Oggetto del Consiglio n. 220 del 6 aprile 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 220/VII - ASPETTI DEL PROBLEMA DELLA SIDERURGIA IN VALLE D'AOSTA IN RELAZIONE ALL'ATTUALE SITUAZIONE DI CRISI. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Carlassare.
INTERPELLANZA
CONSTATATO che la bozza di piano siderurgico elaborata dal Dr. Longhi, per conto dell'Assessorato all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti è stata totalmente respinta e contestata dal Consigliere di Maggioranza Tamone, che in quella sede ha parlato a nome dell'Union Valdôtaine;
RITENENDO che la definizione della linea condotta dalla Giunta sui, problema della siderurgia in Valle sia la premessa fondamentale per correttamente operare onde contribuire al superamento dell'attuale situazione di crisi;
INTERPELLA
il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
1) se il far elaborare un piano regionale sulla siderurgia vada considerata come iniziativa che una volta realizzata impegnerà la Giunta nella realizzazione degli obiettivi evidenziati;
2) il giudizio della Giunta su singole tesi sostenute dal Dr. Longhi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE-(Dem.Prol.-N.S. ): In data 22 marzo presso il salone delle manifestazioni del Palazzo regionale, c'è stata la presentazione di una prima bozza di uno studio eseguito, su Commissione dell'Assessorato all'Industria e Commercio, da parte del dott. Longhi, che ha presentato una relazione sulla situazione della siderurgia in Valle, soffermandosi in particolare sulla Cogne. Ritengo questa iniziativa dell'Assessorato oltre che doverosa, interessante e quasi un passaggio obbligato per affrontare la situazione di crisi del settore della siderurgia che è importantissimo per l'economia e per i livelli occupazionali della nostra Regione. Mi pare di aver colto dalla relazione e dal dibattito che è seguito, dalla replica del relatore, che il dott. Longhi è effettivamente un tecnico preparato che sostiene delle sue idee; dalla relazione sono emerse tutta una serie di dati in parte conosciuti, assemblati in un modo intelligente, ne sono scaturite delle ipotesi opinabili per quanto riguarda gli indirizzi da seguire per superare il momento di crisi, ma comunque da discutere. Vorrei sottolinearne alcune in particolare che riguardano la Cogne: nell'ipotesi presentata dal dott. Longhi, dovrebbero assumere una particolare rilevanza, avendo secondo la sua opinione un effettivo e reale spazio di mercato, gli acciai legati da costruzione; è possibile avere delle grosse economie di scala per quanto riguarda gli acciai inox per cuscinetti; questo signore ha invece delle perplessità per quanto riguarda le scelte che pare siano state fatte dalla Nuova Sias, in quanto ritiene che gli acciai alto legati comportino uno sforzo tecnologico anche sul piano dell'inserimento sul mercato internazionale, dovendo concorrere con società che operano sul mercato internazionale. Naturalmente queste sono tutte opinioni da verificare: l'importante è avere avuto a disposizione un tecnico che è effettivamente capace perchè le sue opinioni ed i suoi giudizi li ha sostenuti molto bene.
Il problema che mi pongo è scaturito dal fatto che c'è stato un intervento in quella sede da parte del rappresentante, così almeno si è qualificato, dell'Union Valdôtaine, Consigliere Tamone, che ha espresso delle opinioni che erano totalmente divergenti rispetto a quanto espresso dal Dott. Longhi.
Mi pare che abbia messo in discussione non la sua capacità tecnica, ma, come è nel suo pieno diritto, le conclusioni a cui questo ricercatore era arrivato. Mi preme, proprio per l'importanza che ha questa materia e perchè mi pare che sarà abbastanza difficile modificare totalmente la linea tracciata, sapere se ci troviamo di fronte ad un'iniziativa dell'Assessorato oppure se deve essere considerata un'iniziativa di tutta la Giunta, e conseguentemente le risultanze che ne scaturiranno impegneranno la Giunta per la realizzazione, per quanto possibile, del progetto. Questa è la prima domanda. In secondo luogo mi premerebbe sapere se le ipotesi sollevate dal dott. Longhi incontrano un giudizio positivo o totalmente negativo come quello espresso dal Consigliere Tamone, che in quella sede ha parlato a nome dell'Union Valdôtaine, facendo dei riferimenti per così dire storici anche molto precisi, quando l'Union Valdôtaine da sola si è dichiarata contraria a certe scelte operata dalla Nuova Sias. Il senso delle due domande è questo, gradirei una risposta piuttosto precisa per evitare malintesi su un problema così importante ed impegnativo.
PRESIDENTE: Ai sensi dell'art. 54 del Regolamento interno, il Consigliere Tamone ha chiesto di parlare in quanto ritiene che gli siano state attribuite nel corso dell'illustrazione dell'interpellanza opinioni contrarie a quelle da lui espresse. In questo senso ha chiesto di parlare e la discussione su fatto personale deve avvenire immediatamente. Siccome compete alla Presidenza giudicare questo fatto, ritengo che per snellire i lavori sia opportuno dare prima la parola per la rettifica eventuale di quanto attribuitogli, ai sensi del'art. 54, al Consigliere Tamone e poi all'Assessore Chabod per la replica.
TAMONE - (U.V.): Più che per contestare quanto è stato detto adesso, perchè abbastanza vero, vorrei piuttosto contestare quello che c'è scritto nell'interpellanza. Mi rifiuto di accettare il discorso che fa il Consigliere Carlassare nella sua interpellanza, perchè per me quello che è stato presentato dal dott. Longhi è uno studio sulla siderurgia in Valle d'Aosta, non una bozza di piano siderurgico elaborato dal dott. Longhi per la Regione, ci mancherebbe altro, anche perchè penso che noi i piani siderurgici dobbiamo tenerceli lontani. Mi permetto di dire inoltre che non ho contestato tutto il piano del dott. Longhi, ho espresso delle opinioni dell'Union Valdôtaine che sono conosciute da lungo tempo su questo problema. D'altra parte io sono uno che parla sempre, mentre gli altri stanno zitti nel senso che decidono che è meglio non parlare perchè così non si sbaglia mai. Poichè però in quell'occasione ci si trovava ad un dibattito e siccome ai dibattiti ci si va anche per dibattere e non solo per stare zitti, abbiamo detto la nostra opinione, non contestando la Nuova Sias perchè noi non riteniamo che quando si parla di piano siderurgico a livello dello Stato italiano si parli di Nuova Sias o cose di questo genere. Secondo noi quando si parla di piano siderurgico si parla al limite di Ministro delle Partecipazioni Statali, di IRI e di FINSIDER; se poi la Nuova Sias queste cose le accetta è un'altra questione. Noi non facciamo polemica con la Nuova Sias su nessun piano e comunque tengo a ripetere che per l'Union Valdôtaine quello studio è stato preparato dall'Assessorato per arrivare a delle proposte che siano delle forze di maggioranza; bisognerà ancora discuterne perchè noi avremmo delle opinioni da esprimere, che possono anche essere messe in minoranza all'interno della maggioranza, ed a quel momento accetteremo evidentemente la legge dei numeri.
PRESIDENTE: Dopo il chiarimento del Consigliere Tamone ai sensi dell'art. 54, ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): Vorrei dire all'interpellante che questo piano è già stato presentato, come ha già detto benissimo il Consigliere Carlassare, ai Capigruppo consiliari, ai rappresentanti sindacali, ai lavoratori ed ai rappresentanti delle aziende interessate. Quel giorno c'è stato un dibattito e pensiamo, come Assessorato, di portarlo di nuovo in Commissione perchè questa bozza deve essere veramente discussa. Sarà discussa anche a livello di maggioranza perchè non è un problema da portare subito in Giunta. La Giunta poi terrà conto di tutte quelle osservazioni che saranno state fatte e poi sarà presentata in un secondo tempo in Consiglio regionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem.Prol.N.S.): Mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni. Le forze politiche non sono state invitate a quel dibattito ma sono state invitate ad assistere alla presentazione del malloppo, da parte del dott. Longhi. Questo invito è stato esteso alle forze politiche e ai Capigruppo dal Presidente del Consiglio, se non ho interpretato male. Ho adoperato la parola "malloppo" per definirlo, per il semplice fatto che mentre il Consigliere Tamone ha adoperato il termine di "studio" sulla situazione della siderurgia, in quanto questo era il senso che lui ha inteso dare a questa relazione, il termine adoperato dall'Assessore Chabod è stato "bozza di piano". Queste interpretazioni, al li là della correzione di un termine o dell'altro, riferendomi all'intervento effettuato dal Consigliere Tamone in quella sede, probabilmente derivano dalla foga che molte volte vede il Consigliere Tamone adoperare dei termini con molta veemenza per cui è facile magari dare un'interpretazione anche estensiva a quelle che sono sue prese di posizioni contrarie, non a tutto il piano ma ad una parte di esso.
Quello che mi premeva sapere, e continuo a non saperlo, è se ci troviamo di fronte ad uno studio assolutamente non impegnativo, secondo l'interpretazione data dal Consigliere Tamone, che è messo a disposizione di chi vuole adoperarlo, oppure se ci troviamo di fronte alla definizione adoperata nella presentazione di questo malloppo che è "Linee di intervento nel settore siderurgico da parte della Regione Valle d'Aosta", per cui il piano probabilmente sintetizza linee di intervento, com'è ribadito dall'Assessore Chabod nella sua replica, nella quale ha parlato di "bozza di piano" da correggere.
Anche da parte mia è stato rilevato che questa era una prima presentazione tutta da verificare e da confrontare. Però queste due interpretazioni all'interno di un'unica maggioranza fanno sì che ci troviamo di fronte a due possibili ipotesi non chiarite su come intende muoversi la Giunta nei confronti della crisi della siderurgia in Valle; questo mio dubbio non è stato chiarito affatto ed i due interventi dei due esponenti della maggioranza hanno solo riconfermato le due possibili interpretazioni completamente divergenti presenti all'interno della maggioranza.