Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 329 del 10 maggio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 329/VII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "CONCESSIONE DI GARANZIA FIDEIUSSORIA DELLA REGIONE, PRESSO ISTITUTI DI CREDITO PER LA CONCESSIONE DI PRESTITI E DI FIDO BANCARIO A FAVORE DELL'AZIENDA AUTONOMA "AGRARIA REGIONALE VALDOSTANA".

PRESIDENTE: La parola all'Assessore all'Agricoltura e Foreste Marcoz, ne ha facoltà.

MARCOZ - (U.V.): Come detto chiaramente nella relazione allegata al disegno di legge, l'Azienda regionale chiede anche quest'anno una fideiussione bancaria di 450 milioni, la metà quasi dell'anno scorso, in quanto dopo il contributo della Regione di un miliardo, sono meno esigenti le richieste di credito da parte di questa società. Quindi la Giunta propone al Consiglio regionale l'approvazione di questa fideiussione di 450 milioni per le note operazioni bancarie a cui l'Agraria regionale deve sottostare.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Carlassare; né ha facoltà:

CARLASSARE - (D.P. - N.S.): Indubbiamente l'Agraria valdostana svolge una funzione utile e proficua nei confronti del l'agricoltura. Ritengo, proprio leggendo e cercando di interpretare quanto esposto dalla relazione, che l'Azienda Agraria regionale si proponga di intervenire in favore degli agricoltori valdostani fornendo non solo un servizio per il commercio, ma fornendo un servizio che soddisfi nel modo migliore possibile le esigenze di carattere specialistico per quanto riguarda concimi, attrezzature, macchine. Io ritengo, e da questa risposta dipende il mio voto favorevole o contrario a questa fideiussione, di dover chiedere all'Assessore se l'Azienda ha sviluppato una precisa e attenta analisi dell'evoluzione del parco macchine occorrente in Valle d'Aosta. Questo, infatti, deve poter fornire, agli agricoltori valdostani, non solo la merce in quanto tale, ma saper indirizzare l'utilizzo di determinate macchine, e di determinati prodotti più convenienti, più utili; di determinati concimi chimici perché meno dannosi e così via. In particolare, vorrei porre una serie di quesiti che riguardano la, meccanizzazione dell'agricoltura e le macchine agricole, derivanti da una riflessione che, a mio avviso, dovrebbe essere fatta nell'ambito dell'agraria e nell'ambito dell'Assessorato, proprio per sapere indirizzare meglio la scelta del tipo di macchinari e dei mezzi da adattare alle caratteristiche dell'agricoltura della nostra Regione.

I prati, i pascoli e gli erbai hanno grande importanza nell'agricoltura valdostana e nell'agricoltura italiana. I primi si estendono su una superficie, riferita al discorso generale, per circa 3.800.000 ettari, i secondi su circa 4.000.000, gli erbai su circa 1.500.000 ettari, occupano un complesso del 50% della superficie agricola utile. Il foraggio è alimento basilare per l'allevamento degli animali poligastrici, la sua lavorazione sempre più di attualità per la vastità di problemi che si creano specialmente con la fienagione e dagli esiti di tale lavorazione dipende buona parte del progresso zootecnico. Questa affermazione mi pare sia incontestabile. Da qui deriva l'esigenza di fornire un servizio, non solo efficiente per quanto riguarda la qualità, ma anche per quanto riguarda le caratteristiche dei mezzi, di modo che siano effettivamente in grado di sviluppare quelle lavorazioni che sono più confacenti al territorio della nostra Regione. L'evoluzione sociale dell'ultimo dopoguerra ha portato da un lato una notevole diminuzione di manodopera salariale attiva, e questa è, mi pare, una verità incontestabile, e dall'altro ad un elevato costo della stessa, e anche questo mi pare che il nostro Assessore possa confermarlo, soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni in alta montagna dove il costo della manodopera incide sempre più fortemente; ne deriva la necessità di recuperare questi costi con dei prodotti che sono ad altissima resa, sia per quanto riguarda attrezzature, sia per quanto riguarda concimi e via discorrendo. Condizioni queste che avrebbero potuto influire negativamente sulla produttività interdipendente dei due settori. L'introduzione di nuovi sistemi agrotecnici, di nuove macchine, l'organizzazione del lavoro di queste ultime in rapporto alla manodopera e alle necessità aziendali, hanno risolto e risolvono tuttora, per gradi, i problemi che li hanno originati. E mi pare che anche questa sia una verità inconfutabile, che bisogna tener presente per valutare se dare un voto favorevole o meno alla fidejussione dell'agraria regionale in quanto, se questa struttura commerciale è in grado di fornire questo tipo di intervento, indubbiamente bisogna essere favorevoli. Se giudichiamo che questa struttura non sia in grado di fornire questo tipo di intervento qualificato, penso che la concessione della fidejussione sia una spesa inutile. Infatti, grazie all'avvento delle macchine e allo stabilirsi di una sempre più confacente meccanizzazione si sono potuti ridurre i tempi di lavoro, sopperire all'insufficiente manodopera e, in ultima analisi, contenere entro limiti ancora ragionevoli i costi di produzione. Verità anche questa sacrosanta. Io penso che se nei nostri villaggi ci fossero delle lavorazioni come quelle di 30-40-50 anni fa, praticamente non ci sarebbe più nessuno, mentre grazie alle macchine, falciatrici, trattori, anche le umili vespette e motoseghe, continua in qualche misura ad esserci una presenza attiva in questi villaggi. Tuttavia, per quanto si siano fatti notevoli progressi nel settore della meccanizzazione agricola, si è ancora lontani, per molteplici e svariate ragioni, dal raggiungere un livello ottimale. Si tratta a mio avviso di cercare di intervenire con scelte molto precise sul tipo di meccanizzazione da favorire nel settore agricolo. La lavorazione delle colture prative, nella pianura Padana, ... (interruzione) ... Ci interessa poco in quanto svolta altrove, però è interessante verificare come ci siano 4 o 6 tagli annuali, che richiedono se svolti secondo i sistemi tradizionali, 180-200 ore complessive di manodopera per ettaro di cui 130-160 sono assorbite dalla sola raccolta manuale

(interruzione) ... Per favore Signor Presidente, la prego, intervenga nei confronti dei Consiglieri che mi impediscono di svolgere regolarmente il mio intervento....

I predetti valori si riducono a 100-140 ore per ettaro complessive, e anche meno, di cui 30-40 ore uomo per ettaro, attraverso una raccolta meccanizzata, avvalendosi dell'applicazione dei più moderni sistemi. Penso che questo sia un suggerimento che deve essere fatto proprio dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste in quanto, anche se questi dati sono riferiti alla pianura Padana, penso siano trasportabili in misura, se non uguale, analoga per quanto riguarda la lavorazione in montagna che, se fatta a braccia, richiede più ore della lavorazione in pianura. E' quindi possibile riuscire, attraverso dei macchinari che sono congegnati per intervenire in questi territori di montagna, ad avere un grosso abbattimento del lavoro umano, che si traduce in una grossa resa, in termini economici.

E' opportuno dire, a questo proposito, che i più razionali impieghi, quindi i più sensibili risparmi, si hanno in corrispondenza di una meccanizzazione delle colture attraverso l'industrializzazione dell'Azienda attraverso una scelta non già di costose singole macchine, bensì di catene operative equilibrate ed alta produttività che interessino lo svolgimento dei cicli di lavoro dal taglio al consumo del foraggio, senza che l'uomo debba mai intervenire con il suo lavoro, prettamente manuale che, come tale, potrebbe gravare negativamente sul rendimento dell'intero complesso operativo. Mi pare che questa riflessione sia fondamentale per determinare il tipo e il metodo di intervento promozionale da seguire come Assessorato all'Agricoltura. Io ritengo che l'Assessorato e l'Assessore all'Agricoltura debbano promuovere soprattutto quegli studi, quelle ricerche, quelle sperimentazioni, che consentono di ipotizzar delle organizzazioni del lavoro agricolo più integrate e che danno la possibilità di una maggiore resa del lavoro stesso. Senza questo tipo di intervento promozionale da parte dell'Assessorato io ritengo che sarà estremamente difficile far sì che le singole aziende che operano nel nostro territorio, riescano ad ipotizzare questo tipo di organizzazione del lavoro diversa che consenta una maggiore produttività. In questo senso va fatta, consentitemelo, una riflessione anche su quelli che sono i vari interventi ad hoc che molte volte vengono fatti senza aver presente una ipotesi complessiva di intervento. In questo senso io pongo un preciso quesito, ed è il secondo che pongo all'Assessore: se l'intervento finanziario, da parte dell'Amministrazione regionale, in favore della Azienda agraria regionale, rientra in un piano che prevede la creazione di una più diversa e qualificata politica di intervento nei confronti della meccanizzazione agricola nella nostra Regione.

PRESIDENTE: Chiede la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO-(P.C.I.): Io voglio solo fare una richiesta all'Assessore Marcoz. Chiedo se, nell'ambito della risposta ai quesiti che ha posto il Consigliere Carlassare, può informare il Consiglio su qual è la situazione finanziaria dell'Agraria regionale valdostana, soprattutto dopo la dotazione della Finanziaria regionale di un fondo di un miliardo che, se non ricordo male, è stato deliberato da questo Consiglio qualche mese fa. E, se possibile, chiedo anche quali sono le misure che l'Agraria regionale sta adottando per cercare di arrivare ad una gestione il più economicamente valida.

PRESIDENTE: Se non ci sono altri, possiamo dare la parola all'Assessore all'Agricoltura e Foreste Marcoz per le risposte e le conclusioni.

MARCOZ - (U.V.): Aspetto il bilancio dell'Agraria regionale per sapere quale sia stato l'andamento dell'anno '82. Per quel che riguarda le nuove prospettive, so che l'Agraria regionale sta predisponendo delle attività collaterali che diano la possibilità di integrare, se così si può dire, il deficit di gestione. Come Assessorato all'Agricoltura siamo alla ricerca di nuovi macchinari che diano la possibilità ai nostri contadini di una minor fatica nella coltivazione dei loro terreni. Stiamo, come servizio di assistenza tecnica, provando macchine nuove. Io credo in certi casi alle scelte, al decentramento, a certi enti. Quindi credo alle scelte fatte dal Consiglio di amministrazione dell'Agraria regionale: se qualcosa è stato fatto male non è colpa del Consiglio di Amministrazione, pur trattandosi di scelte fatte dall'attuale Consiglio di Amministrazione. Credo siano decisioni difficili da prendersi, che verranno valutate non oggi ma nel tempo, con l'andare degli anni.

PRESIDENTE: Si passa all'esame dell'articolato. Do lettura dell'art. 1:

ART. 1

La Giunta regionale è autorizzata a concedere la garanzia fidejussoria della Regione, per la durata di un anno, presso Istituti di Credito, a favore dell'Azienda Autonoma "Agraria Regionale Valdostana", istituita con legge regionale 23.5.1973, n. 27, fino alla concorrenza massima di complessive Lire 450 milioni, per operazioni di finanziamento delle spese di esercizio inerenti alle finalità statutarie dell'azienda stessa.

La garanzia fidejussoria comprende, altresì, gli interessi, le spese, le imposte e gli altri accessori richiesti dagli istituti di credito mutuanti.

Tale garanzia fidejussoria ha carattere sussidiario a norma del 2° comma dell'art. 1944 del Codice Civile ai fini della preventiva escussione del debitore principale.

PRESIDENTE: Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Dà. Lettura dell'art

ART. 2

La concessione della garanzia fidejussoria regionale è subordinata all'impegno, da parte dell'Azienda Autonoma "Agraria Regionale Valdostana", di sottoporre la propria contabilità e operazioni di gestione a periodici controlli in ogni più ampia forma disposti dalla Giunta regionale, nonchè all'impegno di trasmettere alla Regione - Assessorato Agricoltura e Foreste - gli elenchi mensili delle operazioni effettuate.

La concessione della garanzia fidejussoria regionale è, altresì, subordinata all'impegno da parte degli istituti di credito, di trasmettere alla Regione gli estratti dei conti trimestrali bancari relativi alle operazioni finanziarie e contabili dell'azienda.

PRESIDENTE: Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 3:

ART. 3

Il Presidente della Giunta regionale e, in caso di sua assenza o impedimento, l'Assessore regionale alle Finanze, sono autorizzati a sottoscrivere gli atti necessari per la concessione a nome e per conto della Regione della garanzia fidejussoria di cui ai precedenti articoli, secondo le condizioni e le modalità in vigore presso gli Istituti di credito nonchè a provvedere agli atti conservativi dei diritti della Regione e al recupero delle somme eventualmente risultanti a credito della Regione.

La Giunta regionale, è altresì, autorizzata a revocare, in ogni tempo, la garanzia fidejussoria dandone tempestiva comunicazione al Consiglio.

PRESIDENTE: Metto in votazione l'articolo testè letto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 4:

ART. 4

Ai sensi della legge regionale 1.4.1975, n. 7, gli eventuali maggiori oneri derivanti dalla concessione della garanzia fidejussoria prevista dalla presente legge valutati in L. 1.000.000 faranno carico al cap. 51000 del bilancio in corso.

Alla copertura di cui al comma precedente si fa fronte mediante riduzione di pari importo dallo stanziamento iscritto al cap. 50050 della Parte Spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1981.

La previsione di spesa iscritta al settore II - Sviluppo economico dell'allegato n. 8 alla legge regionale 30.12.1982, n. 104 relativa al rifinanziamento della legge regionale 9.5.1977, n. 26, è destinato per L. 1.000.000 alla copertura della presente legge.

PRESIDENTE: Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 5:

ART. 5

Al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1983 sono apportate le seguenti variazioni:

Parte Spesa

Variazione in diminuzione:

Cap. 50050 - Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali

(spese di investimento)

L. 1.000.000

Variazione in aumento:

Cap. 51000 - Oneri derivanti dalle garanzie prestate dalla Regione in dipendenza di disposizioni legislative

L.R. 1.4.1975, n. 7

L 1.000.000

Nell'allegato n. 9 del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1983 approvato con legge regionale 30.12.1982, n. 104 è aggiunto quanto segue:

Legge regionale ....................

Garanzia fidejussoria della Regione presso Istituti di Credito per la assunzione di un mutuo bancario da parte dell'Azienda Autonoma "Agraria Regionale Valdostana".

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 31

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Non c'è richiesta d'urgenza, con l'approvazione dell'art. 5 termina la votazione sugli articoli. Il Consiglio è ora chiamato ad esprimersi, con votazione segreta, sul complesso della legge.

VOTAZIONE SEGRETA

PRESIDENT: Résultat du vote relatif à l'objet inscrit à l'ordre du jour au n°27/quarter. Il s'agit de la loi 535:

Présents: 31

Votants: 31

Avis favorables: 31

Pas d'avis contraires

Le Conseil approuve à l'unanimité