazione attraverso pochi interventi, magari anche non risolutivi, la gente stessa prenderà un atteggiamento diverso nei confronti del problema e riuscirà ad accettare transitoriamente sistemazioni provvisorie, non confacenti a quelle che sono le necessità di una qualunque famiglia. Riusciremo comunque ad avere un rapporto costruttivo, corretto con queste persone e nello stesso tempo l'Amministrazione avrà la possibilità di trovare delle soluzioni più idonee.

Invito pertanto i colleghi a votare a favore della delibera presentata e che tutti avete sotto mano e mi permetto di ricordare che la minoranza del Consiglio aveva a suo tempo già scelto, senza effettuare nessuna votazione, il collega Bajocco. Io personalmente mi sento di riproporre per la minoranza, all'interno della Commissione, la presenza del compagno Bajocco, che da anni si interessa di questo problema ed ha una competenza notevole in questo campo, per cui penso che per la minoranza sia la persona più adatta a rappresentare il Consiglio regionale in questa Commissione.

Presidente - È iscritto a parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

Voyat (UV) - È vero che noi non eravamo del tutto d'accordo - d'altra parte non è che ne siamo molto convinti ancora adesso - che due membri del Comune di Aosta facciano parte integrante e continuativa di questa Commissione; tuttavia, poiché i casi di sfratto che si verificano fuori dal Comune di Aosta sono molto limitati, lo accettiamo.

Vorremmo fare una piccola discussione ancora sul documento originario, l'aggiunta di alcuni punti o la discussione di altri. Poiché il collega Viberti diceva che bisognerà vedere chi è il proprietario e quali sono le cause dello sfratto, noi riteniamo più giustamente ancora che si debba vedere soprattutto la necessità di assegnazione di case e lasciare completamente - o almeno discutere - i casi di sfratto per morosità. La nostra paura è che se si dovessero prendere in considerazione e risolvere i casi che avvengono per morosità si possa incentivare chi è malcontento dell'alloggio che ha.

Per la maggioranza, noi proporremmo quale membro effettivo di questa Commissione il Consigliere Ilario Lanivi.

Presidente - Qualcun altro chiede la parola? Nessuno.

Faccio presente che l'atto, il provvedimento e la votazione che si chiedono al Consiglio regionale sono più che altro un momento di carattere organizzativo, mentre i problemi sollevati dal Consigliere Voyat sono piuttosto materia della Commissione.

Siccome nella proposta si coinvolge il Presidente del Consiglio, prima di mettere in votazione il punto uno - il punto due sarà fatto per votazione segreta - raccomando ai colleghi che particolarmente seguono questa attività di farsi interpreti presso gli organismi che devono designare i loro rappresentanti - per esempio il rappresentante del Comitato per la casa, di cui, forse per mia mancanza, non abbiamo una collocazione precisa - della necessità che questi vengano tempestivamente designati, in modo che il Presidente del Consiglio possa emettere il decreto, perché altrimenti avremo di nuovo difficoltà di carattere procedurale in quanto la Commissione non potrà riunirsi.

Il Presidente del Consiglio la riunirà la prima volta e poi, nell'ambito della Commissione, si nomineranno il Presidente e il Segretario. Faccio anche presente che questa composizione può essere considerata un po' anomala; il Presidente del Consiglio, di solito, con proprio decreto nomina Commissioni che lavorano all'interno del Consiglio, sono Commissioni speciali nell'ambito dell'attività tipicamente consiliare; però ci sono già dei precedenti in questo senso, per cui non credo valga la pena sollevare questa obiezione.

C'è qualcuno ancora che chiede la parola per dichiarazione di voto?

Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

Viberti (DPROL) - Sarò brevissimo, proprio per cercare di togliere qualche preoccupazione al collega Voyat rispetto al problema degli sfratti per morosità. Noi vorremmo finalmente riuscire a sapere quanti sono gli sfratti esecutivi in modo che la Commissione sia in grado di fare una graduatoria. È evidente che una vedova con sei figli, senza lavoro, sarà un caso particolare, mentre nel caso, per esempio, di chi ha due redditi e non paga l'affitto la Commissione stessa dovrà preoccuparsi delle persone che hanno ben altri diritti.

Comunque sia, per quello che è dato di sapere, nonostante le dichiarazioni che qualcuno fa, di sfratti per morosità ce ne sono pochissimi e sono tutti per altri motivi (...interruzione...) Allora, voi che sapete le cose, dovete fornire la documentazione, non tirarla sempre in lungo come fate!

Presidente - Colleghi rimaniamo all'oggetto e demandiamo alla Commissione l'esame di questi problemi.

Metto in approvazione, necessariamente in votazione separata, il punto primo della proposta di deliberazione che è stata inoltrata dai Consiglieri che ho prima indicato.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Per il punto due sono state fatte due proposte.

Bisogna votare per schede segrete e la Presidenza propone che si voti al posto.

Il Consiglio ha obiezioni a che si voti al posto?

Non ci sono obiezioni, pertanto la votazione avverrà al posto. Prego di distribuire le schede.

È stata fatta la proposta del Consigliere Lanivi per la maggioranza e del Consigliere Bajocco per la minoranza.

Faccio presente che, per comodità, vi viene distribuita una scheda con l'indicazione di maggioranza e minoranza; la Presidenza propone che la votazione sia unica e pertanto vi chiede di votare un nominativo solo, per la maggioranza ed un altro per la minoranza.

Metto in approvazione l'elezione del Consigliere Lanivi quale rappresentante della maggioranza e del Consigliere Bajocco quale rappresentante della minoranza in seno alla Commissione consultiva regionale per i problemi della casa.

Esito della votazione segreta:

Presenti: 27

Votanti: 27

Hanno riportato voti:

Lanivi: 27

Bajocco: 18

Minuzzo: 2.

Proclamo quali designati dal Consiglio regionale in seno alla Commissione consultiva regionale per i problemi della casa il collega Lanivi in rappresentanza della maggioranza e il collega Bajocco in rappresentanza della minoranza.