Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 95 del 14 febbraio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 95/VII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "FINANZIAMENTO, PER L'ESERCIZIO 1983, DELLA LEGGE REGIONALE 10 MAGGIO 1961, N. 2, CONCERNENTE: "PROVVIDENZE PER L'INCREMENTO DEL PATRIMONIO ALPINI STICO (RIFUGI ED ALTRE OPERE ALPINE)".

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI (D.P.): Si tratta di una legge che ha avuto recentemente una modifica quando il Consiglio ha stabilito due tipi di intervento nella Regione a seconda che i proprietari dei rifugi siano residenti ed operanti in Valle o siano invece provenienti dall'esterno. L'intervento è pari al 70% per la costruzione, ristrutturazione ed arredamento dei rifugi; mentre è del 50% quando il rifugio è di proprietà di Enti o persone residenti all'esterno della Regione.

Dovendo verificare l'andamento delle richieste, abbiamo notato che hanno registrato un notevole incremento, tant'è vero che abbiamo raddoppiato il finanziamento previsto negli anni precedenti, portandolo a 800 milioni, dai 400 iniziali.

Mi pare che stia assumendo un notevole interesse, specialmente da parte delle nostre guide, la costruzione di rifugi alpini, che sono diventati attualmente economicamente interessanti e rappresentano il miglioramento del l'offerta turistica della nostra Regione, attraverso il lancio delle alte vie, attraverso una richiesta di presenza ed anche di valorizzazione delle guide alpine. Questo tipo di proposta, che vede il raddoppio del finanziamento, tiene conto di una serie di richieste che sono abbastanza notevoli; va ricordato però che, visto il periodo piuttosto breve durante il quale è possibile eseguire i lavori, questi vengono realizzati in tempi abbastanza lunghi; quindi se le richieste sono ampie, mediamente riteniamo - salvo casi eccezionali - che la cifra prevista possa coprire i lavori che si possono eseguire nell'ambito di tempo possibile nella nostra Regione, tre-quattro mesi al massimo. Siamo di fronte ad una proposta che tiene presente l'incremento di una richiesta ed una disponibilità che dovrebbe essere sufficiente alla copertura delle richieste stesse.

PRESIDENTE: E' aperta la discussione generale. Ha chiesto di parlare il Vice-Presidente Faval, ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Questo è un settore dell'attività turistica regionale particolarmente importante. Ricordo che nel 1979 presentai una modifica alla L.R. riguardante i finanziamenti per il rifacimento dei rifugi alpini, chiedendo ciò che l'Assessore ha già ricordato e cioè che i finanziamenti siano concessi per l'ammontare massimo qualora i proprietari dei rifugi si impegnassero in due cose molto importanti:

far eseguire le opere di ricostruzione a ditte locali - a parità di prezzo ovviamente;

dare la precedenza, nel rispetto del l'interesse della società, alla gestione dei rifugi a residenti in Valle.

E' indispensabile infatti che in tutti i vari settori dell'attività turistica la popolazione locale sia parte attiva e gestisca direttamente queste che sono delle attività economiche importanti.

Il settore dell'alta montagna è stato per lungo tempo abbastanza trascurato da noi ed io spenderei due parole per richiedere all'Assessore che questo venga seguito con il massimo di attenzione, anche se non ha un indotto così ampio come altre attività turistiche che si svolgono in Valle di Aosta, come lo sci. Certamente questo settore ha la sua importanza, si pensi solo al fatto che fuori dei confini italiani, quando si parla di Monte Bianco si pensa a Chamonix: questa è una cosa assolutamente inconcepibile, perchè oltretutto le vie più interessanti per raggiungere questa meta prestigiosa si trovano dalla parte italiana e non dalla francese. Va dato atto all'Assessore di aver fatto ogni sforzo possibile per pubblicizzare in termini validi l'immagine della Valle d'Aosta; in quest'aula ho riconosciuto il merito dell'Assessore per essere riuscito a portare una coppa del mondo di sci maschile in Valle d'Aosta, perchè questo è un fatto di promozione pubblicitaria importantissimo. Chiedo all'Assessore di voler dedicare a questo settore la stessa attenzione che ha dedicato ad altri, in quanto la montagna in fondo sta all'origine del turismo in Valle d'Aosta.

Riguardo al settore specifico dei rifugi alpini, sarebbe forse opportuno che in questa sede affrontassimo il discorso in termini diversi rispetto a quanto è avvenuto fin qui. L'iniziativa è sempre venuta da fuori, se non in casi estremamente limitati, perchè non c'è stata iniziativa locale. Prendiamo atto di questa situazione e chiediamo di incentivare la capacità degli operatori locali con il contributo della Regione, però credo che dobbiamo anche, rispetto all'esistente, porci in una posizione diversa, cioè esaminare la possibilità di acquisire nei limiti del possibile la proprietà della maggior parte dei rifugi in modo da poter gestire anche in questo settore in prima persona questa attività turistica ed economica.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.) - Sono stato in parte preceduto dall'intervento del Consigliere Faval. Volevo dire che siamo d'accordo e ci sembra importante l'aumento delle richieste e dello stanziamento regionale in questo settore. Per capire meglio volevo chiedere all'Assessore alcune cose. La prima riguarda la quantità delle richieste, cioè chiedo all'Assessore se con questo finanzia mento copriamo tutte le richieste pervenute perchè mi sembra importante fare in modo che nessuna iniziativa resti indietro in questo tipo di settore. Seconda questione: vorrei sapere se si tratta di una crescita per così dire spontanea, per poter valutare se è possibile anche in questo settore fornire delle indicazioni regionali. Stiamo facendo uno sforzo notevole nell'individuazione dei percorsi sia estivi che invernali, che secondo noi è importante ed apprezzabile. Mi chiedo se non sia altrettanto necessario in questo momento fornire delle indicazioni agli interessati per la costruzione di rifugi che siano anche economica mente validi e cioè passare da una posizione della Regione che aiuta questa crescita spontanea ad un'altra più propositiva, in modo che quella possibilità di individuare localmente degli imprenditori in grado di gestire e realizzare quei rifugi, sia soddisfatta.

PRESIDENTE: E` chiusa la discussione generale. Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI (D.P.)- Con l'analisi che ha fatto il Consigliere Faval, oggi abbiamo 42 rifugi e 39 bivacchi nella nostra Regione: è già un notevole patrimonio alpinistico. Una larga parte di questo patrimonio è di proprietà di enti esterni alla nostra Regione. Chiaramente oggi un rifugio è diventato anche un investimento valido ed interessante dal punto di vista economico e per essere chiari va detto che la Regione ha fatto per prima in Italia un tale provvedimento, cioè ha dato un contributo a fondo perduto del 70% per la costruzione, ristrutturazione, arredamento o per i mezzi ausiliari. Occorre tenere presente una filosofia che adesso penso andrà avanti, che è quella di rendere equilibrate le varie stagioni turistiche, di non avere una concentrazione su quelle invernali e sui cinque mesi fra S. Ambrogio ed il 1° aprile, e poi 4045 giorni di turismo estivo a cavallo di luglio e agosto, dopodichè solo delle frange di turismo; questo comporta fra l'altro una distribuzione in un periodo di tempo molto stretto, di sei mesi complessivamente, dei costi unitari, per cui tutti risentono di questa situazione. Se riuscissimo attraverso una serie di interventi incentivanti a dare una densità turistica abbastanza equilibrata per tutto l'anno, i costi unitari si ridurrebbero e ciò consentirebbe di avere una proposta economica mente più concorrenziale.

Di conseguenza la nostra linea di indirizzo è che, visto che siamo coperti durante il periodo invernale, occorre utilizzare il periodo da aprile - fatti salvi i mesi di luglio ed agosto - fino al mese di ottobre, novembre per cui le alte vie sono praticabili da metà giugno a fine novembre, a seconda dell'andamento stagionale. Ed è un discorso molto importante. Rimaneva poi scoperto il periodo da fine aprile a metà giugno: la grande "autoroute valdôtaine" che è il giro attraverso 13 tappe con sci ed alpinismo di questa nostra Regione, più 154 gite in Valle, potrebbe coprire questo periodo. Le carenze sono maggiormente evidenziate sulle alte vie per la mancanza di punti tappa, lo stesso Consigliere Tonino in un suo articolo un po' fantasioso, tenendo conto del taglio politico che gli aveva voluto dare, ha trovato come carenze delle alte vie la mancanza dei punti tappa. Oggi le tappe delle alte vie sono di 6-7, anche di 8 ore: troppo lunghe rispetto alla capacità media di un normale escursionista.

Occorre quindi avere dei punti di ristoro o dei rifugi. L'indirizzo che ha dato la Regione è proprio questo: tenuto conto dell'intervento a fondo perduto del 70% che è molto interessante, occorre poter arrivare alla costruzione di rifugi in questi punti tappa.

Quindi ci proponiamo di procedere in questa direzione e così facendo riteniamo che sarà possibile, in 5-6 anni, avere una stagione primaverile, estiva ed autunnale equilibrata rispetto a quella invernale. Chiaramente occorre pubblicizzare in maniera particolare questo tipo di offerta turistica. In questo campo non si possono ottenere risultati con la stessa rapidità con cui un Ministero delle Finanze ottiene un suo decreto ad esempio l'aumento delle sigarette: per questi interventi occorre aspettare qualche anno, però è importante riuscire a marciare nella direzione della promozione di immagine. Quando siamo stati in giappone ci hanno detto che ritenevano che le Alpi fossero solo quelle svizzere e francesi, perchè la Svizzera e la Francia erano andate là a farsi conoscere.

Mi pare importante anche quella legge che prevedeva l'esame attitudinale dei gestori dei rifugi proposta proprio - se non vado errato - dal Vice-Presidente Faval e da altri, che consente alla Regione di verificare le capacità attitudinali e le garanzie che può dare un gestore di rifugio, che deve essere proprio, per la sua caratteristica, una persona che conosce la montagna, sa di re quando non si può andare a fare una certa scalata.

Per quanto riguarda le domande del Consigliere Tonino, sulla crescita spontanea, noi diamo questo indirizzo di poter realizzare i rifugi là dove ci sono delle esigenze da parte dei turisti, scalatori ed escursionisti; in particolare vorremmo fossero collocate nelle zone di massimo passaggio, che possono quindi avere maggior richiamo. per quanto riguarda le richieste, posso dare lettura dei contributi: abbiamo le richieste del rifugio Città di Mantova che è delle guide di Gressoney-La-Trinité; il rifugio Chabod di Valsava renche, il rifugio Elisabetta di Courmayeur, il rifugio Dondena di Champorporcher, il rifugio Deffeyes di La Thuile, il nuovo rifugio Plateau Rosa delle guide della Valtourenche, le Lore di Brissogne, il Misérin di Champorcher, il rifugio Bertone di La Saxe, la Capanna Quintino Sella, il vecchio Rifugio di Gressoney-La-Trinité ed il Vittorio Sella di Loson.

Si tratta di richieste che ammontano ad un miliardo centocinquantaduemilioni, però ho detto prima che non è prevedibile che i lavori previsti siano eseguibili nell'arco dei 4 mesi che consentono di lavorare in alta montagna. Quindi si prevede che gli 800 milioni possono essere sufficienti a coprire il lavoro che dovrebbe essere fatto nell'arco di tempo previsto.

PRESIDENTE: Passiamo all'esame dell'articolato. Da lettura dell'art. 1:

Per l'applicazione della L.R. 10.1. 1961, n. 2 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente "Provvidenze per l'incremento del patrimonio alpinistico (rifugi e altre opere alpine)" è autorizzata, limitatamente all'esercizio 1983, la spesa di L. 800 milioni.

Alla copertura dell'onere di cui al comma precedente si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento iscritto al cap. 50050 ("Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali, spese di investimento), allegato n. 8 - settore II - sviluppo economico - della parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1983.

PRESIDENTE: ha chiesto di parlare il Vice-Presidente Mappelli, ne ha facoltà.

MAPPELLI (D.C.) - Per dichiarazione di voto e per richiamare l'attenzione del l'Assessore al Turismo affinché si proceda ad uno studio sullo stato di conservazione dei bivacchi. Non mi di lungo a sottolineare la grandissima importanza che hanno i bivacchi per la sicurezza e l'iniziativa del grande alpinismo. Occorre in tal caso avere la collaborazione dell'Associazione Guide perchè ci sono state delle guide che in diverse occasioni si sono lamentate di questi inserimenti un po' "alla bersagliera", un bivacco viene abbandonato a sè stesso e poi non sempre le condizioni ambientali garantiscono quella sicurezza per poter proseguire in alta montagna. Quindi pregherei caldamente l'Assessore Pollicini di voler disporre in questo senso, diversamente rischiamo di fare delle brutte figure in situazioni molto precarie.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 1:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Da lettura dell'articolo 2:

Al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1983 sono apportate le seguenti variazioni:

PARTE SPESA

Variazione in diminuzione

Cap. 50050 - Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali (spese di investimento).

L. 800. 000. 000

Variazione in aumento:

Cap. 37350 - Contributi e sussidi a enti e privati per l'incremento e la conservazione del patrimonio alpinistico.

L.R. 10.1.1961, n. 2

L.R. 9.5.1963, n. 11

L. 800.000.000

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 2:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Da lettura dell'art. 3:

La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del 3° comma del l'art. 31 dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 3:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Metto in approvazione la legge nel suo complesso per votazione segreta:

VOTATION A SCRUTIN SECRET

RESULTAT DU VOTE

Présents, votants

et avis favorables: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité