Oggetto del Consiglio n. 3446 del 28 gennaio 1988 - Resoconto
OGGETTO N. 3446/VIII - RAPPORTO ALLA PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE SUI PROBLEMI SOLLEVATI DALLA RELAZIONE GENERALE SULL'ANDAMENTO DEI SERVIZI REGIONALI. (Approvazione di mozione).
PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dal Consigliere Sandri:
MOZIONE
PRESA VISIONE della "Relazione generale sull'andamento dei servizi regionali e sui risultati dell'azione amministrativa" elaborata dalla conferenza dei dirigenti;
RILEVATO che la relazione, espressione di 26 dirigenti su 30, esprime le seguenti conclusioni o proposte di breve periodo:
"1) Sul personale:
a) considerati i limiti della presente relazione, si ritiene, in vista di una revisione organizzativa delle strutture regionali, di dover proporre all'Amministrazione la rilevazione delle funzioni espletate dai propri servizi ed uffici, sia:
- per acquisire, in modo omogeneo e comparabile, una documentazione aggiornata sull'individuazione delle funzioni regionali;
- per valutare lo scostamento tra struttura formale e struttura reale, al fine di rendere più agevole il processo di revisione organizzativa.
Si suggerisce questa proposta di "breve periodo", in quanto si ritiene che la gravità di alcuni elementi di "diagnosi" sullo stato dell'organizzazione regionale, emersi nella prima parte di questa relazione, rendano l'effettuazione di detta rilevazione assolutamente indispensabile e pregiudiziale rispettosa qualsiasi innovazione o modifica normativa della struttura regionale.
b) Si ritiene opportuno che nel breve periodo non abbiano corso modifiche di qualsiasi tipo alle strutture esistenti, in quanto incidono su una realtà già fortemente disomogenea e squilibrata, e non sono sicuramente dirette a migliorare la funzionalità attuale dei servizi regionali: con ciò si fa riferimento a eventuali ampliamenti dell'organico regionale e soprattutto alla creazione di nuovi servizi o uffici;
c) Al fine di facilitare l'accesso del cittadino agli uffici regionali e di fornire una guida completa e precisa sia sulle competenze degli uffici, sia sulla loro ubicazione, si propone la creazione di un ufficio per l'informazione, da situarsi nel Palazzo regionale e dotato di personale adeguatamente professionalizzato;
d) Considerata l'urgenza di rispondere alle richieste di aggiornamento del personale regionale, si propone di affidare alla conferenza dei dirigenti:
- una ricognizione tra il proprio personale dipendente delle iniziative di aggiornamento effettuate attraverso la partecipazione a convegni, seminari, corsi organizzati da altri Enti;
- il censimento delle richieste di aggiornamento del personale regionale;
- la predisposizione di un programma annuale di aggiornamento del personale regionale, indicando all'Amministrazione strutture, modalità e personale da utilizzare per la realizzazione effettiva di detto programma.
Per la realizzazione di detto programma la Regione potrebbe avvalersi dell'IRPEF (Istituto Regionale Lombardo di formazione per la pubblica amministrazione), sull'esempio di altre regioni, o di enti e istituti di formazione specializzati attraverso specifici incarichi e mediante contratti e convenzioni (vedasi in proposito la legge recentissima della Regione Liguria, 7 settembre 1987, n. 26, recante disciplina del sistema di formazione del personale regionale)".
2) Per quanto riguarda i locali e le attrezzature:
"I dati della rilevazione confermano la generale denuncia di insufficienza del patrimonio di locali a disposizione della Regione contenuta in quasi tutte le relazioni dei capiservizio relative all'anno 1986. Si ritiene, considerata la gravità, l'urgenza e la generalità del problema di dover formulare all'Amministrazione alcune proposte, per avviarsi ad un minimo di soluzioni, sia nel breve periodo che nel lungo periodo.
Una prima proposta, per la verifica delle singole richieste di locali e della congruità delle proposte di affitto di locali reperibili sul mercato è costituita dalla creazione di un organo misto, composto di tre dirigenti designati dalla conferenza dei dirigenti, di due membri della Giunta regionale, di cui uno dovrebbe essere per competenza l'Assessore ai Lavori Pubblici, e presieduto dal Presidente della Giunta regionale, nell'intento di ottenere un'attenta valutazione delle richieste avanzate al fine di favorire e migliorare le situazioni più critiche di locali.
Una seconda proposta, sempre nel breve periodo, è quella di istituire un gruppo di lavoro, anche con l'ausilio di consulenti esterni, in grado di fornire all'Amministrazione un piano globale per una migliore utilizzazione dei locali attualmente esistenti da destinare ad uffici regionali favorendo, secondo l'attuale organizzazione, accorpamenti per gruppi di funzioni omogenee e nello stesso edificio, sull'esempio di quanto si sta facendo in Piazza della Repubblica per l'Assessorato all'Industria".
3) Sul funzionamento:
"Sembra di poter concludere che le disomogeneità delle strutture regionali hanno conseguenze gravi e rilevanti sul funzionamento dell'intero apparato regionale. La confusione esistente nelle attribuzioni dei servizi regionali, la facilità con cui si creano in tutta fretta nuovi uffici "ad personam", gli equivoci nei ruoli rispettivi dei dirigenti e degli amministratori, l'azione di leggi non sufficientemente chiare e tecnicamente carenti, che rende "incerta" e a volte impossibile l'applicazione della legge, sono tutti elementi che devono indurre ad una riflessione globale sul modo in cui è gestita attualmente l'intera struttura burocratica della Regione.
In particolare, mentre si ribadisce la necessità della revisione normativa delle strutture regionali, s'intende sottolineare che l'assenza di provvedimenti in proposito può contribuire in futuro ad aumentare lo stato di confusione esistente, il moltiplicarsi di comportamenti prevaricanti e clientelari, la marginalizzazione e deresponsabilizzazione del personale regionale.
Si ritiene opportuno sollecitare l'Amministrazione ad assumere responsabilmente i provvedimenti ritenuti necessari per rimuovere questo stato di cose. In particolare, oltre quanto già esposto al punto 1.9 si ritiene di proporre:
- l'affidamento a un gruppo di lavoro, individuato all'interno della conferenza dei dirigenti, della definizione delle funzioni comuni a più servizi regionali e delle relative modalità di espletamento delle stesse;
- l'adozione di un regolamento per disciplinare i rapporti e le procedure che richiedono l'intervento di più settori dell'Amministrazione;
- l'attivazione dell'Ufficio Legislativo della Giunta regionale, e la predisposizione di idonei corsi di tecnica legislativa, al fine di migliorare nel senso della chiarezza e completezza il sistema normativo regionale.
E infine, perchè al dirigente responsabile di strutture regionali sia garantito l'esercizio delle funzioni affidategli dalla legge, indipendentemente da qualsiasi tentativo rivolto ad espellerlo dal processo decisionale pubblico, si ribadisce la necessità di predisporre un questionario sul ruolo effettivo del dirigente nell'Amministrazione regionale, al fine di enucleare, sulla base degli esiti di tale questionario, una serie di misure atte a tutelare in modo effettivo il ruolo e la presenza dei dirigenti nella Regione Valle d'Aosta".
RITENUTO opportuno approfondire concretamente e urgentemente i problemi della struttura organizzativa dell'Amministrazione regionale;
il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
IMPEGNA
il Presidente della Giunta a relazionare alla I^ Commissione consiliare sui problemi sollevati dalla relazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Sandri, ne ha facoltà.
SANDRI - (N.S.): Con questa mozione si chiede al Presidente della Giunta di esprimere il proprio parere e le proprie osservazioni sulla relazione generale e sull'andamento dei servizi regionali e dei risultati dell'azione amministrativa dell'Amministrazione regionale, relazione che è stata presendalla conferenza dei dirigenti, che a mio parere è interessante e su cui merita sentire il parere del Presidente della Giunta.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Je suis d'accord.
PRESIDENTE: Pongo in votazione la mozione in oggetto:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 25
Il Consiglio approva all'unanimità