Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3449 del 28 gennaio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 3449/VIII - ESAME DELLA PROPOSTA DI LEGGE STATALE RECANTE NORME IN MATERIA DI TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE. (Reiezione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura del testo della mozione presentata dai Consiglieri Cout, Mafrica, Millet, Dolchi e Bajocco:

MOZIONE

APPRESO che il Gruppo comunista ha presentato alla Camera una proposta di legge che riprende il testo unificato concernente norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche, già approvato dalla Commissione Affari Costituzionali e non pervenuto all'approvazione definitiva a causa della fine anticipata della legislatura;

RICORDATO che con tale iniziativa i parlamentari proponenti intendono sottolineare l'urgenza di un provvedimento di legge in materia di tutela delle minoranze linguistiche;

RITENUTO opportuno avviare una riflessione sulla effettiva portata del testo unificato e sulle sue implicazioni per la nostra Regione, al fine di segnalare eventuali proposte di modifica ai parlamentari della Valle d'Aosta ed alle Commissioni Affari Costituzionali;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

DELIBERA

di impegnare le Commissioni consiliari competenti ad esaminare il problema della effettiva rispondenza del testo di legge in questione alle esigenze della Valle d'Aosta e ad avanzare al Consiglio regionale eventuali proposte in merito alle modifiche a cui interessare i parlamentari valdostani e le Commissioni Affari Costituzionali del Parlamento.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Cout, ne ha facoltà.

COUT - (P.C.I.): Già in un precedente Consiglio avevamo discusso di questa questione; si diceva allora che era un po' difficile discutere all'ultimo momento, perché sembrava che la legge di tutela delle minoranze dovesse essere votata alla fine della scorsa legislatura in Parlamento.

È caduta la maggioranza in Parlamento e adesso, per ciò che riguarda questa legge, occorre rifare tutto l'iter. Questo potrebbe essere fatto con un procedimento accelerato ed è proprio per questo che il Gruppo del Partito Comunista ha ripresentato il testo che era stato concordato in maggioranza.

Oltre alla proposta di legge del Gruppo comunista, ci sono altri testi in materia presentati da altri Gruppi. In parlamento mi risulta che la discussione su questo punto sia già iniziata e si sia soprasseduto solo perchè si discuteva del problema della finanziaria, quindi potrebbe riprendere abbastanza presto.

Pensiamo che sia necessario porre un'attenzione particolare a questa legge, perché ci riguarda molto direttamente e perchè si continua a parlare dei problemi delle minoranze, non solo a livello nazionale, ma in vista dell'unità europea. Un'attenzione particolare deve altresì essere posta alle varie popolazioni e alle loro lingue e direi che tutto questo non è solo per salvaguardare una lingua o delle minoranze, ma per dare una possibilità di andare avanti, di migliorare tutti quanti, tenendo conto delle varie particolarità che possono arricchire tutta la cultura nazionale o europea.

Rispetto a questo problema c'era un punto nodale della legge, che riguardava il rapporto fra la lingua e le culture di minoranza ed il sistema scolastico, punto sul quale avevamo messo un accento particolare, perchè l'art. 18, che fa riferimento in questa legge allo Statuto, ci dà per tutelato il bilinguismo italiano-francese e invece c'è il pericolo che sfugga il problema del patois: infatti nello Statuto del patois non si fa cenno.

È invece parere di tutti i linguisti che la lingua materna, cioè quella che si impara dalle labbra della mamma, sia una lingua molto importante per cominciare a conoscere le altre lingue. Su questa posizione si è impostata tutta una problematica nella linguistica moderna; addirittura ci sono dei programmi che tengono conto di questo problema e vanno a modificare anche l'organizzazione stessa all'interno della scuola.

In valle d'Aosta, per tutta una serie di aspetti, il patois va in questo momento tenuto particolarmente d'occhio; siamo convinti che quando si è trattato di discutere lo Statuto il problema più importante era quello di difendere il francese, in quanto era la lingua che dal fascismo era stata la più colpita e quindi meritava un'attenzione particolare; in questo momento la lingua che merita l'attenzione più grossa è proprio il patois.

Se vogliamo, siamo ancora in tempo ad esaminare questo problema con calma in Commissione, se necessario con l'apporto di tecnici particolarmente preparati; quindi con la mozione chiediamo di discutere della questione nell'apposita Commissione, per poter avanzare delle proposte di modifica alla legge, se la Commissione, il Consiglio, lo riterrà opportuno, cui interessare i Parlamentari valdostani e le Commissioni Affari Costituzionali del Parlamento.

Auspichiamo che su questo si trovi l'unità necessaria, per far si che questo problema assuma in Parlamento tutto il rilievo che gli è dovuto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Je ne voudrais pas rouvrir la polémique avec M. Cout; je dis dès maintenant que les Groupes de la majorité s'abstiendront sur cette proposition de motion pour un certain nombre de raisons que j'ai déjà illustrées le jour dans lequel nous avions discuté la précédente motion proposée par le Groupe communiste.

Nous croyons que la tutelle des prérogatives de la Vallée d'Aoste soit suffisamment garantie par le Statut, même si pas comme nous le voudrions, de façon que dans ce sens, pour ce qui concerne l'application de l'article 6 de la Constitution, nous croyons d'être dans une situation meilleure que celle des autres minorités en Italie.

Pour ce qui est du patois, je ne veux pas reprendre ce que j'ai déjà dit en ce moment; là nous défendons le patois en le parlant et dans ce sens l'Administration régionale a déjà fait tout ce qui était dans ses possibilités et dans un prochain futur essaiera d'améliorer son action.

En même temps, je voudrais encore citer la statistique de l'étude ABACUS, qui a été préparée de la part du Parti communiste, là où on cite les langues parlées en Vallée d'Aoste. Avec toutes ces difficultés, étant donné que notre patois est connu par 50% de ceux qui ont répondu à l'interview, je ne dis pas qu'il jouit d'une bonne santé, mais quand même qu'il se trouve dans une situation suffisamment valable.

Je voudrais souligner à M. Cout - qui fait part d'un parti que je respecte et qui aura eu les contacts nécessaires avec les députés du Parti communiste, qui ont présenté un texte de loi - que ce texte est insuffisant pour les autres minorités linguistiques de l'Etat italien, mais qui va, pour ce qui concerne la Vallée d'Aoste, dans la direction que nous souhaitons. Dans ce sens, nous sommes parfaitement d'accord avec les députés communistes et nous soutenons ce texte de loi. Je demanderais au Parti communiste de ne pas être incohérent avec les présentateurs de ce texte.

C'est pour cela qu'en appuyant ce texte de loi, surtout en ce qui concerne l'article 18, la majorité s'abstiendra sur la motion.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Sandri, ne ha facoltà.

SANDRI - (N.S.): Non trovo nulla di negativo nell'approvare una mozione che impegna a verificare la corrispondenza di un testo di legge, presentato da deputati al Parlamento italiano, che interessa le minoranze linguistiche.

Non abbiamo certo paura, soprattutto se - come dice il Consigliere Tamone - il patois è ben vivo nella popolazione valdostana, ad affrontare questo tema, anche perché non ho visto il testo di legge e mi piacerebbe poterne discutere in Commissione.

Il discorso minoranze deve essere visto con un occhio estremamente attento, perché la valle d'Aosta è una minoranza nello Stato italiano; in Valle d'Aosta ci sono delle minoranze che non parlano il patois, ma parlano altri dialetti, come il calabrese o il veneto. Pertanto, il Gruppo di Nuova Sinistra appoggerà questa mozione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Il Consigliere Tamone sa benissimo che noi siamo molto legati ai nostri gruppi parlamentari, riteniamo però che questo testo unificato abbia un punto da chiarire, che è presente in una possibile contraddizione fra l'articolo 18 e l'articolo 1, e quindi vorremmo chiarire questo aspetto.

L'articolo 18 dice che in Valle d'Aosta vale lo Statuto e che le questioni devono essere risolte secondo lo Statuto; l'articolo 1 difende il franco-provenzale, però, se si va per esclusione, ci potremmo trovare nella situazione per cui i benefici di questa legge non valgono per la Valle d'Aosta.

Si dice nella legge: "Eventuali disposizioni più favorevoli di questa legge si attuano nei modi previsti dagli statuti speciali"; siccome nello Statuto speciale non c'è nulla di preciso per ciò che riguarda il patois, finanziamenti e contributi previsti dallo Stato potrebbero essere perduti. Questa è la nostra preoccupazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.

COUT - (P.C.I.): Solo per aggiungere a quanto diceva il Consigliere Mafrica che, oltre a non esserci contraddizione, noi a suo tempo avevamo già preso tutti gli opportuni contatti per vedere se era possibile tenere conto delle nostre osservazioni in Commissione. La cosa che ci spiace è che altrettanto non si sia fatto da parte di altri Gruppi, per cui si è arrivati a concordare un testo, in Parlamento, che è stato ripresentato dal nostro Gruppo tale e quale, solo perché in questo modo ci si potrà avvalere del procedimento abbreviato (previsto dal comma 3 dell'articolo 107 del Regolamento del Parlamento), che permette una procedura molto più celere.

Il Consigliere Tamone ha dimenticato di dire che proprio presentando questa legge i parlamentari del Gruppo comunista dicevano che nel corso del dibattito c'era la possibilità di chiarire, o approfondire meglio, alcune cose e di portare alcuni interventi migliorativi.

Noi, tenendo conto di tutto questo, speravamo che finalmente da parte dell'Union Valdôtaine ci fosse una maggiore disponibilità di discutere di queste cose in Commissione; evidentemente gli accordi presi con i parlamentari del Trentino, cui faceva cenno il Consigliere Tamone l'altra volta, o alcune altre questioni impediscono l'approfondimento di una discussione che sarebbe più che proficua.

Per ciò che riguarda i contenuti della legge e le questioni che si riferiscono più specificatamente al patois e al fatto che occorra tenere presente la lingua materna nell'insegnamento scolastico, e non solo delle nostre due lingue di cultura (italiano e francese), penso che ci saranno altre occasioni di discussione. Continuiamo ad insistere che non siamo solo noi, ma ci sono tantissimi linguisti, anche in Valle d'Aosta, compresi gli stessi linguisti dell'Union Valdôtaine, che sottolineano la grande importanza che può avere la lingua materna per l'insegnamento delle altre lingue.

Ci spiace che per motivi che non conosciamo bene questa mozione non venga considerata dall'Union Valdôtaine.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Stévenin, ne ha facoltà.

STEVENIN - (U.V.): Voglio solo fare presente la contraddizione del Partito Comunista che anche ultimamente, al Consiglio comunale di Sarre, ha contestato un concorso, perché fra le valutazioni all'interno del concorso veniva tenuta presente anche la valutazione per la conoscenza del patois. Non solo, si è dimesso il giorno precedente alla riunione della Commissione per far saltare il concorso, rinviando il tutto.

Voglio far notare questa contraddizione: da un lato il Partito Comunista si batte perchè il patois sia riconosciuto, cosa che noi facciamo ogni giorno, perché parliamo il patois - ad esclusione che in questa sede, perché qui è previsto che si parli o italiano o francese - e poi assume un comportamento molto diverso in altre sedi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Intervengo solo per rispondere al Consigliere Stévenin, senza polemiche.

Qui siamo nel Consiglio regionale: suppongo che i Consiglieri comunali abbiano la loro autonomia, quindi non rispondiamo di quello che fanno in quella sede. Se l'Union dovesse rispondere sempre in Consiglio regionale di quello che fanno certi sindaci, avrebbe qualche contraddizione....

Nel caso citato dal Consigliere Stévenin, a Sarre, è stato posto un esame come selettivo in una realtà dove metà della popolazione ha caratteristiche particolari. Quindi, in quel caso lì, verificare le condizioni del posto, era forse più opportuno avere quella prova come facoltativa e non come preliminare, cosa ritenuta opportuna dai Consiglieri di quel Comune.

Questo non ha niente a che vedere con la posizione del Partito Comunista a livello nazionale e regionale, il quale ritiene con questa proposta che le lingue parlate dalle minoranze debbano avere la possibilità di essere sviluppate attraverso i mezzi di informazione, le radio private, i giornali locali, e possano essere inserite nella scuola, attraverso contributi dello Stato.

Non so se passando questa legge, che dice che in Valle d'Aosta valgono le norme dello Statuto speciale, sarà poi possibile inserire il patois nell'insegnamento della scuola, o sarà possibile richiedere finanziamenti nazionali per le radio e per i giornali, perché l'articolo 18 dice che per la Regione Valle d'Aosta valgono le norme dello Statuto speciale, l'articolo 1 dice invece che il franco-provenzale è tutelato; però se è tutelato dappertutto, ma non in Valle d'Aosta, noi vediamo questo rischio.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): A ce sujet il y a eu, soit dans la législature précédente qu'aujourd'hui, différentes propositions de loi. Vu que la motion dit: "Delibera di impegnare le Commissioni consiliari ad esaminare il problema della effettiva rispondenza del testo di legge in questione alle esigenze della Valle d'Aosta e ad avanzare al Consiglio regionale eventuali proposte in merito eco.", et que, comme a déjà dit M. Tamone, la proposition de loi a eu des problèmes à etre présentée d'une certaine façon - en effet cette loi ne dit rien de tout -, le fait d'admettre qu'on a des compétences et qu'on peut les exploiter jusqu'au fond c'est l'unique chose à défendre.

Vous proposez que les Commissions aillent modifier un projet de loi que vous avez présenté et c'est un aspect un peu drôle de cette situation: ou vous avez déjà des idées et alors on va les discuter, autrement, je répète, le problème ne se pose même pas, car il y a déjà la possibilité de défendre le patois.

On s'est renseigné avec les parlementaires, qui sont en train de suivre ces propositions de loi et qui auront le temps de prendre position selon les compétences que nous avons d'après le Statut: pour les raisons qu'on vient de dire, on s'abstiendra sur la motion.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

COUT - (P.C.I.): Propongo un emendamento al testo della mozione, alla luce di quanto ha detto il Presidente; è una modifica molto breve che chiederei di apportare per chiarire un aspetto.

Effettivamente, anche noi siamo a conoscenza del fatto che ci sono diversi testi di legge presentati, il testo del P.C.I. e del P.S.I. riprendono la legge unificata così come era stata presentata nella legislatura precedente e noi avevamo fatto riferimento al testo unificato. Visto però che ci sono anche altri testi, per uno scrupolo che ci facciamo, proporrei che venga modificato il deliberato in questo modo: "Impegnare le Commissioni consiliari competenti ad esaminare il problema dell'effettiva rispondenza dei testi di legge presentati al Parlamento alle esigenze della Valle d'Aosta e ad avanzare al Consiglio regionale eventuali proposte in merito alle proposte da avanzare, a cui interessare i parlamentari valdostani e le Commissioni Affari Costituzionali del Parlamento".

In questo modo non si fa riferimento solo al testo di legge presentato dal Gruppo del P.C.I., anche se unificato, ma a tutti i testi di legge che sono stati presentati in Parlamento; in questo modo le Commissioni potranno esaminarli tutti assieme ed avanzare le proposte che vogliono.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Je peux comprendre le souci de M. Cout pour faire comprendre les raisons de leur choix.

Comme M. Cout, j'ai lu les différentes propositions de loi et il n'y a pas la possibilité d'intégrer; alors les cas sont deux: ou on est convaincu que nous avons déjà certaines compétences ou bien on est là pour défendre ce que nous n'avons pas, et alors je crois que c'est un absurde.

Donc on maintient la position d'abstention.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

ALOISI - (M.S.I.): Dichiaro l'astensione del M.S.I., perchè non siamo a conoscenza di questa proposta di legge e quindi non siamo in grado di dare una valutazione.

PRESIDENTE: Pongo in votazione la mozione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti:25

Votanti:8

Favorevoli:8

Astenuti:17 (Aloisi, Beneforti, De Grandis, Faval, Lanièce, Lanivi, Maquignaz, Marcoz, Martin, Perrin, Pollicini, Ricco, Rolando, Rollandin, Stévenin, Tamone e Voyat)

Il Consiglio non approva