Oggetto del Consiglio n. 245 del 20 aprile 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 245/VII - ORIENTAMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE IN MATERIA DI AMMISSIBILITA' AI FONDI REGIONALI DI ROTAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE DI FABBRICATI. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica, Tonino e Péaquin.
INTERPELLANZA
Con delibera 7011 del 23 dicembre 1982, pubblicata il 10 gennaio 1983, la Giunta regionale ha ammesso alla concessione di un mutuo di 100 milioni (ai sensi del capo I della legge sui fondi di rotazione) una domanda relativa ad un fabbricato, sito in comune di Torgnon.
Poichè dalle premesse della deliberazione si apprende che nel marzo '82
la domanda di mutuo per lo stesso edificio era stata respinta, poichè risultava che il fabbricato era stato demolito completamente e successivamente ricostruito.
I sottoscritti Consiglieri regionali
del Gruppo comunista
INTERPELLANO
l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali per conoscere:
i motivi per cui la Giunta regionale ha assunto nel giro di pochi mesi orientamenti così diversi;
quale sarà in futuro il comportamento della Giunta regionale in casi analoghi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO - (P.C.I.): Abbiamo avuto fra le mani la delibera 7011 del 12/82 della Giunta regionale, con la quale la Giunta ha concesso ad un abitante di Torgnon un mutuo di 100 milioni sui fondi di rotazione destinati al recupero dei villaggi rurali. Dalla delibera di Giunta risulta che la Giunta rispetto a quell'intervento ha cambiato opinione. In un primo momento, marzo 1982, la domanda in questione era stata respinta perchè i tecnici incaricati avevano verificato sul posto che si trattava di una completa demolizione e ricostruzione del fabbricato, in contrasto con la legge che prevede solo finanziamenti per interventi che siano di restauro o di risanamento conservativo di fabbricati. La Giunta giustifica questo suo cambiamento si opinione dicendo che l'edificio era pericolante, per cui la demolizione e ricostruzione è risultata, par di capire, indispensabile.
Noi abbiamo voluto sollevare la questione, perchè ci troviamo di fronte ad un trattamento diverso rispetto ad altri casi, cioè ci sono disparità di trattamento che sono ormai evidenti nell'applicazione di questa legge. Ho qui sottomano delibere del luglio 1982, non voglio fare i nomi perchè non mi interessa, però un intervento a Fénis non è stato ammesso perchè trattasi della ricostruzione di un rudere, in contrasto pertanto con la legge che prevede esclusivamente opere di restauro o risanamento conservativo; un altro intervento sempre nella stessa seduta, è stato dichiarato inammissibile in quanto prevede una ricostruzione in contrasto con la legge; come pure una altra ristrutturazione in Comune di Quart, perchè trattasi di ricostruzione parziale, nel senso che è prevista la demolizione e successiva ricostruzione di tutta la parte del fabbricato sovrastante il primo orizzontamento.
Se questi cittadini che sono stati esclusi non ricorrono all'espediente di trovare qualcuno che dichiara che hanno demolito perchè si trattava di interventi su fabbricati quasi pericolanti, restano esclusi dal finanziamento.
Sulla base di questi dati chiediamo con un'interpellanza qual è l'orientamento della Giunta regionale. Voglio tra l'altro ricordare all'Assessore che l'anno scorso, si tratta di una delibera del 1982, il Consiglio si era espresso sulla questione: in seguito ad una mozione presentata dai Consiglieri Maquignaz, Lanièce, Lustrissy, Fosson, Martin e Voyat, in cui fra le altre cose si faceva riferimento a questo problema di interpretazione della legge sui fondi di rotazione, il Consiglio delibera (leggo testualmente) " di dare mandato alla Giunta in collaborazione col le Commissioni competenti, di studiare e proporre al Consiglio stesso entro la fine del corrente anno (cioè entro la fine del 1982) modificazioni alla legislazione sui fondi di rotazione in vigore per ovviare alle segnalate incogruenze e difficoltà".
O il problema viene affrontata seriamente con la possibilità di valutare di volta in volta l'interpretazione che dà la Giunta, oppure questa eccessiva discrezionalità della Giunta non ci va bene.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Pollicini, ne ha facoltà.
POLLICINI - (D.P.): Innanzitutto vorrei sottolineare una cosa, che mi pare molto importante ed è la chiarezza di quella delibera, la quale proprio per onestà riporta esattamente il dispositivo della prima delibera di reiezione della domanda da parte del richiedente, quindi pare che sotto il profilo della correttezza non vi siano dubbi.
Va poi ricordato un fatto che mi sembra anche questo molto importante: noi non riteniamo di essere degli assolutisti quando esprimiamo un giudizio che viene fatto da una Commissione tecnica, ma esistono, è sempre esistito, continuerà ad essere operante, una formula che consente al richiedente, quando si vede respinta una domanda, la possibilità di richiedere il riesame della domanda stessa, adducendo quelle motivazioni secondo lui a giustificazione della richiesta di riesame. Nel caso specifico cui fa riferimento l'interpellanza dei Consiglieri del Gruppo comunista, quello che mi pare importante è che questo tipo di domanda di riesame della proposta, e non è il solo, è accompagnata da una relazione con la quale si constata che le condizioni statiche della casa erano piuttosto precarie, e poi non è vero che tutta la casa sia stata demolita come appare nel primo reperto; è stato constatato ed è constatabile ancora oggi che la parte posteriore di questo edificio è stata conservata e quindi è rimasta in piedi. La comunicazione che abbiamo fatto all'interessato è del 19.5.1982 e la richiesta è pervenuta nel mese di novembre corredata con quella documentazione che ha fatto riaprire l'esame. La Giunta ha deliberato subito nel mese di dicembre, quindi non ha deliberato sotto elezioni, considerando quelle che erano le notizie nuove che consentivano di rivedere la decisione primitiva.
Per quanto riguarda poi il comportamento della Giunta, se sono cioè casi unici o da verificarsi invece di volta in volta, debbo dire che la Giunta è sempre stata disponibile al riesame di quelle domande respinte quando vi sono motivazioni che a giudizio sereno, obiettivo, vengono considerate degne di essere accettate. Quindi non è un caso unico. L'istituto della richiesta di riesame, non parlo di ricorso, ma di riesame, corredato dalla documentazione da fotografie, da testimonianze e da altri dati che consentono di rivedere il giudizio, è un istituto che è sempre rimasto operante come lo era prima e penso lo sarà domani.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO - (P.C.I.): Non siamo soddisfatti del tipo di risposta e voglio spiegare chiaramente il perchè. Oggi abbiamo una Commissione tecnica che giudica i progetti sulla base del dettato della legge, perchè è indubbio che quando si parla di restauro e risanamento conservativo ci sono descrizioni esaurienti su quello che si intende per restauro e risanamento conservativo, per cui la Commissione tecnica è tenuta a dare un giudizio tecnico valutando questa disposizione legislativa. La possibilità di ricorso nel senso di cambiare questa valutazione è nelle mani della Giunta ed è a disposizione di coloro che sanno che possono bussare alle porte della Giunta per avere il mutuo. Molti di coloro che hanno avuto la domanda respinta perchè in contrasto con la legge, non fanno più ricorso perchè sanno di avere, magari in buona fede, violato la disposizione della legge. La nostra opinione è che la Giunta intanto rispetti le deliberazioni prese dal Consiglio che la impegnavano a presentare eventuali modificazioni, e che comunque su questo tema debba assolutamente o modificare la norma legislativa, oppure presentare un regolamento di applicazione di quella legge, in modo che ci sia chiaro fin dal momento in cui si presenta il progetto, a che cosa si va incontro. Altrimenti, ripeto, la cosa deve essere rivista non perchè siamo sotto le elezioni (gli amici si possono anche favorire molto prima della scadenza elettorale, anzi è più importante farlo prima) ma perchè dal nostro punto di vista la discrezionalità esiste.